Difficoltà di respirazione notturna dopo rinoplastica
Buongiorno,
mi sono sottoposta alla fine del 2022 a un intervento di rinosettoplastica, comprensiva di riduzione delle narici.
Prima dell'operazione il naso presentava una marcata deviazione del setto, e sostanzialmente non sono mai stata in grado di respirare dalla narice dx.
Dall'intervento si sono susseguite più fasi riguardo la respirazione: i primi mesi sono stati caratterizzati da difficoltà di respirazione per il gonfiore interno, che sono andati gradualmente migliorando soprattutto dal terzo mese in poi.
Specifico che nonostante tutto in quei primi mesi riuscivo a respirare e, cosa forse strana, riuscivo a respirare meglio da sdraiata che in piedi, con respirazione possibile anche dalla narice dx.
La respirazione è andato poi gradualmente migliorando, direi in modo soddisfacente anche se il flusso della narice sx, da cui prima respiravo sempre, mi sembra leggermente più costretto rispetto a prima dell'intervento.
Sono già però due/tre volte che patisco periodi in cui faccio particolarmente fatica a respirare la notte: mi sento come se all'interno il naso si "calcifichi" e, pur continuando a respirare da almeno una narice, ho l'impressione di avere un sasso nei seni nasali... Il sonno ne risulta disturbato.
Durante la giornata non respiro male, ma comunque un po' peggio rispetto a qualche mese fa.
Specifico che per il momento su consiglio del chirurgo ho fatto sciacqui con la soluzione salina e usato uno spray idratante a base di vitamina E.
Il chirurgo sostanzialmente non mi ha offerto altre alternative per indagare meglio il problema, a suo dire le narici sono libere: mi chiedo allora se possa essere il caso di affidarmi a un otorinolaringoiatra, o esplorare altre possibilità (una visita allergologica, forse?) .
È possibile che il risultato chirurgico dell'intervento possa essere peggiorato nel corso dei mesi?
Ringrazio in anticipo.
mi sono sottoposta alla fine del 2022 a un intervento di rinosettoplastica, comprensiva di riduzione delle narici.
Prima dell'operazione il naso presentava una marcata deviazione del setto, e sostanzialmente non sono mai stata in grado di respirare dalla narice dx.
Dall'intervento si sono susseguite più fasi riguardo la respirazione: i primi mesi sono stati caratterizzati da difficoltà di respirazione per il gonfiore interno, che sono andati gradualmente migliorando soprattutto dal terzo mese in poi.
Specifico che nonostante tutto in quei primi mesi riuscivo a respirare e, cosa forse strana, riuscivo a respirare meglio da sdraiata che in piedi, con respirazione possibile anche dalla narice dx.
La respirazione è andato poi gradualmente migliorando, direi in modo soddisfacente anche se il flusso della narice sx, da cui prima respiravo sempre, mi sembra leggermente più costretto rispetto a prima dell'intervento.
Sono già però due/tre volte che patisco periodi in cui faccio particolarmente fatica a respirare la notte: mi sento come se all'interno il naso si "calcifichi" e, pur continuando a respirare da almeno una narice, ho l'impressione di avere un sasso nei seni nasali... Il sonno ne risulta disturbato.
Durante la giornata non respiro male, ma comunque un po' peggio rispetto a qualche mese fa.
Specifico che per il momento su consiglio del chirurgo ho fatto sciacqui con la soluzione salina e usato uno spray idratante a base di vitamina E.
Il chirurgo sostanzialmente non mi ha offerto altre alternative per indagare meglio il problema, a suo dire le narici sono libere: mi chiedo allora se possa essere il caso di affidarmi a un otorinolaringoiatra, o esplorare altre possibilità (una visita allergologica, forse?) .
È possibile che il risultato chirurgico dell'intervento possa essere peggiorato nel corso dei mesi?
Ringrazio in anticipo.
[#1]
Non avendo modo di visitarla, non sono in grado di capire la causa detrminante la sindrome da ostruzione nasale riferita. Probabilmente, il problema è dato da una ipertrofia dei turbinati. Comunque sia, le suggerisco una rinomanometria con test di decongestione dei turbinati per appurare la sussistenza o meno di tale sindrome e l'eventuale causa.
Un cordiale saluto
Un cordiale saluto
Dr. Raffaello Brunori
[#2]
Utente
Gentile dottor Brunori, la ringrazio moltissimo per la risposta. Mi sembra che approfondire di persona sia la strada da percorrere. La ringrazio per l'indicazione dell'esame che mi cita, che non conoscevo. Sarà mia premura farlo per indagare meglio il problema.
Un cordiale saluto anche a lei, e buon lavoro.
Un cordiale saluto anche a lei, e buon lavoro.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 417 visite dal 01/07/2024.
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