Becco osteofitosico piede
Buongiorno,
sono una ragazza di 23 anni e ormai da 3 mesi ho una tendinopatia posteriore ed una fascite plantare al piede sinistro (ho fatto laser, tecarterapia e sto facendo ultrasuoni in immersione). Inizialmente mi è stato detto che la causa è il piede cavo (che non sapevo fosse tale e quindi ho camminato molto senza plantari e con scarpe sbagliate).
Ho fatto una Rm e sembra esserci un becco osteofitosico a carico del versante anteriore della tibia che entra in conflitto con l'astragalo, in questo caso fascite e tendinite ne sarebbero una conseguenza. Devo effettuare una Tac per verificare la diagnosi.
Nel caso in cui la presenza del becco osteofitosico sia confermata, come bisogna intervenire? Ci sono soluzioni definitive o solo cure contro il dolore? Quali sono le cause della formazione di questo becco osteofitosico?
Grazie.
sono una ragazza di 23 anni e ormai da 3 mesi ho una tendinopatia posteriore ed una fascite plantare al piede sinistro (ho fatto laser, tecarterapia e sto facendo ultrasuoni in immersione). Inizialmente mi è stato detto che la causa è il piede cavo (che non sapevo fosse tale e quindi ho camminato molto senza plantari e con scarpe sbagliate).
Ho fatto una Rm e sembra esserci un becco osteofitosico a carico del versante anteriore della tibia che entra in conflitto con l'astragalo, in questo caso fascite e tendinite ne sarebbero una conseguenza. Devo effettuare una Tac per verificare la diagnosi.
Nel caso in cui la presenza del becco osteofitosico sia confermata, come bisogna intervenire? Ci sono soluzioni definitive o solo cure contro il dolore? Quali sono le cause della formazione di questo becco osteofitosico?
Grazie.
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Gent. sig.na, essendo portatrice di piede cavo lei soffre facilmente di fascite plantare,con o senza spina calcaneale, e di tendinopatia del tendine d'Achille con calcificazioni posteriori o spina retrocalcaneale.
Momentaneamente le sarà sicuramente utile una calzatura con tacco di 4-5 cm che comporta una detenzione di tali strutture (camminare a piedi nudi o con scarpa bassa infatti peggiora la situazione).
Invece, il becco sul margine anteriore della tibia è tutt'altra cosa e non necessariamente in relazione con il cavismo del piede. Se tale osteofita comporta conflitto doloroso, la cura è solo chirurgica. Mentre invece per la fascite plantare e lo sperone retrocalcaneale, le cure possono essere fisioterapiche come quelle che già le sono state indicate (si può aggiungere anche le onde d'urto)oppure chirurgiche, dalla fasciotomia plantare tradizionale o percutanea, alla correzione del cavismo del piede nei casi più estremi. In ogni caso è bene rivolgersi ad ortopedici specialisti in chirurgia del piede. Cordiali saluti
Dott.ssa Myriam Cecchi
Momentaneamente le sarà sicuramente utile una calzatura con tacco di 4-5 cm che comporta una detenzione di tali strutture (camminare a piedi nudi o con scarpa bassa infatti peggiora la situazione).
Invece, il becco sul margine anteriore della tibia è tutt'altra cosa e non necessariamente in relazione con il cavismo del piede. Se tale osteofita comporta conflitto doloroso, la cura è solo chirurgica. Mentre invece per la fascite plantare e lo sperone retrocalcaneale, le cure possono essere fisioterapiche come quelle che già le sono state indicate (si può aggiungere anche le onde d'urto)oppure chirurgiche, dalla fasciotomia plantare tradizionale o percutanea, alla correzione del cavismo del piede nei casi più estremi. In ogni caso è bene rivolgersi ad ortopedici specialisti in chirurgia del piede. Cordiali saluti
Dott.ssa Myriam Cecchi
Dott.ssa Myriam Cecchi Chirurgia della Mano e del Piede e Neurochirurgia periferica
www.chirurgiadellamanoedelpiede.it
[#2]
Utente
La ringrazio, e le espongo gli ultimi dubbi.
Ho acquistato un plantare (fatto su misura) ma mi è difficile trovare calzature con tacci di 4-5cm in cui lo si possa inserire. Dovendo scegliere, è meglio un tacco di 2-3cm e il plantare, oppure un tacco di 4-5cm senza plantare?
Infine, mi sono rivolta a vari ortopedici (di cui uno specialista in chirurgia del piede) e nessuno ha valutato come opportuno un trattamento chirurgico, per quanto riguarda la fascite plantare e la tendinopatia. Mi chiedo però quali siano i tempi di recupero e se 3 mesi sia un tempo normale o non cominci a diventare un po' lungo, con magari un rischio di cronicizzazione.
Grazie.
Ho acquistato un plantare (fatto su misura) ma mi è difficile trovare calzature con tacci di 4-5cm in cui lo si possa inserire. Dovendo scegliere, è meglio un tacco di 2-3cm e il plantare, oppure un tacco di 4-5cm senza plantare?
Infine, mi sono rivolta a vari ortopedici (di cui uno specialista in chirurgia del piede) e nessuno ha valutato come opportuno un trattamento chirurgico, per quanto riguarda la fascite plantare e la tendinopatia. Mi chiedo però quali siano i tempi di recupero e se 3 mesi sia un tempo normale o non cominci a diventare un po' lungo, con magari un rischio di cronicizzazione.
Grazie.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 8.3k visite dal 11/06/2009.
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