Unco spondilo artrosi cervicale e patologie c3-c4 c6-c7

Gentili dottori a seguito di alcuni episodi contusivi dovuti ad incidenti nel corso della mia vita (ora ho quasi 39 anni 98kg 1,89 altezza, mai fumato bevo poco alcol ) mi hanno riscontrato da una radiografia alrachide cervicale quanto in oggetto. Fisicamente convivo da oltre un decennio con disturbi vaghi del tipo irrigidimento, cervicalgie, fastidio visivo in presenza di luce neon, ho avuto anche attacchi di panico legati a formicolii lungo le braccia se in posizione fissa (nel traffico guidando) per troppo tempo. Riesco a lavorare, sono un ing elettronico e titolare di una azienda, pero' a volte sembro sempre stanco poi se faccio qualcosa di fisico è come se tutto si risvegliasse e torno super attivo.
negli ultimi controlli standard emocromo risulto' una quasi inversione di forumla con linfociti 46% alla prima misura e 45% dopo 10 mesi. Il resto tutto nella norma.

La mia domanda è questa, puo lo stato infiammatorio causare una cronicità di linfocitosi o presunta tale visto che il limite massimo è proprio 45% ?

quali sono le conseguenze di quanto risocntrato in radiografia sul fisico? E' possibile che il reflusso grastroesofageo in forma lieve di cui soffro possa dipendere dalla cervicale, nervo vago sofferente ecc ecc? ci sono correlazioni?

grazie infinite
mc
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Prof. Alessandro Caruso Ortopedico, Medico fisiatra, Medico dello sport, Medico osteopata 4.2k 135
Egr. ing. la sua artrosi cervicale va curata con fisiochineisterapia appropriata e completa, affidandosi ad un ortopedico prima e ad un Fisiatra dopo bravo ed esperto nel settore. Nulla di preoccupante; per quanto concerne la linfocitosi di cui parla, che non ha nulla a che vedere con l'artrosi cervicale in se stessa, le consiglierei di parlarne con il suo medico curante per indagare a fondo dal punto di vista internistico, anche con il consulto di un ematologo. Così anche il reflusso gastroesofageo, non ha relazione direttamente con la patologia artrosica cervicale ; se poi è una sindrome neurovegetativa e non una patologia organica: ciò va diagnosticato con consulti del gastroenterologo o con una gastroscopia o quanto consiglierà lo specialista del suddetto distretto anatomico.
Cordialmente

Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -

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