Vertigini e sensazione di svenimento
Buongiorno, sono una ragazza di 28 anni e da circa 6 mesi soffro di alcuni disturbi che stanno peggiorando la qualità della mia vita.
Ho continue vertigini, senso di instabilità (come se corpo e testa non fossero in equilibrio tra loro), stanchezza e sensazione di mancamento imminente o comunque di essere “tirata” verso il basso, associata a disturbi della vista, cefalea e a volte ad acufeni e all’impressione di perdere la sensibilità del braccio destro. Devo comunque far presente che non sono mai svenuta.
I sintomi si presentano in particolare in luoghi affollati e soprattutto rumorosi o molto caldi o quando c’è una forte umidità, ma mi sono comparsi spesso anche in casa (pure da seduta) o quando sono davanti al PC.
Ho da anni problemi alla cervicale, ma ultimamente avverto dolore e irrigidimento in particolare nella parte alta del collo all’attaccatura con la testa. L’RX del rachide ha però evidenziato solo una riduzione della fisiologica lordosi.
Gli esami del sangue e della tiroide sono nella norma, così come esame della vista, ECG ed EEG.
Dal momento che avverto anche forti dolori alla mandibola, alle orecchie, nella zona delle tempie e fastidio agli zigomi sono andata dal dentista che ha notato un’artrite a livello mandibolare e mi ha preparato un bite che ho portato per più di un mese senza benefici evidenti.
La visita neurologica non ha fatto emergere anomalie, ma mi è stata prescritta una RMN con contrasto (risultato: dopo infusione di gadolinio non si osservano impregnazioni patologiche di contrasto, è presente asimmetria dei meati acustici interni per sx maggiore del dx ma priva di significato patologico) e l’assunzione di 5 gocce al giorno di Laroxyl per l’emicrania che ho preso per più di 2 mesi sempre senza risultati.
L’esame audiometrico e otovestibolare ha evidenziato solo un’ipersensibilità labirintica bilaterale, per cui mi è stato prescritto il Vertiserc per 15 giorni e in mancanza di risultati (e così è stato) il mio otorino pensa che sarà utile la ginnastica vestibolare. Non so se può essere correlato, ma di recente ho preso l’aereo e sia in fase di decollo che di atterraggio ho avvertito un forte dolore alle orecchie e la sensazione di ovattamento è durata alcune ore dopo il volo.
Per ultimo devo riferire che i sintomi sono spesso associati ad attacchi di panico con irrigidimento delle gambe, sensazione di non riuscire a camminare o ad alzarmi. Sono in un periodo di particolare stress, ma credo comunque che gli attacchi siano più una conseguenza che una causa di tali sintomi. Cosa ne pensate? Avete qualche consiglio? Grazie!
Ho continue vertigini, senso di instabilità (come se corpo e testa non fossero in equilibrio tra loro), stanchezza e sensazione di mancamento imminente o comunque di essere “tirata” verso il basso, associata a disturbi della vista, cefalea e a volte ad acufeni e all’impressione di perdere la sensibilità del braccio destro. Devo comunque far presente che non sono mai svenuta.
I sintomi si presentano in particolare in luoghi affollati e soprattutto rumorosi o molto caldi o quando c’è una forte umidità, ma mi sono comparsi spesso anche in casa (pure da seduta) o quando sono davanti al PC.
Ho da anni problemi alla cervicale, ma ultimamente avverto dolore e irrigidimento in particolare nella parte alta del collo all’attaccatura con la testa. L’RX del rachide ha però evidenziato solo una riduzione della fisiologica lordosi.
Gli esami del sangue e della tiroide sono nella norma, così come esame della vista, ECG ed EEG.
Dal momento che avverto anche forti dolori alla mandibola, alle orecchie, nella zona delle tempie e fastidio agli zigomi sono andata dal dentista che ha notato un’artrite a livello mandibolare e mi ha preparato un bite che ho portato per più di un mese senza benefici evidenti.
La visita neurologica non ha fatto emergere anomalie, ma mi è stata prescritta una RMN con contrasto (risultato: dopo infusione di gadolinio non si osservano impregnazioni patologiche di contrasto, è presente asimmetria dei meati acustici interni per sx maggiore del dx ma priva di significato patologico) e l’assunzione di 5 gocce al giorno di Laroxyl per l’emicrania che ho preso per più di 2 mesi sempre senza risultati.
L’esame audiometrico e otovestibolare ha evidenziato solo un’ipersensibilità labirintica bilaterale, per cui mi è stato prescritto il Vertiserc per 15 giorni e in mancanza di risultati (e così è stato) il mio otorino pensa che sarà utile la ginnastica vestibolare. Non so se può essere correlato, ma di recente ho preso l’aereo e sia in fase di decollo che di atterraggio ho avvertito un forte dolore alle orecchie e la sensazione di ovattamento è durata alcune ore dopo il volo.
Per ultimo devo riferire che i sintomi sono spesso associati ad attacchi di panico con irrigidimento delle gambe, sensazione di non riuscire a camminare o ad alzarmi. Sono in un periodo di particolare stress, ma credo comunque che gli attacchi siano più una conseguenza che una causa di tali sintomi. Cosa ne pensate? Avete qualche consiglio? Grazie!
[#1]
Suppongo che lei soffra di disturbi depressivi ansiosi con crisi di panico e forse agorafobia. Cio' puo' in gran parte giustificare i sintomi.Per la mandibola senta un bravo gnatologo e lasci stare il byte.
Degli esami di sangue ,anche per anemia, potrebbero essere utili.Saluti
Degli esami di sangue ,anche per anemia, potrebbero essere utili.Saluti
Paolo Carnevali
[#2]
Esistono due tipi di bite: quelli "fatti bene" e quelli "fatti male".
I primi funzionano, i secondi no.
Un dentista "qualsiasi", senza competenze particolari in gnatologia, fa il bite e il risultato ci dirà quale dei due è.
Un pò come tirare una moneta e scommettere che esca testa o croce.
Uno gnatologo invece non le "vende" un bite, ma effettua una giagnosi e le fa un trattamento gnatologico.
In questo trattamento è compreso il bite.
Quello calcolato per lei.
Ma potrebbero anche esservcene più di uno per momenti diversi della terapia, come potrebbero anche esserci altre cose o anche nessun bite.
Non mi resta che rinforzare, per l'aspetto di mia competenza, il suggerimento del dr. Carnevali.
Ma non è assolutamente detto che tutti i suoi disturbi dipendano dalla sua malocclusione.
I primi funzionano, i secondi no.
Un dentista "qualsiasi", senza competenze particolari in gnatologia, fa il bite e il risultato ci dirà quale dei due è.
Un pò come tirare una moneta e scommettere che esca testa o croce.
Uno gnatologo invece non le "vende" un bite, ma effettua una giagnosi e le fa un trattamento gnatologico.
In questo trattamento è compreso il bite.
Quello calcolato per lei.
Ma potrebbero anche esservcene più di uno per momenti diversi della terapia, come potrebbero anche esserci altre cose o anche nessun bite.
Non mi resta che rinforzare, per l'aspetto di mia competenza, il suggerimento del dr. Carnevali.
Ma non è assolutamente detto che tutti i suoi disturbi dipendano dalla sua malocclusione.
www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)
[#3]
Utente
Ringrazio entrambi per la risposta.
Dopo un pò di ricerche credo di aver trovato un bravo gnatologo e posturologo dal quale mi recherò per una visita il prima possibile.
Quindi è davvero possibile che i miei disturbi siano causati da un problema alla mandibola? Ovviamente immagino che poi questi siano acutizzati dal fattore ansia,ma mi riesce un pò difficile convincermi che sia iniziato tutto esclusivamente a causa dell'ansia senza un problema fisico (anche lieve) scatenante..
Dopo un pò di ricerche credo di aver trovato un bravo gnatologo e posturologo dal quale mi recherò per una visita il prima possibile.
Quindi è davvero possibile che i miei disturbi siano causati da un problema alla mandibola? Ovviamente immagino che poi questi siano acutizzati dal fattore ansia,ma mi riesce un pò difficile convincermi che sia iniziato tutto esclusivamente a causa dell'ansia senza un problema fisico (anche lieve) scatenante..
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.2k visite dal 31/08/2010.
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