Otoliti
Buongiorno dottori,vi espongo il mio problema. A marzo ho avuto degli episodi di forti e fastidiosi vertigini con nausea,sudorazione e tachicardia, che si facevano sentire ad ogni cambiamento di posizione della testa,quindi mentre dormivo e cambiavo posizione nel letto o quando mi piegavo in avanti o giravo la testa di scatto. Dopo varie visite e esami sono andata da un otorino che mi ha spiegato che il mio problema era scatenato dagli otoliti. Mi ha fatto delle manovre e il giorno dopo le vertigini sono scomparse. I primi giorni di luglio sono ritornate e con le stesse manovre sono di nuovo scomparse. Ora sono due giorni che sono ritornate, e io mi chiedo: ma dovrò vivere per sempre con questo incubo,possibile che non ci sia niente per risolvere completamente il problema? Il mio medico mi aveva spiegato che era probabile che, dopo il primo episodio,non sarebbero più tornate,come che era possibile che si potessero ripresentare. Vorrei un consiglio da un esperto,forse dipinde da me,faccio qualcosa di sbagliato? Aspetto con ansia una vostra risposta. Buona giornata.
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Egregio Signore,
Una patologia, ben diagnosticata e risolta da un trattamento rapido ed immediato, richiama, in caso di recidiva, stessi diagnostica e trattamento.
La controprova che si tratti di una verosimile labirintosi monolaterale è data dalla guarigione dopo manovra liberatoria specifica.
Che poi si tratti di cupolo o canalolitiasi (la reale esistenza di questi fantomatici "calcoli dell'orecchio" sta vacillando anche in campo scientifico internazionale) poco importa.
L'importante è che ci sia il convincimento di una malattia non grave, molto comune, purtroppo recidivante (e spesso con interessamento dello stesso lato) ma con recidive che statisticamente sono sempre meno invalidanti.
Io cercherei comunque vizi posturali causali o scatenanti (posizioni lavorative coatte, disposizione di TV e computer, durata di permanenza davanti alla tastiera, posizioni assunte durante il sonno): riscontrare tali vizi abitudinari e gradualmente corregerli spesso contribuisce a diradare l'insorgenza delle vertigini posizionali
Cordialmente
Una patologia, ben diagnosticata e risolta da un trattamento rapido ed immediato, richiama, in caso di recidiva, stessi diagnostica e trattamento.
La controprova che si tratti di una verosimile labirintosi monolaterale è data dalla guarigione dopo manovra liberatoria specifica.
Che poi si tratti di cupolo o canalolitiasi (la reale esistenza di questi fantomatici "calcoli dell'orecchio" sta vacillando anche in campo scientifico internazionale) poco importa.
L'importante è che ci sia il convincimento di una malattia non grave, molto comune, purtroppo recidivante (e spesso con interessamento dello stesso lato) ma con recidive che statisticamente sono sempre meno invalidanti.
Io cercherei comunque vizi posturali causali o scatenanti (posizioni lavorative coatte, disposizione di TV e computer, durata di permanenza davanti alla tastiera, posizioni assunte durante il sonno): riscontrare tali vizi abitudinari e gradualmente corregerli spesso contribuisce a diradare l'insorgenza delle vertigini posizionali
Cordialmente
Prof.Dott.Mauro Pagano
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.6k visite dal 11/08/2011.
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