Una frattura del malleolo peronale può provocare con gli anni un assottigliamento della caviglia?
Buonasera,
quasi due settimane ho subito una caduta che ha causata una frattura al malleolo peronale.
Il 31 luglio ho fatto una lastra il cui referto dice: i radiogrammi mostrano rima di frattura a decorso longitudinale del III distale del perone sx.
Parlando con l’ortopedico mi ha detto che la frattura si presenta leggermente scomposta (anche se in effetti nel referto e nella ricetta bianca che mi ha dato non lo dice) dunque mi ha messo davanti a due scelte.
La prima è restare a riposo per 30 giorni e non poggiare il peso sulla caviglia con il rischio che tra 30 anni potrei rischiare l’assottigliamento della caviglia ed avere quindi dei problemi.
L’altra invece che lui mi ha consigliato è fare l’intervento mettendo quindi 6 viti e una placca esponendomi il rischio di un’ipotetica infezione.
In entrambi i casi ha usato il condizionale, so quindi che potrebbero non presentarsi ma sinceramente mi ha messo molta ansia.
L’intervento ovviamente se si può evitare/ non serve preferisco non farlo.
Il dottore mi ha prescritto il tutore Walker per immobilizzare il piede e l’eparina per 11 giorni.
Inoltre mi ha detto di fare un’altra lastra dopo una settimana per vedere se la frattura è peggiorata (in tal caso l’intervento sarebbe stato obbligatorio). Sono andata qualche giorno fa non ci sono stati grandi miglioramenti (ma non è peggiorata) anzi diciamo che si presentava quasi identica, parlando con il radiologo (visto che l’ortopedico a cui mi sono risolta è in ferie e in questo centro diagnostico anche il sostituto è in ferie) mi ha detto che la frattura comunque è composta e l’intervento non è necessario infatti mi ha tranquillizzato dicendo di continuare come stavo facendo.
Nel referto che mi ha lasciato dice che la frattura è in evoluzione osteoriparativa.
Ho mandato il referto al dottore è mi ha detto che la frattura è rimasta invariata ed è valido il discorso che ha fatto settimana scorsa, dicendo che ovviamente la frattura si calcifica ugualmente ma i rischi sono quelli che mi ha esposto.
Io ora non so cosa devo pensare perché sentendoli è come se mi dicessero cose differenti.
Volevo sapere voi cosa avreste consigliato (se fare intervento o meno) e se i rischi di questo assottigliamento sono molto alti.
Naturalmente se avete bisogno di entrambe le lastre per capire meglio posso mandarvele tramite email.
Vi ringrazio in anticipo
quasi due settimane ho subito una caduta che ha causata una frattura al malleolo peronale.
Il 31 luglio ho fatto una lastra il cui referto dice: i radiogrammi mostrano rima di frattura a decorso longitudinale del III distale del perone sx.
Parlando con l’ortopedico mi ha detto che la frattura si presenta leggermente scomposta (anche se in effetti nel referto e nella ricetta bianca che mi ha dato non lo dice) dunque mi ha messo davanti a due scelte.
La prima è restare a riposo per 30 giorni e non poggiare il peso sulla caviglia con il rischio che tra 30 anni potrei rischiare l’assottigliamento della caviglia ed avere quindi dei problemi.
L’altra invece che lui mi ha consigliato è fare l’intervento mettendo quindi 6 viti e una placca esponendomi il rischio di un’ipotetica infezione.
In entrambi i casi ha usato il condizionale, so quindi che potrebbero non presentarsi ma sinceramente mi ha messo molta ansia.
L’intervento ovviamente se si può evitare/ non serve preferisco non farlo.
Il dottore mi ha prescritto il tutore Walker per immobilizzare il piede e l’eparina per 11 giorni.
Inoltre mi ha detto di fare un’altra lastra dopo una settimana per vedere se la frattura è peggiorata (in tal caso l’intervento sarebbe stato obbligatorio). Sono andata qualche giorno fa non ci sono stati grandi miglioramenti (ma non è peggiorata) anzi diciamo che si presentava quasi identica, parlando con il radiologo (visto che l’ortopedico a cui mi sono risolta è in ferie e in questo centro diagnostico anche il sostituto è in ferie) mi ha detto che la frattura comunque è composta e l’intervento non è necessario infatti mi ha tranquillizzato dicendo di continuare come stavo facendo.
Nel referto che mi ha lasciato dice che la frattura è in evoluzione osteoriparativa.
Ho mandato il referto al dottore è mi ha detto che la frattura è rimasta invariata ed è valido il discorso che ha fatto settimana scorsa, dicendo che ovviamente la frattura si calcifica ugualmente ma i rischi sono quelli che mi ha esposto.
Io ora non so cosa devo pensare perché sentendoli è come se mi dicessero cose differenti.
Volevo sapere voi cosa avreste consigliato (se fare intervento o meno) e se i rischi di questo assottigliamento sono molto alti.
Naturalmente se avete bisogno di entrambe le lastre per capire meglio posso mandarvele tramite email.
Vi ringrazio in anticipo
[#1]
Salve,
probabilmente ha interpretato male le parole del collega dato che non esiste alcun rischio di "assottigliamento" della caviglia.
La frattura che ha subito pare non avere chiara indicazione chirurgica e quindi può essere, come le è stato già detto, trattata incruentemente.
Le complicanze del trattamento con gesso/tutore ma se vogliamo in generale delle fratture di caviglia possono essere: rigidità articolare, non guarigione della frattura, artrosi precoce post traumatica, instabilità articolare.
ll collega giustamente nel rassicurarla, ha voluto comunque sottolineare gli esiti che possono derivare da un trauma del genere e l'ha pertanto informata di ciò.
Segua le sue indicazioni e vedrà che avrà un pronto e veloce recupero.
Saluti
probabilmente ha interpretato male le parole del collega dato che non esiste alcun rischio di "assottigliamento" della caviglia.
La frattura che ha subito pare non avere chiara indicazione chirurgica e quindi può essere, come le è stato già detto, trattata incruentemente.
Le complicanze del trattamento con gesso/tutore ma se vogliamo in generale delle fratture di caviglia possono essere: rigidità articolare, non guarigione della frattura, artrosi precoce post traumatica, instabilità articolare.
ll collega giustamente nel rassicurarla, ha voluto comunque sottolineare gli esiti che possono derivare da un trauma del genere e l'ha pertanto informata di ciò.
Segua le sue indicazioni e vedrà che avrà un pronto e veloce recupero.
Saluti
Dr. Massimiliano Carrozzo
Dirigente Medico AOU Policlinico di Bari
Responsabile Ambulatorio Trauma Maggiore, Infezioni,Fissazione Esterna
[#2]
Utente
Grazie mille dottore per la risposta, è stato molto gentile. Lei cosa avrebbe consigliato? Sto cercando di sentire più pareri per capire se l’intervento è la soluzione migliore nonostante ci possano essere rischi/complicazioni.
So che se scelgo di non fare l’operazione alcune problematiche possono presentarsi (come no) anche a distanza di anni. Se in un primo momento volevo escluderlo a tutti i costi ora sono più propensa per valutare l’alternativa migliore anche per un futuro. Diciamo che questa scelta mi mette molto in crisi perché non so quale sia quella giusta per questo volevo sapere un suo consiglio
Grazie ancora
Cordiali saluti
So che se scelgo di non fare l’operazione alcune problematiche possono presentarsi (come no) anche a distanza di anni. Se in un primo momento volevo escluderlo a tutti i costi ora sono più propensa per valutare l’alternativa migliore anche per un futuro. Diciamo che questa scelta mi mette molto in crisi perché non so quale sia quella giusta per questo volevo sapere un suo consiglio
Grazie ancora
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.4k visite dal 09/08/2023.
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