Carcinoma epidermoide alla lingua
Gentile dottore,
circa due mesi fa mia madre (54 anni) si è recata da un otorinolaringoiatra per un consulto specialistico relativo ad un fastidio alla lingua causatole, a suo dire, da una protesi mal posizionata. In seguito a TAC e biopsia le è stato detto che è necessario effettuare un intervento chirurgico per eliminare la parte interessata dal problema. Preciso che mia madre è una fumatrice accanita da tempo. Riporto qui di seguito i referti degli esami effettuati:
ESITO TAC CON CONTRASTO.
Presenza di esuberante tessuto linfatico alla base della lingua in paramediana sinistra, con conseguente riduzione dello spazio aereo corrispondente. Linfonodi di tipo reattivo di diametro di circa 1 cm in corrispondenza di entrambe le catene laterocervicali. Un unico linfonodo con diametro 16mm in sede sottolinguale destra. Segni di degenerazione sclero adiposa maggiore in corrispondenza della ghiandola parotide sinistra. Piccolo nodulo disomogeneamente calcifico con diametro intorno al cm nel lobo tiroideo sinistro.
ESITO BIOPSIA
MATERIALE INVIATO
margine linguale destro, descrizione macroscopica: multipli frammenti tissutali cm 0.4 x 0.4 x 0.1
REFERTO
frammenti di epitelio malpighiano in parte necrobiotico, interessato da displasia di grado medio-elevato. Reperto morfologico indicativo di carcinoma epidermoide. Eventuale livello di infiltrazione non valutabile.
La mia domanda è se, in relazione ai referti che ho riportato, sia corretto definire il problema carcinoma epidermoide vero e proprio, o visto che la biopsia parla di "displasia di grado medio-elevato", non si tratti di una fase ancora precancerosa. Dato che l'intervento andrà effettuato in ogni caso, quali sono le possibilità di guarigione in seguito all'operazione? Con un quadro clinico di questo tipo, l'intervento potrebbe causare difficoltà nel linguaggio?
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
circa due mesi fa mia madre (54 anni) si è recata da un otorinolaringoiatra per un consulto specialistico relativo ad un fastidio alla lingua causatole, a suo dire, da una protesi mal posizionata. In seguito a TAC e biopsia le è stato detto che è necessario effettuare un intervento chirurgico per eliminare la parte interessata dal problema. Preciso che mia madre è una fumatrice accanita da tempo. Riporto qui di seguito i referti degli esami effettuati:
ESITO TAC CON CONTRASTO.
Presenza di esuberante tessuto linfatico alla base della lingua in paramediana sinistra, con conseguente riduzione dello spazio aereo corrispondente. Linfonodi di tipo reattivo di diametro di circa 1 cm in corrispondenza di entrambe le catene laterocervicali. Un unico linfonodo con diametro 16mm in sede sottolinguale destra. Segni di degenerazione sclero adiposa maggiore in corrispondenza della ghiandola parotide sinistra. Piccolo nodulo disomogeneamente calcifico con diametro intorno al cm nel lobo tiroideo sinistro.
ESITO BIOPSIA
MATERIALE INVIATO
margine linguale destro, descrizione macroscopica: multipli frammenti tissutali cm 0.4 x 0.4 x 0.1
REFERTO
frammenti di epitelio malpighiano in parte necrobiotico, interessato da displasia di grado medio-elevato. Reperto morfologico indicativo di carcinoma epidermoide. Eventuale livello di infiltrazione non valutabile.
La mia domanda è se, in relazione ai referti che ho riportato, sia corretto definire il problema carcinoma epidermoide vero e proprio, o visto che la biopsia parla di "displasia di grado medio-elevato", non si tratti di una fase ancora precancerosa. Dato che l'intervento andrà effettuato in ogni caso, quali sono le possibilità di guarigione in seguito all'operazione? Con un quadro clinico di questo tipo, l'intervento potrebbe causare difficoltà nel linguaggio?
Ringrazio anticipatamente per l'attenzione.
[#1]
E' vero, purtroppo occorre intervenire chirurgicamente e solo con l'esame istologico della parte rimossa si potrà avere una diagnosi definitiva. Sicuramente, occorrerà,poi, che si sottoponga ad una chemioterapia e. forse, anche ad una radioterapia. Circa l'esito di guarigione, ogni caso è a sè e, pertanto, ogni delucidazione le potrà essere data dallo Specialista che tiene in cura la sua Mamma. Cordialmente
Dr. Raffaello Brunori
[#2]
Utente
La ringrazio per la tempestività nella sua risposta, in relazione alla quale però mi viene un altro dubbio: essendo il carcinoma localizzato, inquanto la TAC non ha segnalato infiltrazione linfonodale ne tissutale profonda, non sarebbe più opportuno fare la radioterapia localizzata, successivamente all'intervento, piuttosto che la chemio?
La chemioterapia non si effettua solo quando c'è evidenza di metastasi?
Cordiali saluti.
Francesca
La chemioterapia non si effettua solo quando c'è evidenza di metastasi?
Cordiali saluti.
Francesca
[#3]
Mia cara Signora, io qui posso solo indicare solo quelle procedure che si attuano generalmente in casi simili: ovviamente, ogni caso è a sè e le terapie oncologiche vengono scelte in base all'esito dell'esame istologico, al tipo di infiltrazione, in base alle condizioni generali del Paziente, all'età e cosi' via.
Nel caso specifico, auguriamoci che le terapie post-operatorie siano le meno pesanti possibili: sarà il Chirurgo a scegliere cio' che nel caso della sua Mamma sarà piu' utile . Cordialmente
Nel caso specifico, auguriamoci che le terapie post-operatorie siano le meno pesanti possibili: sarà il Chirurgo a scegliere cio' che nel caso della sua Mamma sarà piu' utile . Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.6k visite dal 23/06/2010.
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