Scatto schiena movimento gamba
Buongiorno, innanzitutto volevo ringraziare voi medici per il lavoro che fate.
Tempo fa avevo già scritto un consulto ma adesso ho una visione più approfondita perché ho eseguito la visita ortopedica.
È da molto tempo che soffro di un fastidio NON doloroso di uno scatto che avvero a metà della colonna vertebrale (sulla toracica) quando compio un movimento con l’anca sinistra.
Il movimento in genere è quello di rotazione della gamba in avanti e laterale.
Lo scatto viene avvertito sempre ma solo quando compio quel particolare movimento.
A volte quando sono sul letto con le gambe completamente stese e mi stendo di schiena.
Premetto che ho la scoliosi di 24 gradi e che soffro d’ansia.
Ho eseguito una visita ortopedica a ottobre portando un rx di settembre.
Il medico mi ha tranquillizzata dicendo che si tratta di una questione muscolare, di contrazioni, di tendini (non ho ben capito), spiegandomi l’esempio dell’anca o del dito a scatto.
Mi ha tranquillizzata dicendo che se non avverto dolore non c’è necessità di indagare oltre poiché il problema potrebbe scomparire da un momento all’altro.
Ho eseguito anche una visita da uno Osteopata che ha ipotizzato più o meno la stessa cosa, spiegandomi che una contrazione del muscolo ileo-psoas potrebbe portarsi fino alla colonna (credo di aver capito così).
Infine ho richiesto anche un consulto online privato da un ortopedico, il quale, ipotizzando più o meno lo stesso, mi ha prescritto milesax per 1 mese.
Al momento sto eseguendo gli esercizi che mi ha suggerito l’osteopata e continuo a fare pilates.
Essendo molto ansiosa e patofobica, però, mi viene l’ansia ogni volta che sento lo scatto.
Vorrei che questo si risolvesse.
Non sento dolore ma mi sento limitata nei movimenti per una questione psicologica.
Le mie domande sono: è grave?
È vero ciò che mi hanno detto i medici - o meglio - dovrei approfondire?
Ma soprattutto, perché da un movimento della gamba sento scattare nella colonna, come è possibile?
Ed è possibile che questo fastidio duri da così tanto tempo?
Vi ringrazio tantissimo in anticipo.
Tempo fa avevo già scritto un consulto ma adesso ho una visione più approfondita perché ho eseguito la visita ortopedica.
È da molto tempo che soffro di un fastidio NON doloroso di uno scatto che avvero a metà della colonna vertebrale (sulla toracica) quando compio un movimento con l’anca sinistra.
Il movimento in genere è quello di rotazione della gamba in avanti e laterale.
Lo scatto viene avvertito sempre ma solo quando compio quel particolare movimento.
A volte quando sono sul letto con le gambe completamente stese e mi stendo di schiena.
Premetto che ho la scoliosi di 24 gradi e che soffro d’ansia.
Ho eseguito una visita ortopedica a ottobre portando un rx di settembre.
Il medico mi ha tranquillizzata dicendo che si tratta di una questione muscolare, di contrazioni, di tendini (non ho ben capito), spiegandomi l’esempio dell’anca o del dito a scatto.
Mi ha tranquillizzata dicendo che se non avverto dolore non c’è necessità di indagare oltre poiché il problema potrebbe scomparire da un momento all’altro.
Ho eseguito anche una visita da uno Osteopata che ha ipotizzato più o meno la stessa cosa, spiegandomi che una contrazione del muscolo ileo-psoas potrebbe portarsi fino alla colonna (credo di aver capito così).
Infine ho richiesto anche un consulto online privato da un ortopedico, il quale, ipotizzando più o meno lo stesso, mi ha prescritto milesax per 1 mese.
Al momento sto eseguendo gli esercizi che mi ha suggerito l’osteopata e continuo a fare pilates.
Essendo molto ansiosa e patofobica, però, mi viene l’ansia ogni volta che sento lo scatto.
Vorrei che questo si risolvesse.
Non sento dolore ma mi sento limitata nei movimenti per una questione psicologica.
Le mie domande sono: è grave?
È vero ciò che mi hanno detto i medici - o meglio - dovrei approfondire?
Ma soprattutto, perché da un movimento della gamba sento scattare nella colonna, come è possibile?
Ed è possibile che questo fastidio duri da così tanto tempo?
Vi ringrazio tantissimo in anticipo.
[#1]
È stata visitata da un Ortopedico che ha cercato di tranquillizzarla e da un Osteopata che le ha spiegato le connessioni muscolari tra gamba e schiena. Non penso che noi a distanza possiamo avere più elementi di chi invece l'ha visitata di persona, né che possiamo da qui spiegare cosa le hanno detto loro e che lei stessa dichiara di non aver ben capito. Capisco bene che l'ansia e la patofobia non le sono certo d'aiuto, per cui le suggerisco
1) di farsi rispiegare bene almeno dall'osteopata che la sta seguendo, oppure di farsi visitare da un ortopedico esperto in Chirurgia Vertebrale a cui porre tutte le domande che le vengono in mente (se le scriva) in modo da chiarire definitivamente i suoi dubbi;
2) di chiedere al suo medico curante di affrontare il problema dell'ansia e della patofobia, magari con un supporto psicologico, perché non può continuare a convivere con esse perché, anche se risolverà il problema attuale, poi sarà un bruciore, una fitta, una palpitazione o altro a farla stare male e a costringerla ad assumere farmaci e integratori di cui potrebbe magari fare a meno. So di risultare antipatico ma lo dico nel suo interesse.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
1) di farsi rispiegare bene almeno dall'osteopata che la sta seguendo, oppure di farsi visitare da un ortopedico esperto in Chirurgia Vertebrale a cui porre tutte le domande che le vengono in mente (se le scriva) in modo da chiarire definitivamente i suoi dubbi;
2) di chiedere al suo medico curante di affrontare il problema dell'ansia e della patofobia, magari con un supporto psicologico, perché non può continuare a convivere con esse perché, anche se risolverà il problema attuale, poi sarà un bruciore, una fitta, una palpitazione o altro a farla stare male e a costringerla ad assumere farmaci e integratori di cui potrebbe magari fare a meno. So di risultare antipatico ma lo dico nel suo interesse.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
Umberto Donati, MD
www.ortopedicoabologna.it
[#2]
Utente
Gentile dottore,
La ringrazio per la sua risposta. Non risulta antipatico perché sono pienamente consapevole delle mie esagerazioni dovute all’ansia, la quale purtroppo sfugge dal mio controllo. Ha colto pienamente il bersaglio: oggi è lo scatto, domani un bruciore ecc. Proprio per questo è da un mese che ho iniziato la psicoterapia a causa di un trauma (un lutto) che mi ha acceso le fobie. Purtroppo però, sentire ogni volta il rumore, quando mi capita di fare quei movimenti, non mi aiuta. Ho scritto di non aver compreso bene ciò che mi è stato detto dal medico e dall’osteopata: non è così, semplicemente ogni volta mi tornano dei dubbi visto che questa problematica va avanti da molto. Proprio per questo volevo un chiarimento su come una contrazione possa durare così a lungo. Sparirà? E perché se il movimento proviene dalla gamba, viene avvertito sulla colonna toracica? Sono cose che mi sono state spiegate, è vero, però non vedendo guarigione ho bisogno di un’ulteriore spiegazione.
Buona giornata e grazie ancora.
La ringrazio per la sua risposta. Non risulta antipatico perché sono pienamente consapevole delle mie esagerazioni dovute all’ansia, la quale purtroppo sfugge dal mio controllo. Ha colto pienamente il bersaglio: oggi è lo scatto, domani un bruciore ecc. Proprio per questo è da un mese che ho iniziato la psicoterapia a causa di un trauma (un lutto) che mi ha acceso le fobie. Purtroppo però, sentire ogni volta il rumore, quando mi capita di fare quei movimenti, non mi aiuta. Ho scritto di non aver compreso bene ciò che mi è stato detto dal medico e dall’osteopata: non è così, semplicemente ogni volta mi tornano dei dubbi visto che questa problematica va avanti da molto. Proprio per questo volevo un chiarimento su come una contrazione possa durare così a lungo. Sparirà? E perché se il movimento proviene dalla gamba, viene avvertito sulla colonna toracica? Sono cose che mi sono state spiegate, è vero, però non vedendo guarigione ho bisogno di un’ulteriore spiegazione.
Buona giornata e grazie ancora.
[#3]
Come le ho già detto, visto che è seguita dall'osteopata, che l'ha visitata e non rischia, al contrario di noi, di darle informazioni sbagliate, chieda a lui tutte le informazioni che le vengono in mente. Ne parli però anche con chi sta eseguendo la psicoterapia perché lei si sta avvitando in una spirale da cui non esce e che la fa stare ancor peggio.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.9k visite dal 01/12/2020.
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