Encondroma alla prima falange del dito intice mano sx
Buongiorno chiedo scusa per il disturbo.
Mi è stato diagnosticato dopo una frattura accidentale della prima falange del dito indice della mano sx un encondroma.
L'ortopedico mi ha fatto tenere il gesso nel dito per un mese per vedere se il dito forma il callo osseo poi mi ha consigliato di effettuare un intervento dove mi ha detto che dopo aver tolto la parte malata applicherà una sostanza che diventerà come l'osso .
Se il dito non avrà formato il callo osseo mi verrà applicata una piastrina e poi sempre una sostanza come ho detto sopra.
Per favore potete farmi sapere se è tutto Giusto, se mi hanno consigliato bene, se questi tipi di encondromi sono pericolosi.
Vi ringrazio per la Vostra cortese attenzione augurando a tutti Buon Lavoro.
Mi è stato diagnosticato dopo una frattura accidentale della prima falange del dito indice della mano sx un encondroma.
L'ortopedico mi ha fatto tenere il gesso nel dito per un mese per vedere se il dito forma il callo osseo poi mi ha consigliato di effettuare un intervento dove mi ha detto che dopo aver tolto la parte malata applicherà una sostanza che diventerà come l'osso .
Se il dito non avrà formato il callo osseo mi verrà applicata una piastrina e poi sempre una sostanza come ho detto sopra.
Per favore potete farmi sapere se è tutto Giusto, se mi hanno consigliato bene, se questi tipi di encondromi sono pericolosi.
Vi ringrazio per la Vostra cortese attenzione augurando a tutti Buon Lavoro.
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L'indicazione è corretta. In genere l'asportazione dell'encondroma mediante curettage porta a guarigione la lesione osteolitica, che viene poi progressivamente riempita dall'osso circostante.
Se l'area di lisi è estesa può rendersi necessario un intervento di sintesi a protezione della parte residua dello scheletro che si è indebolita. In questi casi si possono utilizzare innesti di osso o sostituti dell'osso per facilitare la guarigione
Cordialmente
Dr.A. Valassina
Se l'area di lisi è estesa può rendersi necessario un intervento di sintesi a protezione della parte residua dello scheletro che si è indebolita. In questi casi si possono utilizzare innesti di osso o sostituti dell'osso per facilitare la guarigione
Cordialmente
Dr.A. Valassina
Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 6.7k visite dal 16/06/2009.
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