Vertigine secca
Gentili Dottori.
Spero che nessuno di voi, come i medici che sto incontrando, sottovaluti la mia sintomatologia. Da esattamente 11 mesi soffro di vertigine secche accompagnate da ovattamento di entrambe le orecchie con relativo abbassamento dell'udito. Esse compaiono con senso di mia rotazione rispetto al resto, enorme confusione e nausea. Vengono in qualsiasi momento e intendo davvero qualsiasi. Mai da sdraiata comunque. Ho effettuato migliaia di indagini negative: risonanza al cervello ok, esame audiometrico perfetto, esame vestibolare anche, esami del sangue in regola. L'esame cervicale ha evidenziato un atteggiamento scoliotico dx convesso che mi provoca dolorosissime contratture curate con massaggi e sedute di tecar. Ho una seria disfunzione mandibolare, dovuta ad anni di apparecchio per rimediare ad un morso inverso, che mi ha portato all'utilizzo costante del bite. Il mio dentista però dice che le vertigini non potrebbero mai venirmi per questo problema (l'osteopata dice il contrario, mah). E allora alla fine di tutto questo il mio otorino azzarda la sindrome di Meniere. Al che sono mesi che prendo Vertiserc, dieta iposodica, e cortisone nei periodi in cui ho un senso di sbandamento costante. Tuttavia queste crisi della durata al massimo di 2 minuti non passano. Arrivano sempre e ultimamente anche alla guida generandomi un panico inaudito. Il mio otorino continua ad azzardare cose, ma io lo vedo superficiale nella valutazione e non perfettamente cosciente dell'enorme disagio che mi provocano queste crisi. Mi devo rassegnare? Devo vivere nella paura? Vi prego di dirmi un vostro parere. Grazie mille.
Spero che nessuno di voi, come i medici che sto incontrando, sottovaluti la mia sintomatologia. Da esattamente 11 mesi soffro di vertigine secche accompagnate da ovattamento di entrambe le orecchie con relativo abbassamento dell'udito. Esse compaiono con senso di mia rotazione rispetto al resto, enorme confusione e nausea. Vengono in qualsiasi momento e intendo davvero qualsiasi. Mai da sdraiata comunque. Ho effettuato migliaia di indagini negative: risonanza al cervello ok, esame audiometrico perfetto, esame vestibolare anche, esami del sangue in regola. L'esame cervicale ha evidenziato un atteggiamento scoliotico dx convesso che mi provoca dolorosissime contratture curate con massaggi e sedute di tecar. Ho una seria disfunzione mandibolare, dovuta ad anni di apparecchio per rimediare ad un morso inverso, che mi ha portato all'utilizzo costante del bite. Il mio dentista però dice che le vertigini non potrebbero mai venirmi per questo problema (l'osteopata dice il contrario, mah). E allora alla fine di tutto questo il mio otorino azzarda la sindrome di Meniere. Al che sono mesi che prendo Vertiserc, dieta iposodica, e cortisone nei periodi in cui ho un senso di sbandamento costante. Tuttavia queste crisi della durata al massimo di 2 minuti non passano. Arrivano sempre e ultimamente anche alla guida generandomi un panico inaudito. Il mio otorino continua ad azzardare cose, ma io lo vedo superficiale nella valutazione e non perfettamente cosciente dell'enorme disagio che mi provocano queste crisi. Mi devo rassegnare? Devo vivere nella paura? Vi prego di dirmi un vostro parere. Grazie mille.
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Devo confessarle che anch'io. sulla base delle sue descrizioni, ho pensato ad una sindrome di Meniere. La diagnosi si puo' fare con degli specifici esami, fra cui il test al glicerolo. Mi pare di capire che il suo Otorino vada per tentativi e, pertanto, il consiglio che posso darle in questa sede è quello, per esempio, di recarsi a Bari presso il Policlinico Universitario, Clinica Otorinolaringoiatrica, Servizio di Vestibologia. Non si deve assolutamente rasegnare, nè tantomeno avere paura. Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 17/10/2011.
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