Problemi dopo intervento di ricostruzione lca e sutura meniscale (ragazzo di 19 anni)
Egregi dottori,
mio figlio di 19 anni si è infortunato a marzo e operato il 1 giugno per una ricostruzione LCA sx con tendini semitend e gracile e una sutura (1 solo punto) al menisco mediale.
Il chirurgo ha detto che l’operazione è riuscita.
Lo stesso, insieme al fisioterapista e all’idrochinesiterapista, ci ha confermato che in soli 2 mesi aveva recuperato la completa estensione, che mancava ancora una parte della flessione facilmente recuperabile e che i fastidi accusati sarebbero scomparsi.
Il problema è che dopo quasi 6 mesi ha ancora un dolore dietro al ginocchio ad ogni singolo passo (ad ogni completa estensione, dolore che però diminuisce di intensità dopo un po’ che cammina), non riesce a fare gli scalini in discesa e sente uno scricchiolio (cik-cik) ogni volta che lo estende tutto, quindi abbiamo fatto una RM.
Esito RM: In esiti di ricostruzione chirurgica del LCA il legamento protesico è continuo, di normale morfologia ed intensità di segnale, senza apprezzabili aspetti di sinovite reattiva intra o perilegamentosa né evidente impingment con il tetto intercondiloideo.
Il reperto prevalente è caratterizzato da un evidente edema intraspongioso verosimilmente algo-distrofico o da sovraccarico che interessa entrambi i versanti articolari contrapposti del comparto interno, soprattutto del piatto tibiale ma anche del condilo femorale specie posteriormente, cui si associa una discontinuità marginale del corno posteriore del menisco mediale di tipo lesionale.
Modesti aspetti meniscotici del menisco esterno.
Nella norma il legamento crociato posteriore ed i legamenti collaterali.
La rotula presenta una evidente tendenza all’iperpressione esterna.
Si segnala un vistoso versamento sinoviale intra-articolare che si raccoglie prevalentemente a livello dei recessi anterosuperiori ma anche nella gola intercondiloidea.
Siamo andati da altro fisioterapista che sostiene (dopo averlo misurato con specifico attrezzo, gli altri facevano ad occhio) che gli mancano 12 di flessione, ma soprattutto 4 di estensione e ci fece iniziare un altro ciclo di fisio.
Possibile che ci sia stata una regressione?
Avrei le seguenti domande:
Mi sembra un ginocchio molto infiammato (ha fatto esercizi ogni giorno da marzo), va bene farci altra fisio?
Cosa potremmo fare per ridurre l’infiammazione?
Antinfiammatori, Cyclette, Ghiaccio?
Camminare fa male?
Temo che l’infiammazione sia dovuta al neo legamento troppo teso/corto (posizionato quindi male) per il quale abbiamo questa estensione non completa.
In questo caso occorre un altro intervento?
Quale tipo di intervento consigliate?
Se non recupera questi 4 di estensione (lui comunque non zoppica) che danni potrebbe avere nel lungo termine?
Il chirurgo parlò di possibile aderenze (ma non sembrava convinto).
E’ dunque consigliabile un intervento di artrolisi?
Mi è stato detto che ci sono rimasti dei trucioli, frammenti dell'osso forato. Che problemi potrebbero dare?
I menischi sono ok?
Che cosa ne pensate in generale?
Vi ringrazio tantissimo.
Cordiali Saluti,
Un padre preoccupato
mio figlio di 19 anni si è infortunato a marzo e operato il 1 giugno per una ricostruzione LCA sx con tendini semitend e gracile e una sutura (1 solo punto) al menisco mediale.
Il chirurgo ha detto che l’operazione è riuscita.
Lo stesso, insieme al fisioterapista e all’idrochinesiterapista, ci ha confermato che in soli 2 mesi aveva recuperato la completa estensione, che mancava ancora una parte della flessione facilmente recuperabile e che i fastidi accusati sarebbero scomparsi.
Il problema è che dopo quasi 6 mesi ha ancora un dolore dietro al ginocchio ad ogni singolo passo (ad ogni completa estensione, dolore che però diminuisce di intensità dopo un po’ che cammina), non riesce a fare gli scalini in discesa e sente uno scricchiolio (cik-cik) ogni volta che lo estende tutto, quindi abbiamo fatto una RM.
Esito RM: In esiti di ricostruzione chirurgica del LCA il legamento protesico è continuo, di normale morfologia ed intensità di segnale, senza apprezzabili aspetti di sinovite reattiva intra o perilegamentosa né evidente impingment con il tetto intercondiloideo.
Il reperto prevalente è caratterizzato da un evidente edema intraspongioso verosimilmente algo-distrofico o da sovraccarico che interessa entrambi i versanti articolari contrapposti del comparto interno, soprattutto del piatto tibiale ma anche del condilo femorale specie posteriormente, cui si associa una discontinuità marginale del corno posteriore del menisco mediale di tipo lesionale.
Modesti aspetti meniscotici del menisco esterno.
Nella norma il legamento crociato posteriore ed i legamenti collaterali.
La rotula presenta una evidente tendenza all’iperpressione esterna.
Si segnala un vistoso versamento sinoviale intra-articolare che si raccoglie prevalentemente a livello dei recessi anterosuperiori ma anche nella gola intercondiloidea.
Siamo andati da altro fisioterapista che sostiene (dopo averlo misurato con specifico attrezzo, gli altri facevano ad occhio) che gli mancano 12 di flessione, ma soprattutto 4 di estensione e ci fece iniziare un altro ciclo di fisio.
Possibile che ci sia stata una regressione?
Avrei le seguenti domande:
Mi sembra un ginocchio molto infiammato (ha fatto esercizi ogni giorno da marzo), va bene farci altra fisio?
Cosa potremmo fare per ridurre l’infiammazione?
Antinfiammatori, Cyclette, Ghiaccio?
Camminare fa male?
Temo che l’infiammazione sia dovuta al neo legamento troppo teso/corto (posizionato quindi male) per il quale abbiamo questa estensione non completa.
In questo caso occorre un altro intervento?
Quale tipo di intervento consigliate?
Se non recupera questi 4 di estensione (lui comunque non zoppica) che danni potrebbe avere nel lungo termine?
Il chirurgo parlò di possibile aderenze (ma non sembrava convinto).
E’ dunque consigliabile un intervento di artrolisi?
Mi è stato detto che ci sono rimasti dei trucioli, frammenti dell'osso forato. Che problemi potrebbero dare?
I menischi sono ok?
Che cosa ne pensate in generale?
Vi ringrazio tantissimo.
Cordiali Saluti,
Un padre preoccupato
[#1]
Gentilissima,
la valutazione del ginocchio e della risonanza sono oggettivamente difficili, soprattutto perché le ginocchia operate presentano dei quadri radiologici molto diversi da quelli delle ginocchia standard, sotto molteplici punti di vista. Per quanto riguarda la lesione meniscale bisognerebbe confrontare la risonanza attuale con quella precedente, ma penso che sia soprattutto più importante focalizzarsi sul ginocchio del paziente. Un quadro radiografico seppur non bello può essere totalmente silente dal punto di vista clinico e viceversa. Occorre quindi capire se questo è un ginocchio stabile, se il dolore che sente di tipo meniscale o no e se il click non è dovuto a semplice aderenze intrarticolari. Inoltre la comparazione della risonanza pre e post operatoria potrebbe fornirci informazioni utili per capire l'evoluzione o meno della lesione meniscale.eventuali interventi successivi dovranno essere programmati in base all'esito della valutazione clinica e di imaging. La fisioterapia deve essere continuata se suo figlio ha degli oggettivi deficit di flesso-estensione oppure se non riesce ad eseguire gli esercizi in autonomia.
Sarei molto prudente quindi a dare per acclarata l'indicazione all'intervento chirurgico sino a prova contraria.
Cordiali saluti
Dott. Daniele Tradati
la valutazione del ginocchio e della risonanza sono oggettivamente difficili, soprattutto perché le ginocchia operate presentano dei quadri radiologici molto diversi da quelli delle ginocchia standard, sotto molteplici punti di vista. Per quanto riguarda la lesione meniscale bisognerebbe confrontare la risonanza attuale con quella precedente, ma penso che sia soprattutto più importante focalizzarsi sul ginocchio del paziente. Un quadro radiografico seppur non bello può essere totalmente silente dal punto di vista clinico e viceversa. Occorre quindi capire se questo è un ginocchio stabile, se il dolore che sente di tipo meniscale o no e se il click non è dovuto a semplice aderenze intrarticolari. Inoltre la comparazione della risonanza pre e post operatoria potrebbe fornirci informazioni utili per capire l'evoluzione o meno della lesione meniscale.eventuali interventi successivi dovranno essere programmati in base all'esito della valutazione clinica e di imaging. La fisioterapia deve essere continuata se suo figlio ha degli oggettivi deficit di flesso-estensione oppure se non riesce ad eseguire gli esercizi in autonomia.
Sarei molto prudente quindi a dare per acclarata l'indicazione all'intervento chirurgico sino a prova contraria.
Cordiali saluti
Dott. Daniele Tradati
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