Acufene, capogiri e instabilità
Gentili Dottori mi rivolgo a voi con la speranza di fare chiarezza circa la mia sintomatologia.
Ecco la mia storia: a settembre compare un acufene pulsante, questo poi, a distanza di mesi, si converte nel classico acufene con ronzio.
Contestualmente comincia un senso di pesantezza alla testa, stato confusionale (come da ubriachezza) , capogiri.
Consulto due otorini che escludono l' orecchio come causa primaria delle vertigini.
Faccio una rsonanza magnetica encefalica (tutto ok) ed una risonanza magnetica cervicale dalla quale si evincono note di spondilosi.
Penso che tutto possa avere un nesso con la postura che utilizzo a lavoro (sono odontoiatra)
per cui mi reco da un fisioterapista per delle sedute una volta a settimana...sembro trarne beneficio...l' instabilita e le vertigini si riducono notevolmente.
Dopo un mese e mezzo sospendo le sedute.
A distanza di un paio di mesi ritorna l' instabilita, capogiri accentuati da una postura china verso il basso del capo o cmq accentuati da movimenti bruschi.
Mi capita una sera, mentre parlo, di avere un improvviso calo pressorio con sensazione di svenimento immediato associato a nausea (che paura!)...tutto poi si risolve anche se permane l' instabilita e la paura...
Ad oggi l' acufene persiste ma non è il mio problema.
ci convivo serenamente.
Cio che mi sta portando all' esaurimento e' questa instabilita, tensione nucale, capogiri e paura di svenire.
Mi è capitato anche di stare in piedi e di avere la sensazione di venir meno.
Sono completamente confusa.
Non so più se è un eventuale disturbo d' ansia ad avermi causato tutto questo oppure se è il problema cervicale (o chissa' cos' altro) la vera origine di tutto.
A chi pensate che debba rivolgermi?
Dovrei indagare di più sull'orecchio?
Dovrei sentire un parere psichiatrico?
Vi ringrazio tanto e confido in un vostro aiuto.
Non voglio che tutto questo limiti la qualità della mia vita e le mie relazioni sociali...x me linfa essenziale
Ecco la mia storia: a settembre compare un acufene pulsante, questo poi, a distanza di mesi, si converte nel classico acufene con ronzio.
Contestualmente comincia un senso di pesantezza alla testa, stato confusionale (come da ubriachezza) , capogiri.
Consulto due otorini che escludono l' orecchio come causa primaria delle vertigini.
Faccio una rsonanza magnetica encefalica (tutto ok) ed una risonanza magnetica cervicale dalla quale si evincono note di spondilosi.
Penso che tutto possa avere un nesso con la postura che utilizzo a lavoro (sono odontoiatra)
per cui mi reco da un fisioterapista per delle sedute una volta a settimana...sembro trarne beneficio...l' instabilita e le vertigini si riducono notevolmente.
Dopo un mese e mezzo sospendo le sedute.
A distanza di un paio di mesi ritorna l' instabilita, capogiri accentuati da una postura china verso il basso del capo o cmq accentuati da movimenti bruschi.
Mi capita una sera, mentre parlo, di avere un improvviso calo pressorio con sensazione di svenimento immediato associato a nausea (che paura!)...tutto poi si risolve anche se permane l' instabilita e la paura...
Ad oggi l' acufene persiste ma non è il mio problema.
ci convivo serenamente.
Cio che mi sta portando all' esaurimento e' questa instabilita, tensione nucale, capogiri e paura di svenire.
Mi è capitato anche di stare in piedi e di avere la sensazione di venir meno.
Sono completamente confusa.
Non so più se è un eventuale disturbo d' ansia ad avermi causato tutto questo oppure se è il problema cervicale (o chissa' cos' altro) la vera origine di tutto.
A chi pensate che debba rivolgermi?
Dovrei indagare di più sull'orecchio?
Dovrei sentire un parere psichiatrico?
Vi ringrazio tanto e confido in un vostro aiuto.
Non voglio che tutto questo limiti la qualità della mia vita e le mie relazioni sociali...x me linfa essenziale
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Gentile Collega, sul problema delle vertigini che non trovano soluzione negli ambiti specialistici di pertinenza ho spesso risposto a pazienti che hanno questo problema. Per non ripetermi, ti suggerirei di leggere la mia risposta a questo quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/666833-vertigini-frequenti.html
L’acufene è un problema che, quando insorge, viene sottovalutato: all’inizio spesso concede ampie remissioni spontanee, il paziente è portato a credere che passi da solo .
Purtroppo, una brutta volta, non passa più, e diventa un problema serio.
Credo che quello che dicono i Colleghi Otorinolaringoiatri, ai quali di certo ti sei già rivolta, cioé che "gli acufeni sono la loro tomba" rappresenti in qualche modo la realtà, nel senso che si tratta di una patologia molto ostica al trattamento. Tuttavia anche sul problema degli acufeni e sul loro possibile rapporto con le disfunzioni dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) ho spesso risposto a pazienti che hanno questo problema. Anche in questo caso, per non ripetermi, ti suggerirei di leggere la mia risposta a questo quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/archivio/401408-otite_acufeni.html
Per quel che riguarda il collo, è necessario considerare che le problematiche della colonna cervicale (ma anche lombare) non sono sempre isolate e fini a se stesse, ma inserite nel generale contesto posturale dell'intera struttura corporea . Può essere considerata , in molti casi, un sistema di compenso di malposizioni che intervengono nei distretti inferiori ( bacino, ginocchia, caviglie, piedi) solitamente chiamate "Ascendenti", o superiori (malocclusione dentaria con malposizione mandibolare sopratutto), chiamate Discendenti .
La postura del cranio rispetto alla colonna cervicale e alla cintura scapolare non è determinata solo dai muscoli del collo che connettono direttamente questi sistemi, ma anche da un altro sistema muscolare indiretto formato dai sottoioidei, dai sopraioidei e dagli elevatori della mandibola.
Una dislocazione sagittale della mandibole favorisce un aumento delle curvature lordotiche se la mandibola è retrusa , una rettilineizzazione se protrusa. Infine una laterodeviazione della mandibola favorisce per compenso un atteggiamento scoliotico a esse italica. Questo è peraltro uno schema scolastico , che può prevedere ampie variazioni soggettive.
La postura della mandibola è dunque pienamente coinvolta (anche se spesso trascurata) nella postura del sistema cranio-vertebrale. Anzi il suo ruolo va opportunamente rivalutato in considerazione del fatto che la mandibola è l'unico elemento macroscopicamente mobile del cranio, e viene coinvolta non solo in molte funzioni normali (masticazione, fonazione, deglutizione) e patologiche (bruxismo, serramento) ma partecipa attivamente anche all'interpretazione dei diversi stati psichici del soggetto (basti pensare al serramento nei momenti di collera, di paura, di sforzo o di lotta), costituendo molto spesso un indispensabile anello di congiunzione fra lo stress psicofisico e il dolore cefalico e vertebrale.
Se una malposizione madibolare induce un compenso posturale della colonna cervicale, l'attività encomiabile del più bravo fisioterapista o osteopata o chiropratico non potrà che avere effetti scarsi e di breve durata, perchè la mandibola , dopo qualunque manipolazione , tornerà ad occupare la postura individuata dall'inercuspidazione dentaria, che nessuna manipolazione può cambiare senza l’intervento del dentista. Per motivi uguali e contrari, il trattamento della colonna cervicale deve sempre accompagnarsi ad una attenta considerazione di eventuali problemi craniomandibolari.
Può essere utile avere qualche notizia in più su questi argomenti visitando il mio sito internet (trovi il link qui sotto la mia firma) alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Orecchio e, leggendo gli articoli linkati qui sotto. Eventualmente, se ti riconosci nella problematica illustrata, fammi sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-vertigine-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
https://www.medicitalia.it/consulti/otorinolaringoiatria/666833-vertigini-frequenti.html
L’acufene è un problema che, quando insorge, viene sottovalutato: all’inizio spesso concede ampie remissioni spontanee, il paziente è portato a credere che passi da solo .
Purtroppo, una brutta volta, non passa più, e diventa un problema serio.
Credo che quello che dicono i Colleghi Otorinolaringoiatri, ai quali di certo ti sei già rivolta, cioé che "gli acufeni sono la loro tomba" rappresenti in qualche modo la realtà, nel senso che si tratta di una patologia molto ostica al trattamento. Tuttavia anche sul problema degli acufeni e sul loro possibile rapporto con le disfunzioni dell’Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) ho spesso risposto a pazienti che hanno questo problema. Anche in questo caso, per non ripetermi, ti suggerirei di leggere la mia risposta a questo quesito:
https://www.medicitalia.it/consulti/archivio/401408-otite_acufeni.html
Per quel che riguarda il collo, è necessario considerare che le problematiche della colonna cervicale (ma anche lombare) non sono sempre isolate e fini a se stesse, ma inserite nel generale contesto posturale dell'intera struttura corporea . Può essere considerata , in molti casi, un sistema di compenso di malposizioni che intervengono nei distretti inferiori ( bacino, ginocchia, caviglie, piedi) solitamente chiamate "Ascendenti", o superiori (malocclusione dentaria con malposizione mandibolare sopratutto), chiamate Discendenti .
La postura del cranio rispetto alla colonna cervicale e alla cintura scapolare non è determinata solo dai muscoli del collo che connettono direttamente questi sistemi, ma anche da un altro sistema muscolare indiretto formato dai sottoioidei, dai sopraioidei e dagli elevatori della mandibola.
Una dislocazione sagittale della mandibole favorisce un aumento delle curvature lordotiche se la mandibola è retrusa , una rettilineizzazione se protrusa. Infine una laterodeviazione della mandibola favorisce per compenso un atteggiamento scoliotico a esse italica. Questo è peraltro uno schema scolastico , che può prevedere ampie variazioni soggettive.
La postura della mandibola è dunque pienamente coinvolta (anche se spesso trascurata) nella postura del sistema cranio-vertebrale. Anzi il suo ruolo va opportunamente rivalutato in considerazione del fatto che la mandibola è l'unico elemento macroscopicamente mobile del cranio, e viene coinvolta non solo in molte funzioni normali (masticazione, fonazione, deglutizione) e patologiche (bruxismo, serramento) ma partecipa attivamente anche all'interpretazione dei diversi stati psichici del soggetto (basti pensare al serramento nei momenti di collera, di paura, di sforzo o di lotta), costituendo molto spesso un indispensabile anello di congiunzione fra lo stress psicofisico e il dolore cefalico e vertebrale.
Se una malposizione madibolare induce un compenso posturale della colonna cervicale, l'attività encomiabile del più bravo fisioterapista o osteopata o chiropratico non potrà che avere effetti scarsi e di breve durata, perchè la mandibola , dopo qualunque manipolazione , tornerà ad occupare la postura individuata dall'inercuspidazione dentaria, che nessuna manipolazione può cambiare senza l’intervento del dentista. Per motivi uguali e contrari, il trattamento della colonna cervicale deve sempre accompagnarsi ad una attenta considerazione di eventuali problemi craniomandibolari.
Può essere utile avere qualche notizia in più su questi argomenti visitando il mio sito internet (trovi il link qui sotto la mia firma) alla pagina Patologie trattate- Patologie dell’Orecchio e, leggendo gli articoli linkati qui sotto. Eventualmente, se ti riconosci nella problematica illustrata, fammi sapere.
Cordiali saluti ed auguri.
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1408-vertigine-pertinenza-odontoiatrica.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/1348-acufeni-disfunzioni-articolazione-temporo-mandibolare-atm.html
https://www.medicitalia.it/minforma/gnatologia-clinica/934-la-cefalea-che-viene-dalla-bocca.html
Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 13/06/2024.
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Approfondimento su Acufeni
L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.