Risonanza schiena
Salve, scrivo a nome del mio compagno, che da diverse settimane avverte dolore al gluteo fino al ginocchio, non trovando sollievo con nessuna terapia (voltaren e seguire poi cortisone), ha deciso di fare una risonanza magnetica.
Abbiamo poi portato il referto ad un fisioterapista, ma la risposta non è stata affatto positiva, in quanto ci ha detto che l’unica soluzione sarebbe l’intervento, ma a 40 anni non è proprio il caso di farlo! Vi invio la risposta della risonanza, sperando in un riscontro, non dico positivo, ma con qualche speranza in più per poter risolvere il problema! Grazie anticipatamente, saluti Elisa.
RM RACHIDE DORSALE
Regolare morfologia ed intensità del segnale midollare.
Riduzione della fisiologica lordosi.
In particolare il disco D7 e D8 Mostra lieve protrusione posteriore ad ampio raggio e configura in sede paramediana sinistra ernia protrusa, ipointensa nelle sequenze pesanti T2, che impronta il profilo ventrolaterale sinistro del sacco durale.
Nello lo spessore del tessuto cutaneo-sottocutaneo della regione dorsale, lungo la linea mediana ed in corrispondenza di D5 si segnala formazione rotondeggiante di circa 9mm meritevole di valutazione clinica (cisti sebacea?)
RM RACHIDE LOMBO-SACRALE
Scomparsa della fisiologica lordosi.
Disidratazione e parziale di generazione dei dischi intersomatici; Manifestazioni degenerative sono presenti a carico delle articolazioni interapofisiarie, soprattutto i livelli degli ultimi due metameri.
In particolare, il disco L5-S1 protrude posteriormenteAd ampio raggio e configura in sede paramediana- intraforaminale sinistra piccola ernia protrusa su fissurazione radiale dell’anulus, disomogeneamente, iperintensa nrlle sequenze pesate T2, che impronta il profilo ventrolaterale sinistro del sacco durale, che sfiora la radice laterale di S1 e che determina parziale impegno del forame di coniugazione omolaterale.
Normale l’ampiezza del canale vertebrale.
Regolare morfologia ed intensità del segnale del cono midollare e delle radici della cauda equina.
Abbiamo poi portato il referto ad un fisioterapista, ma la risposta non è stata affatto positiva, in quanto ci ha detto che l’unica soluzione sarebbe l’intervento, ma a 40 anni non è proprio il caso di farlo! Vi invio la risposta della risonanza, sperando in un riscontro, non dico positivo, ma con qualche speranza in più per poter risolvere il problema! Grazie anticipatamente, saluti Elisa.
RM RACHIDE DORSALE
Regolare morfologia ed intensità del segnale midollare.
Riduzione della fisiologica lordosi.
In particolare il disco D7 e D8 Mostra lieve protrusione posteriore ad ampio raggio e configura in sede paramediana sinistra ernia protrusa, ipointensa nelle sequenze pesanti T2, che impronta il profilo ventrolaterale sinistro del sacco durale.
Nello lo spessore del tessuto cutaneo-sottocutaneo della regione dorsale, lungo la linea mediana ed in corrispondenza di D5 si segnala formazione rotondeggiante di circa 9mm meritevole di valutazione clinica (cisti sebacea?)
RM RACHIDE LOMBO-SACRALE
Scomparsa della fisiologica lordosi.
Disidratazione e parziale di generazione dei dischi intersomatici; Manifestazioni degenerative sono presenti a carico delle articolazioni interapofisiarie, soprattutto i livelli degli ultimi due metameri.
In particolare, il disco L5-S1 protrude posteriormenteAd ampio raggio e configura in sede paramediana- intraforaminale sinistra piccola ernia protrusa su fissurazione radiale dell’anulus, disomogeneamente, iperintensa nrlle sequenze pesate T2, che impronta il profilo ventrolaterale sinistro del sacco durale, che sfiora la radice laterale di S1 e che determina parziale impegno del forame di coniugazione omolaterale.
Normale l’ampiezza del canale vertebrale.
Regolare morfologia ed intensità del segnale del cono midollare e delle radici della cauda equina.
[#1]
Premesso che la RMN dorsale è del tutto ingiustificata, e che non è il paziente a decidere di fare una RMN, è possibile che quella piccola ernia in L5-S1 sia responsabile del dolore di cui parla, ma nessuno Specialista darebbe un parere su un quadro clinico sconosciuto solo leggendo la sua descrizione e il referto di una RMN. Il percorso corretto sarebbe stato 1) rivolgersi a un ortopedico, che avrebbe deciso se e quali accertamenti gli servissero (gli=al medico) ; 2) eseguire l'esame ; 3) portare in visione l'esame (e non il solo referto) allo Specialista perché cqompletasse la visita con le immagini, integrandole con quanto emerso dalla visita, ottenendo così 4) la diagnosi e di conseguenza 5) l'indicazione al trattamento idoneo. Dal momento che ha già la RMN, la sola cosa da fare, a questo punto, è rivolgersi subito a uno Specialista esperto (ortopedico o neurochirurgo) . La decisione di ricorrere a un trattamento conservativo (farmaci, fisioterapia, ecc) o chirurgico dipende da vari fattori che solo lui è in grado di valutare (e non certo un fisioterapista), ma solo dopo aver visitato il paziente, aver guardato le immagini della RMN, e dopo aver considerato anche il risultato ottenuto fino a ora.
Cordiali saluti.
Umberto Donati, MD
Cordiali saluti.
Umberto Donati, MD
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
[#2]
Utente
Buona sera Dottore, e intanto grazie di aver risposto! Tenevo a precisare che, anche avendo sbagliato a non rivolgerci subito ad un ortopedico o neurochirurgo, il consiglio di una risonanza magnetica ci è stato dato dal dottore di condotta, è lui che ci ha indirizzato li! Inizialmente pensavamo fosse un’infiammazione, un problema che si potesse risolvere con qualche terapia, è per questo che ci siamo affidati a lui! Ora, vista la situazione non proprio semplice, provvederemo al più presto a contattare un Ortopedico o Neurochirurgo. Grazie ancora e buona serata.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 04/07/2022.
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