Revisione di masteidoctomia radicale.

Sono stato operato di mastoidectomia con timpanoplastica a causa di un colesteatoma all'età di 12 anni. A seguito di una recidiva sono stato rioperato all'età di 19 con revisione radicale. Entrambi gli interventi, a parere degli specialisti che mi hanno visitato successivamente, non sembrano essere stati fatti ad arte: nel primo ho subito una paresi del faciale (il VII è ad ora scoperto ed ho un'emiparesi residua di tipo II), il secondo ha portato alla costruzione di un meato molto stretto in contrasto con gli scopi dell'intervento radicale.
Ora, all'età di 47 anni, gli otologi che ho contattato mi consigliano di fare una revisione di radicale. La situazione, da TAC, non sembra molto buona: probabilmente il colesteatoma si è riformato, forse è presente (piuttosto dubbia) un'ernia alle meningi.

L'ultimo otologo consultato, selezionato su Internet per la sua specializzazione in tutto quello che ho avuto io, ha ipotizzato un intervento ricostruttivo del timpano e catena degli ossicini. Certo le tecniche sono molto cambiate da trent'anni a questa parte, ma ora è davvero possibile ricostruire un orecchio funzionante sulle rovine di un intervento radicale?
Un'alternativa, di segno contrario riguardo la conservazione dell'udito (che non ho mai avuto dal lato DX, e quindi mi interessa poco)è quella di riempire il condotto di fasce di grasso addominale per proteggere faciale (e meningi?). Ho letto che al momento è l'intervento di eccellenza per limitare i problemi che pongono casi come il mio, e a quanto ho capito è una tecnica che ha preso piede negli anni '90, quindi dovrebbe essere ben sperimentata.
(Devo dire che mi lascia perplesso la volontà di chiudere un condotto che mi hanno sempre detto doveva essere arieggiato per evitare nuovi problemi.)
Vorrei avere qualche chiarimento e, se possibile, il nominativo di un otologo o struttura ospedaliera specializzati in queste patologie per un ulteriore consulto, possibilmente vicino a Milano dove abito.
Molte grazie, buona giornata.