Infiltrazioni di acido ialuronico nelle ginocchia

Buonasera, mia madre, oramai 80enne, da circa 15 anni, due volte l'anno, esegue infiltrazioni di acido ialuronico nelle ginocchia.

Nel tempo, dopo aver utilizzato un primo farmaco, gliene è stato indicato un altro (diventato definitivo) che, a detta di due specialisti, è particolarmente efficace e proprio per questo anche abbastanza costoso.

Inizialmente, ed ovvero circa 15 anni fa, fece degli esami che portarono alla conclusione che avrebbe dovuto effettuare queste iniezioni, ma poi non ha più fatto, in questo lungo periodo, alcun esame di verifica, ovvero nessuna radiografia o ecografia di controllo, pur continuando però, due volte all'anno, a fare questa terapia che peraltro, da due anni, è proseguita con le stesse modalità, pur avendo cambiato lo specialista di riferimento... e dunque io vi domando: è mai possibile che queste iniezioni non richiedano alcuna verifica strumentale durante il tempo?

Pare che il farmaco iniettato, sostituisca un liquido naturale non più presente nell'organismo ma... iniettate così, a mio modesto avviso, un po' a casaccio, non potrebbero fare più danni che benefici?

Peraltro negli ultimi 4 anni qualcosa è pure significativamente cambiato nella vita di mia madre, perché ha perso più di dieci chili ed ha ridotto la sua mobilità, anche a causa del noto virus... Ma nella terapia non è comunque cambiato nulla...

E dunque è normale tutto ciò?
Grazie mille
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Prof. Enrico Pelilli Ortopedico 213 20
L'acido ialuronico ha indicazione nei quadri artrosici e agisce in 2 modalità. La prima, di supporto alle superfici cartilaginee delle articolazioni, notoriamente usurate nei quadri artrosici. La seconda, creando una specie di interfaccia fra i capi articolari con effetto meccanico di protezione.
Ora, l'artrosi, è un processo irreversibile, che può solo peggiorare e questo trattamento ha lo scopo di rallentare questa evoluzione.
Quindi, ripetere periodicamente delle indagini radiografiche non avrebbe portato alcuna notizia utile. Una volta diagnosticata l'artrosi come causa del dolore, sarà la risposta clinica al trattamento a determinare ulteriori step diagnostici/terapeutici.
Il dimagrimento, poi, potrà essere solo un fattore positivo, riducendo il carico sulle articolazioni.
Ulteriori accertamenti sarebbero necessari solo in caso di peggioramento del dolore e di non più risposta al trattamento attuale, in prospettiva di un intervento di artroprotesi di ginocchio, cioè di sostituzione dell'articolazione con una protesi.
Vorrei concludere ricordando, in questo particolare periodo in cui, per un virus, i malati sono stati lasciati soli, anche dai medici, quanto resti importante, nell'Arte Medica, la vicinanza del medico al paziente, che permette di apprendere dal paziente, le difficoltà e le esigenze, di valutare con i propri sensi il paziente (si chiama semeiotica), per valutare il danno causato dalla malattia.
Quanti morti in meno avremmo avuto in quest'ultimo anno se ai medici fossero stati forniti degli strumenti per poter visitare e quindi, valutare da subito i pazienti, per cure tempestive e prevenire l'aggravamento che poi, anche le cure ad alta tecnologia non sempre riuscirono a controllare?

Dr. Enrico Pelilli
Specialista in Ortopedia e Traumatologia Infantile

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Utente
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Grazie mille professore...
La mia era una domanda che scaturiva dal fatto che mia madre, sono più di 15 anni, che va avanti con una terapia, che sicuramente le ha portato dei benefici, ma che non ha mai previsto un controllo di alcun tipo... e dunque visto che generalmente, in tutti gli ambiti medici, sono previsti dei controlli, non riuscivo a capire, come mai, in questo caso, non ci fossero... Adesso mi è tutto chiaro e la ringrazio molto!
Sul virus che dire... Non sono stati rispettati i diritti di nessuno... neppure quelli dei bambini... non ci rimane che sperare che tutto finisca presto e poi fra 10 anni, verificare i danni che abbiamo causato alle, all'epoca giovani, menti....