Corpo estraneo in gola, raschiamento, tosse
Egregi Dottori, Sono ormai molti mesi che ho una sensazione di corpo estraneo in gola, come se fosse catarro. Passo la giornata a raschiare la gola, con l'azione tipica di quando ci si schiarisce la voce. In questi mesi ho fatto numerose visito otorino, anche sa specialisti differenti. Rivedendo le anamnesi delle varie visite ho rilevato che addirittura il 20 gennaio giòà accusavo il disturbo, ma certo - almeno così ricordo - non con l'attuale intensità. L'ultima visita otorino è del 16 ottobre. In tutte le visite mi è stata praticata la fibroscopia con esito sempre negativo e - puntualmente - con la conclusione che il mio è un problema psicologico e che devo quindi risolverlo con altri tipi di cure.
Aggiungo che soffro di asma e ho - quasi costante - una sensazione di dispnea e di irritazione delle vie respiratorie superiori; per questo motivo ho anche fatto tre visite dallo pneumologo con identico esito delle visite otorino (problema psicologico). Ho fatto anche una TAC torace il 29 giugno, con esito negativo.
Nel mese di maggio 2009 ho subito un'intervento FESS per la presenza di diffusissimi polipi ai seni paranasali, ed era il terzo intervento; per ora dalle recenti visite non è emersa alcuna nuova formazione di polipi.
Non posso più curarmi con cortisone in qaunto per le grandi quantità che ho usato quando avevo polipi (deflan, deltacortene, depomedrol, dutimelan, kenacort, bentelan) attualmente ho una sospetta (quasi certa) osteonecrosi della testa del femore.
Sia gli otorini che un gastroenterologo dove pure sono andato in visita sono in dubbio circa la presenza di reflusso gastroesfageo; nonostante questo sono in cura da circa un mese con Lucen 40 (oltre a Lukasm, Ansimar, Clenil compositum e all'occorrenza Ventolin); per l'asma mi trovavo molto bene con il Serevent Diskus che ho dovuto però interrompere per il problema del femore.
Il mio problema è che sono quasi certo - nonostante gli esami clinici e strumentali - che la sensazione di gola, il frequentissimo e intenso raschiamento, la sensazione di irritazione tracheo-bronchiale siano le manifestazioni di una neoplasia che quando si sarà manifestata in tutta la sua gravità e sarò finalmente creduto sarà ormai troppo tardi.
Ho appena fissato per il 15 dicembre una nuova visita otorino, e il 14 dovrei andare - per la quarta volta in quattro mesi - dallo pneumologo.
Mi fido moltissimo dei pareri e delle cure che vengono proposti su questo portale, per cui confido sul fatto che mi possa essere data - chiaramente soltanto sulla base di quanto ho raccontato - un'indicazione sulla patologia e le patologie da cui sono affetto e in che modo possa curarle.
Vi prego soltanto di non liquidare il mio caso come solo problema psicologico; i sintomi li ho e non ne posso più, penso di essere al limite dell'esaurimento o della depressione, con conseguenze che stanno diventando drammatiche per me, la mia famiglia e - prima o poi - anche per il mio lavoro.
Vi prego, aiutatemi!
Grazie moltissimo.
Aggiungo che soffro di asma e ho - quasi costante - una sensazione di dispnea e di irritazione delle vie respiratorie superiori; per questo motivo ho anche fatto tre visite dallo pneumologo con identico esito delle visite otorino (problema psicologico). Ho fatto anche una TAC torace il 29 giugno, con esito negativo.
Nel mese di maggio 2009 ho subito un'intervento FESS per la presenza di diffusissimi polipi ai seni paranasali, ed era il terzo intervento; per ora dalle recenti visite non è emersa alcuna nuova formazione di polipi.
Non posso più curarmi con cortisone in qaunto per le grandi quantità che ho usato quando avevo polipi (deflan, deltacortene, depomedrol, dutimelan, kenacort, bentelan) attualmente ho una sospetta (quasi certa) osteonecrosi della testa del femore.
Sia gli otorini che un gastroenterologo dove pure sono andato in visita sono in dubbio circa la presenza di reflusso gastroesfageo; nonostante questo sono in cura da circa un mese con Lucen 40 (oltre a Lukasm, Ansimar, Clenil compositum e all'occorrenza Ventolin); per l'asma mi trovavo molto bene con il Serevent Diskus che ho dovuto però interrompere per il problema del femore.
Il mio problema è che sono quasi certo - nonostante gli esami clinici e strumentali - che la sensazione di gola, il frequentissimo e intenso raschiamento, la sensazione di irritazione tracheo-bronchiale siano le manifestazioni di una neoplasia che quando si sarà manifestata in tutta la sua gravità e sarò finalmente creduto sarà ormai troppo tardi.
Ho appena fissato per il 15 dicembre una nuova visita otorino, e il 14 dovrei andare - per la quarta volta in quattro mesi - dallo pneumologo.
Mi fido moltissimo dei pareri e delle cure che vengono proposti su questo portale, per cui confido sul fatto che mi possa essere data - chiaramente soltanto sulla base di quanto ho raccontato - un'indicazione sulla patologia e le patologie da cui sono affetto e in che modo possa curarle.
Vi prego soltanto di non liquidare il mio caso come solo problema psicologico; i sintomi li ho e non ne posso più, penso di essere al limite dell'esaurimento o della depressione, con conseguenze che stanno diventando drammatiche per me, la mia famiglia e - prima o poi - anche per il mio lavoro.
Vi prego, aiutatemi!
Grazie moltissimo.
[#1]
Sulla base di quanto descrive, penso che la sintomatologia lamentata possa dipendere in parte dall'esofagite da reflusso ed in parte ad una possibile rinosinusite. Forse, sarebbe bene che rifacesse una tac di controllo dei seni paranasali senza mezzo di contrasto. Che poi uno stato ansioso-depressivo possa essersi instaurato è possibile ma, credo, alla base ci sia sempre una motivazione organica. Non penso assolutamente che si tratti di un tumore. un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
[#2]
Utente
La ringrazio moltissimo, Dott. Brunori, del più che sollecito riscontro.
Vorrei soltanto chiederle ancora perché ritiene opportuna una TAC dei seni paranasali; sospetta qualcosa in quella zona ? E quanto alla TAC torace, ritiene che l'esito negativo di quella del 29 giugno sia ancora valido ? E' possible che una sensazione di irritazione tracheobronchiale duri per così tanto tempo, come pure il raschiamento della gola e un po' di dolori molto leggeri, diffusi, non localizzati e non sempre presenti, come se fossero un po' "migranti" ma non fissi in varie zone della schiena - in alto e in basso - e qualche volta anche in zona toracica anteriore ? Può dipendere soltanto dai miei 52 anni, come mi dicono in molti, o devo temere il peggio ? Grazie ancora davvero.
Vorrei soltanto chiederle ancora perché ritiene opportuna una TAC dei seni paranasali; sospetta qualcosa in quella zona ? E quanto alla TAC torace, ritiene che l'esito negativo di quella del 29 giugno sia ancora valido ? E' possible che una sensazione di irritazione tracheobronchiale duri per così tanto tempo, come pure il raschiamento della gola e un po' di dolori molto leggeri, diffusi, non localizzati e non sempre presenti, come se fossero un po' "migranti" ma non fissi in varie zone della schiena - in alto e in basso - e qualche volta anche in zona toracica anteriore ? Può dipendere soltanto dai miei 52 anni, come mi dicono in molti, o devo temere il peggio ? Grazie ancora davvero.
[#3]
Gentile utente, dispiace sempre molto ascoltare, leggendola, una richiesta d'aiuto come la sua.
La sua storia è dominata da una problematica asmatica con le inevitabili conseguenze che racconta: dispnea, ipeproduzione di muco, sensazione di corpo estraneo in gola. D'altro canto, la stessa terapia cortisonica potrebbe aver favorito una sofferenza gastrica ed un possibile reflusso gastro-esofageo. Per tali disturbi si è giustamente sottoposto a fibroscopia e ad una TC del torare. Da tutto quello che racconta, io starei davvero tranquillo, sia per i sintomi sia per gli esiti delle indagini cui si è sottoposto. Nè gli uni nè gli altri fanno pensare al "peggio".La TC che le suggerisce il collega non è certamente per "vedere qualcosa che non si è visto" ma solo per controllare gli esiti dell'intervento cui si è sottoposto.
Per cui, cerchiamo di recuperare un minimo di serenità ed obiettività.
Un affettuoso saluto.
La sua storia è dominata da una problematica asmatica con le inevitabili conseguenze che racconta: dispnea, ipeproduzione di muco, sensazione di corpo estraneo in gola. D'altro canto, la stessa terapia cortisonica potrebbe aver favorito una sofferenza gastrica ed un possibile reflusso gastro-esofageo. Per tali disturbi si è giustamente sottoposto a fibroscopia e ad una TC del torare. Da tutto quello che racconta, io starei davvero tranquillo, sia per i sintomi sia per gli esiti delle indagini cui si è sottoposto. Nè gli uni nè gli altri fanno pensare al "peggio".La TC che le suggerisce il collega non è certamente per "vedere qualcosa che non si è visto" ma solo per controllare gli esiti dell'intervento cui si è sottoposto.
Per cui, cerchiamo di recuperare un minimo di serenità ed obiettività.
Un affettuoso saluto.
Vincenzo Marcelli
[#4]
Il ripetere la tac serve soltanto per un controllo a distanza dopo un intervento chirurgico, per vedere se ci sono degli esiti della patologia. Poi, ripeto, è possibile la sussistenza di una esofagite da reflusso. Circa il torace, sicuramente non è presente alcuna patologia grave: i lievi dolori riferiti nella parte anteriore del torace sono caratteristici della patologia asmatica di cui soffre e dell'esofagite. L'età non c'enta asolutamente: è un giovane! Concludendo, ripeto, non deve temere alcuna malattia grave: si deve solamente affidare al suo Medico di fiducia che potrà aiutarla con una adeguata terapia farmacologica. Buona giornata
[#5]
Utente
Egregi Dottori,
Vi sono davvero infinitamente grato per i riscontri rapidi e incoraggianti.
Quando riesco a ragionare con maggiore razionalità mi rendo conto, in effetti, che se i sintomi, pur apparentemente molto inquitetanti, fossero legati a una patologia grave, questa sarebbe forse già molto più progredita; e poi il fatto che con Ventolin o prodotti simili la dispnea si riduca (ma non la sensazione di irritazione tracheobronchiale !) mi fa pensare che se l'origine dei disturbi fosse davvero neoplastica farmaci broncodilatatori avrebbero poco a che fare; o no ?
Devo dire che la notte dormo tranquillamente, mai mi sveglio e non tossisco MAI, se non un po' - ma molto poco - prima di addormentarmi; il raschiamento di gola è un crescendo da quanto mi sveglio fino alla sera.
Oltre ai problemi di asma, che non immaginavo potessero diventare così "cronici", ogni tanto, negli ultimi sei mesi, mi è anche capitato qualche episodio di traccie di sangue nell'espettorato, la cui provenienza, tuttavia, sono quasi certo che sia nasale, in quanto mai conseguente a colpi di tosse e legata invece a richiamo in gola di catarro dal naso; anche questo fenomeno è stato in verità giudicato irrilevante sia dagli otorini che dalla pneumologo che mi hanno visitato, ma ogni volta che capita resto terrorizzato. La prima volta capitò l'11 giugno e fu questa la ragione per cui il 29 feci la TAC che risultò poi negativa.
In più - e termino - soprattutto la notte spesso sento piccoli rumori, tipo rantoli, che mi sembrano però provenire dalla parte alta delle vie respiratorie, praticamente dalla gola.
Sono due giorni che ho ripreso il Serevent (mattina e sera) - che avevo un po' interrotto nel periodo del Clenil Compositum - e MI SEMBRA che con la dispnea stia un po' meglio.
Spero che questi altri sintomi che avevo tralasciato di descrivere in precedenza non portino gli specialisti a ripensare la diagnosi, ma mi chiedo, se non ho malattie estreme, perché alcuni dei miei sintomi, sono spesso associati, sui siti internet di medicina, a neoplasie a polmoni, alla laringe e all'apparato respiratorio in generale ? E come e quando - e soprattutto se - potrò guarire definitivamente o vedere i sintomi scomparire o quanto meno ridursi sensibilmente, visto che il Dott. Brunori mi considera ancora "giovane", anche in relazione a un mio stato ormai paradepressivo con immaginabili conseguenze anche sulla mia famiglia (moglie e cinque figli, con l'ultima di cinque anni) ?
Specialisti che ringrazio ancora non solo per la premura e la precisione nei riscontri, ma anche per l'altruismo, la disponibilità, direi quasi l'affetto che emerge da questi consulti nell'ambito di un'eccezionale e disinteressata attività di volontariato.
Un caro saluto e buon week-end.
Vi sono davvero infinitamente grato per i riscontri rapidi e incoraggianti.
Quando riesco a ragionare con maggiore razionalità mi rendo conto, in effetti, che se i sintomi, pur apparentemente molto inquitetanti, fossero legati a una patologia grave, questa sarebbe forse già molto più progredita; e poi il fatto che con Ventolin o prodotti simili la dispnea si riduca (ma non la sensazione di irritazione tracheobronchiale !) mi fa pensare che se l'origine dei disturbi fosse davvero neoplastica farmaci broncodilatatori avrebbero poco a che fare; o no ?
Devo dire che la notte dormo tranquillamente, mai mi sveglio e non tossisco MAI, se non un po' - ma molto poco - prima di addormentarmi; il raschiamento di gola è un crescendo da quanto mi sveglio fino alla sera.
Oltre ai problemi di asma, che non immaginavo potessero diventare così "cronici", ogni tanto, negli ultimi sei mesi, mi è anche capitato qualche episodio di traccie di sangue nell'espettorato, la cui provenienza, tuttavia, sono quasi certo che sia nasale, in quanto mai conseguente a colpi di tosse e legata invece a richiamo in gola di catarro dal naso; anche questo fenomeno è stato in verità giudicato irrilevante sia dagli otorini che dalla pneumologo che mi hanno visitato, ma ogni volta che capita resto terrorizzato. La prima volta capitò l'11 giugno e fu questa la ragione per cui il 29 feci la TAC che risultò poi negativa.
In più - e termino - soprattutto la notte spesso sento piccoli rumori, tipo rantoli, che mi sembrano però provenire dalla parte alta delle vie respiratorie, praticamente dalla gola.
Sono due giorni che ho ripreso il Serevent (mattina e sera) - che avevo un po' interrotto nel periodo del Clenil Compositum - e MI SEMBRA che con la dispnea stia un po' meglio.
Spero che questi altri sintomi che avevo tralasciato di descrivere in precedenza non portino gli specialisti a ripensare la diagnosi, ma mi chiedo, se non ho malattie estreme, perché alcuni dei miei sintomi, sono spesso associati, sui siti internet di medicina, a neoplasie a polmoni, alla laringe e all'apparato respiratorio in generale ? E come e quando - e soprattutto se - potrò guarire definitivamente o vedere i sintomi scomparire o quanto meno ridursi sensibilmente, visto che il Dott. Brunori mi considera ancora "giovane", anche in relazione a un mio stato ormai paradepressivo con immaginabili conseguenze anche sulla mia famiglia (moglie e cinque figli, con l'ultima di cinque anni) ?
Specialisti che ringrazio ancora non solo per la premura e la precisione nei riscontri, ma anche per l'altruismo, la disponibilità, direi quasi l'affetto che emerge da questi consulti nell'ambito di un'eccezionale e disinteressata attività di volontariato.
Un caro saluto e buon week-end.
[#6]
Vedo che si è posto dei quesiti e che si è dato da solo delle risposte. Quindi, per quanto riguarda eventuali neoplasie, mi pare di capire che si sia convinto sulla non sussistenza di tale patologia! Complimenti per la bella Famiglia. Nel ringraziarla per la stima rivoltaci, la saluto cordialmente
[#7]
Utente
Egregi Dottori,
Ogni tanto cerco di ragionare quanto più a freddo possibile per convincermi di non avere alcuna patologia seria ma da qui a pensare che mi sia convinto la strada è purtroppo ancora molto lunga...
Quello che mi preoccupa al momento è l'insieme dei seguenti sintomi, che per comodità riassumo:
- frequentissimi raschiamenti di gola;
- sensazione di irritazione tracheo-bronchiale;
- tosse - invero non frequentissima - per "aiutare" i raschiamenti di gola nella rimozione del presunto "corpo estraneo" o dell'eventuale catarro che li determina;
- episodi (invero molto rari) di piccoli episodi di striature di sangue nell'espettorato;
- dolore (la sensazione è che sia di tipo muscolare) nella zona del torace anteriore destro, poco sotto l'ascella, in una zona che - mi sono fatto l'idea "studiando" la cosa su internet" - che dovrebbe essere il "serrato anteriore". Questo dolore non c'é a riposo ma solo con i movimenti indotti da colpi di tosse o raschiamento oppure con particolari movimenti del bracccio (ad esempio poggiando su una stampella che in questo periodo sono costretto a usare per una sospetta osteonecrosi della testa del femore sx conseguente all'eccessivo uso di cortisone per le patologie nasali);
- rumori di tipo rantolare che mi sembra provengano dalla gola, soprattutto la sera a letto prima di addormentarmi;
- episodi di leggera dispnea, del tutto imprevedibili, più forte quando mangio un po' di più.
Gli aspetti che leggo invece in maniera positiva, sono:
- TAC del 29 giugno, negativa;
- 4 (o forse 5) visite otorino da giugno al 16 ottobre;
- 3 visite pneumologiche, dal 31 agosto al 9 novembre;
- i rari episodi di lieve emoftoe manifestatisi ormai da circa 6 mesi (il primo, o almeno il primo cui ho fatto caso, è dell'11giugno). A tali episodi non viene attribuita particolare importanza da chi mi ha visitato;
- la notte dormo tranquillamente senza mai tossire, se non raschiando un po' la gola prima di addormentarmi;
- quando ho episodi di dispnea con il ventolin quasi sempre scompaiono;
- gli episodi di dispnea si sono un po' ridimensionati da qualche giorno avendo ripreso ad assumere Serevent, che avevo un po' ridotto. Soltanto qualche sera fa c'è stato un po' più forte, dopo aver bevuto a cena un po' di vino rosso;
- non ho perso neanche un grammo di peso (magari !) e non ho inappetenza.
Al momento sono in cura con Lucen 40, Lukasm, Ansimar e, come detto, Serevent; al bisogno, Ventolin spray. Il Serevent ha sostituito il Seretide, che assumevo prima, in quanto contenente cortisone.
La bronchite che lo pneumologo mi aveva diagnosticato il 31 agosto è notevolmente, a suo dire, rientrata, come riscontrato nell'ultima visita del 9 novembre, in cui mi ha anche detto che la mia situazione è cronica e che "non gli passa neanche per l'anticamera del cervello" che possa trattarsi di neoplasia polmonari; però anche lui mi ha suggerito di andare da uno psicoterapeuta e questo mi porta a dubitare circa la sua certezza sulla non gravità della mia situazione.
Nel mese di maggio 2009 ho subito un intervento molto radicale di FESS.
Soffro da molto tempo di asma, e questo - insieme ai polipi al naso - è il motivo per cui ho assunto in passato molto cortisone; anche per gli episodi di asma ricorrevo spesso - come da prescrizioni mediche - a cortisone e risolvevo il problema.
E' davvero possibile che la bronchite o asma duri così a lungo e possa darmi per così tanto tempo sintomi di sensazione di irritazione tracheo-bronchiale ?
Al momento ho fissato una nuova visita pneumologica per il 14 e una visita otorino per il 15 dicembre; ritenete necessarie tali visite, sul piano delle possibili patologie pneumologiche e otorino, o frutto di una patologia d'altro tipo - psicologico - ossessiva - che tutti mi dicono di avere ?
E' opportuna, utile o addirittura dannosa, un'altra TAC ?
La mia paura è che qualche patologia neoplastica ci sia davvero e stia perdendo troppo tempo per la cura.
Spero di aver riassunto con chiarezzza l'intero quadro e di aver fornito agli specialisti, che ringrazio ancora moltissimo per la pazienza e la disponibilità, elementi utili a un giudizio definitivo e a un suggerimento sull'eventuale ulteriore da farsi.
Peraltro ho piacere che a rispondere siano stati uno specialista di Roma (la città in cui vivo) e uno di Salerno (la città in cui sono nato).
E spero, dopo i prossimi riscontri che dovessi ricevere, di non insistere oltre per un po' di tempo; ma tengo a evidenziare che non sto affatto approfittando della pazienza degli specialisti ma sono angosciato al limite della depressione (un tempo si sarebbe detto "esaurimento nervoso") e non c'é un'istante della giornata in cui - a casa, sul lavoro, con gli amici, spesso anche con estranei - non proponga i miei casi.
Ma non sono matto !
Un caro, gratissimo saluto.
Ogni tanto cerco di ragionare quanto più a freddo possibile per convincermi di non avere alcuna patologia seria ma da qui a pensare che mi sia convinto la strada è purtroppo ancora molto lunga...
Quello che mi preoccupa al momento è l'insieme dei seguenti sintomi, che per comodità riassumo:
- frequentissimi raschiamenti di gola;
- sensazione di irritazione tracheo-bronchiale;
- tosse - invero non frequentissima - per "aiutare" i raschiamenti di gola nella rimozione del presunto "corpo estraneo" o dell'eventuale catarro che li determina;
- episodi (invero molto rari) di piccoli episodi di striature di sangue nell'espettorato;
- dolore (la sensazione è che sia di tipo muscolare) nella zona del torace anteriore destro, poco sotto l'ascella, in una zona che - mi sono fatto l'idea "studiando" la cosa su internet" - che dovrebbe essere il "serrato anteriore". Questo dolore non c'é a riposo ma solo con i movimenti indotti da colpi di tosse o raschiamento oppure con particolari movimenti del bracccio (ad esempio poggiando su una stampella che in questo periodo sono costretto a usare per una sospetta osteonecrosi della testa del femore sx conseguente all'eccessivo uso di cortisone per le patologie nasali);
- rumori di tipo rantolare che mi sembra provengano dalla gola, soprattutto la sera a letto prima di addormentarmi;
- episodi di leggera dispnea, del tutto imprevedibili, più forte quando mangio un po' di più.
Gli aspetti che leggo invece in maniera positiva, sono:
- TAC del 29 giugno, negativa;
- 4 (o forse 5) visite otorino da giugno al 16 ottobre;
- 3 visite pneumologiche, dal 31 agosto al 9 novembre;
- i rari episodi di lieve emoftoe manifestatisi ormai da circa 6 mesi (il primo, o almeno il primo cui ho fatto caso, è dell'11giugno). A tali episodi non viene attribuita particolare importanza da chi mi ha visitato;
- la notte dormo tranquillamente senza mai tossire, se non raschiando un po' la gola prima di addormentarmi;
- quando ho episodi di dispnea con il ventolin quasi sempre scompaiono;
- gli episodi di dispnea si sono un po' ridimensionati da qualche giorno avendo ripreso ad assumere Serevent, che avevo un po' ridotto. Soltanto qualche sera fa c'è stato un po' più forte, dopo aver bevuto a cena un po' di vino rosso;
- non ho perso neanche un grammo di peso (magari !) e non ho inappetenza.
Al momento sono in cura con Lucen 40, Lukasm, Ansimar e, come detto, Serevent; al bisogno, Ventolin spray. Il Serevent ha sostituito il Seretide, che assumevo prima, in quanto contenente cortisone.
La bronchite che lo pneumologo mi aveva diagnosticato il 31 agosto è notevolmente, a suo dire, rientrata, come riscontrato nell'ultima visita del 9 novembre, in cui mi ha anche detto che la mia situazione è cronica e che "non gli passa neanche per l'anticamera del cervello" che possa trattarsi di neoplasia polmonari; però anche lui mi ha suggerito di andare da uno psicoterapeuta e questo mi porta a dubitare circa la sua certezza sulla non gravità della mia situazione.
Nel mese di maggio 2009 ho subito un intervento molto radicale di FESS.
Soffro da molto tempo di asma, e questo - insieme ai polipi al naso - è il motivo per cui ho assunto in passato molto cortisone; anche per gli episodi di asma ricorrevo spesso - come da prescrizioni mediche - a cortisone e risolvevo il problema.
E' davvero possibile che la bronchite o asma duri così a lungo e possa darmi per così tanto tempo sintomi di sensazione di irritazione tracheo-bronchiale ?
Al momento ho fissato una nuova visita pneumologica per il 14 e una visita otorino per il 15 dicembre; ritenete necessarie tali visite, sul piano delle possibili patologie pneumologiche e otorino, o frutto di una patologia d'altro tipo - psicologico - ossessiva - che tutti mi dicono di avere ?
E' opportuna, utile o addirittura dannosa, un'altra TAC ?
La mia paura è che qualche patologia neoplastica ci sia davvero e stia perdendo troppo tempo per la cura.
Spero di aver riassunto con chiarezzza l'intero quadro e di aver fornito agli specialisti, che ringrazio ancora moltissimo per la pazienza e la disponibilità, elementi utili a un giudizio definitivo e a un suggerimento sull'eventuale ulteriore da farsi.
Peraltro ho piacere che a rispondere siano stati uno specialista di Roma (la città in cui vivo) e uno di Salerno (la città in cui sono nato).
E spero, dopo i prossimi riscontri che dovessi ricevere, di non insistere oltre per un po' di tempo; ma tengo a evidenziare che non sto affatto approfittando della pazienza degli specialisti ma sono angosciato al limite della depressione (un tempo si sarebbe detto "esaurimento nervoso") e non c'é un'istante della giornata in cui - a casa, sul lavoro, con gli amici, spesso anche con estranei - non proponga i miei casi.
Ma non sono matto !
Un caro, gratissimo saluto.
[#8]
Da solo, esponendo le risposte degli esami e dei Consulti fatti, si è dato una risposta che deve fugare il dubbio di una patologia oncologica. La sintomatologia sofferta dipende tutta dalla patologia cronica a carico dell'apparato respiratorio. La terapia farmacologia prescritta è piu' che valida, ma deve sempre considerare la cronicità. Poi, ripeto, è possibile che uno stato ansiso-depressivo possa contribuire all'amplificazione di detta sintomatologia: stato d'ansia non vuol dire pazzia! Magari, piu' che sottoporsi a nuove visite od esami, sarebbe bene farsi aiutare da un Neurologo per lo stato ansioso. Vedrà, riuscirà a venirne fuori, se lo vuole!
[#9]
Utente
E' un po' di tempo che non mi sono fatto più vivo in attesa, come previsto e come promesso, degli esiti delle visite dellio pneumologo (14 dicembre) e otorino (15 dicembre) continuando a persistere i sintomi, che sintetizzo ancora:
- Forte sensazione di catarro in gola (o forse un po'più giù, la sensazione è come se fosse a livello tracheale);
- Continuo raschiamento per cercare di eliminare tale sensazione;
- Lieve dispnea;
- Frequenti rumori (rantoli) respiratori, soprattutto in inspirazione:
- Dolore (soltanto su sollecitazione muscolare) a livello della zona del torace destro nella zona - a mio avviso - del serrato anteriore. Sembra proprio un dolore muscolare, ma va avanti da circa sei mesi e nessun medico sembra curarsene più di tanto;
- Sensazione di irritazione tracheo-bronchiale per inspirazioni profonde, che per qesta ragione cerco di evitare;
- Lieve nuovo dolore simmetrico a quello già lamentato al torace destro;
- Rare striature di sangue nell'espettorato, probabilmente di provenienza nasale.
Ricordo che ho subito nel maggio del 2009 un intervento di FESS, dopo altri due interventi simili ma non radicali nel maggio del 2002 e nel gennaio del 1985, e che soffro di asma (almeno "spero", per quanto seguirà).
Entrambi gli specialisti hanno nuovamente escluso, con la sola visita, qualunque origine neoplastica dei miei disturbi; lo pneumolgo nella maniera più assoluta e categorica, invitandomi a non fare una rx torace cui comunque intenderei invece sottopormi (escluderei per ora una nuova TC dopo quella, negativa, del 29 giugno scorso).
Lo pneumologo mi ha prescritto Seretide Diskus 50/500 (due puff due volte al giorno) che avevo in precedenza interrotto a causa dell'osteonecrosi della testa del femore dovuta probabilmente ad eccessivo uso di cortisone negli anni scorsi per tamponare i problemi di poliposi nasale definitivamente (per ora) risolti con l'ultimo intervento.
In verità la dispnea è così diminuita (quasi scomparsa, ma la dose di Seretide mi sembra davvero forte) ma non è diminuita la sensazione di irritazione tracheobronchiale e tutti gli altri sintomi che ho elencato sopra.
Per queste ragioni continuo invece a credere che questi miei disturbi, che durano ormai da molti mesi, siano solo il segno e l'inizio di qualche grave patologia oncologica dell'apparato respiratorio.
Come avevo già raccontato, ho perso del tutto la serenità in attesa che si manifesti davvero qualche patologia gravissima.
E' possibile che una sorta di bronchite, della quale con alti e bassi ho ormai sintomi da circa quattro mesi, possa davvero durare così a lungo ?
Cosa devo aspettarmi in riferimento a possibile guarigione, ammesso che davvero non si tratti di un sintomo di qualcosa di molto serio ?
E quali le cure per accelerare / risolvere la situazione, visto che cortisone per via sistemica non posso assumerne, a parte il Seretide che continuo e che ha effettivamente fatto rientrare quasi del tutto la dispnea ?
Anzi, il fatto che la dispnea con il Seretide si sia fortemente ridotta, può dare maggiora tranquillità in riferimento ai miei timori o la cosa non è di per sè significativa ?
Vado, domani, a fare la lastra al torace ?
Davvero non ce la faccio più, non penso ad altro, con fortissima angoascia, giorno e notte, vedendo per me ormai un orizzonte temporale molto limitato, con grave compromissione di vita, rapporti familiari, lavoro.
Grazie davvero a tutti, anche per la pazienza nel leggermi ancora.
- Forte sensazione di catarro in gola (o forse un po'più giù, la sensazione è come se fosse a livello tracheale);
- Continuo raschiamento per cercare di eliminare tale sensazione;
- Lieve dispnea;
- Frequenti rumori (rantoli) respiratori, soprattutto in inspirazione:
- Dolore (soltanto su sollecitazione muscolare) a livello della zona del torace destro nella zona - a mio avviso - del serrato anteriore. Sembra proprio un dolore muscolare, ma va avanti da circa sei mesi e nessun medico sembra curarsene più di tanto;
- Sensazione di irritazione tracheo-bronchiale per inspirazioni profonde, che per qesta ragione cerco di evitare;
- Lieve nuovo dolore simmetrico a quello già lamentato al torace destro;
- Rare striature di sangue nell'espettorato, probabilmente di provenienza nasale.
Ricordo che ho subito nel maggio del 2009 un intervento di FESS, dopo altri due interventi simili ma non radicali nel maggio del 2002 e nel gennaio del 1985, e che soffro di asma (almeno "spero", per quanto seguirà).
Entrambi gli specialisti hanno nuovamente escluso, con la sola visita, qualunque origine neoplastica dei miei disturbi; lo pneumolgo nella maniera più assoluta e categorica, invitandomi a non fare una rx torace cui comunque intenderei invece sottopormi (escluderei per ora una nuova TC dopo quella, negativa, del 29 giugno scorso).
Lo pneumologo mi ha prescritto Seretide Diskus 50/500 (due puff due volte al giorno) che avevo in precedenza interrotto a causa dell'osteonecrosi della testa del femore dovuta probabilmente ad eccessivo uso di cortisone negli anni scorsi per tamponare i problemi di poliposi nasale definitivamente (per ora) risolti con l'ultimo intervento.
In verità la dispnea è così diminuita (quasi scomparsa, ma la dose di Seretide mi sembra davvero forte) ma non è diminuita la sensazione di irritazione tracheobronchiale e tutti gli altri sintomi che ho elencato sopra.
Per queste ragioni continuo invece a credere che questi miei disturbi, che durano ormai da molti mesi, siano solo il segno e l'inizio di qualche grave patologia oncologica dell'apparato respiratorio.
Come avevo già raccontato, ho perso del tutto la serenità in attesa che si manifesti davvero qualche patologia gravissima.
E' possibile che una sorta di bronchite, della quale con alti e bassi ho ormai sintomi da circa quattro mesi, possa davvero durare così a lungo ?
Cosa devo aspettarmi in riferimento a possibile guarigione, ammesso che davvero non si tratti di un sintomo di qualcosa di molto serio ?
E quali le cure per accelerare / risolvere la situazione, visto che cortisone per via sistemica non posso assumerne, a parte il Seretide che continuo e che ha effettivamente fatto rientrare quasi del tutto la dispnea ?
Anzi, il fatto che la dispnea con il Seretide si sia fortemente ridotta, può dare maggiora tranquillità in riferimento ai miei timori o la cosa non è di per sè significativa ?
Vado, domani, a fare la lastra al torace ?
Davvero non ce la faccio più, non penso ad altro, con fortissima angoascia, giorno e notte, vedendo per me ormai un orizzonte temporale molto limitato, con grave compromissione di vita, rapporti familiari, lavoro.
Grazie davvero a tutti, anche per la pazienza nel leggermi ancora.
[#10]
Pur comprendendo benissimo il suo stato ansioso, posso escludere, sulla base di quyanto è emerso dalle visite cui si è già sottoposto, una patologia neoplastica. Gradirei sapere se si è sottoposto ad una spirometria per una valutazione della capacità respiratoria ed a una emogasanalisi. Non vedo l'utilità di una RX del torace.
[#11]
Utente
Ringrazio moltissimo per l'incoraggiante riscontro, conscio che sto forse abusando della pazienza e della disponibilità.
Al momento lo pneumologo non mi ha proposto nè spirometria nè emogasanalisi (si è limitato a verificare l'ossigeno con l'apparecchio che si mette sul dito, con esito regolare).
Oggi ho fatto un esame del sangue di cui riporto il risultato:
Globuli bianchi 7.200
Globuli rossi 5.170.000
Emoglobina 15,10
Ematocrito 45,80
MCV 88,60
MCH 29,20
MCHC 33,00
RDV 11,40
Piastrine 245.000
Neutrofili 62,00%
Eosinofili 9,50%
Basofili 0,70%
Linfociti 18,00%
Monociti 9,80%
Azotemia 45,00
Creatininemia 1,00
Glicemia 96,00
sideremia 78,00
Calcemia 9,30
Antistreptolisina 198,00
Transaminasi GOT 23,00
Transaminasi GPT 24,00
Albuminemia 4,50
Fosfatasi alcalina 82,00
VES 21,00
PCR 0,69
Ferritina 69,11
CA 19-9 24,60
CA 125 9,03
CEA 4,20
Alfafetoproteina 1,69
Si tratta di un quadro che consente ulteriormente di escludere tutto ciò che temo ?
Ma allora, perché:
- sento la zona tracheo-bronchiale sempre così irritata, sia "a riposo" che - soprattutto - in caso di inspirazioni profonde e ho questa insopportabile sensazione di catarro in gola, cose che "sento" peraltro come legate fra loro;
- sento di tanto in tanto indolensimenti sparsi fra torace anteriore e posteriore;
- provo dolore - tensione (credo muscolare), prevalentemente sotto sforzo, verso la zona delle costole laterale - anteriore a circa 15 cm. sotto l'ascella ?
E' realmente un quadro incompatibile con neoplasie, alla luce delle visite e anche dell'esame del sangue, o quest'ulitmo è del tutto irrilevante per questi fini ?
Il mio timore è che lo pneumologo - che mi conosce bene e che pure è un primario di un'importante struttura pubblica - possa sottovalutare il problema ascrivendo i miei sintomi a pura immaginazione o ipocondria; ma i sintomi che ho più volte descritto li ho davvero !
Ringrazio ancora moltissimo per la grande disponibilità che costantemente dimostrate, anche per chi - come me - insiste forse troppo, ma mi vedo e mi sento davvero perduto e quasi disperato.
Al momento lo pneumologo non mi ha proposto nè spirometria nè emogasanalisi (si è limitato a verificare l'ossigeno con l'apparecchio che si mette sul dito, con esito regolare).
Oggi ho fatto un esame del sangue di cui riporto il risultato:
Globuli bianchi 7.200
Globuli rossi 5.170.000
Emoglobina 15,10
Ematocrito 45,80
MCV 88,60
MCH 29,20
MCHC 33,00
RDV 11,40
Piastrine 245.000
Neutrofili 62,00%
Eosinofili 9,50%
Basofili 0,70%
Linfociti 18,00%
Monociti 9,80%
Azotemia 45,00
Creatininemia 1,00
Glicemia 96,00
sideremia 78,00
Calcemia 9,30
Antistreptolisina 198,00
Transaminasi GOT 23,00
Transaminasi GPT 24,00
Albuminemia 4,50
Fosfatasi alcalina 82,00
VES 21,00
PCR 0,69
Ferritina 69,11
CA 19-9 24,60
CA 125 9,03
CEA 4,20
Alfafetoproteina 1,69
Si tratta di un quadro che consente ulteriormente di escludere tutto ciò che temo ?
Ma allora, perché:
- sento la zona tracheo-bronchiale sempre così irritata, sia "a riposo" che - soprattutto - in caso di inspirazioni profonde e ho questa insopportabile sensazione di catarro in gola, cose che "sento" peraltro come legate fra loro;
- sento di tanto in tanto indolensimenti sparsi fra torace anteriore e posteriore;
- provo dolore - tensione (credo muscolare), prevalentemente sotto sforzo, verso la zona delle costole laterale - anteriore a circa 15 cm. sotto l'ascella ?
E' realmente un quadro incompatibile con neoplasie, alla luce delle visite e anche dell'esame del sangue, o quest'ulitmo è del tutto irrilevante per questi fini ?
Il mio timore è che lo pneumologo - che mi conosce bene e che pure è un primario di un'importante struttura pubblica - possa sottovalutare il problema ascrivendo i miei sintomi a pura immaginazione o ipocondria; ma i sintomi che ho più volte descritto li ho davvero !
Ringrazio ancora moltissimo per la grande disponibilità che costantemente dimostrate, anche per chi - come me - insiste forse troppo, ma mi vedo e mi sento davvero perduto e quasi disperato.
[#12]
Credo benissimo ai sintomi riferiti e devo dire anche che questi vengono resi veritieri da un quadro di infiammazione emerso dalle analisi del sangue. Non parliamo, quindi, di tumori ma solo di infiammazione. Ora, comprenda, che a distanza non sono in grado di aiutarla, ma sicuramente poso dirle che si deve rivolgere al suo Mdico curante per capire l'origine della patologia in questione. Utile una tac del torace senza mezzo di contrasto. Attendo l'esito della visita
[#13]
Utente
Caro Dotto Brunori,
Mi permetto di darle ricontro ancor prima della nuova visita che mi ha suggerito, sperando di non abusare troppo della sua pazienza e dello spirito dei consulti su MedicItalia.
Il suo riscontro in parte mi conforta ma in parte mi ha preoccupato molto: quale è, infatti, il motivo per cui lo pneumologo ritiene che non debba ASSOLUTAMENTE sottopormi a una nuova TC dopo quella, negativa, del 29 giugno, mentre lei me la consiglia ?
Spero di non essere troppo inopportuno, ma perché ritiene che possa essere utile ? Pensa comunque a qualcosa di grave che possa essere rilevato soltanto tramite TC ?
So bene che a distanza e senza visita è difficile se non impossibile pronunciarsi, ma posso permettermi di chiederle a cosa pensa che meriti una nuova TC ?
Il valore di PCR se - oltre alla VES - è quello cui si riferisce, è comunque in netta discesa rispetto a una precedente analisi di settembre, che se ritiene opportuno le invierò immediatamente insieme a tutti gli altri risultati.
Ma la prego di rispondermi sulle ragioni per cui riterrebbe utile una nuova TC, perché la cosa mi sta angosciando moltissimo, da quando ho letto la sua risposta.
La ringrazio moltissimo, ben cosncio che le sto forse chiedendo molto, ma la prego di rispondermi !
Grazie ancora e moltissimi auguri di un sereno 2011.
Mi permetto di darle ricontro ancor prima della nuova visita che mi ha suggerito, sperando di non abusare troppo della sua pazienza e dello spirito dei consulti su MedicItalia.
Il suo riscontro in parte mi conforta ma in parte mi ha preoccupato molto: quale è, infatti, il motivo per cui lo pneumologo ritiene che non debba ASSOLUTAMENTE sottopormi a una nuova TC dopo quella, negativa, del 29 giugno, mentre lei me la consiglia ?
Spero di non essere troppo inopportuno, ma perché ritiene che possa essere utile ? Pensa comunque a qualcosa di grave che possa essere rilevato soltanto tramite TC ?
So bene che a distanza e senza visita è difficile se non impossibile pronunciarsi, ma posso permettermi di chiederle a cosa pensa che meriti una nuova TC ?
Il valore di PCR se - oltre alla VES - è quello cui si riferisce, è comunque in netta discesa rispetto a una precedente analisi di settembre, che se ritiene opportuno le invierò immediatamente insieme a tutti gli altri risultati.
Ma la prego di rispondermi sulle ragioni per cui riterrebbe utile una nuova TC, perché la cosa mi sta angosciando moltissimo, da quando ho letto la sua risposta.
La ringrazio moltissimo, ben cosncio che le sto forse chiedendo molto, ma la prego di rispondermi !
Grazie ancora e moltissimi auguri di un sereno 2011.
[#14]
Non volevo assolutamente preoccuparla! I valori delle analisi ed i sintomi lamentati fanno solo pensare ad un processo infiammatorio del distretto bronco-polmonare. Ora, lo Specialista che ha avuto la possibilità di effettuare un esame clinico non ritiene opportuna alcuna indagine radiologica e, pertanto, prendiamone atto. La TC serve, nel suo caso, non per accertare patologie neoplastiche, ma solo per capire se vi sono processi infiammatori anche in fase di risoluzione. Segua, pero', le indicazioni dello Specialista cui si è rivolto!
Buona giornata
Buona giornata
[#15]
Utente
Carissimo Dott Brunori e specialisti tutti che mi leggete,
Domani farò a una lastra al torace, di mia iniziativa, nonostante il mio pneumologo, nell'ultima visita del 14 dicembre, me la abbia sconsigliata sostenendo che non ne vede assolutamente il bisogno.
Ho invece rinunciato, per ora a una nuova TC per evitare troppi raggi.
Questa volta sarò brevissimo, soltanto con qualche aggiornamento e ancora qualche domanda, visto che ora conoscete tutti benissimo la mia storia clinica, approfittando ancora della vostra grande e disinteressata disponibilità.
Vi prego per questo di volermi rispondere, anche se comprendo che la mia insistenza può risultare ormai fastidiosa, ma la mia ansia sta diventando sempre più incontenibile di quando pensavo che già fosse massima.
La situazione è adesso la seguente:
- La dispnea è quasi scomparsa del tutto con la cura di Seretide;
- resta la sensazione di forte irritazione tracheobronchiale
- si è aggiunta un po' di tosse che prima non avevo;
- quando tossisco, da questa sera, ho un leggero dolore toracico fra parte anteriore e posteriore sinistra;
- proseguono rari episodi - soprattutto, o forse soltanto la sera - di presenza di lievi tracce di sangue nell'espettorato, che mi sembra di provenienza nasale ma qualche volta ho il dubbio che sia invece conseguente a tosse. Mi è appena successo e ho cominciato a sudare freddo, come ogni volta che mi capita prina di andara a letto, con ovvie conseguenze sulla tranquillità del sonno notturno.
Essendo cominciato - o almeno avendo osservato il primo episodio - il sintomo della presenza di tracce di sangue nel'espettorato fin dall'11 giugno scorso, se si fosse trattato di sintomo patologia grave, questa sarebbe ora diventata più evidente e conclamata anche con ulteriori disturbi / sintomi ?
Sono terrorizzato; ma perché lo pneumologo, con un quadro simile, sostiene che "non gli passa neanche per l'anticamera del cervello" che possa trattarsi di patologia neoplastica ?
Esistono patologie non oncologiche compatibili con il quadro descritto ?
Vi prego, rispondetemi, perché ho bisogno di certezze e ho il terrore che il risultato della RX che farò domani sia infausto.
Non ce la faccio proprio più, davvero !
Grazie mille.
Domani farò a una lastra al torace, di mia iniziativa, nonostante il mio pneumologo, nell'ultima visita del 14 dicembre, me la abbia sconsigliata sostenendo che non ne vede assolutamente il bisogno.
Ho invece rinunciato, per ora a una nuova TC per evitare troppi raggi.
Questa volta sarò brevissimo, soltanto con qualche aggiornamento e ancora qualche domanda, visto che ora conoscete tutti benissimo la mia storia clinica, approfittando ancora della vostra grande e disinteressata disponibilità.
Vi prego per questo di volermi rispondere, anche se comprendo che la mia insistenza può risultare ormai fastidiosa, ma la mia ansia sta diventando sempre più incontenibile di quando pensavo che già fosse massima.
La situazione è adesso la seguente:
- La dispnea è quasi scomparsa del tutto con la cura di Seretide;
- resta la sensazione di forte irritazione tracheobronchiale
- si è aggiunta un po' di tosse che prima non avevo;
- quando tossisco, da questa sera, ho un leggero dolore toracico fra parte anteriore e posteriore sinistra;
- proseguono rari episodi - soprattutto, o forse soltanto la sera - di presenza di lievi tracce di sangue nell'espettorato, che mi sembra di provenienza nasale ma qualche volta ho il dubbio che sia invece conseguente a tosse. Mi è appena successo e ho cominciato a sudare freddo, come ogni volta che mi capita prina di andara a letto, con ovvie conseguenze sulla tranquillità del sonno notturno.
Essendo cominciato - o almeno avendo osservato il primo episodio - il sintomo della presenza di tracce di sangue nel'espettorato fin dall'11 giugno scorso, se si fosse trattato di sintomo patologia grave, questa sarebbe ora diventata più evidente e conclamata anche con ulteriori disturbi / sintomi ?
Sono terrorizzato; ma perché lo pneumologo, con un quadro simile, sostiene che "non gli passa neanche per l'anticamera del cervello" che possa trattarsi di patologia neoplastica ?
Esistono patologie non oncologiche compatibili con il quadro descritto ?
Vi prego, rispondetemi, perché ho bisogno di certezze e ho il terrore che il risultato della RX che farò domani sia infausto.
Non ce la faccio proprio più, davvero !
Grazie mille.
[#16]
Utente
Carissimi Dottori,
Non ho ancora fatto la radiografia che avevo programmato in quanto ai miei problemi di salute si è aggiunta anche un'influenza che mi ha trattenuto a casa per qualche giorno; i problemi di bronchite e disturbi alle vie respiratorie si sono ovviamente accentuati e il medico - pneumologo che mi segue mi ha prescritto una cura di antibiotico (Augmentin) e aerosol a base di Clenil e Broncovaleas che sto regolarmente assumendo, nonostante i problemi che il cortisone ha determinato - come noto - alla testa del femore sinistro.
Tuttavia oggi è successa una cosa che mi ha tremendamente spaventato e che mi sta facendo impazzire.
Circa due ore fa, a un certo punto del pomeriggio che stavo trascorrendo tranquillamente in famiglia, andando a sputare catarro dopo qualche energico colpo di tosse mi sono accorto che non si trattava di catarro ma proprio di sangue e saliva; proprio sangue, come non mi era mai capitato, con una chiazza di circa 4 - 5 centimetri rosso viva sul lavandino.
Continuando a sputare, nel giro di un paio di minuti l'episodio si è completamente concluso ed ora non ho più troppa stizza di tosse (quasi per niente) e se ogni tanto sputo ho solo saliva bianchissima e trasparente, con rare tracce di catarro.
Terrorizzato, ho chiamato subito il mio medico (pneumologo) che mi ha tranquillizzato immediatamente, imputando la cosa a possibili bronchiectasie e sostenendo di non ritenere che la cosa sia grave, ma suggerendomi a questo punto di fare domattina una lastra, che aveva invece finora ritenuto sempre inutile e - anzi - dannosa.
A questo punto il mio terrore è alle stelle; cosa devo realmente pensare ?
Quando il sangue è di origine di malattie neoplastiche nell'apparato respiratorio, che caratteristiche ha ?
Quale è la frequenza di emissione ?
Il fatto che fosse rosso vivo e che nel giro di qualche minuto la situazione si è ristabilita completamente e ancora adesso non c'é la benchè minima traccia di sangue, depone a favore di un episodio - ad esempio - di banale rottura di un capillare conseguente ai forti colpi di tosse, come cerco di immaginare e sperare, oppure non è un elemento sufficiente a essere tranquilli ?
E l'ipotesi bronchiectasie, che già nella TC del 29 giugno lo pneumologo aveva riscontrato, è realmente possibile ?
Domani forse riuscirò a sapere che cosa ho, ma sulla base delle vostre esperienze, cosa ritenete che debba pensare e cosa potete pensare che in realtà io abbia ?
Mi sto sforzando di fugare tutte le mie paure cui vi ho ormai abituato, ma quando si presentano situazioni come queste, come fare a non reagire in maniera disperata ?
Ringrazio moltissimo tutti per la disponibilità e per gli eventuali riscontri che vorrete darmi.
Non ho ancora fatto la radiografia che avevo programmato in quanto ai miei problemi di salute si è aggiunta anche un'influenza che mi ha trattenuto a casa per qualche giorno; i problemi di bronchite e disturbi alle vie respiratorie si sono ovviamente accentuati e il medico - pneumologo che mi segue mi ha prescritto una cura di antibiotico (Augmentin) e aerosol a base di Clenil e Broncovaleas che sto regolarmente assumendo, nonostante i problemi che il cortisone ha determinato - come noto - alla testa del femore sinistro.
Tuttavia oggi è successa una cosa che mi ha tremendamente spaventato e che mi sta facendo impazzire.
Circa due ore fa, a un certo punto del pomeriggio che stavo trascorrendo tranquillamente in famiglia, andando a sputare catarro dopo qualche energico colpo di tosse mi sono accorto che non si trattava di catarro ma proprio di sangue e saliva; proprio sangue, come non mi era mai capitato, con una chiazza di circa 4 - 5 centimetri rosso viva sul lavandino.
Continuando a sputare, nel giro di un paio di minuti l'episodio si è completamente concluso ed ora non ho più troppa stizza di tosse (quasi per niente) e se ogni tanto sputo ho solo saliva bianchissima e trasparente, con rare tracce di catarro.
Terrorizzato, ho chiamato subito il mio medico (pneumologo) che mi ha tranquillizzato immediatamente, imputando la cosa a possibili bronchiectasie e sostenendo di non ritenere che la cosa sia grave, ma suggerendomi a questo punto di fare domattina una lastra, che aveva invece finora ritenuto sempre inutile e - anzi - dannosa.
A questo punto il mio terrore è alle stelle; cosa devo realmente pensare ?
Quando il sangue è di origine di malattie neoplastiche nell'apparato respiratorio, che caratteristiche ha ?
Quale è la frequenza di emissione ?
Il fatto che fosse rosso vivo e che nel giro di qualche minuto la situazione si è ristabilita completamente e ancora adesso non c'é la benchè minima traccia di sangue, depone a favore di un episodio - ad esempio - di banale rottura di un capillare conseguente ai forti colpi di tosse, come cerco di immaginare e sperare, oppure non è un elemento sufficiente a essere tranquilli ?
E l'ipotesi bronchiectasie, che già nella TC del 29 giugno lo pneumologo aveva riscontrato, è realmente possibile ?
Domani forse riuscirò a sapere che cosa ho, ma sulla base delle vostre esperienze, cosa ritenete che debba pensare e cosa potete pensare che in realtà io abbia ?
Mi sto sforzando di fugare tutte le mie paure cui vi ho ormai abituato, ma quando si presentano situazioni come queste, come fare a non reagire in maniera disperata ?
Ringrazio moltissimo tutti per la disponibilità e per gli eventuali riscontri che vorrete darmi.
[#17]
Non penso proprio che si tratti di qualcosa di grave, stia tranquillo! Il sangue, probabilmente, è dovuto od a una varice della base lingua od alla bronchiectasia: il colpo di tosse ha determinato cio'. Sono comunque d'accordo sulla RX del torace, anche se, ripeto, non credo si veda nulla. Mi farà piacere ricevere l'esito dell'esame. Buona serata
[#18]
Utente
Dopo quasi due settimane di silenzio, ho finalmente un po' di nuove informazioni che vorrei sottoporre alla vostra attenzione.
L'esito della radiografia al torace del 10 gennaio scorso è stato negativo, e questo avrebbe dovuto in parte tranquillizzarmi.
Oltre al referto radiologico, infatti, sono stato in visita dallo pneumologo martedì scorso (18 gennaio) che pure ha letto l'esame confermandone la negatività.
Ieri sera ho tuttavia ricevuto un'altra informazione sull'esito della ormai "famosa" TC del 29 giugno (il cui esito era negativo) che mi ha fatto piombare nuovamente nel terrore.
Avevo infatti parlato con un amico radiologo presso un'importante struttura ospedaliera di Roma che mi aveva chiesto di leggere anche lui sia la rx del 10 gennaio che la TC del 29 giugno.
Mentre per la rx anche lui ha confermato la negatività, in riferimento alla TC, invece, il cui referto era stato del tutto negativo (fra l'altro recitava "assenza di patologie nodulari"), il mio amico mi ha detto di aver individuato un micronodulo di 4 mm in sede apicale del lobo anteriore del polmone destro, senza poter tuttavia dare ulteriori informazioni sulla sua natura.
Pur affermando che si tratta con ogni probabilità di un esito di vecchie patologie del tutto benigne, mi ha detto che per soggetti a rischio (forti fumatori, cosa che io non sono per nulla) i protocolli prevedono la ripetizione dell'esame a un anno per verificare l'evoluzione dello stato del micronodulo.
Nel mio caso, "proprio per scrupolo" se volessi potrei anche io ripetere l'esame alla scadenza di un anno dal precedente.
Ho chiesto nuovamente al radiologo che aveva a suo tempo refertato l'esame una nuova verifica, che lui ha prontamente fatto insieme al primario di radiologia e al primario di pneumologia della struttura ospedaliera dove avevo fatto l'esame; anche loro hanno così confermato la lettura del mio amico, sostenendo che l'informazione non era stata inserita nel referto di giugno in quanto ritenuta poco significativa per la dimensione del micronodulo.
Di più, mi hanno tuttavia detto che ci sono anche altri piccoli segni che potrebbero essere espressione di micronoduli ancora più piccoli, suggerendomi anche loro ("proprio per scrupolo e se la voglio fare, ma non essendo soggetto a rischio non sarebbe indispensabile") di ripetere l'esame a distanza di un anno (quindi a fine giugno 2011).
Potete ovviamente immaginare a questo punto il mio stato; leggendo queste nuove notizie insieme a tutti i sintomi che ho più volte descritto su queste pagine (e che per questa ragione non ripeto) sono piombato in un terrore che è difficile da descrivere.
Cosa pensate della cosa ? Che probabilità ci sono che il micronodulo individuato sia davvero benigno e non segno di una vera patologia neoplastica allo stato iniziale ?
Se il micronodulo fosse realmente di origine neoplastica, in poco più di sei mesi sarebbe diventato visibile alla radiografia, o la negatività di questa non è sufficientemente significativa ?
Questa volta non sto inseguendo idee o pensieri prive di fondamento, c'è un referto che già avevo da tempo ma che a una nuova lettura ha dato indicazioni, almeno per me, molto allarmanti.
Certo è che sto impazzendo, di certo non riuscirò ad aspettare giugno per ripetere l'esame, ma al contempo non vorrei riempirmi ancora di raggi se non strettamente indispensabili.
Vi prego, aiutatemi, per quanto possibile a distanza !
Sto impazzendo.
Grazie di cuore a tutti.
L'esito della radiografia al torace del 10 gennaio scorso è stato negativo, e questo avrebbe dovuto in parte tranquillizzarmi.
Oltre al referto radiologico, infatti, sono stato in visita dallo pneumologo martedì scorso (18 gennaio) che pure ha letto l'esame confermandone la negatività.
Ieri sera ho tuttavia ricevuto un'altra informazione sull'esito della ormai "famosa" TC del 29 giugno (il cui esito era negativo) che mi ha fatto piombare nuovamente nel terrore.
Avevo infatti parlato con un amico radiologo presso un'importante struttura ospedaliera di Roma che mi aveva chiesto di leggere anche lui sia la rx del 10 gennaio che la TC del 29 giugno.
Mentre per la rx anche lui ha confermato la negatività, in riferimento alla TC, invece, il cui referto era stato del tutto negativo (fra l'altro recitava "assenza di patologie nodulari"), il mio amico mi ha detto di aver individuato un micronodulo di 4 mm in sede apicale del lobo anteriore del polmone destro, senza poter tuttavia dare ulteriori informazioni sulla sua natura.
Pur affermando che si tratta con ogni probabilità di un esito di vecchie patologie del tutto benigne, mi ha detto che per soggetti a rischio (forti fumatori, cosa che io non sono per nulla) i protocolli prevedono la ripetizione dell'esame a un anno per verificare l'evoluzione dello stato del micronodulo.
Nel mio caso, "proprio per scrupolo" se volessi potrei anche io ripetere l'esame alla scadenza di un anno dal precedente.
Ho chiesto nuovamente al radiologo che aveva a suo tempo refertato l'esame una nuova verifica, che lui ha prontamente fatto insieme al primario di radiologia e al primario di pneumologia della struttura ospedaliera dove avevo fatto l'esame; anche loro hanno così confermato la lettura del mio amico, sostenendo che l'informazione non era stata inserita nel referto di giugno in quanto ritenuta poco significativa per la dimensione del micronodulo.
Di più, mi hanno tuttavia detto che ci sono anche altri piccoli segni che potrebbero essere espressione di micronoduli ancora più piccoli, suggerendomi anche loro ("proprio per scrupolo e se la voglio fare, ma non essendo soggetto a rischio non sarebbe indispensabile") di ripetere l'esame a distanza di un anno (quindi a fine giugno 2011).
Potete ovviamente immaginare a questo punto il mio stato; leggendo queste nuove notizie insieme a tutti i sintomi che ho più volte descritto su queste pagine (e che per questa ragione non ripeto) sono piombato in un terrore che è difficile da descrivere.
Cosa pensate della cosa ? Che probabilità ci sono che il micronodulo individuato sia davvero benigno e non segno di una vera patologia neoplastica allo stato iniziale ?
Se il micronodulo fosse realmente di origine neoplastica, in poco più di sei mesi sarebbe diventato visibile alla radiografia, o la negatività di questa non è sufficientemente significativa ?
Questa volta non sto inseguendo idee o pensieri prive di fondamento, c'è un referto che già avevo da tempo ma che a una nuova lettura ha dato indicazioni, almeno per me, molto allarmanti.
Certo è che sto impazzendo, di certo non riuscirò ad aspettare giugno per ripetere l'esame, ma al contempo non vorrei riempirmi ancora di raggi se non strettamente indispensabili.
Vi prego, aiutatemi, per quanto possibile a distanza !
Sto impazzendo.
Grazie di cuore a tutti.
[#19]
Per il momento, ripeto, non vedo motivi per cui ci si debba preoccupare e rovinarsi la vita sino a cadere un uno stato ansioso-depressivo. Lei deve solamente seguire le indicazioni del Pneumologo e non considerare piu' di tanto cio' che l'Amico Radiologo le ha detto. Cio' che conta è la lettura delle immagini della tac da parte dello Specialista: sarà questi a prendere le decisioni piu' idonee nel suo caso, stia tranquillo!
[#20]
Utente
Caro Dott. Brunori,
Al di là dei temi broncopolmonari, il mio sintomo più evidente è ora il continuo raschiare la gola e tossire forzatamente per eliminare la fastidiosa sensazione di corpo estraneo in gola che non mi abbandobna da mesi.
Come forse ricorderà, l'ultima visita ORL è del 15 dicembre scorso, e in quell'occasione lo specialista, dopo un esame fibroscopico, mi confermò, ancora una volta, di non aver trovato nulla di patologico.
Ma allora, che cosa ho ?
La sensazione è nella zona bassa della gola, che penso di identificare con l'area che si trova poco sopra le prime ossa che si sentono sotto il collo.
A parte qualche piccolissimo filamento di sangue e raramente la saliva leggermente rosata, probabilmente dovuti proprio agli energici sforzi di tosse e raschiamenti, non ho più avuto nuovi episodi di vera e propria emissione di sangue, come quella inquitante del 9 gennaio scorso.
E' opportuno che faccia una nuova visita ORL ? E' possibile che questa situazione non si sblocchi e, addirittura, mi sembra peggiorare nel tempo ?
Devo dire che la mattina appena mi sveglio (da questo punto di vista dormo abbastanza bene, se non fosse per i pensieri tragici che mi assalgono) questa sensazione è molto ridotta, quasi nulla; ma al passare delle ora aumenta fino a diventare insopportabile a sera.
Sto leggermente meglio quando mangio o bevo, cìoè, praticamente, quando deglutisco o inghiotto qualcosa.
Sto proseguendo con la cyura di Lucen (40 mg a colazione) da ormai tre mesi, ma mi sembra di non vedere alcun risultato, e la sera aerosol con mezza fiale di Clenil, 5 goccie di Broncovaleas e qualche goccia di soluzione fisiologica; ma di miglioramenti neanche l'ombra.
La siruazione non è più sostenibile per me, né sul piano sociale né psicologico, per il terrore che possa trattarsi, come sa ormai bene, di sintomi da neoplasia localizzata da qualche parte delle vie aeree superiori.
Si sarebbe visto qualcosa nella visista di dicembre (quando già accusavo abbondantemente, e da tempo, questi sintomi) ? E' inequivocabile la visita con fibroscopio, che avrebbe dato la certezza allo specialista dell'assenza di qualunque problema, oppure potrebbero verificaresi situazioni non visibili che però sono gravi ?
E' il caso di andare in visita presso un altro specialista, magari da lei, per sentire un'altra campana ?
La ringrazio molto per quello che potrà fare per me, anche se credo che sarà difficilissimo risolvere il mio problema, ammesso che una neoplasia non ce l'abbia già devvero.
Grazie ancora.
Al di là dei temi broncopolmonari, il mio sintomo più evidente è ora il continuo raschiare la gola e tossire forzatamente per eliminare la fastidiosa sensazione di corpo estraneo in gola che non mi abbandobna da mesi.
Come forse ricorderà, l'ultima visita ORL è del 15 dicembre scorso, e in quell'occasione lo specialista, dopo un esame fibroscopico, mi confermò, ancora una volta, di non aver trovato nulla di patologico.
Ma allora, che cosa ho ?
La sensazione è nella zona bassa della gola, che penso di identificare con l'area che si trova poco sopra le prime ossa che si sentono sotto il collo.
A parte qualche piccolissimo filamento di sangue e raramente la saliva leggermente rosata, probabilmente dovuti proprio agli energici sforzi di tosse e raschiamenti, non ho più avuto nuovi episodi di vera e propria emissione di sangue, come quella inquitante del 9 gennaio scorso.
E' opportuno che faccia una nuova visita ORL ? E' possibile che questa situazione non si sblocchi e, addirittura, mi sembra peggiorare nel tempo ?
Devo dire che la mattina appena mi sveglio (da questo punto di vista dormo abbastanza bene, se non fosse per i pensieri tragici che mi assalgono) questa sensazione è molto ridotta, quasi nulla; ma al passare delle ora aumenta fino a diventare insopportabile a sera.
Sto leggermente meglio quando mangio o bevo, cìoè, praticamente, quando deglutisco o inghiotto qualcosa.
Sto proseguendo con la cyura di Lucen (40 mg a colazione) da ormai tre mesi, ma mi sembra di non vedere alcun risultato, e la sera aerosol con mezza fiale di Clenil, 5 goccie di Broncovaleas e qualche goccia di soluzione fisiologica; ma di miglioramenti neanche l'ombra.
La siruazione non è più sostenibile per me, né sul piano sociale né psicologico, per il terrore che possa trattarsi, come sa ormai bene, di sintomi da neoplasia localizzata da qualche parte delle vie aeree superiori.
Si sarebbe visto qualcosa nella visista di dicembre (quando già accusavo abbondantemente, e da tempo, questi sintomi) ? E' inequivocabile la visita con fibroscopio, che avrebbe dato la certezza allo specialista dell'assenza di qualunque problema, oppure potrebbero verificaresi situazioni non visibili che però sono gravi ?
E' il caso di andare in visita presso un altro specialista, magari da lei, per sentire un'altra campana ?
La ringrazio molto per quello che potrà fare per me, anche se credo che sarà difficilissimo risolvere il mio problema, ammesso che una neoplasia non ce l'abbia già devvero.
Grazie ancora.
[#21]
Prima di sottoporsi ad una nuova visita specialistica otorinolaringoiatrica con rinolaringoscopia a fibre ottiche, penso che sia necessaria una esofagogastroduodenoscopia per escludere una esofagite da reflusso che è stata solo presunta, senza l'esame specifico diagnostico. In base a cio' che emergerà dall'esame, vedremo il da farsi. Comunque, penso di tranquillizzarla sulla non sussistenza di una grave patologia. Buona serata
[#22]
Utente
Caro Dott. Brunori,
E' ormai oltre un mese che non mi faccio sentire, ma il mio quadro non è molto migliorato.
Oltre alla sintomatologia che lei ormai conosce bene (continuo raschio in gola, raschiamento e colpi di tosse per tentare di eliminare la sensazione di corpo estraneo, che persiste, pur fra alti e bassi legati alle ore della giornata, sensazione di fastidio e qualche volta di "freddo" delle alte vie respiratorie, piccoli e rari rantoli nella zona della gola) si era aggiunta una sensazione di orecchio sinistro tappato e un leggerissimo fischio; non proprio un acufene, ma una sensazione di ronzio / fischio di sottofondo, lontanissimo e molto flebile.
Per queste ragioni sono stato nuovamente in visista dall'otorino che non ha riscontrato nulla di particolare all'esame diretto dell'orecchio, come pure come esito di un esame audiometrico e impedenzometrico ha riscontrato un timpanogramma perfetto e soltanto una leggera riduzione dell'udito alle alte frequenze, compatibile con l'età.
L'otorino mi ha fatto anche l'ispezione fibroscopica e mi ha detto di non aver riscontrato alcun problema, salvo catarro ed edema nella zona della gola, che dovrebbe essere la causa della persistente e inguaribile sensazione di ingombro.
Mi ha prescritto una medicina che devo ancora acquistare ma di cui non posso dirle il nome perché non lo capisco dalla ricetta (potrebbe essere bhm o qualcosa del genere) che mi ha detto che dovrebbe facilitara la vascolarizzazione nella zona uditiva migliorando la situazione.Il problema, tuttavia, è che dalla sera della visita accuso un disturbo che non mi era mai capitato, e cioè dall'orecchio sinistro sento distorto e metallico, sia voci che suoni, di qualunque intensità.
La cosa ovviamente mi preoccupa moltissimo, sia per il disturbo in sè che per tutte le conseguenti fantasie che - ormai conoscendomi - può immaginare (neoplasie varie fra gola, esofago o seni paranasali che dalla sensazione di ingombro in gola stanno rapidamente evolvendo chissà dove e in che modo).
Da cosa può dipendere ? Può essere un effetto del timpanogramma che poi scompare da solo ? Sono ormai trascorsi tre giorni dalla visita e questo strano sintomo persiste.
L'otorino, cui via e-mail ho immediatamente raccontato la cosa (e cui avevo inviato il referto di un recente esame del sangue) mi ha risposto:
"mi fa piacere appurare
dal risultato delle analisi
che lei è sano come un pesce
in merito agli esami effettuati
abbiamo riscontrato un deficit uditivo neurosensoriale compatibile con l'età
con la sovrapposizione di una componente trasmissiva legata alla presenza di catarro tubarico
causa dei disturbi all'orecchio
i lavaggi nasali ed eventualmente un ciclo di inalazioni con clenilA e fluimucil
possono accelerare la risoluzione del disturbo peraltro benigno ed autolimitantesi"
Tenga conto che i lavaggi nasali li faccio da mesi anche tre - quattro volte al giorno.
Cosa ritiene che sia il problema dell'udito ?
E quanto alla solita sensazione di ingombro, conseguenti raschiamento e colpi di tosse (che mi sembra di gola) posso continuare a essere tranquillo ?
Può essere ancora semplice irritazione tracheobronchiale, come sostine da sempre lo pneumologo (ultima visita il 14 gennaio) o devo pensare a cosa più brutte, da accertare in qualche modo ?
La ringrazio per la consueta disponibilità e le auguro un buon week-end.
E' ormai oltre un mese che non mi faccio sentire, ma il mio quadro non è molto migliorato.
Oltre alla sintomatologia che lei ormai conosce bene (continuo raschio in gola, raschiamento e colpi di tosse per tentare di eliminare la sensazione di corpo estraneo, che persiste, pur fra alti e bassi legati alle ore della giornata, sensazione di fastidio e qualche volta di "freddo" delle alte vie respiratorie, piccoli e rari rantoli nella zona della gola) si era aggiunta una sensazione di orecchio sinistro tappato e un leggerissimo fischio; non proprio un acufene, ma una sensazione di ronzio / fischio di sottofondo, lontanissimo e molto flebile.
Per queste ragioni sono stato nuovamente in visista dall'otorino che non ha riscontrato nulla di particolare all'esame diretto dell'orecchio, come pure come esito di un esame audiometrico e impedenzometrico ha riscontrato un timpanogramma perfetto e soltanto una leggera riduzione dell'udito alle alte frequenze, compatibile con l'età.
L'otorino mi ha fatto anche l'ispezione fibroscopica e mi ha detto di non aver riscontrato alcun problema, salvo catarro ed edema nella zona della gola, che dovrebbe essere la causa della persistente e inguaribile sensazione di ingombro.
Mi ha prescritto una medicina che devo ancora acquistare ma di cui non posso dirle il nome perché non lo capisco dalla ricetta (potrebbe essere bhm o qualcosa del genere) che mi ha detto che dovrebbe facilitara la vascolarizzazione nella zona uditiva migliorando la situazione.Il problema, tuttavia, è che dalla sera della visita accuso un disturbo che non mi era mai capitato, e cioè dall'orecchio sinistro sento distorto e metallico, sia voci che suoni, di qualunque intensità.
La cosa ovviamente mi preoccupa moltissimo, sia per il disturbo in sè che per tutte le conseguenti fantasie che - ormai conoscendomi - può immaginare (neoplasie varie fra gola, esofago o seni paranasali che dalla sensazione di ingombro in gola stanno rapidamente evolvendo chissà dove e in che modo).
Da cosa può dipendere ? Può essere un effetto del timpanogramma che poi scompare da solo ? Sono ormai trascorsi tre giorni dalla visita e questo strano sintomo persiste.
L'otorino, cui via e-mail ho immediatamente raccontato la cosa (e cui avevo inviato il referto di un recente esame del sangue) mi ha risposto:
"mi fa piacere appurare
dal risultato delle analisi
che lei è sano come un pesce
in merito agli esami effettuati
abbiamo riscontrato un deficit uditivo neurosensoriale compatibile con l'età
con la sovrapposizione di una componente trasmissiva legata alla presenza di catarro tubarico
causa dei disturbi all'orecchio
i lavaggi nasali ed eventualmente un ciclo di inalazioni con clenilA e fluimucil
possono accelerare la risoluzione del disturbo peraltro benigno ed autolimitantesi"
Tenga conto che i lavaggi nasali li faccio da mesi anche tre - quattro volte al giorno.
Cosa ritiene che sia il problema dell'udito ?
E quanto alla solita sensazione di ingombro, conseguenti raschiamento e colpi di tosse (che mi sembra di gola) posso continuare a essere tranquillo ?
Può essere ancora semplice irritazione tracheobronchiale, come sostine da sempre lo pneumologo (ultima visita il 14 gennaio) o devo pensare a cosa più brutte, da accertare in qualche modo ?
La ringrazio per la consueta disponibilità e le auguro un buon week-end.
[#23]
Non vedo motivo per cui ci si debba preoccupare. Tutta la sintomatologia descritta è l'esito di un processo infiammatorio catarrale. Direi di fare un esame dell'espettorato per la ricerca di germi patogeni mentre, per il disturbo all'orecchio, puo' utilizzare un qualsiasi spray decongestionante le mucose nasali. Attendo sue notizie a breve. Buon fine settimana anche a lei.
[#24]
Utente
E' di grandissimo conforto poter contare in qualunque momento sulla cortesissima e affettuosa disponibilità degli specialisti di MedicItalia.
L'unico rischio è quello di essere portati ad approfittarne ed esagerare nel chiedere conforto, ma è ovvio che è proprio nei momenti di maggiore preoccupazione che si à portati a cercare aiuto e - in qualche caso - esagerare nell'insistenza e la frequenza con cui si chiede un consiglio.
Il mio problema è probabilmente ben più ampio delle malattie vere o immaginarie di cui soffro, e sicuramente non è possibile risolverlo - nonostante i miei sforzi e di chi mi sta vicino - con frequenti visite presso i propri medici e le pazienti ed esaustive consulenze che pure in poche ore o in pochi minuti riesco a ricevere da questo eccellente servizio.
Le basti sapere che uno dei miei medici (che è anche un mio carissimo amico) mi ha "obbligato" ad andare anche da uno psichiatra, che per il momento si è "limitato" a prescrivermi due Xanax al giorno (al dosaggio minimo) che però, devo dire, non hanno per il momento sortito grandi effetti.
Per queste ragioni non è detto che a breve non mi veda comparire in visita presso uno dei centri dove riceve, sia per una visita specialistica ma anche - forse soprattutto - per un confronto diretto sui miei sintomi che tanto mi preoccupano.
Il mio problema è che qualunque sintomo che ho - e forse a oltre 52 anni saranno via via più frequenti - lo inquadro come legato a una patologia neoplastica, come se non esistessero altre malattie, magari anche gravi, che possano dare sintomi analoghi.
La mia vita è ormai cambiata da quasi un anno; mentre prima era gioiosa ed entusiasta in tutti i campi, mi sembra di vivere ora in maniera "provvisoria", con il terrore che i sintomi che ho prima o poi possano sfociare e manifestarsi con tutta evidenza proprio nei campi che temo.
E' ovvio che non si può fare una broncoscopia o una PET quando tutti i medici che hai sentito, anche più volte, ti dicono che non hai niente; ma il terrore DI NON ESSERE CREDUTO nei sintomi mi sconvolge e così sul lavoro (sono dirigente in un'importante azienda), in famiglia (5 figli, di cui due sotto i dieci anni), nelle relazioni sociali di fatto "vegeto", non posso dire di vivere in senso ampio, con mia moglie sull'orlo di un esaurimento nervoso e i figli più grandi che quasi non mi parlano più, in un'atmosfera familiare tesissima.
Come faccio a credere che questo fastidio in gola (che in verità accusavo, di certo in maniera più lieve, già oltre un anno fa) possa essere "soltanto" la conseguenza dei miei problemi nasali, per i quali, come sa, nel maggio del 2009 ho subito un intervento di FESS ?
Se fosse stato qualcosa di più grave, sarebbe progredito più rapidamente, o potrebbe essere ancora latente, con sintomi via via crescenti, qualcosa che non ho neanche il coraggio di nominare ?
E' possibile che il catarro - che non più tardi di mercoledì scorso - l'otorino mi ha confermato di aver visto nel corso della fibroscopia sia l'unica causa di questo stato ? Si tratta di sintomi inconfutabili, come l'otorino che mi ha visitato afferma, oppure potrebbero essere legati anche a gravi patologie laringee - esofagee, ovviamente non visibili in sede otorino-laringoiatrica ?
Il suo consiglio circa l'esame dell'espettorato è soltanto per la ricerca di possibili germi patogeni oppure lei teme qualcosa che magari con lo stesso esame potrebbe emergere ?
Per concludere, in modo molto schematico, al momento i miei sintomi sono sensazione di catarro in gola con numerosi tentativi nel corso della giornata per rimuoverlo (raschiando e spesso tossendo, ma come ho già datto, mi sembra che si tratti proprio di tosse di "gola", anche se non saprei se fosse "di bronchi" o "polmonare " come sarebbe).
Inoltre mi è da pochi giorni venuto un dolore al di sotto delle costole destre, molto superficiale, che mi sembra di tipo muscolare, legato ai colpi di tosse e che si riduce molto se tossendo premo sulla parte che sento "tirare"; non è sicuramente un dolore interno e per questo la cosa mi preoccupa di meno, però prima non c'era ed ora c'è; di cosa si potrebbe trattare, con tutti i limiti di un consulto via internet ?
Al momento gli episodi di sangue nella saliva sembrerebbero scomparsi, come è molto ridotto, quasi scomparso del tutto, il sangue nel catarro nasale, forse a seguito dell'aumento del numero di lavaggi nasali che faccio al giorno; ma ogni volta che sento il catarro in bocca cerco di eliminarlo in un fazzoletto per vedere se ci sono striature di sangue, che da circa una decina di giorni per fortuna, almeno per ora non vedo più.
I sintomi descritti, per concludere davvero, possono non essere legati a patologie di origine neoplastica ?
La ringrazio e mi scuso per aver ancora una volta approfittato, in maniera anche abbastanza logorroica, ma la prego di inquadrare questa mia lunga nuova richiesta nel contesto che ho descritto nella prima parte; anche per non "disturbare" troppo era da gennaio che non mi facevo sentire.
Ed ora la lascio al suo fine settimana, per il quale le rinnovo il "buon".
Un caro saluto.
L'unico rischio è quello di essere portati ad approfittarne ed esagerare nel chiedere conforto, ma è ovvio che è proprio nei momenti di maggiore preoccupazione che si à portati a cercare aiuto e - in qualche caso - esagerare nell'insistenza e la frequenza con cui si chiede un consiglio.
Il mio problema è probabilmente ben più ampio delle malattie vere o immaginarie di cui soffro, e sicuramente non è possibile risolverlo - nonostante i miei sforzi e di chi mi sta vicino - con frequenti visite presso i propri medici e le pazienti ed esaustive consulenze che pure in poche ore o in pochi minuti riesco a ricevere da questo eccellente servizio.
Le basti sapere che uno dei miei medici (che è anche un mio carissimo amico) mi ha "obbligato" ad andare anche da uno psichiatra, che per il momento si è "limitato" a prescrivermi due Xanax al giorno (al dosaggio minimo) che però, devo dire, non hanno per il momento sortito grandi effetti.
Per queste ragioni non è detto che a breve non mi veda comparire in visita presso uno dei centri dove riceve, sia per una visita specialistica ma anche - forse soprattutto - per un confronto diretto sui miei sintomi che tanto mi preoccupano.
Il mio problema è che qualunque sintomo che ho - e forse a oltre 52 anni saranno via via più frequenti - lo inquadro come legato a una patologia neoplastica, come se non esistessero altre malattie, magari anche gravi, che possano dare sintomi analoghi.
La mia vita è ormai cambiata da quasi un anno; mentre prima era gioiosa ed entusiasta in tutti i campi, mi sembra di vivere ora in maniera "provvisoria", con il terrore che i sintomi che ho prima o poi possano sfociare e manifestarsi con tutta evidenza proprio nei campi che temo.
E' ovvio che non si può fare una broncoscopia o una PET quando tutti i medici che hai sentito, anche più volte, ti dicono che non hai niente; ma il terrore DI NON ESSERE CREDUTO nei sintomi mi sconvolge e così sul lavoro (sono dirigente in un'importante azienda), in famiglia (5 figli, di cui due sotto i dieci anni), nelle relazioni sociali di fatto "vegeto", non posso dire di vivere in senso ampio, con mia moglie sull'orlo di un esaurimento nervoso e i figli più grandi che quasi non mi parlano più, in un'atmosfera familiare tesissima.
Come faccio a credere che questo fastidio in gola (che in verità accusavo, di certo in maniera più lieve, già oltre un anno fa) possa essere "soltanto" la conseguenza dei miei problemi nasali, per i quali, come sa, nel maggio del 2009 ho subito un intervento di FESS ?
Se fosse stato qualcosa di più grave, sarebbe progredito più rapidamente, o potrebbe essere ancora latente, con sintomi via via crescenti, qualcosa che non ho neanche il coraggio di nominare ?
E' possibile che il catarro - che non più tardi di mercoledì scorso - l'otorino mi ha confermato di aver visto nel corso della fibroscopia sia l'unica causa di questo stato ? Si tratta di sintomi inconfutabili, come l'otorino che mi ha visitato afferma, oppure potrebbero essere legati anche a gravi patologie laringee - esofagee, ovviamente non visibili in sede otorino-laringoiatrica ?
Il suo consiglio circa l'esame dell'espettorato è soltanto per la ricerca di possibili germi patogeni oppure lei teme qualcosa che magari con lo stesso esame potrebbe emergere ?
Per concludere, in modo molto schematico, al momento i miei sintomi sono sensazione di catarro in gola con numerosi tentativi nel corso della giornata per rimuoverlo (raschiando e spesso tossendo, ma come ho già datto, mi sembra che si tratti proprio di tosse di "gola", anche se non saprei se fosse "di bronchi" o "polmonare " come sarebbe).
Inoltre mi è da pochi giorni venuto un dolore al di sotto delle costole destre, molto superficiale, che mi sembra di tipo muscolare, legato ai colpi di tosse e che si riduce molto se tossendo premo sulla parte che sento "tirare"; non è sicuramente un dolore interno e per questo la cosa mi preoccupa di meno, però prima non c'era ed ora c'è; di cosa si potrebbe trattare, con tutti i limiti di un consulto via internet ?
Al momento gli episodi di sangue nella saliva sembrerebbero scomparsi, come è molto ridotto, quasi scomparso del tutto, il sangue nel catarro nasale, forse a seguito dell'aumento del numero di lavaggi nasali che faccio al giorno; ma ogni volta che sento il catarro in bocca cerco di eliminarlo in un fazzoletto per vedere se ci sono striature di sangue, che da circa una decina di giorni per fortuna, almeno per ora non vedo più.
I sintomi descritti, per concludere davvero, possono non essere legati a patologie di origine neoplastica ?
La ringrazio e mi scuso per aver ancora una volta approfittato, in maniera anche abbastanza logorroica, ma la prego di inquadrare questa mia lunga nuova richiesta nel contesto che ho descritto nella prima parte; anche per non "disturbare" troppo era da gennaio che non mi facevo sentire.
Ed ora la lascio al suo fine settimana, per il quale le rinnovo il "buon".
Un caro saluto.
[#25]
Posso sicuramente escludere che la sintomatologia sofferta possa dipendere da una forma tumorale. Dobbiamo, ripeto, capire la provenienza del catarro che sente in gola: dall'esofago, dai bronchi, dal rinofaringe? Poi, capire se tale catarro ha una componente batterica e, per questo, le ho prescritto l'esame dell'espettorato. Poi, che ci possa essere una componente depressiva che faccia di una formica un elefante, è possibilissimo! E' giovane e si deve curare, deve pensare alla sua bella famiglia che ha bisogno di lei in tutti i sensi! In questo modo rischia di compromettere il rapporto con i Figli e, specialmente , con sua Moglie. Comprendo benissimo che il tutto non è da lei voluto, ma deve tranquillizzarsi almeno sulla non gravità della malattia. Per tranquillità, ripetiamo un torace in 2 proiezioni. Continui la terapia prescritta dallo Psichiatra, mi raccomando!
[#28]
Utente
Non c'è niente da fare, cerco di non pensarci ma poi succede qualcosa che mi fa ripiombare nella disperazione (e non esagero nell'usare questo termine estremo).
Dopo quasi dieci giorni che non mi capitava per niente (catarro sia dal naso che dalla bocca senza la pur minima traccia di sangue) ieri sera, prima di andare a letto, durante i consueti lavaggi, ho espettorato del catarro misto a sangue; più che striature, ma non certo solo sangue, direi un mix alla pari.
L'ho mostrato anche a mia moglie, che come al solito mi ha detto di stare tranquillo, ma ho passato una notte quasi insonne.
Dopo aver raschiato e tirato un po' dal naso ed espettorando ancora, la cosa si è comunque notevolmente ridotta; e ho la sensazione che si fosse trattato di una discesa dalle vie nasali e non bronco-tracheali, ma non posso averne ovviamente la certezza.
Penso questo perché raschiando con la gola non veninva su niente, se non le traccie di quanto era già - a mio avviso - sceso, mentre tirando con l'ugola dal naso si ripresentava il sangue, sempre di meno.
Sono fuori Roma per ragioni familiari e per due giorni, quindi, per ragioni di praticità, non ho fatto i lavaggi nasali con soluzione fisiologica che normalmente sto facendo anche tre - quattro volte al giorno, quando sono a Roma.
Potrebbe essere stata questa la causa dell'episodio ?
E' sempre normale, se di sangue retronasale si trattava, per chi poco meno di due anni fa ha subito un intervento di FESS che ogni tanto si manifesti sangue proveniente (almeno a quanto mi sembra) dalle alte vie nasali ?
Questa mattina, a parte rarissime traccie infinitesimali (ma è normale dopo l'episodio notturn) di nuovo catarro normalissimo, un poì giallastro ma assolutamente nella norma.
Quanto al raschiamento in gola, questo c'è sempre, compresa la tosse che mi sembra quasi volontaria, soltanto un po' di origine autonoma, anche se proprio ieri mi sembrava che ce ne fosse un po' di meno, e poi a mezzanotte il nuovo episodio del sangue...
Caro Dottore, se si trattasse di sangue dovuto a neoplasia sarebbe continuo o compatibile con una comparsa saltuaria del fenomeno ?
Gli scorsi dieci giorni non ce n'è stata proprio alcuna traccia, e cominciavo davvero ad essere soddisfatto, e poi ieri sera questa nuova sorpresa !
Oggi sento un podi rumori a livello tracheale quando inspiro, mentre sento sempre - nel corso della notte - una sorta di "rantoli" a livello di gola, che mi fanno pensare che si tratti di catarro, dello stesso catarro che mi induce i raschiamenti.
Ieri, proprio in quanto fuori Roma, sono stato un po' più all'aperto del solito, soffrendo un po' di freddo (ma ovviamente accetabile, la temperatura era di circa 10°, ma c'era un po' di vento).
Un'amica medica con cui ho parlato venerdì prima di partire mi ha suggerito una doppia dose di fluimucil compresse effervescenti per una settimana; le ho prese ieri sera, vediamo cosa succede.
Che ne dice ? Cosa devo fare ? Lei è sempre tranquillo sul mio caso o comincia a preoccuparsi anche lei ?
Le chiedo scusa per questo n-esimo messaggio, peraltro di domenica mattina, ma ormai Lei è per me una sorta di "Angelo Custode" che conosce ormai benissimo i miei problemi di salute e i miei sintomi e mi da ancora retta, mentre in famiglia, fra gli amici ed anche qualche medico pensano che io sia soltanto un visionario.
Ma se poi qualcosa ce l'avessi davvero ? O ancora i sintomi che denuncio non sono così gravi ?
Grazie moltissimo, davvero, e buona domenica.
Dopo quasi dieci giorni che non mi capitava per niente (catarro sia dal naso che dalla bocca senza la pur minima traccia di sangue) ieri sera, prima di andare a letto, durante i consueti lavaggi, ho espettorato del catarro misto a sangue; più che striature, ma non certo solo sangue, direi un mix alla pari.
L'ho mostrato anche a mia moglie, che come al solito mi ha detto di stare tranquillo, ma ho passato una notte quasi insonne.
Dopo aver raschiato e tirato un po' dal naso ed espettorando ancora, la cosa si è comunque notevolmente ridotta; e ho la sensazione che si fosse trattato di una discesa dalle vie nasali e non bronco-tracheali, ma non posso averne ovviamente la certezza.
Penso questo perché raschiando con la gola non veninva su niente, se non le traccie di quanto era già - a mio avviso - sceso, mentre tirando con l'ugola dal naso si ripresentava il sangue, sempre di meno.
Sono fuori Roma per ragioni familiari e per due giorni, quindi, per ragioni di praticità, non ho fatto i lavaggi nasali con soluzione fisiologica che normalmente sto facendo anche tre - quattro volte al giorno, quando sono a Roma.
Potrebbe essere stata questa la causa dell'episodio ?
E' sempre normale, se di sangue retronasale si trattava, per chi poco meno di due anni fa ha subito un intervento di FESS che ogni tanto si manifesti sangue proveniente (almeno a quanto mi sembra) dalle alte vie nasali ?
Questa mattina, a parte rarissime traccie infinitesimali (ma è normale dopo l'episodio notturn) di nuovo catarro normalissimo, un poì giallastro ma assolutamente nella norma.
Quanto al raschiamento in gola, questo c'è sempre, compresa la tosse che mi sembra quasi volontaria, soltanto un po' di origine autonoma, anche se proprio ieri mi sembrava che ce ne fosse un po' di meno, e poi a mezzanotte il nuovo episodio del sangue...
Caro Dottore, se si trattasse di sangue dovuto a neoplasia sarebbe continuo o compatibile con una comparsa saltuaria del fenomeno ?
Gli scorsi dieci giorni non ce n'è stata proprio alcuna traccia, e cominciavo davvero ad essere soddisfatto, e poi ieri sera questa nuova sorpresa !
Oggi sento un podi rumori a livello tracheale quando inspiro, mentre sento sempre - nel corso della notte - una sorta di "rantoli" a livello di gola, che mi fanno pensare che si tratti di catarro, dello stesso catarro che mi induce i raschiamenti.
Ieri, proprio in quanto fuori Roma, sono stato un po' più all'aperto del solito, soffrendo un po' di freddo (ma ovviamente accetabile, la temperatura era di circa 10°, ma c'era un po' di vento).
Un'amica medica con cui ho parlato venerdì prima di partire mi ha suggerito una doppia dose di fluimucil compresse effervescenti per una settimana; le ho prese ieri sera, vediamo cosa succede.
Che ne dice ? Cosa devo fare ? Lei è sempre tranquillo sul mio caso o comincia a preoccuparsi anche lei ?
Le chiedo scusa per questo n-esimo messaggio, peraltro di domenica mattina, ma ormai Lei è per me una sorta di "Angelo Custode" che conosce ormai benissimo i miei problemi di salute e i miei sintomi e mi da ancora retta, mentre in famiglia, fra gli amici ed anche qualche medico pensano che io sia soltanto un visionario.
Ma se poi qualcosa ce l'avessi davvero ? O ancora i sintomi che denuncio non sono così gravi ?
Grazie moltissimo, davvero, e buona domenica.
[#29]
Io non sono preoccupato per niente! Circa il raddoppio della posologia del fluidificante, questo assolutamente non deve essere fatto: il dosaggio massimo è di 600 mg al giorno, se stiamo sempre parlando di acetilcisteina. Poi, deve assolutamente smettere di raschiarsi la gola: non fà altro che peggiorare il tutto, irritando la gola. Si deve tranquillizzare e riuscire a convincersi che non si tratta di un tumore! Anche se non riesce ad effettuare i lavaggi delle fosse nasali, non è importante. Continui assumere la terapia per lo stato ansioso, mi raccomando!
[#30]
Utente
Caro Dott. Brunori,
Desidero aggiornarla sul mio stato e sentire nuovamente un suo parere su alcune mie riflessioni.
E' da qualche giorno ormai che la sensazione di nodo in gola, con la necessità di raschiamento, quasi senza accorgermene, è come se fosse cambiata, diminuendo sensibilmente (non certo scomparendo !) ma lasciando invece spazio ad una sorta di tosse un po' stizzosa, come se fosse causata da una sensazione di irritazione delle prime vie aeree.
Come devo interpretare questo fenomeno ?
Come potrà immaginare, ovviamente la cosa mi preoccupa, perché ho sempre letto e sentito dire che le "trasformazioni" della tosse sono sempre un sintomo da non trascurare in ottica neoplastica e che anche la durata di un sintomo deve mettere in allarme.
Al momento, quindi, se la cosa, nel suo complesso, non durasse da così tanto tempo (il mio primo post cui prontamente rispose risale ormai a quasi quattro mesi fa) dovrei dire che ho una sorte di tracheite o laringite o qualcosa del genere, e non credo che si tratti di interessamento bronchiale.
Ho assunto il fluimucil, al dosaggio da lei consigliato (dopo le prime tre volte che l'avevo preso doppio, prima della sua raccomandazione) e apparentemente non ha sortito alcun effetto, a meno che proprio la trasformazione da raschio / raucedine non sia da attribuire a questo farmaco, che - per ora - ho smesso di assumere giovedì sera.
E' possibile che questa situazione non trovi uno sbocco ? E' preoccupante o piuttosto tranquillizante il fatto che dopo così tanto tempo (la prima denuncia di "tosse stizzosa" e di senso di ingombro in gola al mio otorino risale addirittura a gennaio 2010, mentre a lei al 3 dicembre, quindi quasi quattro mesi fa) il problema non sia scomparso e si sia anche un po' trasformato nel tempo ? Se fosse tumore, sarebbe evoluto in modo ancora più grave o già questo tipo di evoluzione è compatibile con una patologia neoplastica ?
Mi è venuto un altro poi un altro dubbio atroce che mi atterrisce, e cioè che possa trattarsi di una neoplasia tiroidea, magari - come ho letto - un carcinoma anaplastico, che da quanto si legge su alcuni siti web potrebbe essere compatibile con la mia sintomatologia (tosse e raucedine).
L'altra cosa che un po' mi lascia tranquillo è che dopo che mi sono addormentato, nel corso della notte non tossisco di fatto mai, a meno che non mi svegli per altre ragioni e qualche colpetto di tosse...
Quello che più mi preoccupa è la durata del fenomeno, anche se non posso certo dimenticare - come lei sa - che negli anni ho subito tre interventi di asportazione di polipi, l'ultimo come FESS il 20 maggio 2009, e che sono "storicamente" asmatico, per cui qualche problema strutturale e cronico fra naso e gola di sicuro ce l'ho, ma questa cosa in gola rispetto al quadro dei polipi è una novità.
Certe volte penso che prima non accusavo questi sintomi perché prendevo spesso il cortisone per i polipi al naso che forse impediva (o nascondeva) anche questi problemi di gola; ora non potrei prenderlo più in quanto nel frattempo ho avuto un focolaio di osteonecrosi della testa del femore, che al momento sembrerebbe un po' rientrato, forse proprio per aver sospeso da molto tempo il cortisone. Ma se fosse necessario forse ritenterei anche quello...
Che devo fare ? Che ne dice se lunedì faccio una ecografia alla tiroide (che ho già fatto a giugno ed era risultata negativa, a parte un piccolissimo noduli ipoecogeno reattivo cui non è stato dato il benché minimo significato patologico) ?
Mi passerà questa "cosa" che mi sta distruggendo, e proprio non c'è da temere il peggio ? O qualche dubbio, anche in relazione alle novità che le ho raccontato, può ora emergere ?
Le chiedo scusa per l'ora e il giorno in cui sto nuovamente disturbandola; peraltro ho visto che circa un'ora fa ha già dato un paio di riscontri per problemi simili al mio.
Grazie ancora davvero, anche per l'affetto, oltre che per la disponibilità, che traspare dalle sue risposte, anche a chi appare (anzi, forse è !) un gran rompiscatole come me.
Desidero aggiornarla sul mio stato e sentire nuovamente un suo parere su alcune mie riflessioni.
E' da qualche giorno ormai che la sensazione di nodo in gola, con la necessità di raschiamento, quasi senza accorgermene, è come se fosse cambiata, diminuendo sensibilmente (non certo scomparendo !) ma lasciando invece spazio ad una sorta di tosse un po' stizzosa, come se fosse causata da una sensazione di irritazione delle prime vie aeree.
Come devo interpretare questo fenomeno ?
Come potrà immaginare, ovviamente la cosa mi preoccupa, perché ho sempre letto e sentito dire che le "trasformazioni" della tosse sono sempre un sintomo da non trascurare in ottica neoplastica e che anche la durata di un sintomo deve mettere in allarme.
Al momento, quindi, se la cosa, nel suo complesso, non durasse da così tanto tempo (il mio primo post cui prontamente rispose risale ormai a quasi quattro mesi fa) dovrei dire che ho una sorte di tracheite o laringite o qualcosa del genere, e non credo che si tratti di interessamento bronchiale.
Ho assunto il fluimucil, al dosaggio da lei consigliato (dopo le prime tre volte che l'avevo preso doppio, prima della sua raccomandazione) e apparentemente non ha sortito alcun effetto, a meno che proprio la trasformazione da raschio / raucedine non sia da attribuire a questo farmaco, che - per ora - ho smesso di assumere giovedì sera.
E' possibile che questa situazione non trovi uno sbocco ? E' preoccupante o piuttosto tranquillizante il fatto che dopo così tanto tempo (la prima denuncia di "tosse stizzosa" e di senso di ingombro in gola al mio otorino risale addirittura a gennaio 2010, mentre a lei al 3 dicembre, quindi quasi quattro mesi fa) il problema non sia scomparso e si sia anche un po' trasformato nel tempo ? Se fosse tumore, sarebbe evoluto in modo ancora più grave o già questo tipo di evoluzione è compatibile con una patologia neoplastica ?
Mi è venuto un altro poi un altro dubbio atroce che mi atterrisce, e cioè che possa trattarsi di una neoplasia tiroidea, magari - come ho letto - un carcinoma anaplastico, che da quanto si legge su alcuni siti web potrebbe essere compatibile con la mia sintomatologia (tosse e raucedine).
L'altra cosa che un po' mi lascia tranquillo è che dopo che mi sono addormentato, nel corso della notte non tossisco di fatto mai, a meno che non mi svegli per altre ragioni e qualche colpetto di tosse...
Quello che più mi preoccupa è la durata del fenomeno, anche se non posso certo dimenticare - come lei sa - che negli anni ho subito tre interventi di asportazione di polipi, l'ultimo come FESS il 20 maggio 2009, e che sono "storicamente" asmatico, per cui qualche problema strutturale e cronico fra naso e gola di sicuro ce l'ho, ma questa cosa in gola rispetto al quadro dei polipi è una novità.
Certe volte penso che prima non accusavo questi sintomi perché prendevo spesso il cortisone per i polipi al naso che forse impediva (o nascondeva) anche questi problemi di gola; ora non potrei prenderlo più in quanto nel frattempo ho avuto un focolaio di osteonecrosi della testa del femore, che al momento sembrerebbe un po' rientrato, forse proprio per aver sospeso da molto tempo il cortisone. Ma se fosse necessario forse ritenterei anche quello...
Che devo fare ? Che ne dice se lunedì faccio una ecografia alla tiroide (che ho già fatto a giugno ed era risultata negativa, a parte un piccolissimo noduli ipoecogeno reattivo cui non è stato dato il benché minimo significato patologico) ?
Mi passerà questa "cosa" che mi sta distruggendo, e proprio non c'è da temere il peggio ? O qualche dubbio, anche in relazione alle novità che le ho raccontato, può ora emergere ?
Le chiedo scusa per l'ora e il giorno in cui sto nuovamente disturbandola; peraltro ho visto che circa un'ora fa ha già dato un paio di riscontri per problemi simili al mio.
Grazie ancora davvero, anche per l'affetto, oltre che per la disponibilità, che traspare dalle sue risposte, anche a chi appare (anzi, forse è !) un gran rompiscatole come me.
Questo consulto ha ricevuto 31 risposte e 92.5k visite dal 03/12/2010.
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