Trattamento idrope endolinfatica e PPPD

Buonasera, sono un ragazzo di 30 anni e da circa un mese accuso vertigini, instabilità con conseguente nausea e sensazione di ovattamento all'orecchio destro.
Tutti questi sintomi hanno natura fluttuante e imprevedibile.
Ci sono giorni in cui sto benissimo e giorni in cui sono pesantemente condizionato dai disturbi.


Mi sono rivolto a tre differenti specialisti, i quali mi hanno dato pareri discordanti.


Il primo specialista non ha rilevato nulla (eseguite manovre vestibolari, test audiometrico etc).
Per escludere patologie gravi ha prescritto una RM con contrasto che non ha evidenziato anomalie particolari se non un "lieve ispessimento mucoperiosteo dei seni mascellari e frontali con minuscola cisti da ritenzione nel seno mascellare destro.
Prescritto dizilen.

Visto l'intensificarsi dei sintomi e la frequenza degli stessi mi sono recato da un secondo specialista, il quale dopo aver eseguito i medesimi test del collega e aver rilevato uno scompenso vestibolare mi ha diagnosticato "un'idrope cocleare destra in variante emicrania vestibolare.
Pppd intermittente ".
Mi ha prescritto Moduretic, Gradient 5mg e Rivotril (una goccia all'inizio fino ad arrivare a 4 gocce).
Ha fortemente sconsigliato la betaistina, a suo dire dannosa.

Dopo 10 giorni di trattamento, non avendo riscontrato miglioramenti significativi e non essendo convinto della diagnosi di emicrania (non avendo io mai sofferto di emicrania) mi sono rivolto ad un terzo specialista, il quale dopo aver eseguito la visita di rito non ha rilevato nulla di anomalo e ha prescritto la continuazione del moduretic e la sostituzione del gradient con vertiserc da 24 per due volte Al giorno.


Come immaginerete sono piuttosto confuso e mi chiedo come mai vi sia una tale diversità di vedute in merito alla sintomatologia che accuso e alla terapia da seguire.


Pur rendendomi conto che una diagnosi a distanza sia impossibile chiedo: è possibile che i miei disturbi siano determinati da un'idrope cocleare?


È normale che dopo quasi 20 giorni di trattamento con moduretic l'idrope non si sia riassorbita?
Mi chiedo anche come mai nessuno degli specialisti consultati abbia considerato un trattamento con cortisonici.
I sintomi sono lievemente migliorati negli ultimi giorni, ma temo che sia merito dell'effetto sedativo del Rivotril e non di un reale miglioramento della patologia.


Grazie per il parere che vorrete esprimere.

Marco
Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.8k 218
Gentile Paziente, vertigini e cefalea sono sintomi spesso associati a disfunzioni dell'Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) , a loro volta spesso legate a malocclusione dentaria: se ha già fatto gli accertamenti abituali nel suo caso, le suggerirei di non trascurare nemmeno il ruolo che può essere sostenuto dalla malocclusione dentaria e dalla scorretta postura della mandibola. Infatti, sia in funzioni normali (deglutizione, masticazione) che patologiche (digrignamento, serramento) la mandibola, trascinata dai muscoli elevatori, ha la tendenza ad avvicinarsi alla mascella facendo perno sul condilo e fermandosi solo quando le arcate dentarie antagoniste entrano in contatto fra loro.
Ma se questo contatto avviene per qualunque ragione (scheletrica, dentale, iatrogena, ecc.) in una posizione scorretta (morso profondo, deviato, retruso) ecco che, per un periodo di ore/giorno incredibilmente alto, indipendentemente dalla volontà o dallo stato di sonno o veglia, i muscoli masticatori risultano contratti, e predispongono all'insorgenza della cefalea, erroneamente chiamata "muscolo tensiva". Inoltre il condilo mandibolare malposizionato può indurre un conflitto con l’Orecchio e interferire con il funzionamento della Tuba di Eustachio, sostenendo problemi quali vertigini, acufeni , dolore e prurito all’Orecchio.: per questo le suggerirei di non trascurare questa possibile causa anche nel caso delle vertigini: appunto la disfunzione dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM). Del resto anche la letteratura scientifica riferisce che quando alcuni sintomi di usuale pertinenza otorinolaringoiatria e neurologica non sono sostenuti da problemi riscontrabili in sede specialistica, o non se ne trova la soluzione , è al possibile conflitto fra condilo mandibolare e orecchio e allo squilibrio muscolare sostenuto dalla bocca che bisogna rivolgere qualche attenzione.
La vertigine e la cefalea , fra questi sintomi, sono forse i più tipici.
Trova ulteriori notizie su questo argomento visitando il mio sito internet (trova il link qui sotto la mia firma), alla pagina Patologie trattate patologie dell’Orecchio e cefalea , e leggendo gli articoli che si aprono con i link qui sotto: se si riconosce nelle problematiche trattate, eventualmente mi faccia sapere.
Cordiali saluti ed auguri

https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-vertigine-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/745-malattia-meniere-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare.html

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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