è possibile che soffra di condropatia femoro-rotulea?

Salve a tutti

Ho 30 anni, 170 cm e 65 kg

Convivo da molto tempo con dolori alle ginocchia e da almeno 5 anni a questa parte le condizioni sono peggiorate.

I dolori li avverto ad entrambe le ginocchia quando vado in flessione.
Sento dei "tac" alla parte "alta" della rotula, cioè dal lato in cui è collegata al femore.


Ho fatto svariati esami che vi riporto qui sperando di non tediarvi.


RMN 2018
REFERTO
a destra
minimo incremento della quota fluida endoarticolare;
non evidenti alterazioni di segnale a carico delle fibrocartilagini meniscali;
non evidenti alterazioni di segnale e decorso a carico dei legamenti del pivoot
centrale e dei legamenti collaterali;
non evidenti alterazioni di segnale a carico del tendine del m.
quadricipite e
del tendine rotuleo.


A sinistra
lieve incremento della quota fluida endoarticolare;
non evidenti alterazioni di segnale a carico delle fibrocartilagini meniscali;
non evidenti alterazioni di segnale e decorso a carico dei legamenti del pivot
centrale e dei legamenti collaterali;
segni di tenosinovite del t.
del m.
popliteo; non evidenti alterazioni di
segnale a carico del tendine del m.
quadricipite e del tendine rotuleo.


Seconda Risonanza 2020
Bilateralmente:
Non lesioni capsulolegamentose del compartimento esterno ed interno.

Nei limiti la morfologia e l'intensità di segnale delle fibrocartiiagini meniscali.

Non lesioni apprezzabili a carico dei legamenti dei pivot centrale.

Non segni indiretti di instabilità articolare.

Non è presente versamento intra-articolare.

Conservati i rapporti articolari femoro-rotulei, in assenza di lesioni osteo-condrali apprezzabili.


RADIOGRAFIE
2019:
segni clinici di prevalenza rotulea esterna bilat.

porta rmn ginocchio bilat e x ginocchio con assiali di rotula con modesta prevalenza rotulea lat.

x in data odierna vedasi referti.

si consiglia eventuale rinnovo dei plantari.

esegua fkt esercizi di strechting in centrazione rotulea con spinta da laterale a mediale.
allungamento
alare laterale.
rinforzo del vasto mediale.
eventuale taping neuromuscolare per prevalenza rotulea est
bilat.

ginnastica propiocettiva per i piedi piatti.


2018:
REFERTO
Rachide: Non evidenti alterazioni ossee a focolaio di tipo addensante o litico
ovvero di tipo traumatico in atto.
Discopatia in L5-S1.

Ginocchia e rotule: Non evidenti alterazioni addensante ossee a focolaio di tipo o litico ovvero di ti postraumatico in atto.
Spazi e rapporti articolari conservati.


Dall'ultima visita specialistica da un ortopedico, mi è stata diagnosticata condropatia femororotulea
mi è stato consigliato di fare fisioterapia, ma dopo 3 mesi non ho ricevuto beneficio.
o meglio non ho ricevuto benefici significativi.


Per completezza posso dirvi di avere i piedi piatti e di essere celiaco.

Per quest ultimo aspetto un fisiatra in cui sono andato, mi ha detto che il mio problema potrebbe essere dato dalla celiachia, principale responsabile di un valore molto basso della vitamina D3.


Chiedo Scusa per la lunghezza
Grazie
[#1]
Prof. Enrico Pelilli Ortopedico 213 20
Generalmente la sintomatologia da conflitto femoro-rotuleo si acuisce nel salire le scale.
La causa di questi conflitti è spesso su base congenita, con una rotula lateralizzata e un condilo femorale esterno appiattito.
Questo fa sì che la rotula, posizionata più esternamente del dovuto con l'arto inf. esteso, per inserirsi nella gola, durante la flessione del ginocchio, sbatta sul condilo esterno femorale e poi non si appoggio su entrambi i condili, ma prevalentemente su quello esterno.
Questo sfregamento diventa più forte quando il quadricipite massimalizza lo sforzo, ed è ciò che capita, tipicamente, salendo le scale.
Il trattamento riabilitativo dovrebbe mirare a centralizzare la rotula, rinforzando selettivamente il vasto mediale del quadricipite.
Potrebbero essere anche utili, visto che il danno anatomico sembrerebbe molto iniziale, infiltrazioni di acido ialuronico, a riparare la sofferenza cartilaginea.
Ora, non si aspetti di rinforzare il tono muscolare del vasto mediale in una decina di sedute di FKT: il tono muscolare è facilissimo perderlo e difficilissimo recuperarlo!
Le consiglierei di apprendere gli esercizi da fare poi a lungo a domicilio, per alcuni mesi.
Potrebbe esserle d'aiuto anche un elettro stimolatore, anche di quelli che vendono per uso sportivo, per migliorare il tono del vasto mediale, se correttamente posizionato.
Lasci perdere, invece il piede piatto, che sicuramente non potrà correggere alla sua età, con tutti i plantari e la ginnastica correttiva che vuole.
Potrà utilizzare dei plantari di sostegno, nel caso diventassero sintomatici, cosa che non accade frequentemente, per i nostri stili di vita.

Dr. Enrico Pelilli
Specialista in Ortopedia e Traumatologia Infantile

[#2]
Utente
Utente
Gentilissimo Dottore
Innanzi tutto vorrei ringraziarla vivamente per avermi risposto. Ho effettuato svariate visite presso ortopedici, e nessuno mi ha mai detto di aver probabilmente una problematica legata ad una condropatia, se non l'ultimo ortopedico da cui sono andato.
Questo mio problema che mi porto dietro da anni mi ha comportato l'abbandono di tutte le attività sportive a cui ero legato. Non posso più giocare a calcio, fare corsa, e neanche allenamenti domestici di tipo a corpo libero. Sebbene fisicamente sia riuscito comunque a non prendere peso, mentalmente questa immobilità mi ha portato un senso di frustrazione e impotenza che ha intaccato anche altre aspetti della mia vita.

Per quanto riguarda nello specifico la risposta, il fastidio lo avverto anche salendo le scale, ma in misura nettamente minore rispetto a quando mi abbasso o semplicemente fletto la gamba( ad esempio è molto presente quando faccio il movimento dello squat).

Per quanto riguarda le infiltrazioni, avevo iniziate a farle nel mese di marzo, ( 3 iniezioni prescritte ma fatta una soltanto) ma poi, causa covid si è fermato tutto. Anche se l'ortopedico che me li ha prescritte comunque mi aveva detto che in realtà le infiltrazioni di acido ialuronico servono esclusivamente ad oliare l'articolazione, ma non permettono una rigenerazione del danno.

La fisioterapia che mi è stata prescritta ha avuto una durata di più di 2 mesi 2 volte a settimana, prevedendo oltre ad esercizi, fisioterapia con macchinari quali laser e tecar. Dopo questi 2 mesi comunque in autonomia ho replicato in casa gli esercizi che facevo durante la fisioterapia per altri 2 mesi abbondanti.
Tuttavia dopo questo periodo non ho proseguito, da un lato non vedevo miglioramenti significativi e dall'altro fare gli stessi esercizi sempre, mi annoiava.

Di recente invece sentivo che le mie ginocchia stavano un pelino meglio, quando camminavo mi sentivo meno affaticato del solito, così ho pensato di riprendere qualche esercizio di corpo libero. Tuttavia dopo 2 settimane in cui li avrò fatti 5 volte, i dolori sono ritornati, anche più di prima.
Il momento in cui ho iniziato di recente a sentire meno peggio le mie ginocchia e le gambe, è corrisposto ad un intervento del mio ortopedico sui plantari che di solito uso per i piedi piatti.
Da qui infatti il motivo per cui nel consulto ho menzionato il piattismo.
Porto, da quando ero piccolino, i plantari per i piedi piatti, perchè altrimenti avverto fastidi e dolori anche ai piedi/caviglie.

Non so francamente che fare, potrei riprendere gli esercizi fatti in fisioterapia, ma sapendo già che non ho visto grandi cambiamenti, e considerando un arco temporale lunghissimo in cui dover fare tali esercizi, mi getta un po' nello sconforto.

La ringrazio se vorrà consigliarmi ancora
Cordialmente