Cacosmia

ho 40 anni e circa due anni fa a seguito d'un incidente d'auto piuttosto grave (rottura dell'airbag e distruzione auto) ho iniziato a soffrire di cacosmia. Ho fatto una risonanza magnetica, una tac ed una risonanza magnetica con liquido di contrasto al fine di individuare possibili traumi.Non ne sono stati individuati di evidenti. Ho consultato tre neurologi e tre otorinolaringoiatra in fasi diverse. Nei primi mesi sono stata confortata: entro breve avrei potuto riavere l'uso dell'olfatto. Dopo un anno e mezzo mi è stato detto che i neuroni deputati alla percezione olfattiva erano in costante "happy hours" e che quindi mi sarei dovuta adattare a questo stato in quanto non era possibile nessuna cura.
Il problema sta peggiorando. non riesco quasi più neppure a sentire i sapori, il naso mi brucia e a volte mi brucia anche la bocca.
tre domande fondamentali:
1)non è possibile che si tratti di un virus non curato, un allergia alla polvere da sparo dell'air bag, un fungo... e non un trauma?
2)dal momento che ormai credo non poter più assaporare il tartufo ne' l'aroma di un buon vino ( i profumi e gli aromi ormai sono solo nella mia mente ma non nel mio naso) esiste un metodo per privarmi del tutto dell'olfatto?
3)esiste qualcuno in grado di aiutarmi con competenza specifica, ma mi basta una buona intuizione,con la voglia di studiare questa "rara" malattia che però è devastante sotto molti profili?
non ho più il piacere del gusto, dei profumi, dell'odore delle persone che amo,non posso sentire i pericoli: gas, fumo, fuoco. Ma soprattutto sono perseguitata notte e giorno da odori veramente spiacevoli.
grazie a chiunque vorrà aiutarmi.
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Dr. Raffaello Brunori Otorinolaringoiatra, Medico di medicina generale 35.6k 1.2k
Gentile Signora, il Neurologo, nel suo caso, è lo Specialista che puo' dare una risposta alle sue domande.E' bene, quindi, che si rivolga allo Specialista che ha avuto modo di seguire il suo caso clinico e che ha avuto anche la possibilità di leggere gli esami cui si è già sottoposta. Un cordiale saluto

Dr. Raffaello Brunori