La diagnosi "macchia sull'anca" al padre
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Gentile signore
devo dire che sono per lo meno "perplesso".
Tale dizione non appartiene alla medicina e tantomeno alla terminologia che deve essere usata in radiologia.
Dire macchia non significa nulla in quanto descrive una alterazione in modo assolutamente generico senzo fornire informazioni.
La terminolgia radiologica deve o dovrebbe essere assolutamente appopriata nel senso che i termini utilizzati per descrivere le fiverse alterazioni morfologiche o strutturali devono corrispondere a determinate alterazioni anatomopatolgiche del corpo umano.
Una terminologia radiologica pertanto sarà tanto più corretta quanto più corrisponderà da vicino e in modo esatto, pur con parole "radiologiche, a precisi quadri anatomopatolgici.
Posso solo dirle in via generale che le alterazioni di struttura dello scheletro si distinguono in lesioni ostelitiche (per rarefazioni di vario ordine fino alla mancanza d'osso) e lesioni osteoaddensamenti ( per aumento di densità ossea fino alla scomparsa degli spazi midollari e/o dei piccoli canali endossei nelle corticali che si chiamano canali di Havers).
A latere devo anche segnalarle che l'anca NON è un osso e se, ad esempio, l'indicazione data nel referto era mirata a segnalare una qualche alterazione strutturale del collo del femore o dell'epifisi femorale queste aree anatomiche andavano citate.
Se, invece, l'alterazione riguardava l'articolazione dell'anca, essendo questa uno spazio radiologico (che in realtà non esiste in anatomia perchè dove lei vede il "vuoto" dell'articolazione, in realtà è presente un "pieno" che è rappresentato dalla cartilagine, tessuto preziosissimo che avvolgendo i capi articolari ne consente il reciproco scorrimento senza attrito) andava descritto come la radiolgia corretta prevede: aree di minus (se sono presenti erosioni), aree di addensamento della cartilagine (se oresenti calcificazioni endocartilaginee) o immagini di plus (se presenti corpi mobili o altro)...
Come vede le macchie si trattano in tintoria, non in medicina.
Cordialità
Dr.A. Valassina
devo dire che sono per lo meno "perplesso".
Tale dizione non appartiene alla medicina e tantomeno alla terminologia che deve essere usata in radiologia.
Dire macchia non significa nulla in quanto descrive una alterazione in modo assolutamente generico senzo fornire informazioni.
La terminolgia radiologica deve o dovrebbe essere assolutamente appopriata nel senso che i termini utilizzati per descrivere le fiverse alterazioni morfologiche o strutturali devono corrispondere a determinate alterazioni anatomopatolgiche del corpo umano.
Una terminologia radiologica pertanto sarà tanto più corretta quanto più corrisponderà da vicino e in modo esatto, pur con parole "radiologiche, a precisi quadri anatomopatolgici.
Posso solo dirle in via generale che le alterazioni di struttura dello scheletro si distinguono in lesioni ostelitiche (per rarefazioni di vario ordine fino alla mancanza d'osso) e lesioni osteoaddensamenti ( per aumento di densità ossea fino alla scomparsa degli spazi midollari e/o dei piccoli canali endossei nelle corticali che si chiamano canali di Havers).
A latere devo anche segnalarle che l'anca NON è un osso e se, ad esempio, l'indicazione data nel referto era mirata a segnalare una qualche alterazione strutturale del collo del femore o dell'epifisi femorale queste aree anatomiche andavano citate.
Se, invece, l'alterazione riguardava l'articolazione dell'anca, essendo questa uno spazio radiologico (che in realtà non esiste in anatomia perchè dove lei vede il "vuoto" dell'articolazione, in realtà è presente un "pieno" che è rappresentato dalla cartilagine, tessuto preziosissimo che avvolgendo i capi articolari ne consente il reciproco scorrimento senza attrito) andava descritto come la radiolgia corretta prevede: aree di minus (se sono presenti erosioni), aree di addensamento della cartilagine (se oresenti calcificazioni endocartilaginee) o immagini di plus (se presenti corpi mobili o altro)...
Come vede le macchie si trattano in tintoria, non in medicina.
Cordialità
Dr.A. Valassina
Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 7.4k visite dal 16/07/2009.
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