Il piede verso il basso
Buongiorno,
Sono un ragazzo di 23 anni. pratico costantemente calcio e altri sport.
premetto che mi son spesso infortunato ad entrambe le caviglie ma per la prima volta non riesco ad uscirne
Il fatto:
il 28 marzo 2009 mi sono infortunato al piede ds in una corsa campestre nel saltare un tronco in corsa all'atterraggio mi si è incassato il piede ds e sono caduto all'indietro e ho avvertito un significativo crack.
La caviglia non si è gonfiata immediatamente e riuscivo a camminare con dolore localizzato sopra il collo del piede.
la notte stessa e il mattino seguente la caviglia si è gonfiata, il dolore è aumentato per cui sono andato al pronto soccorso.
Radiografie negative: nessuna frattura.
Porto stampelle per due settimane e intanto compare un livido (parallelo alla pianta del piede sotto la caviglia sull'esterno del piede).
Il problema:
Dopo un mese circa entrambi svaniscono ma sono impossibilitato nel flettere il piede verso il basso sia in posizione supina ma soprattutto da prona. Un forte dolore acuto si manifesta nella parte posteriore del piede (tra tendine e caviglia). Dolore che ho tutt'ora dopo piu di 4 mesi.
effettuo Risonanza Magnetica (fine Aprile), risultato:
presenza di versamento articolare tibioperoneoalstragalico di modesta entità; normale rappresentazione dei tendini peronieri, tibiale anteriore e posteriore; non si riconoscono soluzioni di continuità a livello dei complessi legamentosi deltoidei tibioperoneoastragalocalcaneari;
normale rappresentazione del seno del tarso;
nei limiti reperto tendine d'achille con presenza di muscolo soleo accessorio; libero triangolo di Kager.
vado da un primo ortopedico (inizio Luglio) e sostanzialmente mi dice che non ho nulla mi consiglia 15 gg di tavoletta da surf. Dopo un mese non vedo cambiamenti vado da un secondo ortopedico (inizio agosto)e mi ha diagnosticato problemi di accorciamento dei muscoli del tricipite tali che provocano dolore nel flettere il piede verso il basso. mi ha detto che il tendine d'achille è forte e la caviglia è stabile. in seguito mi ha spiegato che questo deriva da problemi di camminnata (le suole delle scarpe consumate principalmente sull'esterno) portando all'accorciamento di questi muscoli per cui in seguito all'infortunio questo problema è uscito fuori. Attualmente mi ha detto di usare scarpe con un tacco significativo, fare esercizi di allungamento del muscolo polpaccio per sei mesi in attesa di vedere se la situazione migliora altrimenti è necessaria un'operazione.
Sono molto confuso, e un po preoccupato di non vedere una soluzione vicina.
Vi chiedo Gentilmente se è possibile che con tutti gli esami negativi il problema persiste, vorrei riprendere sport ma non riesco. In piu ora mi è stato detto di avere questo problema di accorciamento dei muscoli del tricipite, quando durante infortuni passati non è mai uscito fuori nulla? la risonanza non avrebbe dovuto individuare questo problema?
grazie mille anticipatamente
Sono un ragazzo di 23 anni. pratico costantemente calcio e altri sport.
premetto che mi son spesso infortunato ad entrambe le caviglie ma per la prima volta non riesco ad uscirne
Il fatto:
il 28 marzo 2009 mi sono infortunato al piede ds in una corsa campestre nel saltare un tronco in corsa all'atterraggio mi si è incassato il piede ds e sono caduto all'indietro e ho avvertito un significativo crack.
La caviglia non si è gonfiata immediatamente e riuscivo a camminare con dolore localizzato sopra il collo del piede.
la notte stessa e il mattino seguente la caviglia si è gonfiata, il dolore è aumentato per cui sono andato al pronto soccorso.
Radiografie negative: nessuna frattura.
Porto stampelle per due settimane e intanto compare un livido (parallelo alla pianta del piede sotto la caviglia sull'esterno del piede).
Il problema:
Dopo un mese circa entrambi svaniscono ma sono impossibilitato nel flettere il piede verso il basso sia in posizione supina ma soprattutto da prona. Un forte dolore acuto si manifesta nella parte posteriore del piede (tra tendine e caviglia). Dolore che ho tutt'ora dopo piu di 4 mesi.
effettuo Risonanza Magnetica (fine Aprile), risultato:
presenza di versamento articolare tibioperoneoalstragalico di modesta entità; normale rappresentazione dei tendini peronieri, tibiale anteriore e posteriore; non si riconoscono soluzioni di continuità a livello dei complessi legamentosi deltoidei tibioperoneoastragalocalcaneari;
normale rappresentazione del seno del tarso;
nei limiti reperto tendine d'achille con presenza di muscolo soleo accessorio; libero triangolo di Kager.
vado da un primo ortopedico (inizio Luglio) e sostanzialmente mi dice che non ho nulla mi consiglia 15 gg di tavoletta da surf. Dopo un mese non vedo cambiamenti vado da un secondo ortopedico (inizio agosto)e mi ha diagnosticato problemi di accorciamento dei muscoli del tricipite tali che provocano dolore nel flettere il piede verso il basso. mi ha detto che il tendine d'achille è forte e la caviglia è stabile. in seguito mi ha spiegato che questo deriva da problemi di camminnata (le suole delle scarpe consumate principalmente sull'esterno) portando all'accorciamento di questi muscoli per cui in seguito all'infortunio questo problema è uscito fuori. Attualmente mi ha detto di usare scarpe con un tacco significativo, fare esercizi di allungamento del muscolo polpaccio per sei mesi in attesa di vedere se la situazione migliora altrimenti è necessaria un'operazione.
Sono molto confuso, e un po preoccupato di non vedere una soluzione vicina.
Vi chiedo Gentilmente se è possibile che con tutti gli esami negativi il problema persiste, vorrei riprendere sport ma non riesco. In piu ora mi è stato detto di avere questo problema di accorciamento dei muscoli del tricipite, quando durante infortuni passati non è mai uscito fuori nulla? la risonanza non avrebbe dovuto individuare questo problema?
grazie mille anticipatamente
[#1]
Si e' possibile che in un giovane sportivo anche con esami negativi (risonanza) la guarigione stenti a decollare.
Sto seguendo un atleta che ha subito un infortunio alla cviglia simile al suo nel Febbraio e che a tutt'oggi, in presenza di RMN negativa per presenza di patologie strutturali in atto, non riesce a riprendere adeguati allenamenti atletici.
Dunque LEI non pensi di essere l'unicob caso.
Insista sulla riabilitazione facendo molta tavoletta e allunngamento che mi sembra sempre corretto in uno sportivo recentemente traumatizzatosi.
Cordiali saluti,
Sto seguendo un atleta che ha subito un infortunio alla cviglia simile al suo nel Febbraio e che a tutt'oggi, in presenza di RMN negativa per presenza di patologie strutturali in atto, non riesce a riprendere adeguati allenamenti atletici.
Dunque LEI non pensi di essere l'unicob caso.
Insista sulla riabilitazione facendo molta tavoletta e allunngamento che mi sembra sempre corretto in uno sportivo recentemente traumatizzatosi.
Cordiali saluti,
Dr. Roberto LEO
[#2]
Utente
grazie mille dr. Leo per la pronta risposta.
tra i vari esercizi che sto facendo ce ne è uno in cui tengo un elastico con le mani e metto l'altra estremità intorno al piede e provo a fletterlo in avanti da posizione supina.
nel momento in cui il piede si piega e arriva in posizione orizzontale inizio a sentire il solito dolore acuto nello stesso punto.
devo stringere i denti e mantenere la posizione di piegamento o la sensazione di dolore devo evitarla?
cordialmente
tra i vari esercizi che sto facendo ce ne è uno in cui tengo un elastico con le mani e metto l'altra estremità intorno al piede e provo a fletterlo in avanti da posizione supina.
nel momento in cui il piede si piega e arriva in posizione orizzontale inizio a sentire il solito dolore acuto nello stesso punto.
devo stringere i denti e mantenere la posizione di piegamento o la sensazione di dolore devo evitarla?
cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 5.2k visite dal 13/08/2009.
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