Dolori alle spalle e difficolta di mobilità
Paziente di 51 anni, alt. 172 peso 104 kg., da alcuni mesi affetto da forti dolori alle spalle che si irradiano sino alle braccia, ciò comporta una notevole difficolta motoria, tale da impedire le azioni più banali quale pulirsi e/o sollevare i pantaloni. Inoltre il dolore risulta essere più accentuato nelle ore noturne, quindi anche durante il periodo di riposo, il dolore stesso percepibile a livello interno delle braccia e da contato, quindi anche poggiando gli arti sul materasso.
Effetuata ecografia in data 16.06.2009 con seguente referto: " I tendini del sovraspinato appaiono bilateralmente un pò ispessiti con ecostrutura un pò disomogenea e margini un pò sfumati come per un iniziale quadro tendinosico. A acrico del sovraspinato di dx. in corrispondenza della sua porzione inserzionale-preinserzionale si apprezza inoltre immagine iperecogena del diametro di di circa 2,5 mm da possibile calcificazione per cui è utile un controllo mediante rx. se non mgià eseguito. Non si rilevano reperti ecografici patologici di rilievo a carico dei restanti tendini costituenti la cuffia dei rotori bilateralmente.Pure il tendine del soto-scapolare è bilateralmente un pò ispessito e ha ecostrutura un pò disomogenea nel complesso ipoecogena e margini un po sfumati anch'esso verosimilmente in relazione ad un inziale quadro tendinosico. Il capo lungo del bicipite omerale a livello dell'omonimo solco presenta margini sfumati ed ecostrutura disomogenea ed ipoecogena in relazione ad un quadro tendinosico più accentuato a dx. Non si rilevano versamenti a livello della borsa sotto-amicromiondeltoidea bilateralmente. Effetauta Rx. in data 26.06.2009 con seguente referto: " Si osserva presenza di sclerosi sub condrale della grande tuberosità omerale bilateralmente, A Dx. proietata in prossimità del margine del grande tuberosità medesima si osservano piccole tenui immaggini radiopatiche che potrebero correlarsi ad iniziali calcificazioni distrofiche. Per ultimo in data 17.07.09 effettuata Risonanza magnetica con seguente referto (sintesi) Evidenziato presenza di livi manifestazioni artrofibrotiche a carico dell'erticolazione acromion-claveare; Il reperto determina minimo assotigliamento dei piani di scorrimento subacromiali generando conflitto con la prozione inserzionale del tendine sovraspinoso quest'ultimo in tale sede presenta segnale disomogeneo per tendinosi.Concomita falda di versamentonella borsa subacromiale.I tendini sotospinosi e sottscapolare sono regolari per sede, morfologia ed intensità di segnale Il cercine glenoideo e le cartilagini appaiono lievemente assottigliati. L'indagine R.M. della spalla sx. ha evidenziato la presenza di manifestazione artrofibrotiche a carico dell'articolazione acronio- claveare.Il referto non sembra determinare significativa riduzione d'ampiezza dei piani di scorrimento subacromiali.Il tendine sovraspinoso appare disomogeneo in sede inserzionale con concomitante falda liquida a livello della borsa subacromiale
Effetuata ecografia in data 16.06.2009 con seguente referto: " I tendini del sovraspinato appaiono bilateralmente un pò ispessiti con ecostrutura un pò disomogenea e margini un pò sfumati come per un iniziale quadro tendinosico. A acrico del sovraspinato di dx. in corrispondenza della sua porzione inserzionale-preinserzionale si apprezza inoltre immagine iperecogena del diametro di di circa 2,5 mm da possibile calcificazione per cui è utile un controllo mediante rx. se non mgià eseguito. Non si rilevano reperti ecografici patologici di rilievo a carico dei restanti tendini costituenti la cuffia dei rotori bilateralmente.Pure il tendine del soto-scapolare è bilateralmente un pò ispessito e ha ecostrutura un pò disomogenea nel complesso ipoecogena e margini un po sfumati anch'esso verosimilmente in relazione ad un inziale quadro tendinosico. Il capo lungo del bicipite omerale a livello dell'omonimo solco presenta margini sfumati ed ecostrutura disomogenea ed ipoecogena in relazione ad un quadro tendinosico più accentuato a dx. Non si rilevano versamenti a livello della borsa sotto-amicromiondeltoidea bilateralmente. Effetauta Rx. in data 26.06.2009 con seguente referto: " Si osserva presenza di sclerosi sub condrale della grande tuberosità omerale bilateralmente, A Dx. proietata in prossimità del margine del grande tuberosità medesima si osservano piccole tenui immaggini radiopatiche che potrebero correlarsi ad iniziali calcificazioni distrofiche. Per ultimo in data 17.07.09 effettuata Risonanza magnetica con seguente referto (sintesi) Evidenziato presenza di livi manifestazioni artrofibrotiche a carico dell'erticolazione acromion-claveare; Il reperto determina minimo assotigliamento dei piani di scorrimento subacromiali generando conflitto con la prozione inserzionale del tendine sovraspinoso quest'ultimo in tale sede presenta segnale disomogeneo per tendinosi.Concomita falda di versamentonella borsa subacromiale.I tendini sotospinosi e sottscapolare sono regolari per sede, morfologia ed intensità di segnale Il cercine glenoideo e le cartilagini appaiono lievemente assottigliati. L'indagine R.M. della spalla sx. ha evidenziato la presenza di manifestazione artrofibrotiche a carico dell'articolazione acronio- claveare.Il referto non sembra determinare significativa riduzione d'ampiezza dei piani di scorrimento subacromiali.Il tendine sovraspinoso appare disomogeneo in sede inserzionale con concomitante falda liquida a livello della borsa subacromiale
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Utente
Egr. Dott. PICINOTTI, confermo di essere stato visitato da 2 ortopedici, e che i relativi esami sono stati richiesti esplitamente dagli stessi. Peraltro in atto sto effettuando una terapia infiltrativa al fine di alleviare i dolori, molto intensi in particolare nel ginocchio sx e nella spalla dx. Perultimo è stat suggerita un'eventuale artroscopia, al fine di ripristinare una migliore funzionalità degli arti. Gradirei conoscere, a tal proposito una sua valutazione. ringrazio per la disponibilità. cordiali saluti
[#3]
è mia abitudine visitare il paziente (e a causa di questo mi fido spesso molto più della mia visita che degli esami strumentali... scusi per la presenzione). pertanto mi resta difficile dirle se è necessaria una artroscopia. di certo quando si esegue un intervento, lo si fa per risolvere un problema e non per migliorare il movimento degli arti.
Mi resta difficile capire il suo problema: tendinite acuta della cuffia oppure problema al rachide cervicale?
Mi resta difficile capire il suo problema: tendinite acuta della cuffia oppure problema al rachide cervicale?
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Utente
Egr. Dr. PICINOTTI, nel ringraziarLa ulteriormente del suo consulto, le comunico che, sebbene nel corso della mia richiesta mi fosse sfuggito di evidenziare i problemi al rachide cervicale ho rilevato in modo molto positivo la sua intuizione. Preciso che già nei mesi scorsi, sempre per i dolori lamentati ero già ricorso a della terapia effettuata da un Mossoterapista del luogo, traendo anche dei benefici. Tra l'altro avendo sofferto di formicolii alle mani ( in ore notturne) e difficolta a riprendere la mobilità al mattino avevo anche effettuato un elettromiografia, che aveva dato esito negativo e riconducendo pertanto, anche in quella occasione a problemi del rachide cervicale: Effettuata R.M. con referto " COLONNA CERVICALE" Si rilevano segni di Spondiloartrosi. Nel trato C6-C7 il disco deborda in posizione postero-mediana. Impronta il legamento longitudinale. I rimanenti dischi intersomatici sono di normale spessore contenuti. I principali diametri del canale sono nella norma. Il midollo è di normale morfologia ed intensità. ringrazio
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mi sembra poco positiva la rmn del rachide cervicale, per cui tornerei a pensare più alla spalla.
non le ho chiesto una cosa: il tipo di lavoro: pesante e con braccia protese in avanti?
se si, allora il problema è questo: sovraccarico funzionale (o over-used come dicono gli anglosassoni) e il rimedio - più che la chirurgia - è modificare l'atto lavorativo.
non le ho chiesto una cosa: il tipo di lavoro: pesante e con braccia protese in avanti?
se si, allora il problema è questo: sovraccarico funzionale (o over-used come dicono gli anglosassoni) e il rimedio - più che la chirurgia - è modificare l'atto lavorativo.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 6.1k visite dal 26/07/2009.
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