Terapie post operatorie relative a frattura piatto tibiale dx
Ho riportato una frattura al piatto tibiale destro mentre sciavo in Austria dove sono stato operato.
Questi i passi salienti relativi alla cartella clinica rilasciata dall'ospedale Austriaco (traduzione dal tedesco)
18.03.2009: riposizionamento chirurgico, avvitamento, disco di sostegno LCP, refissaggio del menisco, steccatura in posizione del ginocchio per un periodo di 6 settimane (29.04.2009 – 30, 60, 90°); posizione di non appoggio per 10 settimane.
Diagnosi rilevata:
TAC dell'articolazione del ginocchio del 18.03.2009:
1. Frattura per pressione dell'osso tibia-condilo laterale, estesa trasversalmente per circa 4 cm di diametro e con un profondo deficit di sostanza, ampio circa 3 cm, nel condilo. Rottura del margine laterale e fratture multiple anche nella zona del margine anteriore. 2. Linee di frattura multiple che scorrono in modo coronario anche attraverso la regione dell'intercondilo fino al condilo mediale, una linea di frattura che scorre in modo coronario si estende oltre la metafisi fino alla diafisi tibiale. 3. Lipoemartrosi.
Il giorno del ricovero è stato effettuato il riposizionamento chirurgico, la osteosintesi e il refissaggio del menisco nella zona della testa laterale della tibia (mi e' stata inserita una piastra con 5 viti)
Come sopra indicato l'ospedale Austriaco raccomanda un periodo di assenza carico sull'arto di 10 settimane (verbalmente dissero 8-10) mentre il mio medico, al rientro in italia, ha indicato la possibilita' di aumentre progressivamente il carico a partire dalla quinta settimana tramite esercizi di in acqua. E' prossima una nuova radiografia per verificare lo stato di calcificazione ma le due diverse opinioni mi lasciano spiazzato.
Ho gia' iniziato la fisioterapia (su base giornaliera, doppia seduta acqua+fisioterapia, troppo?) per il recupero della flessibilita' ed estensione e recupero tono muscolare con ottimi risultati.
Puo' cortesemente chiarirmi inoltre quali sono i tempi di recupero per poter almeno camminare in modo autonomo? Si puo' caricare prima di 10 settimane? Inoltre quali sono i tempi per la rimozione di piastra e viti?
Grazie.
Questi i passi salienti relativi alla cartella clinica rilasciata dall'ospedale Austriaco (traduzione dal tedesco)
18.03.2009: riposizionamento chirurgico, avvitamento, disco di sostegno LCP, refissaggio del menisco, steccatura in posizione del ginocchio per un periodo di 6 settimane (29.04.2009 – 30, 60, 90°); posizione di non appoggio per 10 settimane.
Diagnosi rilevata:
TAC dell'articolazione del ginocchio del 18.03.2009:
1. Frattura per pressione dell'osso tibia-condilo laterale, estesa trasversalmente per circa 4 cm di diametro e con un profondo deficit di sostanza, ampio circa 3 cm, nel condilo. Rottura del margine laterale e fratture multiple anche nella zona del margine anteriore. 2. Linee di frattura multiple che scorrono in modo coronario anche attraverso la regione dell'intercondilo fino al condilo mediale, una linea di frattura che scorre in modo coronario si estende oltre la metafisi fino alla diafisi tibiale. 3. Lipoemartrosi.
Il giorno del ricovero è stato effettuato il riposizionamento chirurgico, la osteosintesi e il refissaggio del menisco nella zona della testa laterale della tibia (mi e' stata inserita una piastra con 5 viti)
Come sopra indicato l'ospedale Austriaco raccomanda un periodo di assenza carico sull'arto di 10 settimane (verbalmente dissero 8-10) mentre il mio medico, al rientro in italia, ha indicato la possibilita' di aumentre progressivamente il carico a partire dalla quinta settimana tramite esercizi di in acqua. E' prossima una nuova radiografia per verificare lo stato di calcificazione ma le due diverse opinioni mi lasciano spiazzato.
Ho gia' iniziato la fisioterapia (su base giornaliera, doppia seduta acqua+fisioterapia, troppo?) per il recupero della flessibilita' ed estensione e recupero tono muscolare con ottimi risultati.
Puo' cortesemente chiarirmi inoltre quali sono i tempi di recupero per poter almeno camminare in modo autonomo? Si puo' caricare prima di 10 settimane? Inoltre quali sono i tempi per la rimozione di piastra e viti?
Grazie.
[#1]
Difficile giudicare il tipo di frattura da lei subita cosi' come il tipo di intervento che e' stato eseguito.
Noi ortopedici siamo abituato a ragionare sulle readiografie piu' che sulle parole dei referti peraltro, nel suo caso, tradotti dal tedesco.
Giuste le 8 settimane di scarico dopo un intervento per frattura di piatto tibiale!
Anche noi rispettiamo tale tempistica salvo casi di fratture veramente molto molto composte che, peraltro, non necessitano intervento chirurgico.
Giusta la fisioterapia per la flessione
Altra cosa e' la concessione del carico in una frattura del piatto tibiale.
Se sta in scarico per 8 settimane e' prevedibile che possa camminare correttamente senza stampelle dopo 12 - 15 settimane.
La placca generalmente va tenuta per almeno 1 anno.
Cordiali saluti
Noi ortopedici siamo abituato a ragionare sulle readiografie piu' che sulle parole dei referti peraltro, nel suo caso, tradotti dal tedesco.
Giuste le 8 settimane di scarico dopo un intervento per frattura di piatto tibiale!
Anche noi rispettiamo tale tempistica salvo casi di fratture veramente molto molto composte che, peraltro, non necessitano intervento chirurgico.
Giusta la fisioterapia per la flessione
Altra cosa e' la concessione del carico in una frattura del piatto tibiale.
Se sta in scarico per 8 settimane e' prevedibile che possa camminare correttamente senza stampelle dopo 12 - 15 settimane.
La placca generalmente va tenuta per almeno 1 anno.
Cordiali saluti
Dr. Roberto LEO
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 24.7k visite dal 28/04/2009.
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