Dolore gamba destra

Buonasera Dottori, ho 34 anni e da circa un paio di settimane soffro di un fastidio alla gamba destra.
Si potrebbe definire dolore anche se non eccessivamente intenso e non richiede l uso di antidolorifici.
Il dolore è diffuso a tutta la gamba ma non è costante né per sede né per durata.
Lo sento sia a riposo che durante i movimenti ma, per ora, non disturba il riposo notturno.
La localizzazione varia dalla coscia (anteriormente e interno ed esterno) al ginocchio (immediatamente sotto la rotula) fino alla tibia.
Un dolore simile lo avevo provato qualche mese fa, più localizzato alla coscia e, in quella occasione, associato a fastidio cutaneo, come se mi molestassero i pantaloni (fastidio sparito e mai tornato) e formicolio.
Per questo ho eseguito risonanza craniale e elettromiografia, entrambe con esito negativo.
La mia preoccupazione è che sia una patologia ossea, un tumore, per la precisione.
Per dare il quadro completo, da circa un anno sono in cura da uno psicoterapeuta per ansia e ipocondria (diagnosticata da psichiatra).
Ultima informazione, sono incinta di 9 settimane.
Attualmente sono molto affaticata e ho perso circa 1 kg a causa della nausea che mi rende difficile mangiare.
Grazie per l'attenzione
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Dr. Maurizio Mannocci Galeotti Algologo 164 10
cara Signora lo stato "interessante" (come si diceva una volta) non permette usare farmaci specifici x il dolore che viene da lei descritto del tipo neuropatico, probabilmente legato a lievi modificazioni delle vertebre lombari,i che specie in posizione di busto eretto comprimono seppur lievemente, i nervi sensitivi che riferiscono alla mente disturbi (sine materia) a livello dell'arto dx .
La tempistica del dolore e della gravidanza mi stimola a pensare che comunque il dolore sia peggiorato per la imbibizione dei tessuti pelvici e ovviamente la posizione in clinostatismo (orizzontatale sul letto) aiuta i dischi intervertebrali a riallargare la distanza delle vertebre togliendo la pressione anomala sulle radici nervose sensitive osservazioni . Vi è la possibilità che dopo il parto (verifichi con colleghi ginecostetri i vantaggi, nel suo caso, di un parto cesareo programmato.
Per aiutarla le ricordo: idratazione IV o Sottocute, come credo le abbiano già somministrato, cibi semiliquidi diminuiscono lo stimolo emetico (vomito) mangi poco ma spesso 5 volte al dì, riposare di notte, sentirsi tristi a tratti in questa situazione è normale e il tempo che passa lo aiuta. Spesso la emesi gravidica migliora dopo il 3 mese. Stia a riposo e cerchi di farsi distrarre da i suoi cari,. Per la terapia antalgica posso solo suggerire "nutraceutici" a base di PEA - PALMITOILETANOLAMIDE ultra-micronizzata 600 mg mattina e sera (effetto valutabile solo dopo 10/15 giorni) , melatonina micronizzata per aiutare il sonno e altri nutraceutici per aiutarsi se ansia e tristezza la accompagnano la sua giornata.
Infine credo che nei controlli ecografici forse può verificare anche la situazione della su acolonna lombare. Consulti il suo ginecologo e il suo MMG per questo,
mi permetta sperare la la soluzione di tutti i suoi problemi psicofisici saranno superati gradualmente dopo il parto, per ora si faccia coccolare dai suoi cari sapendo che a lei , per la sua sofferenza, le è permesso tutto !,
mi tenga informato e Forza non è sola!!

Dr. Maurizio Mannocci Galeotti
Terapista del Dolore -Health Coach
https://www.facebook.com/comprendereildolore/

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Utente
Utente
Gentile Dottore, la ringrazio molto per la pronta risposta. Quindi, a suo parere, si possono escludere patologie gravi?
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Dr. Maurizio Mannocci Galeotti Algologo 164 10
... indossando le vesti dell'indovino ..si! e sicuramente vivere con meno ansia la sua gravidanza cercando di fissarla bene nella sua memoria la aiuta .... e mi tenga informata