Verifica funzionalità dei turbinati
Buon giorno, nel 2003 ho subito un'intervento chirurgico di decompressione dei turbinati, e da allora soffro di perenni rinofaringiti con scolo costante di muco trasparente nel tratto retrofaringeo.Successivamente ho consultato noto rinologo il quale ha attribuito la causa dei miei fastidi alla disfunzionalità dei turbinati incapaci dopo l'intervento chirurcico di scaldare e umidificare l'aria che respiro e propiettarla ed incanalarla adeguatamente in gola. Nel mio caso l'aria non essendo trattata adeguatamente provocherebbe alle mucose rinofaringee i danni ed i sintomi che accuso.E possibile fare degli esami diagnostici per verificare se i miei turbinati trattano o no l'aria che respiro? per stabilire in maniera precisa ed oggettiva che il mio problema è causato dall'aria che respiro la quale entra in contatto con le mucose del tratto respiratorio senza subire il dovuto trattamento di cui sopra e provocando danni alle mucose ? Se questa è la causa vorrei poterlo stabilire in maniera precisa per concentrare meglio i miei sforzi per curarmi.Esiste un'esame per stabilire questo? Grazie di cuore per la risposta che attendo con ansia.
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Buona sera
lei riferisce di essere stato sottoposto a intervento di "decompressione" dei turbinati: tale intervento viene condotto con varie metodiche chirurgiche che devono essere adeguate alle situazioni; i turbinati possono infatti essere ridotti, in parte, con resezione, con causticazione,per via endoscopica, con l'aiuto di laser, ecc. ecc.
Sicuramente il rinologo avrà effettuato esame rinofibroscopico diretto del naso che ha consentito le sue considerazioni: per meglio valutare la funzionalità nasale, delle mucose e dei turbinati, può ricorrere alla rinometria e alla rinomanometria, prima e dopo uso di decongestionanti, che è un esame innocuo, non invasivo, facile da effettuare.
Altre informazioni utili si possono ottenere con la valutazione del tempo di trasporto mucociliare, con la citologia nasale e con la diagnostica allergologica.
Se non avesse mai effettuato esami radiologici, potrebbe risultare utile ulteriore valitazione del naso e dei seni paranasali con TAC, senza mezzo di contrasto, ma dovrà essere lo specialista a suggerirlo.
Mi faccia risapere come va.
Cordiali saluti
Dott Paolo DEI
lei riferisce di essere stato sottoposto a intervento di "decompressione" dei turbinati: tale intervento viene condotto con varie metodiche chirurgiche che devono essere adeguate alle situazioni; i turbinati possono infatti essere ridotti, in parte, con resezione, con causticazione,per via endoscopica, con l'aiuto di laser, ecc. ecc.
Sicuramente il rinologo avrà effettuato esame rinofibroscopico diretto del naso che ha consentito le sue considerazioni: per meglio valutare la funzionalità nasale, delle mucose e dei turbinati, può ricorrere alla rinometria e alla rinomanometria, prima e dopo uso di decongestionanti, che è un esame innocuo, non invasivo, facile da effettuare.
Altre informazioni utili si possono ottenere con la valutazione del tempo di trasporto mucociliare, con la citologia nasale e con la diagnostica allergologica.
Se non avesse mai effettuato esami radiologici, potrebbe risultare utile ulteriore valitazione del naso e dei seni paranasali con TAC, senza mezzo di contrasto, ma dovrà essere lo specialista a suggerirlo.
Mi faccia risapere come va.
Cordiali saluti
Dott Paolo DEI
Dr. PAOLO DEI
[#2]
Utente
La ringrazio, è una risposta interessante, gli esami di cui parla non li ho mai presi inconsiderazione (a parte la Tac ai seni paranasali fatta poco dopo l'intervento), penso lo faro. Lei accennava a vari tipi di intervento possibile per la riduzione dei turbinati con varie tecniche; le riporto quando documentato sulla cartella clinica relativa il mio intervento:
"Si asporta la cartilagine quadrangolare nella porzione inferiore e si corregge la deviazione a sinistra-
Innesto cartilagineo per rimodellare le columelle-
decompressione del turbinato inferiore destro per diatermocoagulazione sottomucose -
frattura e lateralizzazione dello scheletro osseo”
.......l'unico dubbio mi rimane sulla parola "lateralizazzione" non sono riuscito a decodificarla bene mi sembrava quella più logica inserita nel contesto......
La saluto e le farò sapere senz'altro gli sviluppi.
Grazie di cuore e buon lavoro!!!
"Si asporta la cartilagine quadrangolare nella porzione inferiore e si corregge la deviazione a sinistra-
Innesto cartilagineo per rimodellare le columelle-
decompressione del turbinato inferiore destro per diatermocoagulazione sottomucose -
frattura e lateralizzazione dello scheletro osseo”
.......l'unico dubbio mi rimane sulla parola "lateralizazzione" non sono riuscito a decodificarla bene mi sembrava quella più logica inserita nel contesto......
La saluto e le farò sapere senz'altro gli sviluppi.
Grazie di cuore e buon lavoro!!!
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.5k visite dal 14/01/2010.
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