Valutazione rnm schiena zona lombare - spondiloartrosi, disidratazione e protrusioni
Buongiorno, ad una RMN di quasi 2 anni fa, il referto segna:
"L'esame è stato condotto con scansioni sagittali, coronali e assiali T1 e T2 dipendenti.
Sono presenti manifestazioni di disidratazione dei dischi compresi tra L3 ed L5, ridotti di ampiezza e di segnale; i dischi stessi presentano minime protrusioni ad ampio raggio, che determinano modeste impronte sul profilo anteriore del sacco durale, con lieve accentuazione sul versante sinistro a L3-L4.
Il canale vertebrale mantiene dimensioni nei limiti della norma.
Al passaggio dorso-lombare sono presenti manifestazioni discartrosiche tra D10 e D12.
Il cono midollare mantiene segnale regolare.
Non sono evidenti alterazioni strutturali ossee.
"
Nella visita fisiatrica: All'EO rachide rigido per contratture muscolari paravertebrali dorsolombari, ridotta flessione anteriore.
Non vi sono segni di patologia radicolare AAII.
Essendo che ho cronicizzato il disturbo/dolore alla schiena, ogni mattina... ogni volta che faccio troppe camminate, troppo seduto e troppo in piedi, ed il fisiatra ed osteopata non pensano serva un'altra RMN, le mie domande, gentilmente se qualcuno possa aiutarmi sono:
Ho 40 anni, sono sedentario, 1, 72 e 100kg (sovrappeso quindi anche)
1) è una schiena tutto sommato "nella norma" di un 40enne sedentario... tutto sommato niente di particolarmente grave e che potrei drasticamente tornare ad una vita normale oppure è grave?
2) quale percorso dovrei adottare, visto che fisiatra, osteopata, tecar, ecc... non hanno dato grossissimi risultati?
Grazie mille a chi mi voglia rispondere e buone feste.
PS: l'unico modo che aiuta un pò a sentire meno dolore... sono in FANS al secondo/terzo giorno di terapia
"L'esame è stato condotto con scansioni sagittali, coronali e assiali T1 e T2 dipendenti.
Sono presenti manifestazioni di disidratazione dei dischi compresi tra L3 ed L5, ridotti di ampiezza e di segnale; i dischi stessi presentano minime protrusioni ad ampio raggio, che determinano modeste impronte sul profilo anteriore del sacco durale, con lieve accentuazione sul versante sinistro a L3-L4.
Il canale vertebrale mantiene dimensioni nei limiti della norma.
Al passaggio dorso-lombare sono presenti manifestazioni discartrosiche tra D10 e D12.
Il cono midollare mantiene segnale regolare.
Non sono evidenti alterazioni strutturali ossee.
"
Nella visita fisiatrica: All'EO rachide rigido per contratture muscolari paravertebrali dorsolombari, ridotta flessione anteriore.
Non vi sono segni di patologia radicolare AAII.
Essendo che ho cronicizzato il disturbo/dolore alla schiena, ogni mattina... ogni volta che faccio troppe camminate, troppo seduto e troppo in piedi, ed il fisiatra ed osteopata non pensano serva un'altra RMN, le mie domande, gentilmente se qualcuno possa aiutarmi sono:
Ho 40 anni, sono sedentario, 1, 72 e 100kg (sovrappeso quindi anche)
1) è una schiena tutto sommato "nella norma" di un 40enne sedentario... tutto sommato niente di particolarmente grave e che potrei drasticamente tornare ad una vita normale oppure è grave?
2) quale percorso dovrei adottare, visto che fisiatra, osteopata, tecar, ecc... non hanno dato grossissimi risultati?
Grazie mille a chi mi voglia rispondere e buone feste.
PS: l'unico modo che aiuta un pò a sentire meno dolore... sono in FANS al secondo/terzo giorno di terapia
[#1]
Buongiorno,
ho letto il referto dell RMN e valutati i suoi sintomi.
Presenta un quadro degenerativo un po' più avanzato rispetto all'età anagrafica, e una soluzione solo medica, per i suoi problemi, non c'è.
Il suo è, prima di tutto, quello di cambiare lo stile di vita.
Intanto l'obesità, per il benessere della colonna, non è un fattore secondario.
Come perdere peso?
Ci sono le diete, ma, per mia esperienza, danno risultati effimeri, nel senso che sì, si dimagrisce, ma quasi sempre si recupera il perso, e, non di rado, con interesse.
Esiste anche una chirurgia, che ha il fine di ridurre l'assunzione e assorbimento di alimenti.
Ultimamente sta avendo un buon successo il cosiddetto digiuno interrotto: non si tratta di una dieta vera e propria, in quanto l'alimentazione rimane libera, ma semplicemente aumentare le ore di digiuno fra un pasto e l'altro.
In pratica, nel suo caso, si tratterebbe di saltare la colazione e il pranzo o la cena.
Ovviamente nessuna limitazione per l'assunzione di bevande, evitando comunque quelle con zuccheri o dolcificanti (in pratica: acqua, caffè amaro e te amaro).
A questo aggiungerei un po' di attività motoria.
Una volta si diceva: "Chi si ferma è perduto!".
E l'esperienza clinica pare confermarlo.
Le attività motorie sono tutte utili, purché gradite.
Il gradimento è fondamentale perché diventino un'abitudine e non un fatto sporadico.
Iniziando questo percorso, fra 6-12 mesi comincerà ad apprezzarne i benefici.
ho letto il referto dell RMN e valutati i suoi sintomi.
Presenta un quadro degenerativo un po' più avanzato rispetto all'età anagrafica, e una soluzione solo medica, per i suoi problemi, non c'è.
Il suo è, prima di tutto, quello di cambiare lo stile di vita.
Intanto l'obesità, per il benessere della colonna, non è un fattore secondario.
Come perdere peso?
Ci sono le diete, ma, per mia esperienza, danno risultati effimeri, nel senso che sì, si dimagrisce, ma quasi sempre si recupera il perso, e, non di rado, con interesse.
Esiste anche una chirurgia, che ha il fine di ridurre l'assunzione e assorbimento di alimenti.
Ultimamente sta avendo un buon successo il cosiddetto digiuno interrotto: non si tratta di una dieta vera e propria, in quanto l'alimentazione rimane libera, ma semplicemente aumentare le ore di digiuno fra un pasto e l'altro.
In pratica, nel suo caso, si tratterebbe di saltare la colazione e il pranzo o la cena.
Ovviamente nessuna limitazione per l'assunzione di bevande, evitando comunque quelle con zuccheri o dolcificanti (in pratica: acqua, caffè amaro e te amaro).
A questo aggiungerei un po' di attività motoria.
Una volta si diceva: "Chi si ferma è perduto!".
E l'esperienza clinica pare confermarlo.
Le attività motorie sono tutte utili, purché gradite.
Il gradimento è fondamentale perché diventino un'abitudine e non un fatto sporadico.
Iniziando questo percorso, fra 6-12 mesi comincerà ad apprezzarne i benefici.
Dr. Enrico Pelilli
Specialista in Ortopedia e Traumatologia Infantile
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 10/01/2023.
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