Frattura sottocapitata femore destro, ingranata in valgo
Buongiorno,
circa 3 settimane orsono mia mamma, 91 anni, è caduta in casa battendo a terra il fianco destro.
Dopo essersi rialzata autonomamente, col passare del tempo iniziò tuttavia a deambulare a fatica e lamentare dolore all'inguine.
Dopo 2 gg si è deciso su consiglio del medico di base di trasportarla in autoambulanza in P.
S.
A seguito RX e TC bacino veniva diagnosticata FRATTURA SOTTOCAPITATA FEMORE DESTRO, INGRANATA IN VALGO (frattura transcervicale, chiusa, della sezione intracapsulare, non specificata.
L'ortopedico suggerisce di TENTARE IL TRATTAMENTO INCRUENTO e solo nel caso di scomposizione secondaria, optare in seconda battuta, per l'intervento chirurgico.
Viene altrettanto indicato:
- carico protetto da girello con carico sfiorato a destra e completo a sinistra
- concessi passaggi letto-carrozzina
- nessuna limitazione mantenimento posizione seduta
- controllo clinico e radiografico dopo 10gg
Alla visita di controllo, dopo esecuzione RX, non risulta scomposizione secondaria per cui viene programmato ulteriore controllo clinico e radiografico a distanza di 15 gg (al momento ancora da eseguire).
Nel frattempo si indica di proseguire con deambulazione per piccoli tratti a domicilio.
Facendo seguito a quanto sopra indicato sono cortesemente a chiedere:
1) è corretto, secondo voi, l'approccio
incruento?
2) quanto tempo può essere necessario per
addivenire alla completa guarigione della
frattura?
Vi ringrazio anticipatamente
circa 3 settimane orsono mia mamma, 91 anni, è caduta in casa battendo a terra il fianco destro.
Dopo essersi rialzata autonomamente, col passare del tempo iniziò tuttavia a deambulare a fatica e lamentare dolore all'inguine.
Dopo 2 gg si è deciso su consiglio del medico di base di trasportarla in autoambulanza in P.
S.
A seguito RX e TC bacino veniva diagnosticata FRATTURA SOTTOCAPITATA FEMORE DESTRO, INGRANATA IN VALGO (frattura transcervicale, chiusa, della sezione intracapsulare, non specificata.
L'ortopedico suggerisce di TENTARE IL TRATTAMENTO INCRUENTO e solo nel caso di scomposizione secondaria, optare in seconda battuta, per l'intervento chirurgico.
Viene altrettanto indicato:
- carico protetto da girello con carico sfiorato a destra e completo a sinistra
- concessi passaggi letto-carrozzina
- nessuna limitazione mantenimento posizione seduta
- controllo clinico e radiografico dopo 10gg
Alla visita di controllo, dopo esecuzione RX, non risulta scomposizione secondaria per cui viene programmato ulteriore controllo clinico e radiografico a distanza di 15 gg (al momento ancora da eseguire).
Nel frattempo si indica di proseguire con deambulazione per piccoli tratti a domicilio.
Facendo seguito a quanto sopra indicato sono cortesemente a chiedere:
1) è corretto, secondo voi, l'approccio
incruento?
2) quanto tempo può essere necessario per
addivenire alla completa guarigione della
frattura?
Vi ringrazio anticipatamente
[#1]
Trattamento allo stato dell'arte!
Nella sfortuna del trauma, sua madre ha avuto una frattura stabile, perché ingranata e tende più a impattarsi che a scomporsi.
Il vero rischio è l'evoluzione in necrosi ossea.
In tal caso sarà da valutare l'artroprotesi d'anca.
Nelle fratture instabili, a tale livello, si procede direttamente alla protesizzazione.
Nella sfortuna del trauma, sua madre ha avuto una frattura stabile, perché ingranata e tende più a impattarsi che a scomporsi.
Il vero rischio è l'evoluzione in necrosi ossea.
In tal caso sarà da valutare l'artroprotesi d'anca.
Nelle fratture instabili, a tale livello, si procede direttamente alla protesizzazione.
Dr. Enrico Pelilli
Specialista in Ortopedia e Traumatologia Infantile
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 11.4k visite dal 21/04/2021.
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