Inspiegabile crollo vertebrale non dovuto a traumi
Buongiorno da Napoli
Mio Fratello di anni 26 dopo una TAC e una Risonanza Magnetica del rachide Lombo-Sacrale che hanno evidenziato la Cuneizzazione del corpo di L1 e una Frattura del corpo L3 è stato sottoposto a intervento chirurgico (presso Il "II Policlinico di Napoli") di stabilizzazione della frattura L1 mediante 4 vite Peduncolari e 2 barre longitudinali e nella stessa seduta si è proceduto a intervento di Vertebroplastica di L3 mediante accesso Trans-Bipeduncolare.
Il Neurochirurgo e l'Ortopedico che lo hanno operato non sono riusciti a dare nessuna spiegazione plausibile per motivare il problema, avendo trovato nel momento dell' applicazione delle viti un osso particolarmente duro e resistente.
Durante L'intervento chirurgico è stato prelevato e analizzato un frammento osseo che non ha dato segno di nessuna patologia anche dal punto di vista della mineralizzazione ossea.
Nel successivo controllo a 6 mesi di distanza dall'intervento tramite Radiografia si è evidenziato un lieve cedimento della limitante somatica superiore a carico di D11 e D12.
Il tutto (sia prima che dopo l'operazione) non è stato provocato da traumi del genere "Incidenti - Cadute - Sforzi Particolari", l'unica nota di possibile rilievo è un aumento di peso considerevole (circa 30Kg in un paio di anni) considerando che il soggetto è alto 1,75 per 108Kg (compreso i 30Kg).
Il Soggetto soffre di Epilessia ed è trattato con Topomax 100 (1 al giorno), come detto prima questi eventi di crisi convulsive sono avvenute in momenti in cui era seduto e non ha avuto nessun trauma che potesse aver coinvolto la colonna vertebrale.
A questo punto mi chiedo da che cosa possa derivare un "Sistematico" crollo delle vertebre senza alcuna patologia e nessun trauma di rilievo, e mi chiedo inoltre a quali accertamenti più particolareggiati o cure si può sottoporre per evitare ulteriori danni alle restanti vertebre o se ci può indicare uno specialista che si occupa di tali problemi vertebrali (anche in campo europeo).
Vi Ringrazio in anticipo saluti da Napoli
Vincenzo
Mio Fratello di anni 26 dopo una TAC e una Risonanza Magnetica del rachide Lombo-Sacrale che hanno evidenziato la Cuneizzazione del corpo di L1 e una Frattura del corpo L3 è stato sottoposto a intervento chirurgico (presso Il "II Policlinico di Napoli") di stabilizzazione della frattura L1 mediante 4 vite Peduncolari e 2 barre longitudinali e nella stessa seduta si è proceduto a intervento di Vertebroplastica di L3 mediante accesso Trans-Bipeduncolare.
Il Neurochirurgo e l'Ortopedico che lo hanno operato non sono riusciti a dare nessuna spiegazione plausibile per motivare il problema, avendo trovato nel momento dell' applicazione delle viti un osso particolarmente duro e resistente.
Durante L'intervento chirurgico è stato prelevato e analizzato un frammento osseo che non ha dato segno di nessuna patologia anche dal punto di vista della mineralizzazione ossea.
Nel successivo controllo a 6 mesi di distanza dall'intervento tramite Radiografia si è evidenziato un lieve cedimento della limitante somatica superiore a carico di D11 e D12.
Il tutto (sia prima che dopo l'operazione) non è stato provocato da traumi del genere "Incidenti - Cadute - Sforzi Particolari", l'unica nota di possibile rilievo è un aumento di peso considerevole (circa 30Kg in un paio di anni) considerando che il soggetto è alto 1,75 per 108Kg (compreso i 30Kg).
Il Soggetto soffre di Epilessia ed è trattato con Topomax 100 (1 al giorno), come detto prima questi eventi di crisi convulsive sono avvenute in momenti in cui era seduto e non ha avuto nessun trauma che potesse aver coinvolto la colonna vertebrale.
A questo punto mi chiedo da che cosa possa derivare un "Sistematico" crollo delle vertebre senza alcuna patologia e nessun trauma di rilievo, e mi chiedo inoltre a quali accertamenti più particolareggiati o cure si può sottoporre per evitare ulteriori danni alle restanti vertebre o se ci può indicare uno specialista che si occupa di tali problemi vertebrali (anche in campo europeo).
Vi Ringrazio in anticipo saluti da Napoli
Vincenzo
[#1]
Molto probabilmente, la terapia anticonvulsivante eseguita per diversi anni può aver generato il problema della mineralizzazione ossea di suo fratello. Gli anticonvulsivanti sono infatti farmaci che favoriscono l'osteoporosi. Ritengo comunque necessario eseguire tutte le indagini opportune per inquadrare il livello di metabolismo dell'osso di suo fratello. Partendo da analisi di laboratorio di routine, è importante approfondire con analisi dei markers del metabolismo osseo, i livelli di 25OH-Vit D, testosterone e vautazione densitometrica. Non trascurate la situazione perchè attualmente esistono valide terapie che possono dare risultati davvero straordinari. Ci faccia sapere
Dr. Giuseppe Colì
Specialista Ortopedico
Malattie metaboliche dell'osso
Ex responsabile centro Osteoporosi
[#2]
Buonasera,
Data la particolarità del caso, potrebbero esservi altre patologie associate, le consulto con il Dott. Boriani all'Ospedale Maggiore di Bologna, è di sicuro uno dei massimi esponenti mondiali in campo vertebrale.
Spero di esserle stato utile
Data la particolarità del caso, potrebbero esservi altre patologie associate, le consulto con il Dott. Boriani all'Ospedale Maggiore di Bologna, è di sicuro uno dei massimi esponenti mondiali in campo vertebrale.
Spero di esserle stato utile
Dr. Alessio Bosco
Ortopedia Pediatrica-Istituto Ortopedico Rizzoli
http://www.piedepiattobambino.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 7.3k visite dal 14/07/2009.
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