Osteocondrite astragalo: opero o non opero?
Da circa 7 anni ho un problema all'astragalo. Fino a circa 2 anni fa il problema si manifestava con fitte occasionali mentre scendevo le scale ma, riuscivo comunque a fare dell'attivita' sportiva senza risentirne. Da 2 anni a questa parte le fitte aumentano, il fastidio-dolore e' piu' continuo, ho rinunciato a correre e quando faccio del trekking spesso poi zoppico per alcuni giorni.
Da cira 6-7 mesi sento anche un dolore nella zona interna tra i due piedi, approx nella zona del metatarso al prolungamento dell'alluce.
Ho fatto 2 Risonanze magnetiche una nel 2002 e l'altra nel 2007. Risultati di quella del 2007:
“RM CAVIGLIA SN(SENZA M.D.C.) L'esame e' stato confrontato con il precedente analogo del 19.7.2002 eseguito in altra Sede. In corrispondenza dell'angolo supero-esterno del domo astragalico in sede sottocorticale e' riconoscibile la lesione osteocondrale gia' segnalata a tale livello e attualmente meglio delimitata: la corticale sovrastante e' assotigliata e la cartilagine articolare a tale livello un po' disomogenea e anche essa assotigliata. I restanti elementi ossei presi in esame non presentano significative alterazioni di segnale. Permangono integre le strutture tendineo-legamentose sia sul versante mediale che su quello peroneale. Regolari il tendine Achille e il legamento interosseo astragalo-calcaneale. Non alterazioni di rilievo a carico della cartilagine sottoastragalica posteriore. Non significative falde di versamento intra o peri-articolare. ”
Dopo aver fatto degli ultrasuoni e della fisioterapia che non hanno portato a risultati duraturi ho consultato 3 specialisti ortopedici stimati per I quali nutro massima fiducia e che pero' mi hanno fornito pareri in parte diversi:
A. Visita specialistica meta' 2008: “Lesione(?) osteocondrale spugnosa(?) Cav. Astragalo T.T. sx In caso di i.....escenza (?) dei dolori pulizia + perforazione artroscopica”
In sostanza mi e' stato detto che il fatto di operare o meno dipendeva solo da me e che comunque, non operando, non aggravavo la situazione.
B. Visita specialistica inizio 2009:
“Condropatia II grado antero-esterna caviglia sinistra con possible fibrosi associata della lateral gutter.
Propongo trattamento artroscopico per codroabrasione e eventuale sineviectomia/artolisi. Segnalo parziale riduzione del range oscillatorio sottoastragalico, su cui si potrebbe lavorare in senso riabilitativo”
C. Visita specialistica inizio 2009:
“Algia T-T (tibio tarsica ?) sinistra in presenza di focolaio ostocondritico
sul dome astragalico (lato peronale).
Si consiglia: - Valutazione e studio baropodometrico, applicazione di plantare con sca scarico di focolaio. Controllo ad applicazione del plantare avvenuto.”
In sostanza mi chiedevo, anche alla luce del fatto che comunque adesso, riesco comunque a fare qualche attivita' sportiva: 1. opero o non opero? 2 cosa rischio a non operare? 3. Se opero quante probabilita' ho di migliorare? 4. e di peggiorare? 5. faccio un altra RMN? Grazie.
Da cira 6-7 mesi sento anche un dolore nella zona interna tra i due piedi, approx nella zona del metatarso al prolungamento dell'alluce.
Ho fatto 2 Risonanze magnetiche una nel 2002 e l'altra nel 2007. Risultati di quella del 2007:
“RM CAVIGLIA SN(SENZA M.D.C.) L'esame e' stato confrontato con il precedente analogo del 19.7.2002 eseguito in altra Sede. In corrispondenza dell'angolo supero-esterno del domo astragalico in sede sottocorticale e' riconoscibile la lesione osteocondrale gia' segnalata a tale livello e attualmente meglio delimitata: la corticale sovrastante e' assotigliata e la cartilagine articolare a tale livello un po' disomogenea e anche essa assotigliata. I restanti elementi ossei presi in esame non presentano significative alterazioni di segnale. Permangono integre le strutture tendineo-legamentose sia sul versante mediale che su quello peroneale. Regolari il tendine Achille e il legamento interosseo astragalo-calcaneale. Non alterazioni di rilievo a carico della cartilagine sottoastragalica posteriore. Non significative falde di versamento intra o peri-articolare. ”
Dopo aver fatto degli ultrasuoni e della fisioterapia che non hanno portato a risultati duraturi ho consultato 3 specialisti ortopedici stimati per I quali nutro massima fiducia e che pero' mi hanno fornito pareri in parte diversi:
A. Visita specialistica meta' 2008: “Lesione(?) osteocondrale spugnosa(?) Cav. Astragalo T.T. sx In caso di i.....escenza (?) dei dolori pulizia + perforazione artroscopica”
In sostanza mi e' stato detto che il fatto di operare o meno dipendeva solo da me e che comunque, non operando, non aggravavo la situazione.
B. Visita specialistica inizio 2009:
“Condropatia II grado antero-esterna caviglia sinistra con possible fibrosi associata della lateral gutter.
Propongo trattamento artroscopico per codroabrasione e eventuale sineviectomia/artolisi. Segnalo parziale riduzione del range oscillatorio sottoastragalico, su cui si potrebbe lavorare in senso riabilitativo”
C. Visita specialistica inizio 2009:
“Algia T-T (tibio tarsica ?) sinistra in presenza di focolaio ostocondritico
sul dome astragalico (lato peronale).
Si consiglia: - Valutazione e studio baropodometrico, applicazione di plantare con sca scarico di focolaio. Controllo ad applicazione del plantare avvenuto.”
In sostanza mi chiedevo, anche alla luce del fatto che comunque adesso, riesco comunque a fare qualche attivita' sportiva: 1. opero o non opero? 2 cosa rischio a non operare? 3. Se opero quante probabilita' ho di migliorare? 4. e di peggiorare? 5. faccio un altra RMN? Grazie.
[#1]
In caso di osteocondrite del "dome" astragalico è necessario intervento chirurgico di condroablazione poichè, diversamente, la lesione progressivamente si ingrandisce, quindi peggiorando. Successivamente all'intervento tuttavia è necessario un periodo di circa 3 mesi fuori carico. Non è possibile una guarigione o miglioramento spontaneo.
Dott.ssa Myriam Cecchi Chirurgia della Mano e del Piede e Neurochirurgia periferica
www.chirurgiadellamanoedelpiede.it
[#2]
Utente
La ringrazio per la sua preziosa risposta.
Sono sempre piu' orientato a farmi operare ma mi piacerebbe capire, visto che ho anche un parere contrario (il parere c), esattamente cosa rischio operando: se esistono statistiche anche approssimative, che percentuali di successo ha un'operazione di questo tipo? che complicazioni possono sorgere? c'e' la possibilita' ed eventualmene in quanto e' quantificabile che la situazione peggiori?
Le chiedo anche se cortesemente mi puo' indicare se e' il caso di fare un'ulteriore RMN per il dolore piuttosto fastidioso che e' insorto dopo l'ultima risonanza magnetica
nella zona del metatarso al prolungamento dell'alluce.
La ringrazio anticipatamente.
Sono sempre piu' orientato a farmi operare ma mi piacerebbe capire, visto che ho anche un parere contrario (il parere c), esattamente cosa rischio operando: se esistono statistiche anche approssimative, che percentuali di successo ha un'operazione di questo tipo? che complicazioni possono sorgere? c'e' la possibilita' ed eventualmene in quanto e' quantificabile che la situazione peggiori?
Le chiedo anche se cortesemente mi puo' indicare se e' il caso di fare un'ulteriore RMN per il dolore piuttosto fastidioso che e' insorto dopo l'ultima risonanza magnetica
nella zona del metatarso al prolungamento dell'alluce.
La ringrazio anticipatamente.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 21.3k visite dal 04/07/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.