Lesione osteocondrale caviglia in esiti di frattura astragalo
Sono una ragazza di 25 anni che abita in provincia di vicenza.abbiate la pazienza di leggere.
1- Il 07 Maggio 2008 facendo un salto da circa 1 metro di altezza ho fatto una distorsione in inversione della caviglia dx. Al pronto soccorso i raggi non hanno evidenziato fratture.
2- il 28/05/2008 nuovi Rx non rilevavano segni di frattura.
Ho portato per 2mesi tutore rigido aircast ed ho iniziato la riabilitazione fisioterapica con forte dolore e senza grandi risultati.
3 -20/09/2008 RMN caviglia dx: “diffusa alterazione di segnale a carico dell’astragalo specie posteriormente per sofferenza della spongiosa ossea, in tale contesto si evidenzia sempre a livello astragalico nella porzione posteriore linea ipointesa possibile espressione di frattura incompleta. Modesta componente liquida endoarticolare sia a livello tibio astragalico che astragalo-calcaneare”
4-27/09/2008 TAC: “versamento intra-articolare ed ispessimento a significato reattivo della componente sinoviale distendono le strutture capsulari della tibio-astragalica e del recesso posteriore della sottoasragalica.Frattura composta della porzione posteriore dell’astragalo coinvolgente la rima articolare al domo e alla sottoastragalica posteriore con minima scalinatura dei profili; la rima risulta sottile, ben definita in relazione ad iniziale addensamento delle limitanti contrapposte.."
5 – In seguito ho eseguito:clodron fiale 100mg 1/die x 15 gg e poi 1/sett. x 6 settimane, campi magnetici pulsanti x 3h/die,artrosilene schiuma 3v./die, arvenum 500 mg 2 cps x 2v/die e impacchi serali di argilla.
6-15/01/2009 RMN: “tuttora apprezzabile, ancorché meno evidente, la frattura descritta in corrispondenza del corpo dell’astragalo,con interessamento delle rime articolari tibio-astragalica e sotto-astragalica posteriore.Più ridotta l’area di edema midollare perilesionale.si apprezza minima distensione del recesso tibio-astragalico anteriore”
7- Ho continuato con campi magnetici(3h/die,ciclo di 5 infiltrazioni di acido ialuronico (1/sett), e success. palestra xrinforzo musc. ed es. propriocezione.
8-18/04/09 RMN: “estesa lesione osteocondrale riconoscibile alla porzione mediale del domo-astragalico con piccola componente fluida saccata in sede sottocorticale compatibile con involuzione cistica contornata da esteso edema della spongiosa; sul versamento articolare si riconosce focale minuto avvallamento della limitante ostecondrale in un tratto esteso per circa 5 mm. Alterazioni artrosiche dei capi ossei tibio-astragalici e della sottoastragalica posteriore,con modico versamento articolare"
9- 8h di notte di campi magnetici e 2h impacchi argilla, infiltrazioni acido ialuronico 1/mese.
10-11/07/2009 “il quadro appare sostanzialmente invariato,salvo maggiore evidenza della componente fluida subcondrale a livello della lesione osteocondrale nota del domo astragalico,la quale componente fluida ha diam max di7mm.persiste iperemia midollare adiacente."
Per favore ora cosa mi consigliate di fare?
1- Il 07 Maggio 2008 facendo un salto da circa 1 metro di altezza ho fatto una distorsione in inversione della caviglia dx. Al pronto soccorso i raggi non hanno evidenziato fratture.
2- il 28/05/2008 nuovi Rx non rilevavano segni di frattura.
Ho portato per 2mesi tutore rigido aircast ed ho iniziato la riabilitazione fisioterapica con forte dolore e senza grandi risultati.
3 -20/09/2008 RMN caviglia dx: “diffusa alterazione di segnale a carico dell’astragalo specie posteriormente per sofferenza della spongiosa ossea, in tale contesto si evidenzia sempre a livello astragalico nella porzione posteriore linea ipointesa possibile espressione di frattura incompleta. Modesta componente liquida endoarticolare sia a livello tibio astragalico che astragalo-calcaneare”
4-27/09/2008 TAC: “versamento intra-articolare ed ispessimento a significato reattivo della componente sinoviale distendono le strutture capsulari della tibio-astragalica e del recesso posteriore della sottoasragalica.Frattura composta della porzione posteriore dell’astragalo coinvolgente la rima articolare al domo e alla sottoastragalica posteriore con minima scalinatura dei profili; la rima risulta sottile, ben definita in relazione ad iniziale addensamento delle limitanti contrapposte.."
5 – In seguito ho eseguito:clodron fiale 100mg 1/die x 15 gg e poi 1/sett. x 6 settimane, campi magnetici pulsanti x 3h/die,artrosilene schiuma 3v./die, arvenum 500 mg 2 cps x 2v/die e impacchi serali di argilla.
6-15/01/2009 RMN: “tuttora apprezzabile, ancorché meno evidente, la frattura descritta in corrispondenza del corpo dell’astragalo,con interessamento delle rime articolari tibio-astragalica e sotto-astragalica posteriore.Più ridotta l’area di edema midollare perilesionale.si apprezza minima distensione del recesso tibio-astragalico anteriore”
7- Ho continuato con campi magnetici(3h/die,ciclo di 5 infiltrazioni di acido ialuronico (1/sett), e success. palestra xrinforzo musc. ed es. propriocezione.
8-18/04/09 RMN: “estesa lesione osteocondrale riconoscibile alla porzione mediale del domo-astragalico con piccola componente fluida saccata in sede sottocorticale compatibile con involuzione cistica contornata da esteso edema della spongiosa; sul versamento articolare si riconosce focale minuto avvallamento della limitante ostecondrale in un tratto esteso per circa 5 mm. Alterazioni artrosiche dei capi ossei tibio-astragalici e della sottoastragalica posteriore,con modico versamento articolare"
9- 8h di notte di campi magnetici e 2h impacchi argilla, infiltrazioni acido ialuronico 1/mese.
10-11/07/2009 “il quadro appare sostanzialmente invariato,salvo maggiore evidenza della componente fluida subcondrale a livello della lesione osteocondrale nota del domo astragalico,la quale componente fluida ha diam max di7mm.persiste iperemia midollare adiacente."
Per favore ora cosa mi consigliate di fare?
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dopo 1 anno il rischio di necrosi dell'astragalo dovrebbe essere quasi superato, pertanto penso che sia inevitabile il ricorso ad una artroscopia di caviglia sia per eseguire una toilette della lesione, sia per eseguire delle perforazioni ossee ed eventuale innesto cartilagineo successivo.
Dr. alberto picinotti
[#2]
Utente
Grazie per la risposta. Vorrei un chiarimento: cosa intende con perforazioni ossee?
Ma quanto è elevato, secondo lei, il rischio che la cartilagine ceda e ci sia un peggioramento del quadro se non mi opero? Sono molto stanca di terapie, quindi mi chiedo: e se non faccio più niente? se mi rassegno a non poter più sciare, pattinare, correre, ..., ed a sentire male quando la sforzo troppo, il quadro rimarrà così o inevitabilmente magari fra qualche anno mi ritroverò a non riuscire più a camminare?
Mi è stato consigliato dal mio specialista un'operazione con cellule staminali prelevate dall'anca (se ho capito bene) e plasma ricco di proteine. però prima bisogna verificare se c'è instabilità dei legamenti (che nella caduta sono stati lesionati ed ora sono ispessiti). Inoltre diceva che non sa se riesce a passarci in artroscopia, se no deve tagliare lateralmente. Poi so che ci vorranno anche tempi di recupero abbastanza lunghi. e' la stessa operazione di cui parla lei oppure no? Tra l'altro, io l'anno prossimo mi devo sposare. Quindi mi chiedo se per queste operazioni ci siano tempi di attesa lunghi e qual è, secondo lei, il centro migliore per questa patologia.
Grazie ancora per l'attenzione.
Ma quanto è elevato, secondo lei, il rischio che la cartilagine ceda e ci sia un peggioramento del quadro se non mi opero? Sono molto stanca di terapie, quindi mi chiedo: e se non faccio più niente? se mi rassegno a non poter più sciare, pattinare, correre, ..., ed a sentire male quando la sforzo troppo, il quadro rimarrà così o inevitabilmente magari fra qualche anno mi ritroverò a non riuscire più a camminare?
Mi è stato consigliato dal mio specialista un'operazione con cellule staminali prelevate dall'anca (se ho capito bene) e plasma ricco di proteine. però prima bisogna verificare se c'è instabilità dei legamenti (che nella caduta sono stati lesionati ed ora sono ispessiti). Inoltre diceva che non sa se riesce a passarci in artroscopia, se no deve tagliare lateralmente. Poi so che ci vorranno anche tempi di recupero abbastanza lunghi. e' la stessa operazione di cui parla lei oppure no? Tra l'altro, io l'anno prossimo mi devo sposare. Quindi mi chiedo se per queste operazioni ci siano tempi di attesa lunghi e qual è, secondo lei, il centro migliore per questa patologia.
Grazie ancora per l'attenzione.
[#3]
la cartlagine ha già ceduto se c'è una lesione condrale di 5mm. il prelievo di cellule puo' essere fatto o dall'anca (cellule totipotenti) oppure dalla caviglia stessa (cartilagine che poi viene inviata in laboratorio per la proliferazione) e reinserita successivamente con un altro intervento. comunque sia i tempi per il recupero si aggirano sui 2-3 mesi di prognosi nel post-operatorio.
[#4]
Utente
Mi scuso per il ritardo nel risponderle e la ringrazio nuovamente del consulto. Ho effettuato nel frattempo visite ortopediche da due specialisti i quali dicono entrambi che è una lesione seria e delicata, soprattutto per la posizione di questa lesione collocata giusto sotto il malleolo della tibia. Secondo uno specialista non c'è alcun modo di intervenire se non con un'operazione transmalleolare (rompendo quindi il malleolo della tibia e poi riaggiustandolo inserendo una vita permanente, se ho capito bene). Secondo l'altro specialista forse è possibile intervenire anche per via posteriore. Cosa ne pensa?
Inoltre un medico dice che è urgente e che tenderà a peggiorare fino ad andare in artrosi e non camminare più, l'altro dice di aspettare e vedere fra sei mesi e se il quadro è stabilizzato provare a riprendere attività più impegnativi e verificare se è proprio necessario operare. Il quadro è destinato a peggiorare se non mi opero oppure no?
Inoltre un medico dice che è urgente e che tenderà a peggiorare fino ad andare in artrosi e non camminare più, l'altro dice di aspettare e vedere fra sei mesi e se il quadro è stabilizzato provare a riprendere attività più impegnativi e verificare se è proprio necessario operare. Il quadro è destinato a peggiorare se non mi opero oppure no?
[#5]
beh, di tempo ne è già passato molto dal maggio 2008. non c'è una urgenza assoluta, ma certamente ormai che ha avviato il programma per la sua guarigione, cercherei di non mi fermare troppo.
La via trans-malleolare? se possibile evitarla, ma se la lesione è proprio sotto il malleolo è abbastanza difficile arrivarci anche da posteriore in artroscopia e soprattutto se c'è da fare un innesto cartilagineo è inevitabile passare attraverso il malleolo.
La via trans-malleolare? se possibile evitarla, ma se la lesione è proprio sotto il malleolo è abbastanza difficile arrivarci anche da posteriore in artroscopia e soprattutto se c'è da fare un innesto cartilagineo è inevitabile passare attraverso il malleolo.
[#6]
Utente
Grazie per la risposta. sono tornata da un viaggio molto faticoso a licello fisico e ce l'ho fatta, seppur con l'utilizzo di cavigliera (di quelle molto buone), cerotti transdermici ed antidolorifici ma non ci si può adattare a 25 anni a questo per sempre. Proprio perchè è da quasi un anno e mezzo che faccio terapie e rinunce, vorrei giungere al più presto ad una soluzione per poter continuare la mia vita senza questo peso ed incognita. Chiedevo se è possibile che una lesione di questo tipo rimanga inalterata nel tempo. La caviglia non è in continua sofferenza? essendo giovane posso davvero pensare di lasciare tutto così per la vita? io ne dubito. Quanto invalidante è operare per via trans-malleolare? sarebbe una soluzione definitivi?i risultati come sono?
L'altro specialista parlava di operare per via posteriore ma non in artroscopia con l'utilizzo di plasma ricco di piastrine e staminali. Il 24 di questo mese andò dal dott. Buda dell'equipe del prof. Giannini del Rizzoli di Bologna...spero di avere qualche altra delucidazione. Quando ogni medico ha un parere diverso è davvero difficile prendere decisioni così importanti soprattutto in particolari fase della vita.
Grazie ancora, se le interessa le farò sapere come va.
L'altro specialista parlava di operare per via posteriore ma non in artroscopia con l'utilizzo di plasma ricco di piastrine e staminali. Il 24 di questo mese andò dal dott. Buda dell'equipe del prof. Giannini del Rizzoli di Bologna...spero di avere qualche altra delucidazione. Quando ogni medico ha un parere diverso è davvero difficile prendere decisioni così importanti soprattutto in particolari fase della vita.
Grazie ancora, se le interessa le farò sapere come va.
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il problema è che non ci sono delle linee guida definitive per le lesioni cartilaginee. e questo ovviamente perchè non c'è ancora una terapia definitiva. però mi pare che l'intervento è inevitabile.
se dovessi scegliere partirei con la strada meno invasiva e con la maggiore possibilità di "rigenerazione": ossia: toilette del focolaio di lesione condrale e applicazione di "pappa piastrinica" ricca di fattori di crescita (o cellule staminali - come oggi va di moda dire...)
se dovessi scegliere partirei con la strada meno invasiva e con la maggiore possibilità di "rigenerazione": ossia: toilette del focolaio di lesione condrale e applicazione di "pappa piastrinica" ricca di fattori di crescita (o cellule staminali - come oggi va di moda dire...)
[#8]
Utente
Buongiorno! sono tornata, scusi il ritardo. Alla fine il 23 settembre sono stata operata al Rizzoli di Bologna dal dott. Buda. Ha eseguito un trapianto di cellule mesenchimali midollari più gel piastrinico in artroscopia (per via anteriore, cosa che nessun altro medico aveva detto di riuscire a fare)nell'astragalo dove appunto era collocata la lesione. Aveva detto che se c'era bisogno prelevava anche dell'osso dalla tibia, ma non ce n'è stata la necessità, ha riempito il geode usando più strati di cellule e plasma. Non è stato così facile come previsto, dovevano dimettermi il giorno dopo, perchè ho avuto delle complicazioni a causa dell'anestesia spinale. Sono stata male e ho preso paura. sono dovuta rimanere a letto con gambe alte e testa bassa sotto terapie via endovena per tre giorni senza mangiare e bere perchè appena provavo a muovefrmi avevo giramenti, forte mal di testa e mal di schiena, nausea, vomito e svenimenti. E poi stavo per fare occlusione intestinale e sono stata malissimo. Alla fine sono tornata a casa. Mi sto riprendendo solo ora perchè anche al rientro a casa ero molto debole e avevo la pressione bassissima, con conseguenti giramenti, stanchezza, febbricola.
Ora devo solo avere tanta pazienza, a fine mese ho il controllo e mi diranno se potrò cominciare ad appoggiare il piede e iniziare la riabilitazione. hanno detto che per tornare al lavoro dovranno passare almeno 2/3mesi dall'intervento e per il recupero ottimale sei mesi. Spero solo che effettivamente le cellule attecchiscano e si ricostruiscano l'osso e la cartilagine. secondo lei dottore quando potrò saperlo? non mi hanno detto quando potrò fare la prima risonanza per verificare che effettivamente la lesione sia guarita. Inoltre per il momento mi hanno detto solo di fare mobilizzazione attiva e passiva, io ogni tanto faccio qualche movimento ma mi sembra poco...i campi magnetici per la specializzazione e duplicazione delle cellule possono servire?
Grazie di tutto, speriamo che vada tutto bene, spero tanto che il peggio sia passato.
Ora devo solo avere tanta pazienza, a fine mese ho il controllo e mi diranno se potrò cominciare ad appoggiare il piede e iniziare la riabilitazione. hanno detto che per tornare al lavoro dovranno passare almeno 2/3mesi dall'intervento e per il recupero ottimale sei mesi. Spero solo che effettivamente le cellule attecchiscano e si ricostruiscano l'osso e la cartilagine. secondo lei dottore quando potrò saperlo? non mi hanno detto quando potrò fare la prima risonanza per verificare che effettivamente la lesione sia guarita. Inoltre per il momento mi hanno detto solo di fare mobilizzazione attiva e passiva, io ogni tanto faccio qualche movimento ma mi sembra poco...i campi magnetici per la specializzazione e duplicazione delle cellule possono servire?
Grazie di tutto, speriamo che vada tutto bene, spero tanto che il peggio sia passato.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 18.1k visite dal 23/07/2009.
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Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.