Caviglia del piede destro gonfia da diversi giorni
Salve, da diversi giorni ho la caviglia del piede destro gonfia e con la parte superiore del piede, non ho avuto traumi o lesioni, ho 22 anni, faccio un lavoro spesso in piedi e soffro di piede piatto, il gonfiore è di tipo Edemico avendo constatato con una pressione sul gonfiore che rimane il segno del dito, chiedo un consiglio medico al più presto avendo paura di problematiche so reni o cardiache, ho fatto in precedenza (6 mesi fa) analisi del sangue con nessuna stranezza o anomalia di rilevanza e esami ecg e sotto sforzo con nessuna anomalia, a seguito di queste informazioni vi chiedo un consiglio su come procedere grazie
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Quindi, giovane di età, con esami a posto, anche elettrocardiogramma sotto sforzo e nessun trauma.
Quel gonfiore, in medicina si chiama edema e il segno del dito è la fovea, che conferma il ristagno di liquido.
Si tratta, quindi di un problema venoso/linfatico.
Probabilmente potrà essere utile un ecodoppler, ma mi farei vedere da un angiologo, per eventuali altri esami, specificando se ha eseguito le cosiddette vaccinazioni Covid, perché lei è molto giovane per avere tali problematiche.
Cordialmente.
Quel gonfiore, in medicina si chiama edema e il segno del dito è la fovea, che conferma il ristagno di liquido.
Si tratta, quindi di un problema venoso/linfatico.
Probabilmente potrà essere utile un ecodoppler, ma mi farei vedere da un angiologo, per eventuali altri esami, specificando se ha eseguito le cosiddette vaccinazioni Covid, perché lei è molto giovane per avere tali problematiche.
Cordialmente.
Dr. Enrico Pelilli
Specialista in Ortopedia e Traumatologia Infantile
[#2]
Utente
Salve, volevo specificare un dolore ai tendini che non avevo scritto in precedenza che si sente per lo più quando metto le scarpe , inoltre parlando col mio medico mi è stata consigliata una radiografia al piede, da ieri sto mettendo ghiaccio e sto cercando di fare riposo , Se posso chiedere a cosa è correlata la vaccinazione covid?
[#3]
Sono descritti, fra gli effetti avversi, soprattutto in soggetti giovani e maschi, fenomeni tromboembolici, cioè possibilità che si formino coaguli che ostruendo, ad esempio, una vena, rallentano il deflusso del sangue e quindi creano il gonfiore o edema.
La radiografia, utile per lo studio dello scheletro, in assenza di un trauma o di un dolore osseo, non potrà essere di grosso vantaggio per una diagnosi eziologica, cioè della causa del suo disturbo.
La radiografia, utile per lo studio dello scheletro, in assenza di un trauma o di un dolore osseo, non potrà essere di grosso vantaggio per una diagnosi eziologica, cioè della causa del suo disturbo.
Dr. Enrico Pelilli
Specialista in Ortopedia e Traumatologia Infantile
[#4]
Utente
Salve , proseguendo con la diagnosi ho fatto una ecografia che Ha segnalato un linfedema. Esteso sul piede con dei laghi linfatici , sono andato in pronto soccorso ieri e mi è stato fatto un ecocolor che non ha evidenziato trombi come lei suggeriva , da notare che il piede stando in posizione sdraiata tende a sgonfiarsi per poi Rigonfiarsi in posizione eretta , ho letto delle cose motlo preoccupanti su internet, il linfedema e quindi una malattia o un metodo diagnostico per spiegare un accumulo linfatico ?
[#5]
Linfedema significa solo quello che il nome dice: edema (=gonfiore) secondario a problema del sistema (vasi) linfatici.
In maniera approssimativa, comunque, il sistema circolatorio, attraverso la pompa cardiaca, spinge il sangue, composto in gran parte di liquido (siero) + globuli rossi e bianchi, dal centro alla periferia.
Globuli rossi e bianchi rimangono nei vasi, il siero, attraverso un sistema di membrane osmotiche si diffonde fra i tessuti.
Questo liquido, poi, deve poter tornare, in qualche maniera, al cuore, attraverso il sistema di vasi venosi, insieme a globuli bianche e rossi, e solo liquido/siero, il sistema linfatico.
In realtà, in sistema linfatico non giunge direttamente al cuore, ma scarica tutto il suo liquido nelle vene più grosse.
Nel suo caso, vi è una inefficienza del sistema linfatico.
Il motivo per cui il piede si sgonfia tenendolo in alto è facilmente spiegabile: la semplice forza di gravità si sostituisce al sistema linfatico.
Esattamente come qualsiasi bottiglia si svuoterà rovesciandola anziché usare una pompa.
Le confermo, quindi, che sarà comunque lo specialista Angiologo che potrà cercare di trovare il motivo del suo disturbo e proporle cure adeguate.
La saluto cordialmente
In maniera approssimativa, comunque, il sistema circolatorio, attraverso la pompa cardiaca, spinge il sangue, composto in gran parte di liquido (siero) + globuli rossi e bianchi, dal centro alla periferia.
Globuli rossi e bianchi rimangono nei vasi, il siero, attraverso un sistema di membrane osmotiche si diffonde fra i tessuti.
Questo liquido, poi, deve poter tornare, in qualche maniera, al cuore, attraverso il sistema di vasi venosi, insieme a globuli bianche e rossi, e solo liquido/siero, il sistema linfatico.
In realtà, in sistema linfatico non giunge direttamente al cuore, ma scarica tutto il suo liquido nelle vene più grosse.
Nel suo caso, vi è una inefficienza del sistema linfatico.
Il motivo per cui il piede si sgonfia tenendolo in alto è facilmente spiegabile: la semplice forza di gravità si sostituisce al sistema linfatico.
Esattamente come qualsiasi bottiglia si svuoterà rovesciandola anziché usare una pompa.
Le confermo, quindi, che sarà comunque lo specialista Angiologo che potrà cercare di trovare il motivo del suo disturbo e proporle cure adeguate.
La saluto cordialmente
Dr. Enrico Pelilli
Specialista in Ortopedia e Traumatologia Infantile
[#7]
Ovviamente l'Angiologo ha competenze sia per forme acute che croniche.
Purtroppo le mie competenze, in questo campo, non sono tali da darle consigli utili se non di non dare credito alla vigile attesa.
Purtroppo le mie competenze, in questo campo, non sono tali da darle consigli utili se non di non dare credito alla vigile attesa.
Dr. Enrico Pelilli
Specialista in Ortopedia e Traumatologia Infantile
[#9]
L'esame ecografico studi i tessuti esaminati, evidenziandone sia alterazioni acute, e quindi eventualmente rapidamente evolutive, sia forme croniche, a lenta evoluzione, così come un esame radiografico può evidenziare una frattura, evenienza acuta, come una degenerazione artrosica, a lentissima evoluzione.
Dr. Enrico Pelilli
Specialista in Ortopedia e Traumatologia Infantile
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 7.2k visite dal 14/08/2022.
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