Epifisiolisi
mio figlio è stato sottoposto ad intervento di epifisiodesi bilaterale (una vite per lato) per epifisiolisi iniziale a sinistra ad ottobre 2008. Da qualche giorno lamenta ipostenia alla coscia destra. Il controllo radiografico non mostra variazioni rispetto a quello fatto dopo l'intervento. L'ortopedico non riesce adarsi una spiegazione. Cosadevo fare?
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Gentile signore "ipostenia" alla coscia è un termine molto vago; di per sè ha una valenza tecnica molto precisa e significa perdita di forza/debolezza che in genere è riferita ad un emilato, ad una meta trascersale del corpo, ad un arto intero o ad uno specifico gruppo muscolare/ muscolo.
Un debolezza "sospesa" a metà tra arto inferiore e tronco riferita alla coscia (e cioè sia ai muscoli flessori come a quelli estensori) è, per così dire, atipica.
Forse è meglio che lei descriva con sue parole senza termini tecnici i disturbi DIRETTAMENTE riferiti dal ragazzo.
Cordialità
Dr. A. Valassina
Un debolezza "sospesa" a metà tra arto inferiore e tronco riferita alla coscia (e cioè sia ai muscoli flessori come a quelli estensori) è, per così dire, atipica.
Forse è meglio che lei descriva con sue parole senza termini tecnici i disturbi DIRETTAMENTE riferiti dal ragazzo.
Cordialità
Dr. A. Valassina
Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante
[#3]
Chiedo scusa dell'inesattezza.
Per quanto riguarda il problema da lei citato, non si tratta di una ipostenia e quindi di una perdita di forza, ma dunque di una limitazione funzionale del range articolare.
Non è comunque molto chiaro cosa si intende per "difficoltà"...a parte l'assenza del dolore.
Nei casi di epifisolisi avanzata i problemi dell'articolazione possono essere dovuti a diversi fattori:
- collo corto
- retroversione dell'epifisi
- pseudosteofita inferiore
- deformità secondarie del cotile ecc. ecc.
Se invece a destra, come lei dice, non ha avuto una lisi dell'epifisi con scivolamento, essendo stato comunque operato, va in ogni caso visitato con esami Rx recenti eseguiti in AP e LL secondo la proiezione di Dunlop.
Dovrà essere valutato il tipo di sintesi, i rapporti anatomici tra sintesi ed epifisi, la crescita del collo, la crescita dell'epifisi e la sua armonica sfericità, la congruenza articolare, la sporgenza della vite ecc ecc.
Cordialità
Dr.A.Valassina
Per quanto riguarda il problema da lei citato, non si tratta di una ipostenia e quindi di una perdita di forza, ma dunque di una limitazione funzionale del range articolare.
Non è comunque molto chiaro cosa si intende per "difficoltà"...a parte l'assenza del dolore.
Nei casi di epifisolisi avanzata i problemi dell'articolazione possono essere dovuti a diversi fattori:
- collo corto
- retroversione dell'epifisi
- pseudosteofita inferiore
- deformità secondarie del cotile ecc. ecc.
Se invece a destra, come lei dice, non ha avuto una lisi dell'epifisi con scivolamento, essendo stato comunque operato, va in ogni caso visitato con esami Rx recenti eseguiti in AP e LL secondo la proiezione di Dunlop.
Dovrà essere valutato il tipo di sintesi, i rapporti anatomici tra sintesi ed epifisi, la crescita del collo, la crescita dell'epifisi e la sua armonica sfericità, la congruenza articolare, la sporgenza della vite ecc ecc.
Cordialità
Dr.A.Valassina
[#5]
A distanza è davvero impossibile fare ipotesi. Solo con un esame obiettivo accurata si potrà fare una valutazione della sensazione soggettiva di ipostenia rispetto ad una oggettiva perdita della forza. Intanto si può valutare il volume della coscia misurandone la circonferenza a confronto con quella controlaterale. Ma al di là di questo solo una valutazione clinica diretta del ragazzo può misurare la perdita della forza e la visione diretta degli esami può consentire una diagnosi differenziale delle possibili cause.
Cordialmente
Dr. A.Valassina
PS: sono obbligato a sottolineare che sia per le "limitazioni funzionali che per le alterazioni radiologiche " soprattutto in questi casi le valutazioni tra gli esaminatori purtroppo variano molto in quanto l'esame obbiettivo spesso non viene eseguito in modo adeguato e allo stesso modo non si tiene conto di tanti aspetti strutturali e morfologici dell'anca; la nostra esperienza in questi casi non è confortante anche per il timing: troppi bambini arrivano tardi alla diagnosi oppure non vengono trattati in modo adeguato rispetto allo stadio evolutivo.
Cordialmente
Dr. A.Valassina
PS: sono obbligato a sottolineare che sia per le "limitazioni funzionali che per le alterazioni radiologiche " soprattutto in questi casi le valutazioni tra gli esaminatori purtroppo variano molto in quanto l'esame obbiettivo spesso non viene eseguito in modo adeguato e allo stesso modo non si tiene conto di tanti aspetti strutturali e morfologici dell'anca; la nostra esperienza in questi casi non è confortante anche per il timing: troppi bambini arrivano tardi alla diagnosi oppure non vengono trattati in modo adeguato rispetto allo stadio evolutivo.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 6.7k visite dal 04/05/2009.
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