Ovattamento auricolare, acufene pulsante e sensibilità ai suoni diagnosticata disfunzione tubarica

Buongiorno sono anni che soffro un po’ di ovattamento auricolare! A settembre del 2024 ho avuto però un episodio molto forte legato alla
Sensibilità di rumori.
In pratica mi si tappavano le orecchie iniziavano a dar fastidio alcuni rumori forti e in più sento come un soffio o il battito del cuore nell’orecchio destro! Dopo svariate visite servite a nulla sono arrivato da un otorino che mi ha trovato una disfunzione tubarica in pratica alla tuba deustacchio e si sospettava fosse dovuta al reflusso gastrico! Ho iniziato delle cure per 3 mesi con gastroprottetore al mattino e uno stick alla sera e le insufflazioni (ciclo di politzer).
Il fatto è che ho avuto dei miglioramenti ma ora sono ritornato ad essere come ero a settembre! Sono andato da un gastrointerologo che mi ha escluso fosse il reflusso perché uno non ho i sintomi e due perché dopo 3 mesi di pastiglie se fosse stato quello il reflusso Comunque non dovrei più averlo! Quindi non capisco cosa potrebbe essere! Su Internet ho letto dei problemi di ATM e io in effetti usavo un byte (abbandonato perché rotto) per bruxismo digrignamento denti alla notte! Può essere associato a questo?
Posso rivolgermi a qualcun altro?
Grazie
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.8k 218
Gentile Paziente, probabilmente lei presenta una Disfunzione Tubarica. Ho spesso risposto su questo Sito a pazienti che riferivano un quadro simile al suo, per sottolineare il possibile ruolo patogenetico di una disfunzione dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM): per non ripetermi, le suggerirei di leggere la mia risposta a questo quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/400085-disfunzione-tubarica.html
Dire "un bite" é come dire "un farmaco" : rappresenta un trattamento assolutamente individuale e , come nell’esempio del farmaco, consiste nello sbocco terapeutico di una diagnosi che deve essere corretta, e corretta deve essere anche la modalità di assunzione, (e solo a queste condizioni, anche nel parallelo con il farmaco, una pillola può risolvere una patologia), così il bite rappresenta la configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e fa realizzare: è quest’ultima, cioè la prestazione culturale che il paziente acquista, non l'oggetto artigianale che qualunque tecnico realizza in un'ora di lavoro, e che è di infimo valore venale se disgiunto dalla prima. Un bite strutturalmente può essere simile a qualunque dispositivo intraorale: ganci di ritenzione, elementi di rinforzo, resina acrilica. Chi lo prescrive deve considerare il tipo di malocclusione che il paziente presenta, posto che non ci sono due bocche uguali. Deve tener conto della sintomatologia che lamenta, di cui i sintomi riferiti spontaneamente dal paziente non esauriscono il quadro clinico, che se ben indagato risulta spesso molto più vasto, e va considerato nel suo complesso. Deve considerare in particolare la possibilità che la malocclusione crei una dislocazione della mandibola che, oltre a poter sostenere un quadro articolare di Disturbo Temporo Mandibolare, può con i condili entrare in conflitto con l'Orecchio, sia con il condotto uditivo esterno che con la tuba di Eustachio, sbilanciare la muscolatura della masticazione spesso responsabile di cefalee, indurre posture alterate di compenso sulla colonna cervicale, favorire il conflitto faringeo che genera il russare notturno e le Apnee nel Sonno. Deve valutare se la correzione occlusale può risolvere questa situazione complessa. Deve quindi dare le istruzioni adeguate al tecnico che realizzerà il bite e al paziente la prescrizione a portarlo 24 ore al giorno , pasti esclusi. Il 90% dei bite realizzati al mondo si portano di notte per evitare i danni del bruxismo: di certo non possono avere le caratteristiche e gli scopi di cui sopra. Quello gnatologico è un campo molto fumoso, con poche o nulle certezze scientifiche, molta approssimazione, e ampia variabilità di comportamenti nei vari operatori che si definiscono "gnatologi". Ogni operatore applica l'approccio diagnostico e terapeutico che, nelle proprie mani , gli risulta più efficace : l'appropriatezza della prescrizione si giudica dal risultato. Non importa, diceva in saggio, di che colore è il gatto: l'importante è che prenda i topi.
Può trovare qualche informazione utile in più sui rapporti fra ATM e orecchio, e anche relativamente all'estensione del problema ad altri distretti nel mio sito internet (trova il link qui sotto la mia firma) alla pagina patologie trattate-Patologie dell’Orecchio , e leggendo gli articoli che si aprono con i link qui sotto: se si riconosce nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere. Cordiali saluti ed auguri.

https://www.medicitalia.it/minforma/Otorinolaringoiatria/961/Otite-che-non-guarisce-colpa-dei-denti

https://www.medicitalia.it/minforma/Gnatologia-clinica/1898/Ceruminosi-e-tappo-di-cerume

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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Risposta utile
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta ! Volevo capire se dispositivi come otovent possano servire per fare una ginnastica tubarica oppure peggiorerebbero le cose! Mi sono proprio accorto che è come se ormai non riuscissero più a stapparsi le orecchie neanche deglutendo o sbadigliando ecc ecc come fanno per persone normali senza questo problemi! Grazie
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