Referto ecografico linfonodo parotideo

buongiorno,
ho 58 anni e ho eseguito un ETG della regione parotidea dx a livello dell'angolo mandibolare, a seguito riscontro di tumefazione palpabile e non dolente...
volevo avere delucidazioni sul referto che riporto di seguito:
presenza di almeno 4 formazioni compatibili in prima ipotesi con linfoadenopatie, ipoecogene, disomogenee, ben vascolarizzate, con rami vascolari non solo ilari e rapporti dimensionali anche di 1:1, di dimensioni comprese tra 1 e 2 cm, di aspetto non sicuramente reattivo, meritevole di ulteriore approfondimento diagnostico.

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piccolo linfonodo nella parotide controlaterale, sostanzialmente regolare.

si consiglia ulteriore approfondimento diagnostico delle formazioni espansive parotidee di dx.


potrebbe gentilmente spiegarmi bene questo referto
ringrazio anticipatamente
cordiali saluti
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.7k 215
Poltrebbe trattarsi di una Parotite non epidemica: se il gonfiore si ripresenta, prende il nome di Parotite ricorrente, o cronica se cronicizza.
Personalmente ritengo che la parotite ricorrente o cronica, come tutte le patologie ricorrenti o croniche, trovi un'indispensabile e determinante elemento patogenetico nel terreno piuttosto che nell'agente eziologico. Per terreno intendo una struttura sfavorevole, che in questa patologia può essere costituita dall'ipertono del massetere legato alla sfavorevole occlusione dentaria. Il massetere comprime il dotto escretore della parotide, (Dotto di Stenone) che decorre in intimo contatto con il muscolo, causando gonfiore e ristagno salivare . Il ristagno favorisce l'infezione e a volte la formazione dei calcoli. Tutti questi quadri, dal semplice gonfiore alle infezioni più gravi, però, sono le complicanze e non la vera patologia: infatti ricorrono nonostante le terapie. Anzi, se i calcoli non vengono riscontrati dall'ecografia o dalla scialografia, lasciano incompreso il caso clinico, ma se riscontrati portano fuori strada, come tutte le volte che si confonde la causa con l'effetto.
L'interlocutore tecnico in questi casi é, a mio parere, un dentista che si occupi di disfunzioni cranio mandibolari, cioé di quella problematica che ruota attorno alla malocclusione dentaria e alla malposizione mandibolare e, nell’adulto , alle disfunzioni dell'articolazione temporo- mandibolare (ATM). La terapia é semplice e rapidamente risolutiva se il caso é ben inquadrato, tristissima se il caso, anziché evolvere verso la sperata autolimitazione , non viene compreso e il danno tissutale si ripropone troppe volte: nell'adulto prima o poi si va alla scialoectasia e alla parotidectomia, oltretutto con grave rischio di lesione del facciale.
Trova altre notizie utili su questo argomento visitando il mio sito internet (trova il link qui sotto la mia firma) alla pagina Patologie trattate_ Patologi delle Ghiandole Salivari , e leggendo l’ articolo linkato qui sotto: se si ritrova nelle problematiche illustrate, eventualmente mi faccia sapere. Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/Gnatologia-clinica/1217/Parotite-ricorrente-e-calcoli-salivari-colpa-dei-denti

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com