Tonsillite frequente con placche bambino 4 anni
Gentile dottore,
vivo in Spagna e ho un figlio di 4 anni. Dall'inizio de quest'anno ha avuto ben 8 tonsilliti con febbre alta -anche 40º- en in due occasioni ha coinciso con otite serosa del timpano medio. Ogni volta che lo porto dal pediatra, qui in Spagna, ci ricettano l'antibiotico (Augmentine, Zitromicina, amoxicillina etc.). Secondo tutti i pediatri che ho consultato (ben 5) se si presentano placche di pus sulle tonsille é necessario l'antibiotico. Solo quest'ultima volta e sotto mia insistenza hanno fatto un tampone, ma hanno perso i risultati! Io francamente sono molto dubbiosa di quest¡abuso di antibiotici, visto che le ultime 4 tonsilliti hanno una ricorrenza di circa 25-30 giorni anche durante l'estate. Noi viviamo vicino al mare e tutta l'estate l'ha passata in acqua. Secondo lei, é vero che tutte le placche di pus sulle tonsille sono batteriche e quindi da trattare con antibiotico? Non esiste una alternativa meno invasiva? Non vorrei che il suo sistema immunitario ne fosse debilitato. Che protocollo devo seguire quando arriva a casa con febbre e placche in gola senza muco? La informo che secondo l'ottorino che ho consultato, tutto é sotto controllo. Tutti questi episiodi batterici sono dovuti al fatto che ha le tonsille particolarmente grandi e con 6 anni passerá. Appoggia l'uso degli antibiotici. La ringrazio per la cortese attenzione. Un saluto dalla Spagna. Elena.
vivo in Spagna e ho un figlio di 4 anni. Dall'inizio de quest'anno ha avuto ben 8 tonsilliti con febbre alta -anche 40º- en in due occasioni ha coinciso con otite serosa del timpano medio. Ogni volta che lo porto dal pediatra, qui in Spagna, ci ricettano l'antibiotico (Augmentine, Zitromicina, amoxicillina etc.). Secondo tutti i pediatri che ho consultato (ben 5) se si presentano placche di pus sulle tonsille é necessario l'antibiotico. Solo quest'ultima volta e sotto mia insistenza hanno fatto un tampone, ma hanno perso i risultati! Io francamente sono molto dubbiosa di quest¡abuso di antibiotici, visto che le ultime 4 tonsilliti hanno una ricorrenza di circa 25-30 giorni anche durante l'estate. Noi viviamo vicino al mare e tutta l'estate l'ha passata in acqua. Secondo lei, é vero che tutte le placche di pus sulle tonsille sono batteriche e quindi da trattare con antibiotico? Non esiste una alternativa meno invasiva? Non vorrei che il suo sistema immunitario ne fosse debilitato. Che protocollo devo seguire quando arriva a casa con febbre e placche in gola senza muco? La informo che secondo l'ottorino che ho consultato, tutto é sotto controllo. Tutti questi episiodi batterici sono dovuti al fatto che ha le tonsille particolarmente grandi e con 6 anni passerá. Appoggia l'uso degli antibiotici. La ringrazio per la cortese attenzione. Un saluto dalla Spagna. Elena.
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Gentile Signora, condivido pienamente il suo pensiero. Consideriamo che le tonsille del suo Bimbo sono malate e, pertanto, hanno difficoltà a produrre le difese. Se ogni volta utilizziamo gli antibiotici, non faremo altro che abbassare ulteriormente le difese e, quindi, portare il Bambino all'intervento. E' scientificamente provato che, cono senza antibioticoterapia, una tonsillite duri 4 giorni. Pertanto, mai iniziare con l'antibiotico prima del quarto giorno dall'inizio della malattia e con febbre inferiore ai 38,5°. Dal quinto giorno si puo', semmai, iniziare la cura. Nel frattempo, per la febbre od il dolore, si puo' usare un antinfiammatorio o del paracetamolo. Come cura preventiva, si possono utilizzare degli imunostimolanti e dei lisati batterici. Comunque, ripeterei il tampone tonsillare per la ricerca di germi patogeni. Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
[#2]
La tonsillite recidivante o cronica potrebbe essere originata dall’irritazione con meccanismo “fisico”, e quindi non essere necessariamente complicata dalla superinfezione da parte di batteri, o esserlo solo secondariamente. Ciò potrebbe essere sostenuto da uno schema respiratorio orale anziché nasale.
In presenza di uno schema di Respirazione Orale Primaria, una considerevole quota di aria inspirata salta il fisiologico filtro costituito dall'epitelio nasale ciliato e investe, non preriscaldata e umidificata nelle fosse nasali e nei seni, la mucosa faringea. Oltre a favorire l’irritazione di quest’ultima con meccanismo fisico, la mancata filtrazione nasale favorisce l’introduzione di agenti patogeni di vario tipo, anche perché il transito orale aggira il filtro e le difese presenti nelle mucose rinosinusali. Nel bambino ciò può costituire una importante concausa di ipertrofia del sistema adenotonsillare, che finisce per aggravare il mancato utilizzo della via nasale fino ad escluderla, instaurando così un circolo vizioso.
Inoltre il transito orale aggira anche le adenoidi: ne risulta così ostacolata la funzione immunitaria.
Il bambino respiratore orale spesso la notte ha un respiro rumoroso, russa , e può presentare episodi di apnea , cioè di arresto del respiro per alcuni secondi. Il suo sonno è spesso agitato, scosso da movimenti bruschi e da continui cambi di posizione.
Tutto ciò può essere legato anche ad una sfavorevole conformazione della bocca e delle arcate dentarie, e ad una alterata postura della mandibola.
Il suo bambino è già stato visto più volte da uno specialista ORL, che però fortunatamente non ha giudicato la situazione di grado tale da rendere indicato l’intervento d adenotonsillectomia.: sottolineo però che le Linee Guida italiane per l’adenotonsillectomia raccomanderebbero anche in caso di indicazione all’intervento di considerare prima la situazione occlusale e ortodontica del bambino.
Per questo, oltre a seguire le prescrizione del suo medico nella recidiva acuta, le consiglio di consultare anche un dentista esperto in problemi respiratori e del sonno.
Veda anche se negli articoli qui sotto linkati trova alcuni elementi di somiglianza con il caso di suo figlio. Cordiali saluti ed auguri.
www.studiober.com/pdf/Respirazione_Orale_e_Malocclusione.pdf
(attendere con pazienza quando si vuole aprire il link: è molto pesante)
www.studiober.com/pdf/Tosse_Medico_Pediatra.pdf
(attendere con pazienza quando si vuole aprire il link: è molto pesante)
In presenza di uno schema di Respirazione Orale Primaria, una considerevole quota di aria inspirata salta il fisiologico filtro costituito dall'epitelio nasale ciliato e investe, non preriscaldata e umidificata nelle fosse nasali e nei seni, la mucosa faringea. Oltre a favorire l’irritazione di quest’ultima con meccanismo fisico, la mancata filtrazione nasale favorisce l’introduzione di agenti patogeni di vario tipo, anche perché il transito orale aggira il filtro e le difese presenti nelle mucose rinosinusali. Nel bambino ciò può costituire una importante concausa di ipertrofia del sistema adenotonsillare, che finisce per aggravare il mancato utilizzo della via nasale fino ad escluderla, instaurando così un circolo vizioso.
Inoltre il transito orale aggira anche le adenoidi: ne risulta così ostacolata la funzione immunitaria.
Il bambino respiratore orale spesso la notte ha un respiro rumoroso, russa , e può presentare episodi di apnea , cioè di arresto del respiro per alcuni secondi. Il suo sonno è spesso agitato, scosso da movimenti bruschi e da continui cambi di posizione.
Tutto ciò può essere legato anche ad una sfavorevole conformazione della bocca e delle arcate dentarie, e ad una alterata postura della mandibola.
Il suo bambino è già stato visto più volte da uno specialista ORL, che però fortunatamente non ha giudicato la situazione di grado tale da rendere indicato l’intervento d adenotonsillectomia.: sottolineo però che le Linee Guida italiane per l’adenotonsillectomia raccomanderebbero anche in caso di indicazione all’intervento di considerare prima la situazione occlusale e ortodontica del bambino.
Per questo, oltre a seguire le prescrizione del suo medico nella recidiva acuta, le consiglio di consultare anche un dentista esperto in problemi respiratori e del sonno.
Veda anche se negli articoli qui sotto linkati trova alcuni elementi di somiglianza con il caso di suo figlio. Cordiali saluti ed auguri.
www.studiober.com/pdf/Respirazione_Orale_e_Malocclusione.pdf
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Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#3]
Utente
Gentili dottori, grazie per le vostre risposte. Il mio ritardo é dovuto al fatto che da allora mio figlio é ricaduto per ben 4 volte. Sempre tonsillite. Ho seguito il consiglio di entrambi: sia attender el 5º giorno per somministrare antibiotico-sotto controllo con il pediatra- che portare il bambino da uno specialista che ha scartato difetti ai denti/bocca/palato. La conclusione é che alla fine, dopo la dodicesima tonsillite, che é terminata con antibiotico (dopo 6 giorni le tonsille erano tali da far dire al pediatra: se non si operano queste tonsille, allora non so piú cosa fare): mio figlio sará operato di tonsille. Non so se siete daccordo. Io sono disperata e non so cosa pensare.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 19.7k visite dal 19/10/2011.
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