Dolore caviglia
Buongiorno.
Circa 1 anno fa a seguito di atterraggi con piede in dorsiflessione mi era venuto un dolore alla caviglia sx (nella parte anteriore nella parte della curvatura tra piede e tibia) rimasto per alcuni giorni per poi scomparire come avviene sovente quando sollecito la caviglia, gli rx non avevano evidenziato problemi, ma il problema si ripresenta spesso ovviamente limitandomi, sarrebbe il caso che facessi altri esami diagnostici tipo un ecografia?
Quali terapie potrei provare a fare?
Grazie in anticipo.
Circa 1 anno fa a seguito di atterraggi con piede in dorsiflessione mi era venuto un dolore alla caviglia sx (nella parte anteriore nella parte della curvatura tra piede e tibia) rimasto per alcuni giorni per poi scomparire come avviene sovente quando sollecito la caviglia, gli rx non avevano evidenziato problemi, ma il problema si ripresenta spesso ovviamente limitandomi, sarrebbe il caso che facessi altri esami diagnostici tipo un ecografia?
Quali terapie potrei provare a fare?
Grazie in anticipo.
[#1]
Se la causa del suo dolore sono i micro traumatismi distorsivi ripetuti della caviglia è possibile che si sia instaurata una forma neuro distrofica. In tale sede capita di riscontrare la cosiddetta sindrome del seno del tarso.
Se di tale sindrome si tratta, difficilmente gli esami (Rx, eco e RMN) saranno positivi.
Solo l'esame clinico conduce alla diagnosi di tale sindrome.
Il trattamento preferito, almeno inizialmente, è la F.K.T., con applicazioni di Tecar, Ultrasuoni od Onde d'urto associati a riabilitazione (riflessologia). In caso d'insuccesso, può risultare risolutiva una o più infiltrazioni locali con cortisonico.
A termine di questo breve excursus, è chiaro che si tratta di una ipotesi diagnostica probabilistica per le poche informazioni disponibili, che potrebbe essere smentita dall'esame clinico, che nella nostra specialità, rimane la principale fonte diagnostica.
Se di tale sindrome si tratta, difficilmente gli esami (Rx, eco e RMN) saranno positivi.
Solo l'esame clinico conduce alla diagnosi di tale sindrome.
Il trattamento preferito, almeno inizialmente, è la F.K.T., con applicazioni di Tecar, Ultrasuoni od Onde d'urto associati a riabilitazione (riflessologia). In caso d'insuccesso, può risultare risolutiva una o più infiltrazioni locali con cortisonico.
A termine di questo breve excursus, è chiaro che si tratta di una ipotesi diagnostica probabilistica per le poche informazioni disponibili, che potrebbe essere smentita dall'esame clinico, che nella nostra specialità, rimane la principale fonte diagnostica.
Dr. Enrico Pelilli
Specialista in Ortopedia e Traumatologia Infantile
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 06/08/2020.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.