Ipoacusia monolaterale, acufeni, e sport calcio

Salve,
sono un ragazzo di 27 anni che circa mesi fa ha manifestato una ipoacusia monolaterale. Dopo essermi il giorno successivo al pronto soccorso sono stato ricoverato per circa 12 giorni dove mi hanno effettuato numerosi esami tra cui risonanza con metodo di contrasto e TAC. Da tali esami fortunatamente non è emerso nulla e dopo il ricovero ho fatto 25 sedute di terapia iperbarica che mi hanno permesso di recuperare buona parte alle frequenze molto basse ma purtroppo poco nulla alle medie-alte frequenze. A tale ipoacusia si è subito accompagnato un acufene con rumore di sottofondo e fischio.
Dopo circa 2-3 mesi in accordo con i dottori sono tornato ad effettuare l'attività sportiva calcistica ma al primo colpo di testa abbastanza brusco ho riscontrato un immediato fischio fortissimo ed un aumento dell'acufene nei giorni a seguire.
Domandando ai dottori mi hanno tranquillizzato sull'impossibilità di un legame meccanico dovuto al colpo di per se ma il motivo era imputato soprattutto alla bassa temperatura di quella giornata che ha avuto effetto vasorestrittore unito al movimento della testa.
Mi è stato quindi consigliato di attendere che la situazione si stabilizzi e dopodichè sarei potuto tornare a giocare senza alcun rischio e pericolo.
Dopo 10 mesi sono tornato a giocare e puntualmente dopo un piccolo colpo di testa ho nuovamente sentito il fischio forte ed il successivo aumento di acufene.
A questo punto sono qui a chiedere:
- Posso comunque continuare a giocare considerando questo effetto non dannoso ma con cui convivere?
- Questo effetto può provocarmi aumenti permanenti di acufeni?
- Io ho sempre creduto instintivamente e continuo a credere che il mio problema sia legato ad un restringimento del condotto uditivo o comunque a qualcosa di realmente meccanico. Questa ipotesi era stata inizialmente vista nella risonanza magnetica ma poi tradotta in un artefatto dell'esame dopo successiva TAC. I dottori hanno dato causa virale o Stress, cosa posso fare? Se fosse virale o dovuta a stress è possibile che sia così sensibile a livello meccanico?

Ringrazio per l'attenzione.

Cordiali Saluti.
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Dr. Gianluca Capra Otorinolaringoiatra, Foniatra 640 2
non ritengo possa esserci una correlazione meccanmioca spiegabile sulla base degli esami da lei effettuati, pero in considerazione del ripetersi del problema eviterei tale attivita sportiva, la medicina non riesce a spiegare sempre tutto, pertanto l'acufene non è una malattia ma essendo fastidioso non vedo perche non cercare di evitarlo

Gianluca Capra

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