Ho il ginocchio bloccato a 45 gradi dopo operazione frattura piatto tibiale comminuta
Sono passati 5 mesi dall operazione per frattura scomposta comminuta piatto tibiale ed ho fatto fisioterapia, ma ho il ginocchio bloccato a 45 gradi di flessione in estensione riesco quasi completamente.
L ultima radiografia mostra versamento, parti molle tumefatte.
Cosa devo fare per riuscire a sbloccare il ginocchio??
?
Cosa potrebbe essere il problema??
Devo operarmi di nuovo??
L ortopedico continua a dire di fare fisioterapia e che devo piangere, ma il ginocchio più di così non si piega...
L ultima radiografia mostra versamento, parti molle tumefatte.
Cosa devo fare per riuscire a sbloccare il ginocchio??
?
Cosa potrebbe essere il problema??
Devo operarmi di nuovo??
L ortopedico continua a dire di fare fisioterapia e che devo piangere, ma il ginocchio più di così non si piega...
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Gentile utente,
A quanto riferisce la frattura del piatto tibiale sembra essere stata molto scomposta e frammentata. Verosimilmente vi è stata anche la compromissione della superficie articolare. Purtroppo le fratture che coinvolgono la superficie articolare, ed in particolar modo il ginocchio, sono afflitte in primo luogo da una prognosi poco favorevole. La riparazione della frattura necessita infatti una relativa immobilizzazione dell'articolazione, mentre il ginocchio stesso richiede di essere continuamente mosso al fine di evitare una condizione di rigidità. La limitazione della flessione del ginocchio potrebbe essere dovuta sia alla retrazione dei tessuti molli post frattura, a cui ovviamente dobbiamo aggiungere uno stress chirurgico, sia ha un problema di alterazione della normale superficie dell'articolazione rispetto a come era prima della frattura. L'insieme di questi due elementi spiega, in una buona parte dei casi la limitazione articolare. La rigidità articolare è infatti una delle più frequenti problematiche degli interventi di riduzione sintesi del piatto tibiale. concordo con il collega, all'inizio purtroppo bisogna soltanto lavorare di fisioterapia al fine di aumentare la flessione del ginocchio, che però deve ricordare che molto probabilmente non raggiungerà quella del controlaterali. Sarebbe già un'ottima cosa arrivare a 90 di flessione, utile per ottenere una qualità di vita soddisfacente nella stragrande maggioranza delle attività quotidiane.Ovviamente per avere un quadro più preciso della situazione occorrerebbe visionare le immagini ed eseguire accertamenti come una TAC oppure una risonanza magnetica ancora meglio. Continui con la fisioterapia, e non molli con l'impegno.
Cordiali saluti
Dott. Daniele Tradati
A quanto riferisce la frattura del piatto tibiale sembra essere stata molto scomposta e frammentata. Verosimilmente vi è stata anche la compromissione della superficie articolare. Purtroppo le fratture che coinvolgono la superficie articolare, ed in particolar modo il ginocchio, sono afflitte in primo luogo da una prognosi poco favorevole. La riparazione della frattura necessita infatti una relativa immobilizzazione dell'articolazione, mentre il ginocchio stesso richiede di essere continuamente mosso al fine di evitare una condizione di rigidità. La limitazione della flessione del ginocchio potrebbe essere dovuta sia alla retrazione dei tessuti molli post frattura, a cui ovviamente dobbiamo aggiungere uno stress chirurgico, sia ha un problema di alterazione della normale superficie dell'articolazione rispetto a come era prima della frattura. L'insieme di questi due elementi spiega, in una buona parte dei casi la limitazione articolare. La rigidità articolare è infatti una delle più frequenti problematiche degli interventi di riduzione sintesi del piatto tibiale. concordo con il collega, all'inizio purtroppo bisogna soltanto lavorare di fisioterapia al fine di aumentare la flessione del ginocchio, che però deve ricordare che molto probabilmente non raggiungerà quella del controlaterali. Sarebbe già un'ottima cosa arrivare a 90 di flessione, utile per ottenere una qualità di vita soddisfacente nella stragrande maggioranza delle attività quotidiane.Ovviamente per avere un quadro più preciso della situazione occorrerebbe visionare le immagini ed eseguire accertamenti come una TAC oppure una risonanza magnetica ancora meglio. Continui con la fisioterapia, e non molli con l'impegno.
Cordiali saluti
Dott. Daniele Tradati
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 9.7k visite dal 18/08/2020.
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