Cisti pianta piede

Salve.

Da oggi mi è spuntata sotto al piede destro, in corrispondenza del tendine, una pallina di medie dimensioni.

Non è particolarmente dolente ma camminando un qualche fastidio mi pare di avvertirlo.

Io lavoro in teatro e sto facendo uno spettacolo con stivali di scena e in una scena mi devo inginocchiare (su un gamba) per diversi minuti (il modo in cui ci si inginocchia di fronte a un Re, per fare capire), e noto che il piede della gamba che resta appoggiata sul ginocchio (quello destro appunto), poggiato sulla punta, tira molto mentre sto in ginocchio, tanto che avverto fatica a stare in quella posizione.
Non so se mi sono spiegato bene.
Il piede sta in posizione di stiramento diciamo.

Potrebbe essere una ciste o altra formazione da trauma da stiramento o appoggio eccessivo di peso sul piede?

Intendevo attendere qualche giorno ed eventualmente fare una ecografia, ma nel frattempo avrei piacere di avere un parere, pur con tutti i limiti del non potermi visitare.

La pallina è visibile anche ad occhio nudo se si guarda bene.

Grazie.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Purtroppo non è possibile esprimere un parere solo in base alla sua descrizione, tuttavia è opportuno eseguire l"ecografia e poi mostrarla al suo ortopedico. È poco probabile che una cisti tendinea sia visibile nella pianta del piede, ma dipende dalla sua localizzazione. Potrebbe essere un piccolo nodulo della fascia plantare, ma anche questo lo saprà dall'ecografia. È possibile che l'ortopedico in tal caso le esamini anche il palmo delle mani. Per la postura in scena può provare ad appoggiare il piede con le dita flesse, se lo stivale lo consente, oppure appoggiare il ginocchio sinistro invece del destro (regista permettendolo).
Non so dirle di più senza altri elementi.
Cordiali saluti,
Umberto Donati, MD

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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Utente
Utente
Intanto grazie per la gentilissima risposta.
Poi nel frattempo ho fatto ecografia.
Dice che c'è un ispessimento fusiforme di verosimile significato flogistico/tendinosico o meno probabile ipotesi di nodulodi fibromatosi extrafasciale.
Ho chiesto se devo andare dall'ortopedico ma consigliano consulto fisioterapico per eventuale laser o tecar.
Il mio fisioterapiasta mi vedrà domani ma mi ha già detto che se non mi fa male non tratterebbe, al momento.
Quindi boh...male in senso stretto non fa. Ogni tanto sento un fastidio.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Il "consulto fisioterapico" consiste in una visita presso un Fisiatra, cioè un medico Specialista in Medicina fisica e Riabilitazione. Ortopedico o Fisiatra, l'importante è che sia esperto, anche perché non c'è ancora una diagnosi nemmeno di sede (almeno nella parte riportata). Sarà poi lo specialista a decidere se/quali terapie siano opportune, dopo aver esaminato anche le mani.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD

Umberto Donati, MD

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[#4]
Utente
Utente
Salve. Sono stato da un fisioterapista, che dice che è sul tendine del secondo dito del piede.
Secondo lui potrebbe trattarsi davvero di un problema provocato dai movimenti di scena.
Ha detto di lasciare passare due settimane e poi di farmi risentire, se resta così potrebbe valutare della tecar.
Anche io, come deduco anche lei leggendola, ho il dubbio del morbo di Ledderhose, comunque alle mani non ho assolutamente nulla.
Fatto sta che l'eco non ha chiarito molto, mettendo due possibilità piuttosto diverse tra loro, ovvero la tendinosi/flogosi oppure una fibromatosi.
A questo punto non so cosa fare.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
La sola cosa da fare era (ed è tuttora) farsi visitare da uno Specialista, sia esso un Ortopedico o un Fisiatra. Le ho spiegato la differenza tra Fisiatra e Fisioterapista, e ribadisco che non è il Fisioterapista (che è laureato, quindi dott., ma non in Medicina e Chirurgia) a fare diagnosi e decidere il trattamento. È possibile che lo Specialista giunga alla medesima conclusione, ma dopo una ecografia dall'esito incerto, le serve una diagnosi di certezza. Io, a distanza, non ho nessun elemento per darle altri consigli. Lo Specialista potrebbe, dopo averla visitata, dirle di cosa si tratta oppure, probabilmente, farle ripetere altrove l'ecografia.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD

Umberto Donati, MD

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Utente
Utente
Salve. Scusi se ritorno a scrivere. Aggiorno e chiedo una cosa.
Mi sono poi fatto visitare da un fisiatra, che analizzando il piede senza inizialmente guardare l'ecografia dice che è una infiammazione della pianta del piede. Poi vedendo l'ecografia dice che ok, sia che si tratti di fascite, sia che si tratti di fibromatosi è uguale, nel senso che lui non farebbe nulla al momento, visto che i fastidi sono contenuti. Ha consigliato calzature comode, magari con un minimo tacco, e nel caso di mettere un plantare. Se la cosa peggiora di richiamarlo e vedere per onde d'urto se ho capito bene.
Ok, però la diagnosi precisa ancora non c'è secondo me. Da una parte, anche leggendo nei gruppi di chi soffre di morbo di ledderhose, mi rendo conto che anche fosse quello (e penso di si), non c'è molto da fare in questa fase se non stretching e plantare, e quindi forse non mi cambia nulla sapere se è ledderhose o una tendinite (ma una tendinite crea un nodulo di questo tipo?), però boh...
La domanda è questa: nel referto dice come ipotesi meno probabile "nodulo di fibromatosi extrafasciale". Ma esiste la fibromatosi extrafasciale? La fibromatosi plantare non è esclusivamente della fascia? Aiutatemi a capire cosa significa fibromatosi extrafasciale. Grazie per la cortesia.
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Utente
Utente
Salve, aggiorno sulla situazione.
Dopo la prima ecografia che indicava come probabile una fascite e come seconda ipotesi il ledderhose e la visita dal fisiatra che ha liquidato il tutto come fascite mi sono fatto una seconda ecografia in una diversa struttura.
L'eco dice:
L'esame conferma il reperto dell'indagine precedente di formazione di aspetto fusiforme con dimensioni di circa 12 x 3.5 mm che possono considerarsi sostanzialmente invariate rispetto a quanto refertato in precedenza. La formazione è localizzata sulla fascia plantare: il disegno fibrillare si rarefa all'interno dell'area che è costituita da tessuto ipoecogeno, relativamente disomogeneo, senza flusso al suo interno. I margini dell'area sono netti, ben definiti...
Il reperto non è di certa interpretazione: in prima ipotesi si può attribuire a nodulo di fibromatosi della fascia. Si consiglia rivalutazione del reperto fra sei mesi in assenza di variazioni significative dei dati clinici.

Ho chiaramente spiegato al dottore operatore che avrebbe dovuto farmi una ecografia molto accurata perchè la precedente era un pò nebulosa a mio avviso, e davvero ha fatto un esame molto accurato, durato moltissimo, e abbiamo parlato molto. Gli ho chiesto se fosse necessario fare subito una risonanza e lui ha detto che non lo ritiene urgente, oppure se fosse necessario andare subito da un ortopedico e anche qui dice che non lo ritiene indispensabile al momento, ma solo di monitorare. Gli ho chiesto se esclude la malignità e ha detto che le caratteristiche sembrano benigne e comunque è molto raro che si formi un tumore maligno in quella posizione e in questi casi bisogna anche affidarsi al calcolo delle probabilità (!). Detto questo, io ho prenotato una risonanza per settembre, secondo i medici qui presenti ho fatto bene o dovrei fare accertamenti ulteriori più urgenti?
Grazie.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.9k 278
Premesso che è difficile esprimere un parere su elementi che poco si discostano dal "per sentito dire", se le dimensioni del nodulo sono invariate, va benissimo fare la RMN a settembre. Se vede che aumenta di dimensioni o cambia qualcosa nella sintomatologia si faccia visitare da un ortopedico esperto.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD

Umberto Donati, MD

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