Dolore condro-sternale
Gentili Medici,
sono un ragazzo di 26 anni e da almeno 6 anni ad oggi (per quel che posso ricordare) soffro di un dolore che genericamente ho sempre definito "allo sterno". Nei primi anni questo dolore era ben localizzato all'articolazione tra manubrio e corpo dello sterno; il dolore, sempre presente, era accentuato dalla pressione sulla zona (devo dire che la pressione doveva essere abbastanza forte per avvertire un aumento del dolore) nel qual caso si irradiava concentricamente per una zona comprendente il terzo mediale delle prime coste da entrambi i lati.
Finora ho parlato al passato perchè da un annetto a questa parte il dolore è cambiato per certi aspetti. La sede del dolore è, ora, a livello dell'articolazione tra lo sterno e la 1° costa che s'incontra partendo dall'angolo di Lewis in giù; sono sicuro che il dolore si è "spostato" e non è una semplice sensazione perchè premendo al centro dello sterno non avverto nessun dolore che, invece, è molto più accentuato premendo sull'articolazione prima detta.
Altri dati che posso fornirvi sono i seguenti:
1) All'ispezione non si osserva nessuna tumefazione dell'articolazione, nè altri segni particolari.
2) Mi sembra che il dolore è maggiore nella stagione invernale o quando assumo una posizione scomoda (quest'ultimo aspetto l'ho valutato dopo un viaggio in treno di notte, seduto scomodamente; all'arrivo, dopo 6 ore, mi faceva malissimo ma il dolore è quasi scomparso dopo alcune ore).
3) Farmaci come Voltaren e Lasonil riducono il dolore ma alla sospensione del trattamento è tutto come prima.
4) Negli anni ho parlato col mio medico curante di questo problema (quando il dolore era allo sterno), ma a parte una radiografia allo sterno (risultata negativa), mi è sempre stato detto che è stato un "colpo di freddo" ed ora il dolore è diventato cronico (c'è da dire che da sempre uso una ciclomotore per gli spostamenti, anche d'inverno -neve compresa...-).
Mi rivolgo a voi perchè finora la risposta ricevuta è sempre "Non puoi farci niente, ti devi tenere il dolore" e, anche se credo che davvero il dolore sia diventato cronico, vorrei sapere se c'è qualche esame che potrei eseguire per una diagnosi più precisa e, soprattutto, se c'è qualche terapia da seguire perchè il dolore, in alcuni giorni è insopportabile!
Grazie e scusate per la lunghezza del post ma volevo essere il più preciso possibile.
Saluti, Natale.
sono un ragazzo di 26 anni e da almeno 6 anni ad oggi (per quel che posso ricordare) soffro di un dolore che genericamente ho sempre definito "allo sterno". Nei primi anni questo dolore era ben localizzato all'articolazione tra manubrio e corpo dello sterno; il dolore, sempre presente, era accentuato dalla pressione sulla zona (devo dire che la pressione doveva essere abbastanza forte per avvertire un aumento del dolore) nel qual caso si irradiava concentricamente per una zona comprendente il terzo mediale delle prime coste da entrambi i lati.
Finora ho parlato al passato perchè da un annetto a questa parte il dolore è cambiato per certi aspetti. La sede del dolore è, ora, a livello dell'articolazione tra lo sterno e la 1° costa che s'incontra partendo dall'angolo di Lewis in giù; sono sicuro che il dolore si è "spostato" e non è una semplice sensazione perchè premendo al centro dello sterno non avverto nessun dolore che, invece, è molto più accentuato premendo sull'articolazione prima detta.
Altri dati che posso fornirvi sono i seguenti:
1) All'ispezione non si osserva nessuna tumefazione dell'articolazione, nè altri segni particolari.
2) Mi sembra che il dolore è maggiore nella stagione invernale o quando assumo una posizione scomoda (quest'ultimo aspetto l'ho valutato dopo un viaggio in treno di notte, seduto scomodamente; all'arrivo, dopo 6 ore, mi faceva malissimo ma il dolore è quasi scomparso dopo alcune ore).
3) Farmaci come Voltaren e Lasonil riducono il dolore ma alla sospensione del trattamento è tutto come prima.
4) Negli anni ho parlato col mio medico curante di questo problema (quando il dolore era allo sterno), ma a parte una radiografia allo sterno (risultata negativa), mi è sempre stato detto che è stato un "colpo di freddo" ed ora il dolore è diventato cronico (c'è da dire che da sempre uso una ciclomotore per gli spostamenti, anche d'inverno -neve compresa...-).
Mi rivolgo a voi perchè finora la risposta ricevuta è sempre "Non puoi farci niente, ti devi tenere il dolore" e, anche se credo che davvero il dolore sia diventato cronico, vorrei sapere se c'è qualche esame che potrei eseguire per una diagnosi più precisa e, soprattutto, se c'è qualche terapia da seguire perchè il dolore, in alcuni giorni è insopportabile!
Grazie e scusate per la lunghezza del post ma volevo essere il più preciso possibile.
Saluti, Natale.
[#1]
Gentile signore
se i suoi disturbi sono da riferire a un problema infiammatorio dell'articolazione sternoclaveare tale patologia è di competenza reumatolgica (si va dalle patolgie reumatiche tipo malattia di Tietze fino alla TBC...). Pertanto per una valutaizone in questo senso e per escludere patologie diverse, che ovviamente via internet e senza una valutazione clinica non è possibile differenziare, le consiglio una visita reumatologica.
Cordialità
Dr. A. VAlassina
se i suoi disturbi sono da riferire a un problema infiammatorio dell'articolazione sternoclaveare tale patologia è di competenza reumatolgica (si va dalle patolgie reumatiche tipo malattia di Tietze fino alla TBC...). Pertanto per una valutaizone in questo senso e per escludere patologie diverse, che ovviamente via internet e senza una valutazione clinica non è possibile differenziare, le consiglio una visita reumatologica.
Cordialità
Dr. A. VAlassina
Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante
[#2]
Ex utente
Dr. Valassina, innanzi tutto grazie per la risposta!
In attesa di una visita reumatologica, pensa mi sarebbe utile inviare la stessa richiesta di consulto nella sezione di reumatologia del sito MedicItalia? Oppure dai sintomi da me riferiti sarebbe in ogni caso inutile senza una valutazione clinica dello specialista?
Grazie e buona serata!
In attesa di una visita reumatologica, pensa mi sarebbe utile inviare la stessa richiesta di consulto nella sezione di reumatologia del sito MedicItalia? Oppure dai sintomi da me riferiti sarebbe in ogni caso inutile senza una valutazione clinica dello specialista?
Grazie e buona serata!
[#3]
Su Medicitalia per etica prfessionale e quindi per rispetto dell'utente non vengono fornite nè diagnosi, ne prognosi e tantomeno trattamenti.
Lo stesso profilo professionale è rispettato da tutti i medici (quindi anche i reumatologi) che collaborano gratutitamente a questo servizio.
Possiamo solo fornire spiegazioni rispetto ad esami o percorsi diagnostici, alle patologie, trattamenti e tecniche utilizzabili.
Dunque per una valutazione specifica è bene che si faccia visitare in prima persona da un collega reumatolgo.
Cordialità
Dr. A. Valassina
Lo stesso profilo professionale è rispettato da tutti i medici (quindi anche i reumatologi) che collaborano gratutitamente a questo servizio.
Possiamo solo fornire spiegazioni rispetto ad esami o percorsi diagnostici, alle patologie, trattamenti e tecniche utilizzabili.
Dunque per una valutazione specifica è bene che si faccia visitare in prima persona da un collega reumatolgo.
Cordialità
Dr. A. Valassina
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 10.8k visite dal 20/05/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.