Complicazioni intervento al setto nasale
Salve,
nel marzo dello scorso anno, sono stato operato al setto nasale deviato e hai turbinati ingrossati problematiche che mi causavano un forte russamento notturno.
A seguito dell’intervento è sorta un’infezione all’interno della narice destra curata dalla stessa struttura ospedaliera sino ad agosto quando hanno diagnosticato la formazione di una sinechia che richiedeva un nuovo intervento operatorio eseguito ai primi di novembre.
Durante questa nuova operazione sono intervenuti nuovamente sul setto nasale, hanno provveduto alla resezione della sinechia ed applicato una lamina in silicone che mi ha creato sin da subito non pochi fastidi compreso l’impossibilità di respirare dalla narice in cui era applicata.
Al di sotto di questa lamina mi si era però formata una nuova infezione, molto più forte della precedente e che avevo segnalato hai medici già dopo qualche giorno dalla rimozione dei tamponi visto il fastidio che provavo ed il forte odore di marcio che sentivo ma, con scarsi risultati sino alla rimozione della lamina dopo la quale i medici mi hanno dato ragione e somministrato una cura antibiotica.
Dall’intervento alla data odierna mi sono sottoposto a nr. 13 controlli, circa uno a settimana, prescritti dalla stessa struttura ospedaliera, per i problemi che persistevano alla stessa narice e che proseguono ancora oggi, ovvero difficoltà a respirare, muco tipo pus con materia durissima all’interno e spesso anche sangue, croste e senso di oppressione all’altezza della mezza narice.
Una ventina di giorni fa hanno riscontrato la formazione di una piccola perforazione posteriore al setto che a loro dire non dovrebbe influire sulla respirazione ne essere l’origine dei fastidi che provo che per loro sono solo dei fenomeni che dovrebbero scomparire nel giro di qualche mese.
Per mia serenità mi sono recato per un ulteriore controllo presso un altra struttura ospedaliera alla quale ho esposto tutta la situazione. Quest’ultima ha attribuito i miei problemi attuali a quella perforazione che ha loro dire non è tanto piccola. Mi hanno prescritto una cura di antibiotico per 8 giorni e una tac per verificare l’effettiva situazione e l'eventuale da farsi. Cose riferite alla prima struttura ospedaliera ma ritenute da questa perfettamente inutili perche senza senso allo stato attuale.
Non voglio criticare l’operato di nessuno perché ritengo validi tutti i medici che sinora mi hanno controllato e so che in ogni caso a seguito di interventi chirurgici delle complicazioni possono sorgere, ma vorrei cortesemente sapere secondo voi a quale delle due strutture ospedaliere è meglio affidarmi per la risoluzione del mio caso o, secondo il vostro parere, se c’è anche qualcos’altro che potrei/dovrei fare.
Grazie e scusate se mi sono dilungato.
nel marzo dello scorso anno, sono stato operato al setto nasale deviato e hai turbinati ingrossati problematiche che mi causavano un forte russamento notturno.
A seguito dell’intervento è sorta un’infezione all’interno della narice destra curata dalla stessa struttura ospedaliera sino ad agosto quando hanno diagnosticato la formazione di una sinechia che richiedeva un nuovo intervento operatorio eseguito ai primi di novembre.
Durante questa nuova operazione sono intervenuti nuovamente sul setto nasale, hanno provveduto alla resezione della sinechia ed applicato una lamina in silicone che mi ha creato sin da subito non pochi fastidi compreso l’impossibilità di respirare dalla narice in cui era applicata.
Al di sotto di questa lamina mi si era però formata una nuova infezione, molto più forte della precedente e che avevo segnalato hai medici già dopo qualche giorno dalla rimozione dei tamponi visto il fastidio che provavo ed il forte odore di marcio che sentivo ma, con scarsi risultati sino alla rimozione della lamina dopo la quale i medici mi hanno dato ragione e somministrato una cura antibiotica.
Dall’intervento alla data odierna mi sono sottoposto a nr. 13 controlli, circa uno a settimana, prescritti dalla stessa struttura ospedaliera, per i problemi che persistevano alla stessa narice e che proseguono ancora oggi, ovvero difficoltà a respirare, muco tipo pus con materia durissima all’interno e spesso anche sangue, croste e senso di oppressione all’altezza della mezza narice.
Una ventina di giorni fa hanno riscontrato la formazione di una piccola perforazione posteriore al setto che a loro dire non dovrebbe influire sulla respirazione ne essere l’origine dei fastidi che provo che per loro sono solo dei fenomeni che dovrebbero scomparire nel giro di qualche mese.
Per mia serenità mi sono recato per un ulteriore controllo presso un altra struttura ospedaliera alla quale ho esposto tutta la situazione. Quest’ultima ha attribuito i miei problemi attuali a quella perforazione che ha loro dire non è tanto piccola. Mi hanno prescritto una cura di antibiotico per 8 giorni e una tac per verificare l’effettiva situazione e l'eventuale da farsi. Cose riferite alla prima struttura ospedaliera ma ritenute da questa perfettamente inutili perche senza senso allo stato attuale.
Non voglio criticare l’operato di nessuno perché ritengo validi tutti i medici che sinora mi hanno controllato e so che in ogni caso a seguito di interventi chirurgici delle complicazioni possono sorgere, ma vorrei cortesemente sapere secondo voi a quale delle due strutture ospedaliere è meglio affidarmi per la risoluzione del mio caso o, secondo il vostro parere, se c’è anche qualcos’altro che potrei/dovrei fare.
Grazie e scusate se mi sono dilungato.
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Non conosco personalmente il suo caso e, quindi, è difficile per me dare un parere in merito. Forse, la seconda Struttura consultata dovrebbe aver centrato la causa del suo disturbo. Sono d'accordo sulla tac . Devo dire che è stato proprio sfortunato! Cordiali saluti
Dr. Raffaello Brunori
[#2]
Utente
La ringrazio per il suo parere....anch'io credo di essere stato un pò sfortunato...
Comunque oggi ho ritirato il referto della TAC che riporto testualmente:
Seni frontali, sfenoidale e mascellari normopneumatizzati.
Soluzione di continuità del setto nasale (1,9x1,3 cm) sul piano sagittale. Obliterati i COM bilateralmente.
Presenza di concha bullosa bilateralmente in misura maggiore a sinistra. Si apprezza inoltre soluzione di continuità del turbinato inferiore di sinistra.
Minima laterodeviazione destro-convessa del setto nasale.
Sarebbe così cortese da darmi un Suo parere in merito?
La ringrazio anticipatamente e La saluto.
Comunque oggi ho ritirato il referto della TAC che riporto testualmente:
Seni frontali, sfenoidale e mascellari normopneumatizzati.
Soluzione di continuità del setto nasale (1,9x1,3 cm) sul piano sagittale. Obliterati i COM bilateralmente.
Presenza di concha bullosa bilateralmente in misura maggiore a sinistra. Si apprezza inoltre soluzione di continuità del turbinato inferiore di sinistra.
Minima laterodeviazione destro-convessa del setto nasale.
Sarebbe così cortese da darmi un Suo parere in merito?
La ringrazio anticipatamente e La saluto.
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Mi sembra di capire che l'intervento chirurgico cui si è sottoposto non sia riuscito bene. Permane, infatti, una lieve deviazione del setto nasale, l'ipertrofia dei turbinati e la sinechia. Poichè occorre leggere direttamente le immagini della tac, oltre un riscontro clinico, a questo punto le consiglio di mettersi nelle mani di uno specialista esperto sulla chirurgia del naso per decidere cio' che sia piu' utile per la risoluzione del suo caso. Consulti il suo Medico di Famiglia.
[#4]
Utente
Gentilissimo Dottore La ringrazio per i consigli che mi sta dando.
In settimana porterò la tac in visione al medico della struttura ospedaliera che me l'ha prescritta e sentirò il suo parere. Visto che attualmente continuo anche le visite di controllo presso la prima struttura stavo valutando l'opportunità di farla vedere anche a loro nonostante me l'abbiano fortemente sconsigliata.
La terrò comunque aggiornato circa l'evolversi del caso, continuando ad approfittare della Sua cortesia. Buona giornata.
In settimana porterò la tac in visione al medico della struttura ospedaliera che me l'ha prescritta e sentirò il suo parere. Visto che attualmente continuo anche le visite di controllo presso la prima struttura stavo valutando l'opportunità di farla vedere anche a loro nonostante me l'abbiano fortemente sconsigliata.
La terrò comunque aggiornato circa l'evolversi del caso, continuando ad approfittare della Sua cortesia. Buona giornata.
[#6]
Utente
Gentilissimo Dottore, mi scusi se continuo a disturbarla ma volevo renderla partecipe dell'esito del consulto con il chirurgo della seconda struttura ospedaliera il quale, dopo aver visionato la tac, ha detto che i disturbi che ho sono tutti imputabili alla perforazione ma che questa è troppo estesa per essere chiusa con il semplice inserimento di un bottoncino e che, per un intervento più complesso (inserimento di inserti e successiva applicazione di una chiusura), visto che attualmente non ho complicazioni tipo sinusite o simili, conviene soprassedere.
Per agevolarmi nella respirazione mi ha prescritto del rinostil gel per mantenere umide le narici, ma sinceramente, e come già preannunciatomi dallo stesso medico, non ho quasi nessun beneficio. I problemi di difficoltà respiratoria (con conseguente stato di affanno), russamento notturno, senso di fastidio e produzione di muco denso persistono tutti.
Le volevo chiedere, secondo la Sua esperienza, se anche secondo Lei mi conviene soprassedere da un nuovo intervento o che dovrei insistere per farlo ugualmente senza attendere ulteriori complicazioni.
Grazie per la Sua cortese risposta.
Per agevolarmi nella respirazione mi ha prescritto del rinostil gel per mantenere umide le narici, ma sinceramente, e come già preannunciatomi dallo stesso medico, non ho quasi nessun beneficio. I problemi di difficoltà respiratoria (con conseguente stato di affanno), russamento notturno, senso di fastidio e produzione di muco denso persistono tutti.
Le volevo chiedere, secondo la Sua esperienza, se anche secondo Lei mi conviene soprassedere da un nuovo intervento o che dovrei insistere per farlo ugualmente senza attendere ulteriori complicazioni.
Grazie per la Sua cortese risposta.
[#7]
Il problema è, in verità, che il risultato dell'intervento chirurgico cui si dovrebbe sottoporre, ovvero quello di un innesto cartilagineo, non viene garantito al 100%, in quanto tale innesto, potrebbe non attecchire. Personalmente, pur esssendo consapevole di tale rischio, farei un tentativo.
Le consiglio, pertanto, di rivolgersi presso l'Ambulatorio del Policlinico Umberto I di Roma, Clinica Otorinolaringoiatrica, Prof. Greco. Cordialità
Le consiglio, pertanto, di rivolgersi presso l'Ambulatorio del Policlinico Umberto I di Roma, Clinica Otorinolaringoiatrica, Prof. Greco. Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 10.3k visite dal 16/02/2010.
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