Posso riprendere a giocare a calcio con placca e viti all’omero?
Buonasera,
Durante una partita di calcio ho riportato la frattura dell'omero, dato che questa risultava essere scomposta, sono stato sottoposto ad operazione di sintesi omero distale.
Mi è stata inserita una placca di 22 centimetri, fissata con i chiodi.
Al controllo odierno, i raggi hanno evidenziato che l'osso si stia saldando correttamente.
Ho avuto pareri discordanti circa la ripresa dell'attività sportiva (calcio e sollevamento pesi), c'è chi dice che non posso fare niente e chi invece mi ha detto di poter riprendere il tutto nella normalità più totale, evitando di sottopormi ad ulteriori interventi in quanto risulta eccessivo il rischio di "intaccare" il nervo radiale.
La mia domanda nasce quindi da questi due pareri discordanti ed è la seguente, si possono riprendere queste attività senza togliersi la placca, una volta guariti da questo tipo di operazione?
Eventuali urti (anche non esageratamente forti) possono compromettere la placca o le viti?
Vi ringrazio infinitamente per il vostro aiuto.
Saluti
Durante una partita di calcio ho riportato la frattura dell'omero, dato che questa risultava essere scomposta, sono stato sottoposto ad operazione di sintesi omero distale.
Mi è stata inserita una placca di 22 centimetri, fissata con i chiodi.
Al controllo odierno, i raggi hanno evidenziato che l'osso si stia saldando correttamente.
Ho avuto pareri discordanti circa la ripresa dell'attività sportiva (calcio e sollevamento pesi), c'è chi dice che non posso fare niente e chi invece mi ha detto di poter riprendere il tutto nella normalità più totale, evitando di sottopormi ad ulteriori interventi in quanto risulta eccessivo il rischio di "intaccare" il nervo radiale.
La mia domanda nasce quindi da questi due pareri discordanti ed è la seguente, si possono riprendere queste attività senza togliersi la placca, una volta guariti da questo tipo di operazione?
Eventuali urti (anche non esageratamente forti) possono compromettere la placca o le viti?
Vi ringrazio infinitamente per il vostro aiuto.
Saluti
[#1]
egr. signore: quando lei è stato operato? da quanto tempo lei ha la placca con viti? Ha eseguito la corretta fisiochinesiterapia? Come è lo stato clinico dell'arto superiore, riguardo il tono e trofismo?
Sa, la medicina e chirurgia non è un quiz o una scienza statica e fissa come la matematica o altre scienze basate sul nozioni assodate e stabilizzate .
Dovrebbe passare almeno un anno , in media, prima di togliere la placca con viti. in genere viene rimossa; ma ovviamente non è un ostacolo assoluto a fare attività sportiva; ma una limitazione puo' essere , anche specialmente psicologica .
Poi ogni cosa ci vuole saggezza e buon senso e bisogna valutare caso a caso la situazione clinica, sportiva e della vita di relazione e sopratutto l'eta del paziente .
Nel suo caso di giovane atleta, con una stazza notevole, con una attività sportiva pesante e semi estrema ( sollevamento pesi) o sprt di contatto, consiglierei la rimozione della placca e delle viti , non appena la frattura è giudicata stabilmente consolidata e da certezze assolute di consolidazione ossea,.
Ovviamente , se non è stato intaccato il nervo radiale all'intervento piu' complesso della osteosintesi , non vedo perche mai dovrebbe essere intaccato in un intervento di rimozione mezzi di sintesi, ovviamente se fatto correttamente bene e secondo " leges artis" . Quindi dopo un cauta e graduale ripresa funzionale fisiochinesica e riabilitativa, ritornerà completo ed idoneo all'attività sportiva anche agonistica ed anche in sport " " pesanti " e di " contatto".
Cordiali saluti
alessandrocaruso26@gmail.com
Sa, la medicina e chirurgia non è un quiz o una scienza statica e fissa come la matematica o altre scienze basate sul nozioni assodate e stabilizzate .
Dovrebbe passare almeno un anno , in media, prima di togliere la placca con viti. in genere viene rimossa; ma ovviamente non è un ostacolo assoluto a fare attività sportiva; ma una limitazione puo' essere , anche specialmente psicologica .
Poi ogni cosa ci vuole saggezza e buon senso e bisogna valutare caso a caso la situazione clinica, sportiva e della vita di relazione e sopratutto l'eta del paziente .
Nel suo caso di giovane atleta, con una stazza notevole, con una attività sportiva pesante e semi estrema ( sollevamento pesi) o sprt di contatto, consiglierei la rimozione della placca e delle viti , non appena la frattura è giudicata stabilmente consolidata e da certezze assolute di consolidazione ossea,.
Ovviamente , se non è stato intaccato il nervo radiale all'intervento piu' complesso della osteosintesi , non vedo perche mai dovrebbe essere intaccato in un intervento di rimozione mezzi di sintesi, ovviamente se fatto correttamente bene e secondo " leges artis" . Quindi dopo un cauta e graduale ripresa funzionale fisiochinesica e riabilitativa, ritornerà completo ed idoneo all'attività sportiva anche agonistica ed anche in sport " " pesanti " e di " contatto".
Cordiali saluti
alessandrocaruso26@gmail.com
Alessandro Caruso
Specialista Ortopedia - Traumat.//Medicina dello Sport
Specialista Medicina Fisica e Riabilitazione -Messina -
[#2]
Utente
Buongiorno,
Innanzi tutto ci tengo a ringraziarla per la disponibilità e l'accuratezza della risposta da lei fornita.
L'operazione è avvenuta a Novembre 2019, fortunatamente il callo osseo si è formato correttamente ed il percorso fisioterapico ha prodotto ottimi risultati.
Capisco perfettamente che la medicina, come da lei detto, non è una scienza scritta, il concetto è passato forte e chiaro. Tuttavia, l'intervento di rimozione del supporto mi è stato fortemente sconsigliato poichè ad ora non mi ha mai creato alcun tipo di problema/ dolore, inoltre mi è stata sottolineata più volte la pericolosità dell'intervento a causa dei possibili "intaccamenti" che l'operazione potrebbe portare al nervo radiale.
La mia idea, dato che ci sono molti pareri discordi è quella di carpire più pareri possibili da professionisti come lei per essere "più tranquillo" nella scelta che prenderò.
Cordiali Saluti
Innanzi tutto ci tengo a ringraziarla per la disponibilità e l'accuratezza della risposta da lei fornita.
L'operazione è avvenuta a Novembre 2019, fortunatamente il callo osseo si è formato correttamente ed il percorso fisioterapico ha prodotto ottimi risultati.
Capisco perfettamente che la medicina, come da lei detto, non è una scienza scritta, il concetto è passato forte e chiaro. Tuttavia, l'intervento di rimozione del supporto mi è stato fortemente sconsigliato poichè ad ora non mi ha mai creato alcun tipo di problema/ dolore, inoltre mi è stata sottolineata più volte la pericolosità dell'intervento a causa dei possibili "intaccamenti" che l'operazione potrebbe portare al nervo radiale.
La mia idea, dato che ci sono molti pareri discordi è quella di carpire più pareri possibili da professionisti come lei per essere "più tranquillo" nella scelta che prenderò.
Cordiali Saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 11k visite dal 10/09/2020.
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