Problemi uditivi

Salve, il problema è di mia moglie. Nel 1992 è stata operata di colesteatoma all'orecchio sx e dunque sottoposta a timpanoplastica ricostruttiva, non so se chiusa o aperta. Chiedo scusa sin da ora se la mia terminologia non è corretta, spero solo di far comprendere comunque la problematica. Dopo tanti problemi iniziali adesso l'orecchio è abbastanza stabile ma il deficit uditivo è dell'80% circa e in passato le hanno sconsigliato l'uso di apparecchi acustici che occludano anche parzialmente l'orecchio perchè le hanno detto che deve essere sempre ben ventilato. Contemporaneamente l'orecchio dx,dopo l'intervento del sx, le ha dato tantissimi problemi con frequenti otiti, frequente formazione di tappi di cerume, occlusioni, etc. Oggi mia moglie si ritrova con una membrana timpanica dx definita dal medico che la segue "stropicciata" ed è costretta a portare una protesi acustica all'orecchio dx , dove ha un deficit uditivo di circa il 50%, il Delta dell'Oticon, dopo aver portato per 2 anni e mezzo un endoauricolare che dandole problemi (orecchio sempre umido) ha dovuto necessariamente togliere. Particolare importante: il condotto uditivo dx di mia moglie è molto stretto, più piccolo di quello di un bambino.
Poichè di recente l'orecchio dx sta ricominciando a darle dei problemi, è spesso umido, la protesi si ottura e fischia, il medico che la segue, persona secondo noi molto preparata ma forse troppo prudente, dice che lei deve lasciare l'orecchio più libero di ventilare, non mettendo la protesi, e cercare di recuperare una parte dell'udito nell'orecchio sx mettendo una protesi lì. Ma questo ci preoccupa molto perchè non vorremmo che l'orecchio, per il momento silente, le cominciasse a dare dei problemi.
In una situazione del genere vorremmo valutare se è percorribile la strada della sostituzione della membrana timpanica; il medico ci consiglia di tenere quella naturale, anche se questa dà problemi, fino a quando non se ne può fare più a meno, ma questo comporta continui problemi e sofferenze per mia moglia.
Allora chiedo: quali sono i centri in Italia maggiormente specializzati in microchirurgia dell'orecchio? Che probabilità di successo (inteso come buona riuscita e recupero dell'udito) ci sono in un intervento di timpanoplastica o comunque in un intervento con il quale voglio sostituire la membrana timpanica attuale? Ed in caso di insuccesso, cosa si può fare? Si perde l'orecchio o ci si deve operare una seconda volta sperando che vada bene?
Oltre alle risposte alle domande poste ci sarebbe gradito anche qualche consiglio per meglio affrontare la problematica esposta.
Confidando in una celere risposta, porgo distinti saluti.