Attrosi cervicale e dorsale
A seguito di forti dolori alla spalla sinistra con estensione al braccio sinistro e perdita di sensibilità al dito anulare e mignolo, ho eseguito delle RX Colonna Cervicale e RX Colonna Dorsale, Paziente età 56 anni.
Esame eseguito in ortostasi nelle proiezioni ortogonali.
Dalle radiogafie è emerso: moderata spondilo atrosi del tratto C4-C7 con becchi osteofitosici margino -somatici anteriori.
Lieve atrosi interapofisaria cervicale, Lieve atrosi interspinosa del tratto dorsale, per l' esame della colonna cervicale.
Invece per l' esame della colonna dorsale: discreta spondilo -atrosi dorsale con produzione osteofitosiche becco ed a ponte nei compartimenti antero laterali del tratto dorsale intermedio.
Lieve atrosi interpispinosa dorsale con iniziali fenomeni calcificativi dei legamenti sovraspinosi, nell' esame vi sono riportati altri termini tecnico medici, che non riporto.
La mia domanda è la seguente, siccome mi è stata precritta una visita ortopedica, quale è la terapia e la cura che dovrò seguire ed i medicinali che mi verrano prescritti, ed inoltre seguirà una visita fisiatrica, quali possono essere i margini di miglioramento della patologia.
preciso che sono affetto di diabete mellito di tipo 2 al momento in compenso.
Grazie e Saluti
Camillo Gramano
Esame eseguito in ortostasi nelle proiezioni ortogonali.
Dalle radiogafie è emerso: moderata spondilo atrosi del tratto C4-C7 con becchi osteofitosici margino -somatici anteriori.
Lieve atrosi interapofisaria cervicale, Lieve atrosi interspinosa del tratto dorsale, per l' esame della colonna cervicale.
Invece per l' esame della colonna dorsale: discreta spondilo -atrosi dorsale con produzione osteofitosiche becco ed a ponte nei compartimenti antero laterali del tratto dorsale intermedio.
Lieve atrosi interpispinosa dorsale con iniziali fenomeni calcificativi dei legamenti sovraspinosi, nell' esame vi sono riportati altri termini tecnico medici, che non riporto.
La mia domanda è la seguente, siccome mi è stata precritta una visita ortopedica, quale è la terapia e la cura che dovrò seguire ed i medicinali che mi verrano prescritti, ed inoltre seguirà una visita fisiatrica, quali possono essere i margini di miglioramento della patologia.
preciso che sono affetto di diabete mellito di tipo 2 al momento in compenso.
Grazie e Saluti
Camillo Gramano
[#1]
Gentile signora,
purtroppo a distanza senza vedere gli esami e senza visitarla non è possibile dare informazioni precise. In via generale posso solo dirle che prima di tutto la diagnosi o il sospetto diagnostico si basa sulla clinica (anamnesi completa, segni e sintomi soggettivi e oggettivi). Le immagini servono solo per restringere il campo delle ipotesi ed escludere altre patologie.
Detto questo, devo anche dirle che la sua descrizione dei disturbi è molto generica e il referto radiologico, a sua volta, non molto preciso. Tra l'altro non esiste in medicina "l'artrosi interspinosa" per la semplice ragione che l'artrosi è una malattia degenerativa della cartilagine e, dato che la cartilagine si trova nelle articolazioni, tra le apofisi spinose vertebrali non c'è alcuna articolazione, ma solo uno spazio occupato da legamenti. Dunque non può esserci "artrosi" tra le spinose perchè manca il tessuto cartilagineo oggetto della malattia.
L'unica informazione eventualmente da approfondire è la nota del radiologo che parla di "calcificazioni" tra le apofisi spinose dorsali a volte presenti in malattie reumatiche o metaboliche (e lei è diabetica).
Ma tutto questo tipo di analisi delle alterazioni radiologiche temo che non serva affatto ad inquadrare una condizione come la sua dove lei descrive:
- dolore alla spalla frequente nelle donne diabetiche per problemi della capsula e dei legamenti della spalla non del rachide!);
- dolore al braccio: ma bisogna capire dove esattamente e quando;
- perdita della sensibilità del 4 e 5 dito della mano sinistra, che potrebbero dipendere da altri problemi come una sindrome dello stretto toracico (anche questa più frequente nelle donne) o una sindrome da compressione del n.ulnare al gomito. Da notare che queste sindromi si manifestano spesso SENZA dolore e perdita delle sensibilità proprio al 4 e 5 dito. Inoltre questi disturbi neurologici, nel caso di queste sindromi meccaniche da compressione, sono più accentuati nei pazienti, ancora una volta, diabetici per il danno precedente alla compressione provocato dalla malattia diabetica al circolo vascolare dei nervi periferici.
Concludo dicendole che, dagli esami richiesti, ho l'impressione che le abbiano fatta in prima istanza una diagnosi di "cervico-brachialgia", ma, purtroppo, spesso queste sindromi da intrappolamento dei nervi periferici, che le ho sopra descritto, vengono confuse proprio con una cervico-brachialgia. Il problema è che lei non riferisce dolore cervicale e quindi questo quadro sintomatologico non può essere definito "cervicobrachialgia", ma al massimo "brachialgia", cosa, quindi, ben diversa! Come le ho detto all'inizio, meriterebbe, dunque, una visita accurata da un ortopedico ed eventuali approfondimenti da stabilire successivamente.
PS: il diabete può essere apparentemente "compensato", ma, come credo lei sappia, il diabete è spesso causa di disturbi neurologici soprattutto di tipo sensitivo (perdita o alterazione della sensibilità) che in diversi pazienti diabetici si manifestano lo stesso anche se apparentemente i valori della glicemia e dell'emoglobina glicata sono normali. Il motivo è che in questi diabetici, soprattutto nel diabete tipo 2, i recettori periferici nelle cellule del corpo, per ragioni genetiche, sono incapaci di rispondere all'insulina (in pratica si comportano come fattori aggravanti l'insulino resistenza tipica di questa forma di diabete 2) per cui, a variazioni anche minime della glicemia, si crea in periferia un danno microvascolare e quindi neurologico che tende comunque a manifestarsi anche se il paziente è sotto terapia e il suo diabete sembrerebbe "ben compensato".
Cordiali saluti
Dr. A. Valassina
purtroppo a distanza senza vedere gli esami e senza visitarla non è possibile dare informazioni precise. In via generale posso solo dirle che prima di tutto la diagnosi o il sospetto diagnostico si basa sulla clinica (anamnesi completa, segni e sintomi soggettivi e oggettivi). Le immagini servono solo per restringere il campo delle ipotesi ed escludere altre patologie.
Detto questo, devo anche dirle che la sua descrizione dei disturbi è molto generica e il referto radiologico, a sua volta, non molto preciso. Tra l'altro non esiste in medicina "l'artrosi interspinosa" per la semplice ragione che l'artrosi è una malattia degenerativa della cartilagine e, dato che la cartilagine si trova nelle articolazioni, tra le apofisi spinose vertebrali non c'è alcuna articolazione, ma solo uno spazio occupato da legamenti. Dunque non può esserci "artrosi" tra le spinose perchè manca il tessuto cartilagineo oggetto della malattia.
L'unica informazione eventualmente da approfondire è la nota del radiologo che parla di "calcificazioni" tra le apofisi spinose dorsali a volte presenti in malattie reumatiche o metaboliche (e lei è diabetica).
Ma tutto questo tipo di analisi delle alterazioni radiologiche temo che non serva affatto ad inquadrare una condizione come la sua dove lei descrive:
- dolore alla spalla frequente nelle donne diabetiche per problemi della capsula e dei legamenti della spalla non del rachide!);
- dolore al braccio: ma bisogna capire dove esattamente e quando;
- perdita della sensibilità del 4 e 5 dito della mano sinistra, che potrebbero dipendere da altri problemi come una sindrome dello stretto toracico (anche questa più frequente nelle donne) o una sindrome da compressione del n.ulnare al gomito. Da notare che queste sindromi si manifestano spesso SENZA dolore e perdita delle sensibilità proprio al 4 e 5 dito. Inoltre questi disturbi neurologici, nel caso di queste sindromi meccaniche da compressione, sono più accentuati nei pazienti, ancora una volta, diabetici per il danno precedente alla compressione provocato dalla malattia diabetica al circolo vascolare dei nervi periferici.
Concludo dicendole che, dagli esami richiesti, ho l'impressione che le abbiano fatta in prima istanza una diagnosi di "cervico-brachialgia", ma, purtroppo, spesso queste sindromi da intrappolamento dei nervi periferici, che le ho sopra descritto, vengono confuse proprio con una cervico-brachialgia. Il problema è che lei non riferisce dolore cervicale e quindi questo quadro sintomatologico non può essere definito "cervicobrachialgia", ma al massimo "brachialgia", cosa, quindi, ben diversa! Come le ho detto all'inizio, meriterebbe, dunque, una visita accurata da un ortopedico ed eventuali approfondimenti da stabilire successivamente.
PS: il diabete può essere apparentemente "compensato", ma, come credo lei sappia, il diabete è spesso causa di disturbi neurologici soprattutto di tipo sensitivo (perdita o alterazione della sensibilità) che in diversi pazienti diabetici si manifestano lo stesso anche se apparentemente i valori della glicemia e dell'emoglobina glicata sono normali. Il motivo è che in questi diabetici, soprattutto nel diabete tipo 2, i recettori periferici nelle cellule del corpo, per ragioni genetiche, sono incapaci di rispondere all'insulina (in pratica si comportano come fattori aggravanti l'insulino resistenza tipica di questa forma di diabete 2) per cui, a variazioni anche minime della glicemia, si crea in periferia un danno microvascolare e quindi neurologico che tende comunque a manifestarsi anche se il paziente è sotto terapia e il suo diabete sembrerebbe "ben compensato".
Cordiali saluti
Dr. A. Valassina
Nota:informazione web richiesta dall'Utente senza visita clinica; non ha valore di diagnosi, trattamento o prognosi che si affidano al medico curante
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 18/12/2020.
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Il diabete (o diabete mellito) è una malattia cronica dovuta a un eccesso di glucosio nel sangue e carenza di insulina: tipologie, fattori di rischio, cura e prevenzione.