Sospetta lesione del nervo ricorrente?

Salve,sono una donna di 45 anni il 26 di ottobre sono stata sottoposta a intervento di toridectomia totale (gozzo multinodulare che entrava leggermnte nel mediastino). Nell'immediato post operatorio non ho avuto nessun problema se non una lieve difficoltà a parlare. Dopo circa 7 gg. ho cominciato ad accusare una difficoltà alla deglutizione, tosse assolutamente in efficace con rumore stridulo, aumento di difficoltà nella fonazione e, cosa che mi preoccupa di più, affanno al minimo sforzo come se ci fosse un restringimento del lume dove "passa" l'aria. Oltre a questo, al minimo sforzo appunto, soprattutto in espirazione è presente una specie di rumore vibrante ma senza che io usi le corde vocali in nessun modo.
Dopo circa 8 gg. ho fatto ecografia che mostrava un edema importante dei tessuti molli nell'area della zona operata.
Il giorno successivo mi sono recata presso l'ospedale dove sono stata operata e il chirurgo ORL che mi ha operata mi ha eseguito una fibroscopia dove MI HA DETTO (ma nulla di scritto), che vedeva solo un edema aritenoideo. Contemporaneamente feci esami ematici dove era presente un modesto rialzo dei globuli bianchi (13.000). Ho assunto tp antibiotica con esito positivo.
Poichè il disturbo non cessava ma andava peggiorando mi sono documentata e mi è sorto il serio dubbio di avere una lesione del nervo ricorrente. La ricerca è stata piuttosto mirata anche perchè un minimo di conoscenze ce le ho in quanto infermiera professionale.
Al momento percepisco un senso di costrizione nela zona della trachea intorno all'intervento ( a Bologna lo si definisce "magone"), la tosse è un pò più efficace e la voce è un pò migliorata. Ora in certi momenti della giornata l'affanno a parlare è un pò inferiore.
Le terapie che ho assunto sono state: Medrol 12 mg per circa 10 gg. poi Bentelan 1 mgX3 a scalare (da ieri ne prendo 1/2 cp)+ Naprossene sodico 220 mg. e da circa 2 sett. Vitamina B (Betotal 1 cp/die). Queste terapie sono state dei "tentativi" suggeritimi dal mio medico curante.
L'ultimo consiglio che mi ha dato chi mi ha operato è stato di "andare a fare le prove di funzionalità respiatoria". NO COMMENT.
Sono purtoppo diventata molto nervosa perchè la mia vita si svolge ora solo dentro le mura di casa a causa dell'affanno da sforzo. Io ero una runner, niente di chè ma correvo 30 km/sett e ora ho il fiatone a fare le scale.
So che è una complicanza non così rara e non volgio colpevolizzare nessuno.
Se il danno c'è come lo si accerta? e soprattutto esiste un possibile trattamento?
Grazie
Teresa
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Dr. Alessandro Valieri Otorinolaringoiatra, Chirurgo plastico, Medico estetico 1.1k 9
una eventuale lesione del nervo ricorrente si traduce in un deficit funzionale della corda vocale ipsilaterale ed è documentabile mediante video fibroscopia.
l'eventuale rimedio è inscritto nella pratica della fonochirurgia laringea (molto difficile descrivere tecnicamente l'intervento).

Dr. ALESSANDRO VALIERI
*Centro Laser Chirurgia Emilia e Romagna*
www.alessandrovalieri.it

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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 234
A quanto giustamente suggerito dal dott Valieri, mi permetto di aggiungere che una lesione "chirugica" del ricorrente comporta in genere la comparsa repentina dei sintomi già al risveglio dopo l'intervento, cosa che non sembra essersi verificata in questo caso ("Nell'immediato post operatorio non ho avuto nessun problema se non una lieve difficoltà a parlare").

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

[#3]
Utente
Utente
Innanzitutto grazie delle rispose, 4 gg. fa ho eseguito una consulenza ORL e durante la visita mi è stata fatta una fibroscopia. Con questo mi è stato accertato una ipomobilità di una corda vocale e mi è stato consigliato di iniziare precocemente una riabiltazione.
Il logopedista consultato mi ha detto che essendoci un minimo di vibrazione della corda ed essendo presente la voce la prognosi di recupero è piuttosto buona e fa pensare ad una paresi transitoria. Ho già iniziato esercizi di fonazione e respirazione. L'affanno allo sforzo permane ma almeno mi è stata fatta una diagnosi.
Grazie ancora
Teresa