Frattura vertebra l1 e uso del busto c-35
Gentile specialista,
Un paio di giorno fa, in seguito alla caduta da una scala, ho subito un trauma distorsivo della colonna vertebrale.
Premetto che il dolore è stato inizialmente forte ma nell'arco della giornata è pian piano diminuito fino a scomparire.
La notte ho dormito regolarmente senza avvertire alcun fastidio e la mattina successiva mi sono alzato regolarmente, facendo attenzione a non fare sforzi né torsioni del busto (per precauzione).
Un po' di dolore l'ho avvertito solo curvando il busto in avanti da posizione eretta.
Per scongiurare la presenza di eventuali fratture ho deciso di sottopormi ad un esame radiologico presso studio privato che, aimè, ha rilevato la presenza di una frattura somatica. Una frattura di lieve entità, secondo il radiologo.
Successivamente mi sono rivolto ad un ortopedico di una struttura ospedaliera che, non rilevando chiaramente la frattura dalle immagini rx, ha richiesto un accertamento TC rachide lombo sacrale, per essere sicuri che effettivamente fosse presente questa frattura.
Di seguito il referto della RC:
"L'esame conferma l'esistenza di rima di frattura corticale, incompleta, circoreferenziale della limitante superiore di L1; muri vertebrali integri, arco neurale integro, peduncoli integri.
La valutazione morfometrica documenta una riduzione di altezza somatica trascurabile (6%).
Indispensabile tuttavia approfondimento in elezione con indagine RM (valutazione componente edemigeno-emorragica somatica) e monitoraggio a distanza di 4 settimane con metodica analoga.
In via collaterale si segnala la presenza di distanziatore interspinoso L4-L5 e stabilizzazione zigoapofisaria (da pregresso intervento discopatia e stabilizzazione eseguito nel 2010)
Indagine di classe 3"
Sono stato valutato nello stesso giorno da due ortopedici diversi.
Il primo, in attesa di fare la RM, mi disse che se fosse stata confermata la frattura avrei dovuto portare il busto per tre mesi mentre il secondo specialista, in base al referto sopraesposto, me lo ha prescritto per un mese, fino alla successiva verifica radiologico e relativa visita di controllo a 30 gg. Mi ha chiesto di portare il busto c-35 anche di notte, almeno per un primo periodo.
Non ho però ben chiaro quanto dovrò portarlo durante il riposo notturno... 1 settimana, 2?
E cosa potrò effettivamente fare nel frattempo.
Vorrei sapere, in pratica, se e quanto potrò camminare, rimanere in piedi o seduto?
E visto che, trattandosi di una lieve frattura, se posso ritornare a fare, anche con orari ridotti, attività lavorativa in ufficio.
Ho sospeso dopo un giorno l'utilizzo di naprossene ed Expose che avevo assunto le ore successive alla caduta perché non ho nessun fastidio né dolore.
Vi ringrazio anticipatamente per quanto potrete consigliarmi sull'uso del busto e sull'eventuale assunzione di integratori che possano aiutare a velocizzare la guarigione.
Un paio di giorno fa, in seguito alla caduta da una scala, ho subito un trauma distorsivo della colonna vertebrale.
Premetto che il dolore è stato inizialmente forte ma nell'arco della giornata è pian piano diminuito fino a scomparire.
La notte ho dormito regolarmente senza avvertire alcun fastidio e la mattina successiva mi sono alzato regolarmente, facendo attenzione a non fare sforzi né torsioni del busto (per precauzione).
Un po' di dolore l'ho avvertito solo curvando il busto in avanti da posizione eretta.
Per scongiurare la presenza di eventuali fratture ho deciso di sottopormi ad un esame radiologico presso studio privato che, aimè, ha rilevato la presenza di una frattura somatica. Una frattura di lieve entità, secondo il radiologo.
Successivamente mi sono rivolto ad un ortopedico di una struttura ospedaliera che, non rilevando chiaramente la frattura dalle immagini rx, ha richiesto un accertamento TC rachide lombo sacrale, per essere sicuri che effettivamente fosse presente questa frattura.
Di seguito il referto della RC:
"L'esame conferma l'esistenza di rima di frattura corticale, incompleta, circoreferenziale della limitante superiore di L1; muri vertebrali integri, arco neurale integro, peduncoli integri.
La valutazione morfometrica documenta una riduzione di altezza somatica trascurabile (6%).
Indispensabile tuttavia approfondimento in elezione con indagine RM (valutazione componente edemigeno-emorragica somatica) e monitoraggio a distanza di 4 settimane con metodica analoga.
In via collaterale si segnala la presenza di distanziatore interspinoso L4-L5 e stabilizzazione zigoapofisaria (da pregresso intervento discopatia e stabilizzazione eseguito nel 2010)
Indagine di classe 3"
Sono stato valutato nello stesso giorno da due ortopedici diversi.
Il primo, in attesa di fare la RM, mi disse che se fosse stata confermata la frattura avrei dovuto portare il busto per tre mesi mentre il secondo specialista, in base al referto sopraesposto, me lo ha prescritto per un mese, fino alla successiva verifica radiologico e relativa visita di controllo a 30 gg. Mi ha chiesto di portare il busto c-35 anche di notte, almeno per un primo periodo.
Non ho però ben chiaro quanto dovrò portarlo durante il riposo notturno... 1 settimana, 2?
E cosa potrò effettivamente fare nel frattempo.
Vorrei sapere, in pratica, se e quanto potrò camminare, rimanere in piedi o seduto?
E visto che, trattandosi di una lieve frattura, se posso ritornare a fare, anche con orari ridotti, attività lavorativa in ufficio.
Ho sospeso dopo un giorno l'utilizzo di naprossene ed Expose che avevo assunto le ore successive alla caduta perché non ho nessun fastidio né dolore.
Vi ringrazio anticipatamente per quanto potrete consigliarmi sull'uso del busto e sull'eventuale assunzione di integratori che possano aiutare a velocizzare la guarigione.
[#1]
Buongiorno.
Il busto va portato per 3 mesi di giorno quando sta seduto, in piedi e durante la deambulazione. Durante la notte si può togliere se riesce a evitare posizioni flesse del busto. In teoria solo i primi 2-3 gg deve stare a letto per il dolore. Io sospenderei il lavoro per almeno 1 mese per fa guarire almeno parzialmente la frattura. Magnetoterapia, vitamina D e bifosfonati sono indicati in questo caso. Saluti
Il busto va portato per 3 mesi di giorno quando sta seduto, in piedi e durante la deambulazione. Durante la notte si può togliere se riesce a evitare posizioni flesse del busto. In teoria solo i primi 2-3 gg deve stare a letto per il dolore. Io sospenderei il lavoro per almeno 1 mese per fa guarire almeno parzialmente la frattura. Magnetoterapia, vitamina D e bifosfonati sono indicati in questo caso. Saluti
Dr. Ibrahim Akkawi
Specialista in Ortopedia e Traumatologia
[#2]
Utente
Gent.mo Dott. Akkawi,
La ringrazio per i preziosi suggerimenti. Valuterò sicuramente la magnetoterapia (se offerta da sua colleghi in zona) e la vitamina D mentre per quanto concerne i bifosfonati credo di non poterli assumere perché ho ricorrenti esofagiti che, a quanto ho letto, rappresentano uno degli effetti collaterali più noti in caso di assunzione. Sicuramente mi asterrò dal lavoro per almeno un mese perché vorrei attenermi quanto più possibile alle precauzioni richieste dal caso.
Ho posto queste domande perché in alcuni articoli e consulti avevo letto che per fratture di modeste dimensioni (come, auspico, sia il mio caso), i tempi di recupero sarebbero stati inferiori, all'ordine dei 40-45 giorni. Probabilmente esistono diverse scuole di pensiero ma nel dubbio ritengo sia doveroso seguire quella più prudente e conservativa.
Domattina farò una RM per una verifica più accurata dell'area in cui si è verificato il trauma.
Ne approfitto per chiederle due ulteriori consigli che purtroppo non ho potuto rivolgere agli specialisti dell'ospedale che mi avevano visitato.
- Siamo in estate e vorrei fare una doccia almeno a giorni alternati. In che modo posso togliermi il busto c35 prima di entrare in doccia? Lo rimuovo da seduto o mentre sono in piedi?
- Assumo farmaci (inibitori di pompa) per il controllo del reflusso gastroesofageo. Uno degli effetti indesiderati più comuni di queste molecole è la riduzione di assorbimento di calcio, che nel mio caso è fondamentale per una corretta guarigione.
Posso assumere integratori a base di calcio per compensare questa riduzione?
La ringrazio nuovamente,
A.
La ringrazio per i preziosi suggerimenti. Valuterò sicuramente la magnetoterapia (se offerta da sua colleghi in zona) e la vitamina D mentre per quanto concerne i bifosfonati credo di non poterli assumere perché ho ricorrenti esofagiti che, a quanto ho letto, rappresentano uno degli effetti collaterali più noti in caso di assunzione. Sicuramente mi asterrò dal lavoro per almeno un mese perché vorrei attenermi quanto più possibile alle precauzioni richieste dal caso.
Ho posto queste domande perché in alcuni articoli e consulti avevo letto che per fratture di modeste dimensioni (come, auspico, sia il mio caso), i tempi di recupero sarebbero stati inferiori, all'ordine dei 40-45 giorni. Probabilmente esistono diverse scuole di pensiero ma nel dubbio ritengo sia doveroso seguire quella più prudente e conservativa.
Domattina farò una RM per una verifica più accurata dell'area in cui si è verificato il trauma.
Ne approfitto per chiederle due ulteriori consigli che purtroppo non ho potuto rivolgere agli specialisti dell'ospedale che mi avevano visitato.
- Siamo in estate e vorrei fare una doccia almeno a giorni alternati. In che modo posso togliermi il busto c35 prima di entrare in doccia? Lo rimuovo da seduto o mentre sono in piedi?
- Assumo farmaci (inibitori di pompa) per il controllo del reflusso gastroesofageo. Uno degli effetti indesiderati più comuni di queste molecole è la riduzione di assorbimento di calcio, che nel mio caso è fondamentale per una corretta guarigione.
Posso assumere integratori a base di calcio per compensare questa riduzione?
La ringrazio nuovamente,
A.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 22.1k visite dal 16/06/2021.
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