Tendinopatia inserzionale inguinale
Salve,
sono un ragazzo di 24 anni che ha sempre fatto sport a livello impegnativo e non. Lo scorso settembre riniziai la pratica sportiva agonistica (rugby) cominciando con la preparazione atletica, dopo un periodo di attività sportiva amatoriale (jogging e calcetto con gli amici) a basso carico di intensità.
Da allora mi è comparso un dolore nella zona compresa tra inguine e anca, sia a destra che a sinistra, che si presenta durante lo sforzo (dopo un po’ scompare se lo sforzo è prolungato e importante), ma anche a riposo (soprattutto a sedere). Per far capire meglio qual è stata l’evoluzione di questo mio problema, le cure e gli accertamenti fatti ho preparato un sintetico (e spero esauriente) schema:
1 - settembre 2008 -> inizio preparazione atletica
2 - fine settembre 2008 -> inizio dolore gamba dx. stop attività sportiva per 15 giorni. quasi impercettibile miglioramento
3 - 23 10 2008 -> dolore sia a dx che a sx. stop attività sportiva. visita ortopedica, diagnosi: cruralgia bilaterale, nessun problema posturale riscontrato, cura a base di miolirassanti e antinfiammaotri per 20 gg. quasi impercettibile miglioramento
4 - novembre 2008 -> 2 cicli di nimesulide in polvere (2 bustine al dì per 10 giorni). lieve miglioramento
5 - 11 02 2009 -> ecografia gamba dx e sx e visita specialistica medico dello sport, diagnosi: tendinopatia inserzionale inguinale bilaterale. non mi si sconsiglia la ripresa dell'attività sportiva
6 - maggio 2009 -> 15 sedute di fisioterapia (massaggi, ultrasuoni, laser, applicazione locale di pomata antiinfiammatoria, applicazione di ghiaccio a casa) e riabilitazione (esercizi in acqua, nuoto, bici, pattini, corsa blanda, esercizi posturali, esercizi di potenziamento con elastici e pesi). lieve miglioramento
7 - 11 06 2009 -> esami del sangue VES, proteina C reattiva, CPK, LDH: tutti i valori nella norma
8 - 19 06 2009 -> visita ortopedica ed ecografia gamba dx, diagnosi: nessun problema posturale rilevato, nessun tipo di infiammazione in atto. cura: dicloreum (1 capsula al dì per 20 giorni), nessun miglioramento
9 - 17 07 2009 -> rx bacino, diagnosi: lieve valgismo. l'ortopedico esclude che questa possa essere la causa del dolore
Il dolore dall’inizio del suo manifestarsi ad oggi è sceso poco e mi preclude sia una seria applicazione sportiva, sia il normale vivere, in quanto pur non essendo lancinante è di notevole disturbo. Nonostante abbia capito che non sia un problema grave, sono ormai un po’ abbattuto e infelice dato che non si capisce bene quale sia la cura adeguata. Spero che qualcuno possa darmi consigli utili.
Grazie.
sono un ragazzo di 24 anni che ha sempre fatto sport a livello impegnativo e non. Lo scorso settembre riniziai la pratica sportiva agonistica (rugby) cominciando con la preparazione atletica, dopo un periodo di attività sportiva amatoriale (jogging e calcetto con gli amici) a basso carico di intensità.
Da allora mi è comparso un dolore nella zona compresa tra inguine e anca, sia a destra che a sinistra, che si presenta durante lo sforzo (dopo un po’ scompare se lo sforzo è prolungato e importante), ma anche a riposo (soprattutto a sedere). Per far capire meglio qual è stata l’evoluzione di questo mio problema, le cure e gli accertamenti fatti ho preparato un sintetico (e spero esauriente) schema:
1 - settembre 2008 -> inizio preparazione atletica
2 - fine settembre 2008 -> inizio dolore gamba dx. stop attività sportiva per 15 giorni. quasi impercettibile miglioramento
3 - 23 10 2008 -> dolore sia a dx che a sx. stop attività sportiva. visita ortopedica, diagnosi: cruralgia bilaterale, nessun problema posturale riscontrato, cura a base di miolirassanti e antinfiammaotri per 20 gg. quasi impercettibile miglioramento
4 - novembre 2008 -> 2 cicli di nimesulide in polvere (2 bustine al dì per 10 giorni). lieve miglioramento
5 - 11 02 2009 -> ecografia gamba dx e sx e visita specialistica medico dello sport, diagnosi: tendinopatia inserzionale inguinale bilaterale. non mi si sconsiglia la ripresa dell'attività sportiva
6 - maggio 2009 -> 15 sedute di fisioterapia (massaggi, ultrasuoni, laser, applicazione locale di pomata antiinfiammatoria, applicazione di ghiaccio a casa) e riabilitazione (esercizi in acqua, nuoto, bici, pattini, corsa blanda, esercizi posturali, esercizi di potenziamento con elastici e pesi). lieve miglioramento
7 - 11 06 2009 -> esami del sangue VES, proteina C reattiva, CPK, LDH: tutti i valori nella norma
8 - 19 06 2009 -> visita ortopedica ed ecografia gamba dx, diagnosi: nessun problema posturale rilevato, nessun tipo di infiammazione in atto. cura: dicloreum (1 capsula al dì per 20 giorni), nessun miglioramento
9 - 17 07 2009 -> rx bacino, diagnosi: lieve valgismo. l'ortopedico esclude che questa possa essere la causa del dolore
Il dolore dall’inizio del suo manifestarsi ad oggi è sceso poco e mi preclude sia una seria applicazione sportiva, sia il normale vivere, in quanto pur non essendo lancinante è di notevole disturbo. Nonostante abbia capito che non sia un problema grave, sono ormai un po’ abbattuto e infelice dato che non si capisce bene quale sia la cura adeguata. Spero che qualcuno possa darmi consigli utili.
Grazie.
[#1]
Gentile signore da quanto riferito potrebbe trattarsi di una publalgia o sindrome adduttoria molto frequente negli sportivi. Talvolta risulta effettivamente difficile trattarla. Nella mia esperienza può risultare utile il trattamento con onde d'urto dopo un attenta valutazione del suo caso specifico. tante cordialità Dr. stefano Guidotti Firenze
Dr. Stefano Guidotti
Ortopedico Fisiatra Esperto di Onde d'urto Firenze
www.stefanoguidotti.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.5k visite dal 28/07/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.