Se il versamento catarrale persiste anche dopo le numerose cure cosa bisogna fare?
Buona sera, sono una ragazza di 27 anni. dall'età di 9 anni soffro della sindrome di tuba beante, con soventi versamenti catarrali. circa 2 anni fa l'otorino che mi sta seguendo mi ha posizionato un drenaggio transtimpanico bilaterale. L'orecchio destro ha avuto dei benifici, mentre quello sinistro in seguito ad una micosi, uscita mentre avevo il drenaggio, è peggiorato. é da 1 anno e mezzo che ho continui infiammazioni, e da settembre 2009 che ho l'orecchio ovattato da un versamento catarrale. ho fatto tantissime cure, antibiotici, cortisone, mucolitici, antinfiammatori (ananase o danzen) e otovent ma non hanno dato nessun risultato. ancora oggi sono in cura ma non vedo grossi miglioramenti. di conseguenza anche il mio udito è calato. l'otorino mi ha detto che oltre al catarro c'è anche un inspessimento della membrana timpanica ed è anche retratta. Volevo sapere se secondo voi è il caso di ripetere il drenaggio, o se con l'arrivo della bella stagione poitrei stare meglio. Ancora una domanda, quando il catarro andrà via tornerò a sentire bene? spero di ricevere un vostro consiglio ,grazie.
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A distanza, senza un esame clinico, mi è impossibile dirle cio' che nel suo caso sarebbe piu' utile per la risoluzione della sintomatologia. Circa la disfunzione tubarica, c'è poco da fare. Circa l'utilità di un nuovo drenaggio, questa decisione spetta al suo Specialista di fiducia che conosce il suo caso specifico. Certamente, il caldo contribuirà ad un miglioramento delle condizioni cliniche, cosi' come la scomparsa del catarro contribuirà ad un recupero dell'udito. Dobbiamo, pero' tenere sempre presente la sussistenza dell'ispessimento della membrana timpanica. Cordiali saluti
Dr. Raffaello Brunori
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Utente
Buon giorno, inanzitutto la ringrazio per il suo interesse, volevo sapere se si puo' fare qualcosa per l'ispessimento della membrana timpanica? Potrebbe darmi un consiglio circa la cura che sto eseguendo: nimesulide 2 volte al di' x 7 gg. acetilcesteina 600g. 1 volta al di' x 15 gg. finito nimesulide inizio ananase 40mg 3 volte al di' x 8 gg. flixonase spray nasale 2 spruzzi per narice ogni mattina x 2 mesi, proseguire con otovent. Non ho ancora terminato la cura, ma l'otorino mi disse che già dal quarto gg sarei stata meglio, sono passati 10 gg e non vedo grossi miglioramenti. Secondo lei devo aspettare di finire la cura o contatto nuovamente l'otorino? Ancora una domanda, perchè l'orecchio destro non mi da cosi' tanto fastidio come il sinistro, pur essendoci del catarro anche li'? Sara' forse che nel sinistro questo ispessimento accentua il problema? Spero ancora in una sua risposta grazie.
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I farmaci prescritti sono idonei per la patologia da lei sofferta. Consideri, pero' che i primi risultati si vedono non prima di una ventina di giorni dall'inizio della terapia. Per l'ispessimento della membrana timpanica non si puo' fare niente. Credo, pero', che nel suo caso, sia utile una tac dell'orecchio medio senza mezzo di contrasto per una migliore valutazione della patologia. Cordialmente
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Utente
Salve Dr. Brunori, grazie per aver risposto, quindi se il mio ovattamento fosse dovuto all'ispessimento della membrana timpanica, non ci sarebbe niente da fare? perchè le spiego, lo scorso agosto avevo lo stesso problema, ovvero senso di ovattamento e sensazione di infiammazione dell'orecchio, al controllo l'otorino mi disse che non c'era del catarro ma solo un'infiammazione vicino il timpano, e questo ispessimento. Presi del flantadin e andò apposto..quindi penso che se fosse dovuto all'ispessimento non sarebbe andato apposto con il cortisone giusto o sbaglio? comunque eseguirò la tac come lei mi ha consigliato, grazie ancora per il suo interesse. Cordiali saluti.
[#9]
Utente
Salve Dr Brunori le scrivo a distanza di tempo ma spero ancora di avere una sua risposta. ho effettuato la TAC, il risultato è il seguente: è stata effettuata una acquisizione volumetrica delle rocche petrose con valutazione sui piani assiale e coronale. A destra si osserva una regolare trasparenza della cassa del timpano, della regione antrale e della mastoide. Si osserva impegno flogistico di alcune celle mastoidee . La catena ossiculare ha aspetto regolare. Non si osservano lesioni osee.A sx la membrana del timpano è ispessita e retratta, si osserva materiale flogistico che impegna la regione meso ed ipotimpanica circondando parzialmente la catena ossiculare e impegnando sia la finestra ovale che la finestra rotonda, non si osservano lesioni osee , la catena ossiculare presenta regolare morfologia senza alterazioni litiche e il reperto si accorda in prima istanza con un quadro di otite cronica di tipo fibroadesivo. Si osservano ispessimenti flogistici a livello dell'antro, si osserva opacamento flogistico delle celle mastoidee. D'ambo i lati si osserva regolare aspetto Secondo lei cosa dovrei fare? Spero vivamente in una sua risposta. Cordiali saluti
[#10]
Ovviamente, occorre necessariamente una lettura delle immagini della tac per definire la strategia terapeutica. Comunque, sulla base di quanto riportato, credo che, nel suo caso, occorra un intervento chirurgico di bonifica dell'orecchio medio: timpanotomia esplorativa e timpanoplastica. Si affidi, quindi, allo Specialista di sua fiducia. Buona giornata
[#11]
Utente
Salve Dott. Brunori mi rivolgo a lei nuovamente sperando ancora in una sua risposta. Lo specialista che mi ha in cura, vedendo la tac non ritiene necessario l'intervento, quindi ha continuato a darmi le solite cure con cortisone, antifiammatori ecc ecc.. Da aprile scorso fino a settembre non ho piu' avuto versamenti catarrali, il problema si e' ripresentato agli inizi di ottobre ma in modo lieve,dopo aver fatto le cure necessarie sono stata meglio. A dicembre ho avuto un nuovo versamento catarrale bilaterale ma a destra endotimpanico, questa volta piu' forte con una seria diminuzione di udito tanto da richiedere un esame audiometrico vocale e tonale per escludere una sordità neuro sensoriale. Ora vorrei farle una domanda un ipoacusia di tipo trasmissivo da catarro puo' col tempo diventare neuro sensoriale? E poi ancora, siccome sono un educatrice d'infanzia e quindi a continuo contatto con bambini raffreddati ecc.. l'otorino mi ha prescritto immucytal bustine da prendere per 10 gg al mese per 6 mesi e onaca fiale per 7 gg al mese sempre per sei mesi, secondo lei servono davvero a qualcosa? Confido vivamente in una sua risposta ringraziandola anticipatamente . Cordiali saluti.
[#12]
No, una ipoacusia di tipo trsmissivo, di natura catarrale non puo' evolversi, con il tempo, in una forma neurosensoriale. Ottima la cura prescritta dal Collega per scongiurare le ricadute della patologia. Auguriamoci che ne possa trarre un effettivo giovamento. Le auguro una buona giornata.
[#13]
Utente
Buonasera Dott. Brunori grazie per aver risposto alle mie domande. Vorrei farle altre domande: la prima riguarda il vaccino immucital, l'ho sto prendendo da 2 mesi e tutte e due le volte mi e' successo che dopo 2 o 3 gg mi venisse mal di orecchio, vorrei sapere se e' stata solo una casualità o puo' essere un effetto del vaccino. La seconda domanda invece e': siccome ho il setto nasale deviato secondo lei dovrei prendere in considerazione un intervento del setto? Terza ed ultima domanda, ho diverse allergie( pollini, graminacee, pelo del gatto, polvere ecc..) e' da 2 gg che ho la sensazione di avere il naso gonfio con conseguente orecchio chiuso e quindi la sera sto prendendo una pastiglietta di bentelan da 1 mg, il quale mi fa stare subito meglio. Secondo lei sbaglio? magari basterebbe uno spray nasale tipo flixonase.. Spero ancora in una sua risposta. Cordiali saluti
[#14]
Circa l'utilità, nel suo caso, di un intervento chirurgico di correzione funzionale della deviazione del setto nasale, non so che dirle, non avendo la possibilità di un riscontro clinico. Non vedo una correlazione fra il vaccino e l'otite. Giusto l'utilizzo del cortisone che porterei a due mg al giorno per dieci giorni. Proseguirei, poi, per altri dieci giorni con lo spray menzionato. Buona serata
[#15]
Utente
Salve Dott.Brunori, la ringrazio davvero per i suoi utili consigli e pareri. Vorrei rivolgerle ancora una domanda: siccome sono praticamente 4 anni che usufruisco di cortisone e altri antiffiammatori, specie di inverno, vorrei sapere se queste medicine a lungo andare potrebbero danneggiare qualcos'altro. Ho sentito dire che gli antifiammatori (in particolare i fans) sono ototossici e' vero? Sono preoccupata, ho paura che con la continua assunzione di questi farmaci posso davvero peggiorare la mia situazione uditiva. Scusi se l'ho disturbata ancora una volta e spero di ricevere ancora una sua risposta. Cordiali saluti
[#16]
Gentile Paziente, poiché il suo problema permane da tempo nonostante i molti consulti specialistici ORL e le cure del caso, forse varrebbe a pena di pensare che il problema si nasconda anche altrove.
Potrebbe trattarsi di una disfunzione tubarica, cioè di un cattivo funzionamento di quel tubicino (la tromba o tuba di Eustachio) che mette in comunicazione il retrobocca con l’orecchio medio, e serve ad aerarlo, a drenare il catarro che si forma e a compensare eventuali sbalzi di pressione fra le due superfici del timpano. All’interno della tuba può ristagnare del muco. Il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: in presenza di muco si percepiscono a volte dei rumorini dovuti alla mobilizzazione del muco stesso.
Il fatto che le sia stato consligliato l'otovent mi conferma che il Collega ha considerato questa ipotesi. Molto spesso, però, il cattivo funzionamento della tuba è legato a sua volta ad una disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM).
Come sopra accennato, il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: infatti , quando sentiamo questo "tappamento", solitamente cerchiamo di muovere la mandibola o deglutire, il che, in un orecchio normale, favorisce lo "stappamento" , che é in realtà un ripristino della pervietà tubarica e un compenso delle diverse pressioni sulle due superfici del timpano.
Quando invece, come mi pare di capire nel suo caso, questo non accade, o accade con difficoltà, (disfunzione tubarica) a volte siamo di fronte ad un conflitto che si instaura fra la tuba e il condilo della mandibola, che può essere dovuto a sua volta alla malocclusione dentaria con malplosizione mandibolare: in pratica, se da un lato il movimento di apertura della bocca viene comunemente sfruttato per il ripristino, all'interno della cassa timpanica, dell'equilibrio pressorio alterato ad esempio per sbalzi di quota, dall'altro un cronico dislocamento posteriore di uno o entrambi i condili e lo squilibrio dei muscoli della masticazione e della deglutizione, possono dar luogo ad una ipofunzionalità tubarica e quindi alla spiacevole sensazione che lei lamenta.
Un'altra osservazione: "Ancora una domanda, perchè l'orecchio destro non mi da cosi' tanto fastidio come il sinistro, pur essendoci del catarro anche li'?"
R: Uno spostamento della mandibola con una componente anche latero-laterale comporta un conflitto tra condilo e orecchio più accentuato dalla parte dello spostamento.
Sottolineo che , se la funzionalità tubarica é effettivamente in gioco e non viene preliminarmente ripristinata, anche l'approccio chirurgico (come quello medico) é a rischio di insuccesso e recidiva.
Le consiglio pertanto di farsi visitare anche da un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM).
Anche nella letteratura scientifica comincia ad affermarsi il concetto che quando un problema all'orecchio non trova sufficienti spiegazioni in ambito specialistico Otorinolaringoiatrico, spesso é all'Articolazione Temporo Mandibolare che bisogna guardare.
Le consiglio anche di dare un'occhiata ad un caso che ritengo per certi aspetti possa essere simile al suo (non uguale , ovviamente), sempre su questo sito:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/72945-il-medico-ha-diagnosticato-una-infiammazione-della-tuba.html
e a questi articoli su questo stesso sito, nell'ipotesi che possa riconoscervi qualche elemento di somiglianza con il suo caso. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html
Potrebbe trattarsi di una disfunzione tubarica, cioè di un cattivo funzionamento di quel tubicino (la tromba o tuba di Eustachio) che mette in comunicazione il retrobocca con l’orecchio medio, e serve ad aerarlo, a drenare il catarro che si forma e a compensare eventuali sbalzi di pressione fra le due superfici del timpano. All’interno della tuba può ristagnare del muco. Il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: in presenza di muco si percepiscono a volte dei rumorini dovuti alla mobilizzazione del muco stesso.
Il fatto che le sia stato consligliato l'otovent mi conferma che il Collega ha considerato questa ipotesi. Molto spesso, però, il cattivo funzionamento della tuba è legato a sua volta ad una disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM).
Come sopra accennato, il funzionamento della tuba è stimolato dai movimenti del condilo mandibolare e dai muscoli coinvolti nella deglutizione: infatti , quando sentiamo questo "tappamento", solitamente cerchiamo di muovere la mandibola o deglutire, il che, in un orecchio normale, favorisce lo "stappamento" , che é in realtà un ripristino della pervietà tubarica e un compenso delle diverse pressioni sulle due superfici del timpano.
Quando invece, come mi pare di capire nel suo caso, questo non accade, o accade con difficoltà, (disfunzione tubarica) a volte siamo di fronte ad un conflitto che si instaura fra la tuba e il condilo della mandibola, che può essere dovuto a sua volta alla malocclusione dentaria con malplosizione mandibolare: in pratica, se da un lato il movimento di apertura della bocca viene comunemente sfruttato per il ripristino, all'interno della cassa timpanica, dell'equilibrio pressorio alterato ad esempio per sbalzi di quota, dall'altro un cronico dislocamento posteriore di uno o entrambi i condili e lo squilibrio dei muscoli della masticazione e della deglutizione, possono dar luogo ad una ipofunzionalità tubarica e quindi alla spiacevole sensazione che lei lamenta.
Un'altra osservazione: "Ancora una domanda, perchè l'orecchio destro non mi da cosi' tanto fastidio come il sinistro, pur essendoci del catarro anche li'?"
R: Uno spostamento della mandibola con una componente anche latero-laterale comporta un conflitto tra condilo e orecchio più accentuato dalla parte dello spostamento.
Sottolineo che , se la funzionalità tubarica é effettivamente in gioco e non viene preliminarmente ripristinata, anche l'approccio chirurgico (come quello medico) é a rischio di insuccesso e recidiva.
Le consiglio pertanto di farsi visitare anche da un dentista-gnatologo che si occupi abitualmente di problemi dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM).
Anche nella letteratura scientifica comincia ad affermarsi il concetto che quando un problema all'orecchio non trova sufficienti spiegazioni in ambito specialistico Otorinolaringoiatrico, spesso é all'Articolazione Temporo Mandibolare che bisogna guardare.
Le consiglio anche di dare un'occhiata ad un caso che ritengo per certi aspetti possa essere simile al suo (non uguale , ovviamente), sempre su questo sito:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/72945-il-medico-ha-diagnosticato-una-infiammazione-della-tuba.html
e a questi articoli su questo stesso sito, nell'ipotesi che possa riconoscervi qualche elemento di somiglianza con il suo caso. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/961-otite-ricorrente-colpa-dei-denti.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-e-disfunzioni-dell-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/983-problemi-di-naso-chiuso-a-volte-la-causa-sta-in-bocca.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
[#17]
Utente
Salve Dottore lei mi sta dando nuove speranze e la ringrazio davvero di cuore. Vorrei provare a spiegare meglio il mio problema, e' dall'età di 9 anni che soffro di tuba beante ma sono sempre riuscita a controllare bene le mie tube nel senso che anche quando si aprivano, in seguito ad uno sbadiglio, alla deglutizione o semplicemente parlando, tirando su col naso le richiudevo tranquillamente. Nel 2008 feci il drenaggio transtimpanico bilaterale e nell'orecchio sinistro mi venne un otomicosi dopo qualche settimana i drenaggi vennero espulsi e l'orecchio destro torno' come prima cioe' aprivo e chiudevo la tuba normalmente, mentre l'orecchio sinistro inizio' a darmi fastidio. Quando ingoio o sbadiglio sento che la tuba sinistra si apre non del tutto e di conseguenza quando provo a richiuderla (tirando su col naso) non si chiude in modo giusto allora devo effettuare più volte la "manovra di valsavia" la quale riesce,non sempre, a farmela richiudere. Questo succede sia in presenza che in assenza di catarro, ovviamente col catarro la cosa peggiora. E' per questo che sono d'accordo con lei riguardo al fatto che ci sia dell'altro... Leggendo queste mie parole ritiene davvero che possa essere una cosa riguardante la mandibola? La ringrazio anticipatamente e spero ancora in una sua risposta. Cordiali saluti.
[#18]
"Questo succede sia in presenza che in assenza di catarro, ovviamente col catarro la cosa peggiora."
R:appunto, é da quando aveva 9 anni che combatte con l'ipotesi che sia colpa del catarro, ed in fondo , é così: una certa secrezione , più o meno intensa, é normale, ma la tuba é incaricata di drenarla. La tuba da un lato drena le secrezioni, dall'altro porta aria all'Orecchio Medio. Se però la tuba non funziona bene, le secrezioni non possono essere drenate correttamente, e tendono a ristagnare, favorendo le infezioni, mentre per compensare, cioé per far entrare aria nell'Orecchio Medio, si é costretti a manovre volontarie. Nei casi più gravi il chirurgo é costretto ad applicare il Drenaggio Trans Timpanico, che in fondo é una "tuba artificiale".
Il mio consiglio é di pensare , oltre che a "stappare " le tube dal di dentro, combattendo il catarro (per la verità ci prova già da un po'), a verificare che non ci siano interferenze "dall'esterno" , cioé una compressione che impedisca alle tube di fiunzionare a dovere, "sia in presenza che in assenza di catarro: ovviamente col catarro la cosa peggiora".
Cordiali saluti ed auguri.
R:appunto, é da quando aveva 9 anni che combatte con l'ipotesi che sia colpa del catarro, ed in fondo , é così: una certa secrezione , più o meno intensa, é normale, ma la tuba é incaricata di drenarla. La tuba da un lato drena le secrezioni, dall'altro porta aria all'Orecchio Medio. Se però la tuba non funziona bene, le secrezioni non possono essere drenate correttamente, e tendono a ristagnare, favorendo le infezioni, mentre per compensare, cioé per far entrare aria nell'Orecchio Medio, si é costretti a manovre volontarie. Nei casi più gravi il chirurgo é costretto ad applicare il Drenaggio Trans Timpanico, che in fondo é una "tuba artificiale".
Il mio consiglio é di pensare , oltre che a "stappare " le tube dal di dentro, combattendo il catarro (per la verità ci prova già da un po'), a verificare che non ci siano interferenze "dall'esterno" , cioé una compressione che impedisca alle tube di fiunzionare a dovere, "sia in presenza che in assenza di catarro: ovviamente col catarro la cosa peggiora".
Cordiali saluti ed auguri.
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Certamente, l'uso prolungato di farmaci, in questo caso antinfiammatori, puo' essere tossico per l'orecchio. Il cortisone, inoltre, puo' incidere sull'osteoporosi, sulla glicemia, etc. Comunque, spesso , si è costretti a prescivere tali farmaci: importante è che vengano assunti sotto il conrollo Medico. Cordialità
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Le regole del sito non lo consentirebbero, e mi sarebbe comunque difficile, giacché la gnatologia è una branca con poche certezze scientifiche, che si basa molto sul senso clinco degli operatori, ovviamente soggettivo. In particolare non tutti concordano sui possibili rapporti fra ATM e orecchio. Cordiali saluti ed auguri.
[#23]
Utente
Salve Dott. Brunori, le scrivo nuovamente perche' vorrei un consiglio. Stamattina ho iniziato immucytal questo e' il terzo mese che lo prendo, dopo circa un'ora dall'assunzione mi e' iniziato un forte prurito al viso , che ho tutt'ora. In realtà mi era successo anche lo scorso mese solo che contemporaneamente stavo prendendo altri farmaci quindi non sapevo se fosse il vaccino o meno. Adesso invece non sto prendendo nessun'altra medicina, la scorsa volta il prurito duro' qualche giorno poi presi un antistaminico e passo' tutto. Lei pensa che sia una reazione allergica al farmaco? Se fosse così cosa mi consiglia? Spero in una sua risposta grazie mille. Cordiali saluti.
[#24]
E' possibile che sia sopraggiunta una intolleranza ad un componente del farmaco e, per questo, è bene interrompere la cura. Consiglio di iniziare una cura antistaminica sino alla scomparsa della sintomatologia. Cordialmente
[#25]
Utente
Grazie dottore per la sua risposta, ieri sera ho preso l'antistaminico e stamattina pero' ho ripreso il vaccino, il prurito va meglio ma ho una sensazione di un po' di asma... Mi dispiace davvero dover interrompere perche' da quando lo prendo i raffreddori sono diminuiti, non posso sostituirlo con qualcos'altro? Spero ancora in una sua risposta... Cordiali saluti
[#27]
Ha fatto male a riprendere la cura: doveva aspettare la scomparsa dei sintomi e consultare a riguardo il suo Medico curante. Il lisato batterico puo' essere sostituito con un altro, ma sempre deve essere assunto sotto il controllo medico. Circa l'altro farmaco menzionato, puo' continuare a prenderlo secondo prescrizione Buona giornata
[#28]
Utente
Salve Dott. Brunori, la ringrazio davvero per le sue continue risposte e per i suoi utili consigli. Ho contatto l'otorino il quale mi ha detto di smettere con immucytal ma di continuare con onaka, pero' mi ha detto di riprovare il prossimo mese con immucytal e vedere se mi da di nuovo questa reazione se cosi' fosse allora lo smetto definitivamente. Ma secondo lei non e' rischioso riprenderlo? Nel caso in cui dovrò smetterlo, se continuo a prendere solo onaka e' efficace lo stesso? Grazie ancora... Cordiali saluti.
[#30]
Utente
Salve dott. Brunori mi rivolgo a lei nuovamente, nell'ultimo esame audiometrico e' risultata una grave ipoacusia pantonale bilaterale di tipo mista al momento che lo feci avevo un versamento catarrale importante... Secondo lei questo risultato e' dovuto dal fatto che era presente il catarro o davvero anche il nervo e' compromesso? Le spiego meglio, 5mesi prima avevo effettuato un altro esame audiometrico, senza versamento catarrale,ed era risultata una lieve ipoacusia bilaterale di tipo mista. Solo in questi ultimi 2 esami leggo ipoacusia di tipo mista, in quelli precedenti c'e' sempre scritto live ipoacusia trasmissiva alle basse frequenze, secondo lei la situazione e' davvero peggiorata e quindi c'e' una perdita anche neurosensoriale? Oppure, come mi disse l'otorino, il catarro maschera la cosa e quindi non si riesce a capire bene se c'e' una componente recettiva? Spero in una sua risposta, grazie. Cordiali saluti.
[#31]
Dovendomo basare su quanto riferito. ci trovamo di fronte ad un abbassamento uditivo su base trasmissiva, recuperabile, dovuta al catarro, ed a un abbassamento interessante il nervo acustico. Bisognerebbe capire il perchè di questa ipoacusia neurosensoriale.
[#32]
Utente
Grazie Dottore per la risposta ma secondo lei e' possibile che in 5 mesi ci sia stato un abbassamento neurosensoriale? Nell'esame in cui era risultata una lieve ipoacusia pantonale di tipo mista l'otorino mi disse che il nervo era sano e 5 mesi dopo con un versamento catarrale in atto il nervo e' stato toccato? Quindi Dott. Brunori, l'ipoacusia mista e' progressiva? Grazie ancora, cordiali saluti.
[#33]
Certo' è possibile che in cinque mesi ci possa esssere un aggravamento di una ipoacusia neurosensoriale. Ora, ripeto, non posso dare un giudizio in merito al suo caso specifico, non avendo la disponibilità degli esami cui si è sottoposta.
[#34]
Utente
Buonasera Dott. Edoardo Bernkopf,volevo aggiornarla sulla mia situazione, oggi ho finalmente effettuato la visita dal gnatologo, gli ho esposto il mio problema e fatto vedere tutta la documentazione delle varie visite fatte in questi anni, mi ha spiegato tramite un disegno ( provo a dire quello che ho capito) che quando apriamo e chiudiamo la bocca c'e un menisco piccolo che dovrebbe muoversi in un certo modo e invece a me scivola via e le due ossa si scontrano e così la tuba non si apre bene. Mi ha fatto vedere una risonanza di un caso simile al mio. Spero di essere stata abbastanza chiara, ho detto un po' a parole mie quello che ho capito...Comunque adesso dovro' effettuate una risonanza magnetica e vedere il risultato. Secondo lei Dottore potrebbe davvero essere questa la causa che mi provoca questo fastidio alla tuba sinistra e quindi anche all'orecchio? Spero davvero di ricevere ancora una sua risposta, grazie cordiali saluti.
[#35]
Gentile Paziente, mi sembras che il Collega abbia centrato il problema, confermando, ancora a livello di ipotesi, il mio sospetto : é probabile che lei presenti una incoordinazione Condilo- Meniscale all'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM).
Nel normale, i condili mandibolari di entrambi i lati sono in rapporto con la parete antero superiore della cavità articolare ( Cavità Glenoide) ; fra le superfici articolari è interposto un menisco . Condilo e menisco dovrebbero muoversi in sinergia ogni volta che muoviamo la bocca, come , ad esempio , nella masticazione. Accade però che, per vari motivi, in parte congeniti, in parte per un anomalo sviluppo scheletrico, per la irregolare eruzione degli elementi dentari decidui e permanenti (malocclusione), alle quali cause è bene aggiungere anche la mano non sempre riguardosa del dentista ed i traumi che il soggetto può subire, i condili possono dislocarsi in una zona più arretrata, perdendo il contatto con il menisco, che , a bocca chiusa, risulta dislocato davanti al condilo. Ogni volta che , aprendo la bocca, il condilo si sposta in avanti, ricattura il menisco , e ciò provoca il tipico rumore di schiocco, più o meno acusticamente percepibile: nel chiudere la bocca ,però , il menisco torna a dislocarsi , per lo più in avanti.
Si tratta di un problema spesso sottovalutato, ma che alla lunga tende ad evolvere in degenerazioni artrosiche del condilo e del menisco, quando non a blocchi della mandibola (locking) che possono farne precipitare la gravità.
In genere si tratta ,oltretutto, di evoluzioni tardive di un problema che in precedenza per molti anni può aver causato al paziente vari disturbi più o meno gravi, quali cefalea , cervicalgia, vertigine, dolori all'orecchio, in genere trattati dai veri specialisti di settore che non sempre sono portati ad allargare le ipotesi diagnostiche ad un possibile ruolo della bocca e dell'Articolazione Temporo Mandibolare.
La Risonanza Magnetica probabilmente confermerà questa situazione, che di solito è comunque già chiara a livello clinico: personalmente la richiedo molto di rado , ed in casi molto gravi o comunque non chiari: non posso sapere se sia davvero il suo caso , e spero di no.
Comunque , se crede, mi faccia sapere l'esito di questo esame, riportandomi il referto.
Nell'attesa, le suggerirei di dare un'occhiata anche all'articolo linkato qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Cordiali saluti ed auguri.
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
Nel normale, i condili mandibolari di entrambi i lati sono in rapporto con la parete antero superiore della cavità articolare ( Cavità Glenoide) ; fra le superfici articolari è interposto un menisco . Condilo e menisco dovrebbero muoversi in sinergia ogni volta che muoviamo la bocca, come , ad esempio , nella masticazione. Accade però che, per vari motivi, in parte congeniti, in parte per un anomalo sviluppo scheletrico, per la irregolare eruzione degli elementi dentari decidui e permanenti (malocclusione), alle quali cause è bene aggiungere anche la mano non sempre riguardosa del dentista ed i traumi che il soggetto può subire, i condili possono dislocarsi in una zona più arretrata, perdendo il contatto con il menisco, che , a bocca chiusa, risulta dislocato davanti al condilo. Ogni volta che , aprendo la bocca, il condilo si sposta in avanti, ricattura il menisco , e ciò provoca il tipico rumore di schiocco, più o meno acusticamente percepibile: nel chiudere la bocca ,però , il menisco torna a dislocarsi , per lo più in avanti.
Si tratta di un problema spesso sottovalutato, ma che alla lunga tende ad evolvere in degenerazioni artrosiche del condilo e del menisco, quando non a blocchi della mandibola (locking) che possono farne precipitare la gravità.
In genere si tratta ,oltretutto, di evoluzioni tardive di un problema che in precedenza per molti anni può aver causato al paziente vari disturbi più o meno gravi, quali cefalea , cervicalgia, vertigine, dolori all'orecchio, in genere trattati dai veri specialisti di settore che non sempre sono portati ad allargare le ipotesi diagnostiche ad un possibile ruolo della bocca e dell'Articolazione Temporo Mandibolare.
La Risonanza Magnetica probabilmente confermerà questa situazione, che di solito è comunque già chiara a livello clinico: personalmente la richiedo molto di rado , ed in casi molto gravi o comunque non chiari: non posso sapere se sia davvero il suo caso , e spero di no.
Comunque , se crede, mi faccia sapere l'esito di questo esame, riportandomi il referto.
Nell'attesa, le suggerirei di dare un'occhiata anche all'articolo linkato qui sotto, nell'ipotesi che lei possa riscontrarvi elementi di somiglianza con il suo problema. Cordiali saluti ed auguri.
www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
[#38]
Utente
Salve dott. Bernkopf, le scrivo nuovamente per comunicarle l'esito della risonanza: L'indagine RM e' stata eseguita con sequenze t1 e t2 pesate, secondo piani coronali e sagittali, in massima intercuspidazione ed in massima apertura delle fauci in alcune sequenze sono presenti alcuni artefatti da movimento, dovuti alla sindrome claustrofobica della paziente. D'ambo i lati il condilo-mandibolare conserva morfologia e segnale nei limiti della normalita'. Non sono attualmente rilevabili segni di versamento intrarticolare, bilateralmente. Le strutture discali appaiono in sede, con morfologia nei limiti della normalità e segnale finemente disomogeneo per minimi fenomeni degenerativi. Nelle sequenze eseguite in massima apertura delle fauci si mantiene regolare l'escursione del complesso condilo- discale, d'ambo i lati. Spero di avere una sua risposta grazie e cordiali saluti.
[#39]
Utente
Salve dott. Brunori mi rivolgo nuovamente anche a lei per chiedere un consiglio stanotte ho avuto mal di orecchio (sempre il sinistro) ho preso un aulin e mi e' passato ma stamattina quando mi sono svegliata ho notato che l'orecchio era bagnato. Secondo lei puo essersi perforato il timpano? Adesso non mi fa male ma e' rimasto ovattato. Lunedì ho l'appuntamento con l'otorino ma nel frattempo per questo ovattamento posso fare qualcosa? Grazie spero in una sua risposta cordiali saluti.
[#40]
Gentile Paziente, il Collega gnatologo :
"mi ha spiegato tramite un disegno ( provo a dire quello che ho capito) che quando apriamo e chiudiamo la bocca c'è un menisco piccolo che dovrebbe muoversi in un certo modo e invece a me scivola via e le due ossa si scontrano e così la tuba non si apre bene. Mi ha fatto vedere una risonanza di un caso simile al mio."
La RM però dice questo:
" Le strutture discali appaiono in sede, con morfologia nei limiti della normalità e segnale finemente disomogeneo per minimi fenomeni degenerativi."
I due riscontri non concordano.
Lei non mi ha detto in base a che cosa lo gnatologo ha ipotizzato una incoordinazione condilo meniscale, come quella da lui descrittale . Probabilmente si tratta di una disfunzione semplice , senza componente meccanica quale è la dislocazione del menisco.
Se così fosse , l'ipotesi gnatologica resterebbe valida , con una prognosi più favorevole, nonostante i "minimi fenomeni degenerativi".
Credo però che, via rete, non si possa dire di più senza poter visionare direttamente il caso.
"mi ha spiegato tramite un disegno ( provo a dire quello che ho capito) che quando apriamo e chiudiamo la bocca c'è un menisco piccolo che dovrebbe muoversi in un certo modo e invece a me scivola via e le due ossa si scontrano e così la tuba non si apre bene. Mi ha fatto vedere una risonanza di un caso simile al mio."
La RM però dice questo:
" Le strutture discali appaiono in sede, con morfologia nei limiti della normalità e segnale finemente disomogeneo per minimi fenomeni degenerativi."
I due riscontri non concordano.
Lei non mi ha detto in base a che cosa lo gnatologo ha ipotizzato una incoordinazione condilo meniscale, come quella da lui descrittale . Probabilmente si tratta di una disfunzione semplice , senza componente meccanica quale è la dislocazione del menisco.
Se così fosse , l'ipotesi gnatologica resterebbe valida , con una prognosi più favorevole, nonostante i "minimi fenomeni degenerativi".
Credo però che, via rete, non si possa dire di più senza poter visionare direttamente il caso.
[#41]
Utente
Salve dottore grazie per la risposta, il gnatologo ha ipotizzato un'incoordinazione condilo-meniscale in base al mio racconto e ai miei disturbi, il mio racconto e' quello che ho scritto anche qui nei post precedenti certo con lui ho approfondito di piu' comunque sembrava abbastanza sicuro della sua diagnosi. Inoltre la scorsa settimana ho fatto un'altra visita da lui e la cosiddetta cartella gnatologica e mi ha detto che sicuramente c'era un problema di articolazione e di muscolo.
Ma la risonanza non sembra confermare questo vero? Cordiali saluti.
Ma la risonanza non sembra confermare questo vero? Cordiali saluti.
[#42]
La fuoriuscita di liquido, ovvero di catarro dall'orecchio esterno è solo un trasudo attraverso la membrana timpanica. Mi pare di capire che non si tratti di sangue o pus, non è vero? Utilizzi un mucolitico per via orale ed uno spray decongestionante le mucose nasali. Buona serata
[#44]
Gentile Paziente, lo Gnatologo aveva ipotizzato un'incoordinazione condilo-meniscale. La RM non la conferma, ma , come le avevo scritto, "Probabilmente si tratta di una disfunzione semplice , senza componente meccanica quale è la dislocazione del menisco. Se così fosse , l'ipotesi gnatologica resterebbe valida , con una prognosi più favorevole"
Infatti , come dice il collega, "sicuramente c'è un problema di articolazione e di muscolo".
Qual è la terapia proposta?
Infatti , come dice il collega, "sicuramente c'è un problema di articolazione e di muscolo".
Qual è la terapia proposta?
[#46]
Utente
Salve dott. Brunori, oggi sono stata da un altro otorino il quale mi ha visitata ed effettuato esame audiometrico e impedenzometrico. Le conclusioni sono state queste: otoscopia nella norma,deficit trasmissivo, bilaterale alle medie e basse frequenze, di media entita'. Timpanogramma bilateralmente nella norma ma con bassi valori di compliance. Il reperto e' compatibile con un quadro di otosclerosi. Utile controllo a settembre e, nel caso in cui si confermi il sospetto, vi sarà indicazione alla stapedotomia, inizialmente a destra. Quindi quando gli ho chiesto cosa potevo fare nel frattempo x l'ovattamento all'orecchio sinistro iniziato venerdì sera con mal di orecchio lui mi ha risposto che non dovevo fare nulla perché' non si tratta di otite ma di otosclerosi. Io ero convinta fosse otite catarrale anche perché venerdì ho avuto tanto male. Ora la mia domanda e' : l'otosclerosi
porta ovattamenti e dolori? Grazie e spero in una sua risposta cordiali saluti.
porta ovattamenti e dolori? Grazie e spero in una sua risposta cordiali saluti.
[#47]
Si ricorda se, in famiglia, ci sono altri casi di sordità? Comunque, ritengo utile una tac dell'orecchio medio senza mezzo di contrasto oltre il ripetere, fra tre mesi, sia l'esame audiometrico tonale che l'impedenzometria. Se dovesse essere confermata la diagnosi di otosclerosi, è bene pensare ad un intervento chirurgico solo quando l'udito è sceso molto. In caso di fallimento, non ci si sentiva prima, non ci si sente dopo. Oggi, tuttavia, si preferisce all'intervento la protesizzazione acustica. La sintomatologia è l'ipoacusia trasmissiva, vertigini od instabilità. Per maggiore sicurezza, le consiglio di sentire in merito il parere di un altro Specialista. Un cordiale saluto
[#48]
Utente
Salve dott. Brunori, in famiglia ho mia mamma che ha un'ipoacusia di tipo recettiva, ma lo specialista di ieri mi ha detto che non c'entra nulla col mio caso. L'anno scorso ho effettuato la tac dell'orecchio medio la quale ha rilevato a sinistra un quadro compatibile ad un otite cronica di tipo fibroadesiva. L'otorino mi ha detto che se a settembre si conferma il sospetto di otosclerosi, con l'intervento secondo lui recupererò tutto l'udito perché lei invece consiglia l'utilizzo di protesi? C'e il rischio, in caso l'intervento andasse male, di diventare completamente sorda? Spero in una sua risposta e scusi se insisto a chiedere pareri ma mi sento molto demoralizzata ho tanta paura di perdere davvero l'udito grazie ancora e cordiali saluti.
[#49]
Certo, l'intervento, come tutti gli interventi chirurgici, non assicura il risultato, ovvero la guarigione al 100%. Se lei si sottopone ora ad un intervento di stapedotomia e, malauguratamente và male, puo' esserci il rischio di perdere l'udito. Ecco perchè si preferisce intervenire guando l'orecchio è ormai quasi perso. Non ci si sente prima dell'intervento, non ci si sente dopo. Comprende? Comunque, ripeto, le consiglio di consultare un altro Specialista per una conferma della diagnosi. Se poi la diagnosi fatta è di otite cronica, che c'entra l'otosclerosi?
[#50]
Utente
Salve dott. Brunori, la tac dava come esito otite cronica ma io ho sempre saputo che per vedere se in realtà c'e l'otosclerosi l'unica cosa e' aprire l'orecchio giusto? Oppure attraverso la tac si riesce gia' a capire se si tratta di otosclerosi? Un altra domanda, ho letto che se la perdita di udito e' grave le possibilità di recuperare con l'intervento non sono altissime invece viceversa si hanno ottimi risultati, questo e' vero? Ho capito cosa intende lei sul fatto di operare solo quando l'orecchio e' quasi perso ma in quel caso la riuscita non sarebbe delle migliori giusto? Da quello che mi ha scritto devo dedurre che ci sono stati piu' casi di fallimento che di riuscita se comunque oggi viene preferita la protesi all'intervento. La cosa mi sconforta molto. Comunque ascoltero' il suo consiglio di sentire un altro specialista. Grazie ancora e cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 50 risposte e 25.5k visite dal 16/02/2010.
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