Sensazione di instabilità e cefalea occipitale

Gentili colleghi, sono anche io un medico, un endocrinologo e mai avrei creduto di trovarmi a scrivere per un consulto on line ma sono 4 mesi che non trovo soluzione ad un mio problema (anche dopo aver consultato molti dei nostri colleghi).
Tutto è iniziato come detto 4 mesi fa con comparsa di forte cefalea temporale ed un disturbo della deglutizione nella sua parte iniziale della durata di pochi secondi che si è verificato 3-4 volte in tutto non consecutive e solo nel primo mese dei miei fastidi. Spaventata ho eseguito una RMN encefalo che il neuroradiologo (esperto e di noevole fama) eseguiva senza mdc perchè completamente negativa. Persisteva una sensazione di instabilità, sensazione di tensione auricolare per cui ho eseguito visita ORL (es. vestibolare senza stimolazione calorica,es.audio-impedenziometrico, equi-test ecc...), neurologica,gnatologica, Rx rachide cervicale, visita oculistica con il solo riscontro di una scomparsa della fisiologica curvatura del rachide cervicale, la conferma di un'ambliopia all'occhio sinistro che sapevo di avere, una disfunzione tubarica orecchio dx in quanto da bambina ho avuto una perforazione timpanica per un'otite purulenta, ed un disturbo dell'articolazione temporo mandibolare da malocclusione con click articolare e forte componente muscolo tensiva per cui ho messo un bite che ha migliorato solo alcuni dei disturbi ma non l'instabilità e questo dolore, bruciore nucale ed occipitale. Ho consultato osteopati, fisiatri, massaggiatori vari tutti concordi su un disordine muscolo tensivo e . Ho assunto vari farmaci quali laroxyl, sirdalud, flexiban, lyseen che non hanno fatto altro che peggiorarmi l'instabilità. Purtroppo da alcuni giorni la mia instabilità è aumentata ho come degli sbandamenti fondamentalmente nella marcia, tensione auricolare, cefalea occipitale intensa e forte tensione ai muscoli nucali.
Aggiungo che ho da tempo anche un senso di nodo alla gola, per cui sono stata vista dall'ORL che ha documentato solo segni di reflusso gastro esofageo e non so in realtà qunto derivi anche dalla mia inevitabile preoccupazione. Esami ematochimici tutti nella norma. Concordate con quanto detto? Posso eseguire altri accertamenti? Un disordime muscolo tensivo può effettivamente giustificare questa mia sintomatologia? Quali le terapie più efficaci?
Ringrazio in anticipo tutti i colleghi che mi risponderanno mettendo amia disposizione la loro esperienza.
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Gentile collega di Roma
Cercherò di esserti di aiuto, descrivendoti come nella mia ultratrentennale attività di ortopedico, ma nel caso specifico di Fisiatra, ho avuto tante di queste situazioni cliniche; ma sappiamo bene che non esiste caso clinico sovrapponibile ma simile o similare.
Ti posso dire che già una riduzione della lordosi cervicale, con discopatia cervicale o meno, con uncopatia cervicale o meno, naturalmente valutabili radiograficamente anche con le proiezioni dinamiche del rachide cervicale, può provocare un corteo di sintomi che vado ad elencare :
1° Turbe del simpatico cervicale : o " sindrome simpatosica "
(turbe del sonno, dell'umore, dell'attenzione, della
memoria, della concentrazione....ecc. ecc. )
2° Cefalea cervicogenetica di R.Maigne
Sovraciliare, Occipitale, Temporo-occipitale
3° Turbe otoiatriche per una sindrome vestibolare da alterazioni
e/o irritazioni dell'arteria vertebrale, l'unico vaso del
corpo umano che passa nel contesto di un tessuto
scheletrico:
Sindrome vertiginoso-posturale, con alterazioni della
marcia, nistagmo positivo, ipoacusia mono o bilaterale,
tinniti.
4° Turbe dell'ATM.
5° Turbe sensitivo-motorie ad uno o entrambi gli arti sup.
ed alla mano o alle mani.
6° Cervicalgia e/o cervicalgia mono o bilaterale
7° Dorsalgie alte con senso di pesantezza
8° Turbe visive
Ebbene, come puoi vedere, gentile collega, il concetto è multidisciplinare, coinvolgendo diversi specialisti, ma ti posso assicurare che con uno scrupoloso studio degli esami diagnostici strumentali, con un' accurato esame clinico-funzionale, si evidenzia come tanti disturbi siano da imputare spesso al rachide cervicale .
A te, collega, posso fare un discorso profondamente tecnico e mi permetto di inviarti uno stralcio di un mio lavoro al riguardo già relazionato nel 2000 e pubblicato.
Se ti interessa mi mandi la tua e-mail alla mia che trovi nel sito Medicitalia e ti invio il tutto.
“ …… Per comprendere la complessità dei vari quadri patologici che si possono instaurare a seguito di un paramorfismo, una patologia dismorfica, un ‘ uncopatia e/o un’uncoartrosi, o una discopatia cervicale, o anche un
“ colpo di frusta cervicale “ è necessario fare diverse considerazioni di ordine fisiopatologico.
Fra le articolazioni interapofisarie e l'apparato capsulo-mio-legamentoso del rachide cervicale esistono delle intime connessioni con strutture del collo quali il sistema del simpatico cervicale e l'arteria vertebrale.
Occorre ricordare che l' arteria vertebrale, l'unica struttura vascolare che decorre in un contesto scheletrico, rappresenta la principale vascolarizzazione del sistema vestibolare e che i muscoli ed i legamenti sotto- occipitali presiedono alla stabilizzazione passiva ed al controllo attivo del rachide cervicale e per la numerosa presenza dei propriocettori cervicali localizzati nel distretto muscolare posteriore del collo, contribuiscono al controllo tonico e posturale del capo, del tronco e degli arti ed al mantenimento dell'equilibrio
Infatti in virtù degli stretti legami esistenti tra il sistema propriocettivo cervicale, il sistema visivo ed il sistema vestibolare, le afferenze cervicali si integrano a livello tronco-encefalico, cerebellare ed a livello corticale per contribuire al mantenimento della postura, dell'equilibrio ed alla rappresentazione statica e dinamica dello schema corporeo, in maniera che praticamente la muscolatura del rachide cervicale insieme al sistema vestibolare e visivo si trova a far parte di un circuito chiuso di cui costituisce sia la parte afferente che l'efferente.
Per cui si comprende bene come il sistema propriocettivo localizzato nei muscoli posteriori cervicali, irritato, alterato e/o vulnerato in varia maniera ed in diverse entità, inviando informazioni propriocettive deformate al S.N.C. ed alterando il fisiologico programma motorio efferente, determina un'alterazione dell'equilibrio e dell'atteggiamento posturale corporeo.
Ecco perché una lesione irritativa del sistema propriocettivo cervicale, dovuta ad una sollecitazione meccanica o flogistica dell'apparato mio-legamentoso del collo, con interferenza sulle strutture afferenti a livello del sistema vestibolare, rappresenta la base patogenetica delle alterazioni delle vie vestibolo - cervico -spinali .
Un altro momento patogenetico delle sindromi di carattere otoiatrico, che si possono instaurare a seguito di una patologia anche morfologica del rachide cervicale è rappresentato dall’irritazione e/o dalla distrazione traumatica delle strutture coinvolgenti l'arteria vertebrale, con alterazione del vaso stesso e riduzione dell'apporto ematico all'apparato uditivo con conseguenti turbe dell'equilibrio su base emodinamica …..”
Ebbene, ti dico che con cure specifiche fisiochinesiche, con adeguati trattamenti farmacologici brevi ma necessari, con mobilizzazioni articolari e/o manipolazioni vertebrali con la tecnica del non dolore e del movimento contrario si ottengono ottimi risultati .
Cordiali saluti
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedico-Traumatologo//Fisiatra
Università di Messina

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

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Utente
Utente
Ti ringrazio immensamente per la risposta e ti invio volentieti la mia mail per ricevere il tuo lavoro di cui mi scrivevi:
eugenia.sacco@libero.it
Ho iniziato da qualche giorno dei massaggi shiatzu con un nostro collega qui a roma, molto fiducioso di potermi aiutare, anche se in questi ultimi giorni la mia sintomatologia è di molto aumentata tanto da costringermi a casa. Hai in particolare qualche farmaco che può alleviarmi la sintomatologia doloro a livello nucale?
Grazie ancora di cuore.
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
domanda del 24 Febbraio.
Egregia, sa benissimo che “esami ematochimici tutti nella norma, non vuol dire niente, soprattutto per la interpretazione che deve essere fatta in base ai dati clinici, che conducono nel ragionamento diagnostico, infatti, non solo vanno letti sugli spostamenti dal “centro” dei valori cosiddetti “normali”, che derivano da una statistica; inoltre lei chiede quali altri esami dovrebbero essere eseguiti, come faccio, se non so quelli che ha eseguito; ha effettuato veramente quelli necessari per condurre la diagnosi?

Analizzando i suoi sintomi, non mi devo fermare al più evidente ed accanirmi su questo, ma parto da quel “senso di nodo alla gola”, “ disturbo della deglutizione”, che posso considerarlo caratteristico di una infiammazione sia del faringe, che della tiroide, la cefalea, instabilità, sono riconducibili, non solo alla alterazione della regolazione della ghiandola, ma anche alla riacutizzazione di una infezione virale.
Tutto questo, va anche ricondotto ad una iniziale Sindrome da stanchezza cronica, fibromialgia.
Considero molto i sintomi vaghi e aspecifici, per questo, eseguo esami strumentali in studio, che mi chiarificano e mi conducono nel ragionamento diagnostico, in tempo reale, in modo da controllare sempre ogni dubbio. Ad esempio se penso un interessamento della ghiandola tiroidea, ho la possibilità di controllare immediatamente, il suo funzionamento, quali agenti patogeni sono presenti, successivamente, consiglio esami ematochimici e strumentali che mi affinano quella che è la mia diagnosi iniziale, che già ho avuto la possibilità di dimostrarne la validità.
Quindi vanno ricercati quegli agenti patogeni che sono presenti e possono essere alla base dei suoi sintomi.
Come vede, la ricerca si sposta completamente, quel disordine muscolo tensivo, può avere una origine ben precisa nella fibromialgia, come quella cefalea, nella sindrome da stanchezza cronica, ampiamente descritto in letteratura internazionale, le cui cause sono ormai ben conosciute.
Comunque, vanno sempre ricercate le cause che determinano quei sintomi vaghi e aspecifici, cardine della prevenzione, senza attendere l’arrivo della malattia conclamata.
Lei sa benissimo che esiste un innesco infettivo, susseguente a questo, una fase di latenza, prima che si verifichi la malattia conclamata, base della malattie autoimmuni, in cui si verificano quei sintomi vaghi e aspecifici, analizzarli attentamente, conduce alla diagnosi precoce, in modo tale da non far accadere la malattia; lei è in questa fase di latenza.
Sospetto una sindrome da stanchezza cronica, fibromialgia, tiroidite iniziale.

Questa era la prima risposta che avevo preparato, prima di leggere la seconda domanda di Sabato 3 Marzo, e non mi è sembrato il caso di modificarla, vedendo la seconda domanda, che effettivamente, lei ha dimenticato di riferire parti di anamnesi importantissimi:
“Premetto che circa un anno e mezzo ho, avuto un'infezione sintomatica da CMV con febbricola per 8 settimane ed intensa astenia ed in quella occasione gli esami sierologici documentarono anche una pregressa infezione da Epstein Barr.”
Quindi presenza di CMV, il quale ha proprio la caratteristica, non solo di rimanere in forma latente, ma anche quella di attaccare le strutture nervose, soprattutto nervo ottico, vestibolare e acustico, oltre ad albergare nelle cellule epatiche, oltre a innescare allergie. Anche il virus di Epstein Barr, ha questa caratteristica di permanere latente nelle cellule, preferibilmente linfatiche, non essere più individuato, riattivarsi periodicamente e di innescare patologie ben importanti come, nel suo caso, sindrome da stanchezza cronica, fibromialgia, tiroidite.
Quella faringite, è caratteristica della riattivazione del virus di Epstein Barr, come quei linfonodi laterocervicali, reattivi; perché reattivi, reattivi a cosa?
La febbre chi la provoca?

Continua a riferire esami ematochimici nella norma, senza indicarli, ma un CMV IgG 10000 ed IgM positive con una avidità del 42%.”?, occorre analizzarlo attentamente, facendo partire il ragionamento da questo.
Quel “pregressa infezione da Epstein Barr.” Considerandola “pregressa” e non presenza attiva del virus, le toglie una buona fetta di possibilità di diagnosi. Lei attualmente ha riferito due dati importantissimi per giungere ad una diagnosi presenza di due virus pericolosissimi, CMV, ma EBV, ancor più pericoloso.

Questi vanno portati via, ma non con Diaminocillina, che non funziona sui virus, ma nemmeno con antivirali, la cui efficacia è completamente nulla.

L’intervento deve essere diretto verso i virus stessi, come indicato dalla letteratura; sul sistema immunitario, individuando quelle che sono le sue alterazioni create dai virus, ma soprattutto dall’EBV.

Quindi come accennato nella prima risposta, ma ora confermato dai dati che lei ha riferito, lei ha una sindrome da stanchezza cronica, fibromialgia, tiroidite, provocata dal CMV ed EBV, che chiaramente vanno portati via, ma bisogna essere sicuri effettivamente della progressione della loro eliminazione, quindi eseguire esami struemntali specifici, per seguirne la eeffettiva eliminazione.

Saluti alberto Moschini

moschinialberto@medicitalia.it

alberto.moschini@fastwebnet.it






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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali
Egregia collega, sarebe opportuno che ci tenesse informati sull'andamento della sua sintomatologia, Grazie

Saluti alberto Moschini

moschinialberto@medicitalia.it

alberto.moschini@fastwebnet.it



[#5]
Utente
Utente
Caro Collega,ti ringrazio per l'interessamento, le ultime notizie sono che ho eseguito una RMN cranio + midollo con mdc non ha evidenziato nulla di preoccupante ma solo una protrusione discale C4-C5. Ho eseguito di nuovo gli esami microbiologici che hanno confermato le IgM per il CMV positive con un titolo di 0,280. Ho contattato un infettivologo che dopo avermi fatto eseguire un EEG per escludere un interessamento encefalitico non ha posto indicazione ad alcuna terapia in quanto visionata la tipizzazione linfocitaria sono risultata immunocompetente. Per fortuna la cefalea è lievemente migliorata ed anche il senso di instabilità anche se continuo ad avere fastidi agli arti inferiori come se i muscoli tremassero durante la marcia, sintomo comparso negli ultimi 15 giorni. Per questo ultimo disturbo ho eseguito PEM e visita neurologica con obiettività negativa anche gli enzimi muscolari rientrano nel range della norma. la spiegazione è stata una tensione muscolare per contrattute messe in atto per l'instabilità da quattro mesi.grazie e cordiali saluti.
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Perfezionato in medicine non convenzionali attivo dal 2006 al 2009
Perfezionato in medicine non convenzionali


Egregia collega, riferisca i valori della tipizzazione linfocitaria, degli ormoni tiroidei e degli anticorpi antitiroide.
La pregressa infezione da Epstein Barr è sempre attiva, considerate le caratteristiche di questo virus, come quelle del Cytomegalovirus, che rimangono latenti nelle cellule per riattivarsi periodicamente; quello che effettivamente va cercato non sono le grandi infezioni, visibili ai comuni esami, ma quelle minime, per cui occorrono esami strumentali specifici, come la tomografia elettrolitica extracellulare, che indica le zone in cui risiede il virus, da cui deve partire il ragionamento, per la soluzione terapeutica. Questi virus vanno portati via, poiché cominciano a produrre la sindrome da stanchezza cronica, i suoi sintomi ne indicano l’insorgenza, fra questi “anche se continuo ad avere fastidi agli arti inferiori come se i muscoli tremassero durante la marcia, sintomo comparso negli ultimi 15 giorni.”
Sia il Cytomegalovirus, che l’Epstein Barr, possono innescare, non solo le tiroiditi, ma anche la sindrome da stanchezza cronica, fibromialgia, ed altre patologie importanti.
Questo è il motivo per cui appena ne riscontro la presenza, immediatamente appronto la terapia per la loro eliminazione.
Saluti alberto Moschini

moschinialberto@medicitalia.it

alberto.moschini@fastwebnet.it



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