Vertigini post trauma

Salve, vi scrivo dal Brasile dove vivo. IL 22 aprile ho subito un'aggressione, ricevendo un pugno sullo zigomo destro, sono svenuto cadendo all'indietro e battendo la testa. L'aggressore (mi hanno raccontato e poi riconfermato) mi ha preso a calci sul fianco destro, rompendo due costole e sulla testa sempre dalla parte dx. Ricoverato in PS mi hanno dimesso dopo 12 ore con solo rx al torace e 3 flebo di soluzione fisiologica.
Non riuscivo a stare in piedi per fortissime vertigini oggettive e ho vomitato al momento di andare a casa. Ancora oggi ho vertigini(meno forti) sdraiato, se mi alzo dal letto velocemente o se tento di guardare in alto(di fronte)o in alto ruotando la testa a dx fino al limite che mi è possibile (mento circa all'altezza della spalla)Non ho effettuato esami qui per l'assoluta mancanza di fiducia sia della sanità pubblica che di quella privata (è la triste situazione di chi è considerato solo uno straniero da spennare)Mi ripromettevo di farli in ottobre, ma il rientro a Roma è slittato. Capisco la difficoltà di una prognosi con pochi dati come i miei, ma spero lo stesso possiate consigliarmi. Ringrazio comunque sentitamente.
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Dr. Vincenzo Marcelli Foniatra 1.1k 30
Caro amico,
i suoi sintomi sono verosimilmente determinata da una vertigine parossistica posizionale, determinata da un eccessivo distacco di microscopici cristalli di ossalato di calcio presenti nel nostro orecchio interno.
La presenza di tale eccesso di cristalli determina una vertigine intensa, ma di breve durata, proprio quando lei compie i movimenti da lei descritti.
La terapia si avvale di una manovra liberatoria, che, allontanando i cristalli, generalmente risolve immediatamente il problema.
Molto spesso però i disturbi scompaiono senza alcuna terapia, poiché i cristalli si sciolgono spontaneamente.
Nel caso dovessero persistere, mi inviti, e faccio un salto dal lei...!
Un caro saluto

Vincenzo Marcelli

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Utente
Utente
"Obrigado" (per dirla alla brasiliana) Dr. Marcelli.
Può immaginare che sollievo sapere che il problema, fastidioso in verità, verrà a risolversi. Per precauzione ho smesso di andare in moto.
Se vuole un buon motivo per fare un viaggio qui a Salvador de Bahia, posso dire che ho una tremenda necessità di una "manovra liberatoria" eseguita da un medico italiano del quale mi fido ciecamente (Lei).
Torno a ringraziare per la risposta sollecita e consideri questo un invito ufficiale.
Saluti